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Cooke, che numero al Costa Etrusca! - A Martina Corazza la corsa di Montescudaio

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Sabato 24 e domenica 25 marzo la Toscana della Costa Etrusca ha inaugurato, come capita anche per i maschietti, la stagione italiana. S'è corsa, difatti, l'undicesima edizione del Trofeo Costa Etrusca, diviso in due diverse competizioni da un giorno: il 1° Giro dei Comuni Ripardella-Montescudaio e il 2° Giro dei Comuni Santa Luce-Castillina Marittima (quest'ultimo denominato GP Costa Etrusca).
La pioggia ed il freddo di sabato hanno purtroppo fatto propendere le atlete verso una condotta di gara molto prudente; pochi i tentativi di fuga (tra le quali si è vista l'iridata di Madrid Regina Shleicher), cionostante, alle spalle della sorprendente friulana Corazza del Team Frw, che è riuscita ad anticipare la volata di gruppo con un formidabile scatto a 400 metri dal traguardo, troviamo una coriacea Monia Baccaille e la svedese Ljungskog, nomi sicuramente di spicco per completare il podio. L'atleta di Lusiana Pegoraro, alla sua prima vittoria tra le Élite, non ha nascosto né l'emozione né l'inevitabile incredulità per il successo ottenuto e stentava quasi nel credere di essere veramente lei l'atleta premiata dal patron Renzo Parietti dopo i 112 km di corsa.
Tutta un'altra musica nella giornata di domenica, sebbene il tempo inclemente non abbia lasciato scampo alle atlete; fortuntamente, però, non è piovuto durante la corsa, e le ragazze hanno potuto completare i 102 km del durissimo percorso pisano senza un ulteriore disturbo, oltre al freddo pungente.
Alla partenza, difatti, le atlete non erano tutte belle e rilassate: qualcuna era costretta ad una sgambata supplementare, o a soffiarsi tra le mani, o a battere i denti. Il freddo s'è fatto senire, anche se l'aria da primo giorno di scuola non ne ha risentito. Le più concentrate sembravano la Bubnenkova e la Luperini, quest'ultima più che determinata a concedere il bis al termine della salita che porta a Castellina Marittima. Anche Noemi Cantele sentiva particolarmente la corsa, e già prima della partenza si faceva coprire da un gruppo di compagne.
La corsa però non ha lasciato scampo. L'altimetria non rende l'immagine ideale per chi vuol fare dei tatticismi. E difatti dopo 30 km scappa già l'azione che deciderà la corsa. Mancano 10 km al primo passaggio (affrontato però dal versante di Riparbella e non da Pomaia come per l'arrivo) su Castellina e già si muovono le campionesse: Fabiana Luperini, Noemi Cantele, Nicole Brändli, Trixi Worrack, Eva Lutz, la messicana Balderas, la campionessa svedese Ljungskog e la campionessa britannica, nonché vincitrice dell'ultima Coppa del Mondo, nonché vincitrice della prima prova di Coppa del Mondo 2007 disputatasi in Australia in quel di Geelong, Nicole Cooke. Da dietro il team olandese AA-Drink provava a chiudere il gap, ma più passavano i chilometri e più il vantaggio aumentava. In maniera prevedibile, se vogliamo, visto che le squadre più forti erano tutte ben rappresentate davanti, dalla Menikini della Lupa alla Bigla della coppia Noemi-Nicole, fino alla corazzata tedesca della Nürnberger, con i ruoli ben precisi tra la capitana Worrack e la gregaria Lutz (e la Pucinskaite e la Vzesniauskaite pronte ad entrare in ballo in caso di ricongiungimento).
Le fuggitive procedono d'amore e d'accordo, con la Lutz generossissima nel lavorare a fondo per la Worrack e le altre intelligenti e sveglie nel darsi cambi regolari, senza rischiare di creare nervosismi che sarebbero stati utili soltanto al gruppo in rimonta, con la Safi-Pasta Zara, il Team Flexpoint e la Saccarelli che han provato fino all' ultimo nel riportare a ridosso del gruppo di testa la Bastianelli, la Beutler e la Baccaille.
Poi, la salita finale. Mancano 12 km all'arrivo, la Lutz è ormai esausta dopo l'azione di gregariato e si lascia un po' sfilare; la Worrack sapeva che ciò sarebbe avvenuto, e probabilmente le è stato bene così, perché era sicuramente a conoscenza della forma strabiliante esibita delle ragazze di Puttini nella corsa di Brissago e certamente, anche se siamo lontani dagli impegni più importanti, non poteva sottovalutare la Luperini. Dicevamo delle tattiche: il Bigla Cycling Team s'è ritrovato con due atlete in testa ed è stata Noemi Cantele, evidentemente desiderosa di testare la gamba in vista del Trofeo Binda di Cittiglio che si corre domenica prossima dietro casa sua, ad allungare il gruppo. Sembrava una progressione per favorire la svizzera, invece le altre finiscono agli angoli e la varesina prosegue dritto. Da sola? No, con la Luperini, mentre la prima a saltare è la bionda messicana Balderas.
Da dietro non poteva certo essere la Brändli a tirare, anche se probabilmente, una volta accortasi di avere la Luperini alle calcagna, la Cantele doveva smettere di collaborare e sperare nel ricongiungimento con la propria compagna di squadra. Ed invece le ha messe tutte d'accordo Nicole Cooke.
A 2 km dall'arrivo la coppia Cantele-Luperini, per quello che sarebbe stato un trionfo italiano, ha una dozzina di secondi sulle inseguitrici, all'ultimo km i secondi sono un po' meno, ma comunque tanti con un arrivo in salita. Allora eccolo il capolavoro di Nicole, che con una sparata incredibile dapprima si riporta sulle fuggitive (meno 700 dall'arrivo), poi passa in testa e capisce che le altre non ne hanno quanto lei. Ed è quello il momento in cui accelera (500 metri al traguardo) e se ne va.
La Cantele viene quindi giustificata del lavoro in cooperazione con la campionessa italiana; difatti se la svizzera avesse avuto le gambe per puntare alla vittoria sarebbe dovuta rimanere incollata alla Cooke, quantomeno, anche se al 99% in una volata a due con la gallese avrebbe sicuramente dovuto cedere il passo.
Nicole Cooke vince a braccia alzate, sorridendo, mentre dietro la Luperini scuote il capo (e continuerà a farlo durante tutto il protocollo di premiazione). Evidentemente si rimprovera di non aver attaccato la varesina in qualche settore particolarmente duro della salita, o magari s'era immaginato l'arrivo del Costa Etrusca 2007 tale e quale a quello di dodici mesi fa: la Luperini da sola a braccia alzate.
A dir la verità Fabiana non ci è andata poi tanto lontana, soltanto che ha fallito la messa a fuoco. C'è stata anche quest'anno un'atleta da sola, sotto lo striscione, ad esultare: Nicole Cooke.


Le foto - Prima parte
Le foto - Seconda parte
Le dichiarazioni delle protagoniste


Mario Casaldi    

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