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Tour de France - Il borsino dei favoriti - Chi sale

La parte centrale del Tour non ci ha offerto spunti particolari quindi per provare a capire come si comporteranno i grandi favoriti da qui a Parigi dobbiamo basarci quasi esclusivamente su quanto visto nella tappa di Prato Nevoso. La maggiore sorpresa di quest'anno, l'austrico Bernhard Kohl, si è confermato come uno dei più forti in salita sfiorando: ha attacco sulla salita finale e solo Sastre è rimasto con lui: l'uomo della Gerolsteiner ha sfiorato addirittura la maglia gialla ma si può "consolare" con quella a pois mentre lo spagnolo può definirsi soddisfatto della propria prestazione visto che ha guadagnato su quasi tutti i rivali e visto che la maglia gialla ora è passata in casa CSC.
Maglia gialla che ora è indossata da Frank Schleck che nel finale è riuscito a staccare Evans di pochi secondi ma sufficiente per prendere la vetta: il maggiore dei due fratelli lussemburghesi ora dovrà guadagnare ulteriore terreno in vista della crono del penultimo giorno che di certo non lo vede tra i favoriti.
Continuano su ottimi livelli l'americano Vandevelde e, soprattutto, il due volte vincitore della Vuelta Denis Menchov: qualche rimpiato proprio per il russo che senza il ventaglio nella tappa di Nantes sarebbe appaiato a Schleck in cima alla classifica. Netto miglioramento rispetto ai Pirenei anche per Valverde, Kreuziger ed Andy Schleck con glu ultimi due ancora in lotta per la maglia bianca.

Tour de France - Il borsino dei favoriti - I rimandati

Dalla sua ha ancora la cronometro finale visto che il distacco da Schleck è molto contenuto ma la non esaltante prestazione di ieri non può far stare tranquillo Cadel Evans: la classifica è ancora cortissima e andare in difficoltà a Prato Nevoso non è di certo un buon segnale, specie se si devono ancora affrontare salite come la Bonette e l'Alpe d'Huez.
Ancora sulla difensiva anche Kim Kirchen che si stacca sempre dai migliori ma salendo del suo passo riesce a non affondare e a limitare i danni, anche se ora la top-5 si sta allontanando e il buon feeling di Kim con le cronometro potrebbe non bastare. Dopo una tappa molto difficile verso Hautacam, ieri, s'è rivisto anche Samuel Sánchez che ha sofferto tanto ma è riuscito a stare attaccato a Evans: l'asturiano ora potrebbe dirottare le sue attenzioni verso un successo di tappa e un posto tra i primi dieci a Parigi.
Un capitolo a parte lo merita Vincenzo Nibali che alterna prove brillanti ad altre più opache: a Prato Nevoso ci si aspettava qualcosina di meglio dal messinese che però è riuscito a difendere bene la sua maglia bianca tenendo un vantaggio di 1'53" sul suo compagno Kreuziger, di 3'12" su Monfort e 3'39" su A.Schleck.

Tour de France - Il borsino dei favoriti - Chi scende

Con l'arrivo del Tour in Italia Damiano Cunego era sicuramente il corridore più atteso ma ancora una volta il veronese non è riuscito ad essere incisivo quando la strada è iniziata a salire e ha pagato 2'45" dai migliori a Prato Nevoso. Verrebbe quasi da chiedersi se a questo punto non valeva la pena uscire completamente di classifica per avere maggiore libertà per puntare ad una tappa con una fuga da lontano (magari già domani oppure mercoledì sull'Alpe d'Huez) anziché tenere duro per difendere un 15° posto con la top-10 a più di 3'.
L'arrivo in salita di ieri è risultato indigesto anche per Vladmir Efimkin che, dopo una buona prova a Hautacam, ha perso nei confronti di quasi tutti quelli che lo circondano in classifica: è ancora tra i primi 10 ma se vuole rimanerci non puà più accusare passaggi a vuoto troppo vistosi.
Continuano invece su prestazioni di basso livello Popovych e Zubeldia che sembra le brutte copio di quelli che nella passata edizione ristattivamente in ottava e quinta posizione: l'ucraino doveva essere una pedina fondamentale per Evans ma finora non è mai riuscito a stargli accanto in salita mentre il basco venira da un ottimo Delfinato e probabilmente la condizione è in calo.