Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Aria di Giro d'Italia, Luperini sbanca Montreal - La toscana batte la giovanissima Abbott ad un mese dalla corsa Rosa

Versione stampabile

Quando il gioco si fa duro, le dure cominciano a giocare. Basterebbe questo slogan per celebrare il successo di Fabiana Luperini nella sesta prova di Coppa del Mondo, una delle più impegnative, disputatasi a Montreal. Ma uno slogan in cui è possibile cogliere tutta la buona volontà, di chi ha fatto la storia di questo sport da più di dieci anni a questa parte, nel contrastare con autorevolezza il nuovo che avanza.
Sissignori, perché a Montreal in certi momenti è sembrato di assistere ad un vero e proprio scontro generazionale; nell’osservare la “Lupa” andar via sulle ostiche rampe del Mont Royal in compagnia della determinata Mara Abbott, ventunenne americana indicata da alcuni come il miglior talento emergente del ciclismo a stelle e strisce, ma non è tutto. In gruppo, assieme alla “meglio gioventù” espressa dalla leader di Coppa del Mondo, Nicole Cooke, e dal “fenomeno” Vos, era della partita anche quell’eterna Jeannie Longo-Ciprelli, che tante volte ha battagliato con la Fabiana nazionale quando alcune delle protagoniste d’oggi erano poco più che bambine e che, alla soglia dei cinquant’anni, di staccare il numero dalla schiena non ne ha proprio voglia.
Una vittoria per la Luperini senza dubbio significativa, dopo essere uscita bene dal recente Tour de l’Aude, in cui si era aggiudicata la tappa più impegnativa, una volta accantonate (non senza qualche rammarico) le ambizioni di successo nella classifica finale. Una vittoria in cui forse c’è ancora tanta voglia di Maglia rosa, e di questi tempi il pensiero non può che andare al Giro d’Italia femminile che prenderà il via tra poco più di un mese e in cui l’atleta di Cascine di Buti ha ancora voglia di dimostrare che, quando la strada sale, c’è ancora da fare i conti con lei. Le premesse per una corsa rosa ad alti livelli ci sono tutte, per cui non ci resta che attendere con impazienza.
Nei 110 km, suddivisi in dieci tornate, all'interno dei quali si delineava lo scenario di questa prova, si registrava anche la novità decisa dagli organizzatori di non far terminare la corsa sulla cima del Mont Royal, ma alla fine di una rapida discesa che, dopo una curva, immetteva negli ultimi 250 metri; modifica che sicuramente avrà fatto storcere il naso alle scalatrici come la “Lupa”.
Dopo le schermaglie iniziali, in cui la neozelandese Holt e la russa Malomura si rendevano protagoniste del primo tentativo di giornata, la corsa si infiamma a circa 40 km dal traguardo, nel corso dell’ottava tornata, quando il Mont Royal esalta le doti di Edwige Pitel, della Abbott e della Luperini, che trovano subito un buon accordo.
Dietro il gruppo delle migliori, già sensibilmente frazionato, procede con calma apparente; in testa la Abbott si rende protagonista di un forcing veramente notevole che le vale fin da subito il ruolo di grande sorpresa della giornata, e di ciò si accorge molto bene la Pitel, costretta ad alzare bandiera bianca a 3 giri dal termine. L’accordo del duo di testa prosegue in perfetta armonia, mentre alle spalle l’indomita Longo-Ciprelli cerca di portar via un drappello assieme alla Beltman, senza troppa fortuna. Si arriva così all’epilogo e la più esperta Luperini ha ragione della giovane Abbott, con uno sprint deciso che le permette di inserire anche questa prestigiosa corsa nel suo già ricchissimo palmarés.
Judith Arndt, intanto, riesce ad andar via alle altre e va a prendersi la terza posizione, distaccata di 57". A 1’11” la Vos regola in volata la Cooke, rosicchiandole così tre punti nella classifica di Coppa, anche se la britannica resta ancora saldamente al comando. Poi, nell’ordine d'arrivo, troviamo Wood, Longo-Ciprelli e Worrack. Seguono quindi la Neben a 1’17” e la bravissima Hausler, altra giovane da seguire con attenzione, a 1'22”.
Soddisfazione nelle parole della vincitrice: «Sono andata via a 40 km dall’arrivo perché le doti di fondo sono tra le mie caratteristiche migliori, senza quindi aspettare gli ultimi 10 km. Preferivo - continua la Luperini - quando questa corsa si concludeva in cima alla salita, ma comunque penso che questa sia la prova di Coppa del Mondo più dura, dopo la Freccia Vallone. Voglio però fare tanti complimenti alla ragazza che è arrivata seconda, perché oggi è andata veramente forte».

Vivian Ghianni

 

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano