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SpEdita in Francia - Vigilia e prologo - La Pucinskaite ci racconta il Tour de L'Aude

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Saluti, sorrisi, scambi di battute e sguardi attenti verso le big; “ci sono tutte”, le passo nella mente durante la presentazione ufficiale dei team. L’aria ondeggia, la carovana del Tour de L’aude, composta da 19 team, accende il proprio motore. Si parte per una nuova avventura che durerà esattamente 10 giorni. Il Tour de L’Aude, come le classiche del Nord, è amato o odiato dalle proprie attrici protagoniste e non, dipende tutto dalla filosofia di vita, o dai gusti.
Strade strette nella campagna francese, salite su strade dal fondo sconnesso che “non rende”, discese tecniche e poi l’immancabile vento: sono queste le caratteristiche scritte nella sua carta d’identità fin dalla nascita, cose che la differenziano parecchio dalle altre corse a tappe. Se aggiungiamo poi la cucina “alla francese” (dove la pasta scotta, le baguette e i compót per dessert, sono i piatti che ci faranno fedelmente compagnia per tutti i 10 giorni) e gli alberghetti o camping, che non certo a cinque stelle, abbiamo un quadro completo, che spiega anche il perché alcuni team della nostra penisola non sono proprio entusiasti di tradire per una settimana e mezzo le comodità che il BelPaese propone.
Le eventuali scomodità però non spaventato il meglio del ciclismo mondiale, anche perchè la corsa è classificata come 2.1 dall’Uci; appartiene quindi alla massima categoria, vale il Giro d’Italia, per intendersi. Il Tour de L’Aude è alla sua 23esima edizione, cresciuto anno dopo anno con pazienza e umiltà, ed oggi è la corsa più vecchia del calendario e anche quella più affidabile da un punto di vista organizzativo, a differenza delle gloriose sorelle del Giro e del Tour, incerte e discutibili sino alla loro partenza, ridimensionate e ridipinte più volte negli ultimi anni, senza un padrone che le porti avanti per più di qualche anno. Certi team non hanno più pazienza di aspettare se e quando il Giro confermi la sua presenza, preferiscono (giustamente) conoscere in anticipo i percorsi, programmare la propria stagione, fare delle scelte.
La lista delle partenti, quindi, è di tutto rispetto. Tutti i migliori team si sono portati i propri “gioiellini”, eccezion fatta per Nicole Cooke che, dopo una serie di super prestazioni da parte della sua diretta rivale della Coppa del Mondo, Marianne Vos, ha preferito seguire una preparazione mirata per non farsi sfuggire la terza Coppa mondiale. L’Italia, dal canto suo, ha portato tre team (Menikini-Sella Italia-Gysko, Team FRW, Fenixs HPB) e iscritto al via sette italiane, tra le quali due atlete di riferimento: Noemi Cantele (quarta ai recenti Mondiali), e Fabiana Luperini (nel suo cassetto, in mezzo alle tre maglie gialle del Tour e le quattro rosa del Giro, si trova anche quella del L’Aude ’98). Al fianco degli squadroni, che son qua perché sperano di vincere, ci sono (come in ogni corsa) team outsider e anche alcune Nazionali composte da giovani che vogliano conoscere, capire, imparare. Il Tour de L’Aude è famoso per essere una scuola di ciclismo, che insegna a “osare” e rende le ossa più dure.
Il percorso 2007 è costituito da 1 prologo, 1 cronosquadre, 2 semitappe mosse e 7 tappe in linea, senza prevedere alcun arrivo in salita, né crono individuali. L’attuale edizione ha un sapore meno piccante, pare addolcita e rischia di diventare squilibrata per la presenza della lunga cronosquadre e le poche possibilità di riscatto per chi ne uscirà penalizzata. Le scalatrici storgono il naso, protestano e si stupiscono di come il movimento non riesca a comprendere come, per bene proprio del ciclismo, esse non vengano tutelate, non dando loro la possibilità di giocarsi la classifica sul loro terreno ideale; probabilmente ne guadagnerebbe lo spettacolo.
«Tranquille - promette comunque l’organizzatrice - vedrete che troverete lo spazio, ci saranno tante salite di vostro gradimento».

19 Team, 111 atlete al via

RALEIGH LIFEFORCE CREATION PRO CYCLING TEAM - SUI
T–MOBILE WOMEN- GER
TEAM FLEXPOINT - NED
NURNBERGER VERSICHERUNG - GER
BIGLA CYCLING TEAM - SUI
FENIXS–HPB - ITA
TEAM DSB BANK - NED
MENIKINI GYSKO - ITA
TEAM EXPRESSCOPY.COM - CAN
GIANT PRO CYCLING - HKG
A.S TEAM FRW - ITA
GLOBAL RACING TEAM - GBR
LES PRUNEAUX D'AGEN - FRA
COMUNITAT VALENCIANA – ESP
Nazionali:
GERMANIA, OLANDA, FRANCIA, NZL, LITUANIA

Le Tappe
Vendredi 18 mai – Prologue / Contre la Montre Individuel : 3900 m
GRUISSAN – GRUISSAN
Samedi 19 mai – 1ère étape : 115 km 500
PORT La NOUVELLE – PORT La NOUVELLE
Dimanche 20 mai – 2ème étape: / Contre la Montre par Equipe : 41,600 km
ARGELES sur Mer – ARGELES sur Mer
Lundi 21 mai – 3ème étape : 122 km
LEZIGNAN Corbières – LEZIGNAN Corbières
Mardi 22 mai – 4ème étape : 107 km
CASTELNAUDARY – CASTELNAUDARY
Mercredi 23 mai – 5ème étape : 110 km
OSSEJA – OSSEJA
Jeudi 24 mai – 6ème étape : 113 km
RIEUX Minervois – RIEUX Minervois
Vendredi 25 mai – 7ème étape : 104 km
ARQUES – RENNES les BAINS
Samedi 26 mai – 8ème étape : 1e tronçon – 55 km
QUILLAN – AXAT
Samedi 26 mai – 8ème étape :2e tronçon – 62 km
AXAT – QUILLAN
Dimanche 27 mai – 9ème étape : 68 km
LIMOUX – LIMOUX

Venerdi 18 maggio- Cronoprologo individuale 3900m.
Gruissan-Gruissan
Difficoltà: *
Dislivello: 20m.
Temperature: 30°C sole

Il Tour de L’Aude decolla spesso da Gruissan, paese che si accosta al mare e piega gli alberi in due dal forte vento. Un tondo di quasi 4 km, senza prevedere alcuna curva in cui frenare e/o rallentare, dove basta trovare il giusto ritmo di pedalata e dare sfogo al proprio motore (o motorino).
L’austriaca Cristiane Soeder, più volte campionessa nazionale a crono, favorita del giorno, si è confermata, facendo registrare l’incredibile media oraria di oltre 49 km/h. In assenza della leader della formazione, la gallese Nicole Cooke, le atlete (tutte di grande spessore) del team svizzero si pongono inoltre come favorite anche per la prossima crono a squadre di 42 km.
Miglior azzurra la campionessa nazionale di crono Silvia Valsecchi che si posiziona al 34esimo posto.

Sorpresa del giorno: Ellen Van Dijk, si piazza terza con un grande tempo, e veste la maglia della miglior giovane. Olandese appartiene alla nuova generazione, il suo nome è ancora da imparare per la “vecchia guardia” che non molla. Un'altra Marianne Vos?

Sconfitta del giorno: Zoulfia Zabirova, campionessa olimpica a crono, ha fatto da sempre la crono il suo cavallo da battaglia. Da qualche tempo però, non riesce più a salire sul gradino più alto, pur restando una figura dominante.

1. Cristiane Soeder (Aut- Raleigh Lifeforce Creation) 4’43”55 (49,611 km/h)
2. Hanka Kupfernagel (Ger-nazionale Ger) a 5”
3. Ellen Van Dijk (Ned- nazionale Ned) a 5”
4. Zoulfia Zabirova (Kaz-Bigla Cycling Team) a 8”
5. Judith Arndt (Ger- T-Mobile) a 9”
6. Alexandra Sontheimer (Ger-nazionale Ger) a 9”
7. Marianne Vos (Ned-DSB-Bank) a 10”
8. Andrea Thurig (Sui-Bigla Cycling Team) a 10”
9. Linda Villumsen Serup (Den-T-Mobile) a 10”
10. Amber Neben (USA-Team Flexpoint) a 12”
11. Charlotte Becker (Ger-Nurnberger Versicherung) a 13”
12. Susanne Ljungskog (Swe-Team Flexpoint) a 13”
13. Priska Doppman (Sui- Raleigh Lifeforce Creation) a 14”
14. Sarah Dùster (Ger- Raleigh Lifeforce Creation) a 15”
15. Trixi Worrack (Ger-Nurnberger Versicherung) a 16”
16. Joanne Kiesanowski (Nzl- Raleigh Lifeforce Creation) a 16”
17. Edita Pucinskaite (Ltu-Nurnberger Versicherung) a 16”
18. Ina-Yoko Teutenberg (Ger-T-Mobile) a 17”
19. Andrea Graus (Aut-Nurnberger Versicherung) a 17”
20. Maryline Salvetat (Fra-Nazionale Fra) a 19”

Le Italiane

34. Silvia Valsecchi (Menikini Sella Italia Gysko) a 26”
47. Noemi Cantele (Bigla Cycling Team) a 31”
49. Sigrid Corneo (Menikini Sella Italia Gysko) a 32”
54. Fabiana Luperini (Menikini Sella Italia Gysko) a 35”
94. Tania Belvederesi (Team FRW) a 54”
104. Kettj Manfrin (Team FRW) a 1’06”
108. Eleonora Soldo (Team FRW) a 1’13”

Edita Pucinskaite

 

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