All you need is (Khali)lov - Vittoria dell'ucraino nel GP Cimurri
Se Alessandro Ballan si appresta a vestire domani per la prima volta la maglia iridata in corsa (al Giro del Lazio), l'uomo da cui il veneto l'ha ereditata, ovvero Paolo Bettini, ha già smesso i panni del corridore professionista, e si è fatto vedere oggi in Emilia nei panni di starter d'eccezione del GP Cimurri, gara giunta alla sua quarta edizione.
Vedere a Cavriago un Paolino in giacca e camicia faceva un certo effetto, mentre quelli che fino a una settimana fa erano i suoi colleghi si apprestavano a prendere il via nella gara organizzata dal GS Emilia.
La classica fuga che anima tutte le corse in linea si è animata già al km 10 (sui 197,5 totali), con Francesco Gavazzi, Duma, Proch, Contrini e Piemontesi protagonisti. Il gruppo ha lasciato fare finché il vantaggio del quintetto non ha sfiorato i 7 minuti al km 33, dopodiché il lavoro svolto soprattutto dalla Liquigas ha riportato il gap a livelli accettabili: ma la giornata dei verdi di Amadio non era destinata a tramutarsi in un'affermazione del capitano, Daniele Bennati, visto che l'aretino si è staccato dai migliori nell'ultimo passaggio sulla salita di Regnano, a poco più di 30 km dal traguardo. A dire il vero, ha fatto di peggio l'annunciato rivale di Bennati, quel Petacchi che è alle prese con la ricerca della forma migliore e coi balletti di ASO (che organizza la Parigi-Tours e che ha prima non invitato, poi invitato, poi definitivamente non invitato la LPR dello spezzino, che lo scorso anno vinse la grande classica francese). AleJet si è staccato già dal primo passaggio per Regnano, per poi ritirarsi prematuramente.
All'ultimo giro del circuito di Regnano, Gavazzi ha tentato l'azione personale, restando solo in testa mentre dietro il gruppo era terremotato dal forcing di Caruso, che ha provocato una grande selezione e che ha lanciato in testa 16 uomini pronti a giocarsi il successo finale: ben quattro rappresentanti della Ceramica Flaminia-Bossini (Khalilov, Fumagalli, Caruso e Duma, superstite della fuga del mattino), poi Di Luca, Bertagnolli, Visconti, ovviamente Gavazzi, Mazzanti, Hondo, la coppia CSF formata da Canuti e Finetto, Zaugg, Niemiec, Failli e Rizzi.
La grande andatura del gruppetto della Flaminia ha tenuto sotto controllo la situazione fino a quello che doveva essere lo sprint ristretto in cui Khalilov avrebbe dovuto guardarsi da Hondo (principalmente) ma anche da Di Luca, Visconti e Finetto; e invece l'ucraino, forse proprio perché intimorito da alcunid dei rivali, sul traguardo di Reggio Emilia ha anticipato tutti, partendo come un razzo ai 400 metri e tenendo duro dall'uscita dell'ultima curva fino allo striscione su cui ha colto la quarta vittoria stagionale (l'ultima due settimane fa nel GP di Prato).
Alle spalle di Khalilov è stato Visconti a vincere la volatina, battendo Di Luca, Hondo, Finetto, Bertagnolli e Mazzanti, e cogliendo in questo modo il settimo piazzamento d'onore della stagione. Per Bennati la magra consolazione di vincere la volata per il 17esimo posto: ma magari ritrova colorito in vista della Parigi-Tours: glielo auguriamo.
Domani il percorso autunnale delle classiche italiane prosegue col Giro del Lazio, 198 km che da San Cesareo porteranno il gruppo in cima allo strappo di Rocca Priora: una gran bella corsa, sui saliscendi intorno ai Castelli Romani, in cui Ballan potrà esibire per la prima volta in gara la sua maglia iridata. Il trevigiano - facendo corsa parallela col compagno Cunego, vicecampione del mondo - incrocerà le ruote con avversari del calibro di Di Luca, Bosisio (primo al Giro del Lazio 2007), Pozzato, Nibali, Visconti, Garzelli, Gasparotto e quel Filippo Simeoni che, correndo a due passi da casa (è di Sezze), ci terrà particolarmente a mettere in bella evidenza la sua maglia tricolore di campione italiano.
