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Luperini IV per Fabiana V - Gran podio con Guderzo e Bronzini | Cicloweb

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Luperini IV per Fabiana V - Gran podio con Guderzo e Bronzini

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È il quarto titolo italiano su strada per Fabiana Luperini, che dal 5 luglio proverà a far crescere il proprio palmarès col quinto Giro d'Italia. Ci scommettiamo.
E chissà quanto avrà masticato amaro, quando tra Gracia-Orlova ed Emaukumeen Bira aveva incamerato qualcosa come dodici minuti di distacco complessivo da Marianne Vos. Anche in tappe di salita. Cosa assolutamente non usuale per una campionessa come lei, abituata nel dare minuti e distacchi già sulle prime salite delle prime corse in calendario (si veda il GP Varazze 2008, ad esempio). Evidentemente, però, i tecnici l'hanno consigliata per il giusto, e l'eventuale "affronto" vissuto dalla pisana nelle corse ceca e basca è stato dunque funzionale, se è vero che negli appuntamenti importanti o in prossimità di questi, come la corsa di Coppa del Mondo a Montréal ed - appunto - il Giro del Trentino, durante il quale nessuna è stata in grado di seguirla, ed ancora il Tricolore Élite su strada di oggi, col forcing fatto su ogni passaggio della salita di via XXV Aprile, tra le località di Forcola e Berbenno, e l'allungo conclusivo durante l'ultimo passaggio, a circa 7 km dal traguardo, è stata la più forte di tutte.
Nulla, a quel punto, hanno potuto le (ex) compagne d'avventura della pisana, che dapprima si sono sfaldate per cercare di contrastare singolarmente il dominio dell'atleta della Menikini-Selle Italia, poi - una volta raggruppatesi - non hanno trovato forza e collaborazione necessarie per organizzare un tentativo di recupero tra discesa e pianura, tant'è che la vicentina Tatiana Guderzo, già vincitrice quattro giorni fa della prova a cronometro, ha provato un inseguimento solitario che le ha permesso "soltanto" di andare a prendersi la medaglia d'argento a 29" dalla Luperini.
E non che il gruppo di inseguitrici fosse poco qualificato, visto che alle spalle delle due atlete di testa c'erano corridori del calibro di Noemi Cantele e la campionessa del mondo Marta Bastianelli, poi raggiunte da Martina Corazza (compagna di squadra di Guderzo) e Giorgia Bronzini, che sfruttando la sua velocità s'è andata a prendere il terzo posto sprintando - dopo 2'28" dall'arrivo della Luperini - davanti alla Corazza. Leggermente più staccate, completano la top-ten Monia Baccaille, molto vivace nella parte iniziale della corsa, Silvia Parietti, la campionessa italiana uscente Eva Lechner e Saneila Biagi, giovanissima neo-Élite toscana.

«Dal terzo giro la squadra si è preoccupata di non far scappare fughe che potessero rivelarsi fastidiose più avanti - spiega Tatiana Guderzo - Al 4° giro Marta Bastianelli ha scremato il gruppo con un paio di belle accelerazioni, ma il percorso favoriva i rientri dopo le salite se non ci si organizzava per il meglio. Ancora al 4° giro, Fabiana Luperini ha dimostrato di essere la più forte in salita oggi, tant'è che se n'è andata tutta sola sulla seconda salita ed io sono riuscito a prendere la sua ruota soltanto in discesa. Lei a quel punto non ha collaborato, perché arrivare con me non le piaceva, visto che sono abbastanza veloce».
La ragazza di Marostica non cerca alibi, oggi Luperini era proprio la più forte: «All'ultimo passaggio sull'ultima salita eravamo in sei o in sette e Fabiana ha fatto uno scatto devastante. Nessuna di noi aveva la possibilità di reggere quel forcing, così io ho provato ad attendere la discesa e la pianura, ma non c'è stato niente da fare. Posso solo inchinarmi davanti ad una vittoria così bella, e sono anche contenta che abbia vinto un'atleta in grado di onorare il Tricolore per tutto l'anno nelle corse più importanti».
Guderzo, dopo il 2° posto nei Paesi Baschi, torna a casa con l'oro a cronometro e l'argento in linea. Risultati che le danno un grande morale in vista del Giro d'Italia: «Sono certamente soddisfatta, anche se ovviamente sarei stata molto più contenta se avessi vinto io anche oggi. Però mi basta aver dimostrato a tanti di non essere finita, anche se sono ben consapevole di avere i miei limiti. Ora spero in una vittoria di tappa al Giro d'Italia, magari migliorando il 5° posto dello scorso anno; il podio sarebbe un bellissimo traguardo. E poi rimane questa convocazione olimpica che spero di ottenere, visto che una delle tre ragazze dovrà anche fare la crono...».
Guderzo non crede che l'aver corso il Giro del Trentino invece della cronometro nazionale (l'ultima tappa trentina era in contemporanea col tricolore contro il tempo, purtroppo) possa aver dato una maggiore brillantezza alla Luperini: «Quando un'atleta si dimostra più forte è difficile trovare delle motivazioni plausibili. Io oggi stavo bene e comunque aver corso la cronometro mi ha permesso di vincerla, quindi non ho rimpianti».

Anche Noemi Cantele ammette la superiorità odierna della campionessa pisana: «Già a 3 giri dalla fine la Luperini aveva attaccato duramente, costringendoci ad un faticoso recupero nel tratto in pianura. Pur senza forzare, aveva guadagnato qualcosa come 20" in pochissimo tempo. Anche durante l'ultimo giro Fabiana è riuscita a fare il bello ed il cattivo tempo: è scattata, noi ci siamo rotte e prima di raggrupparci è passato il tempo sufficiente per permettere alla Luperini di guadagnare i secondi necessari per non farsi riprendere più. Onore a lei».

Luperini, Guderzo, Cantele, Bronzini e Bastianelli, con altre italiane e con le straniere Pucinskaite, Arndt, Brändli e Moreno (su tutte) pronte a battagliare, si daranno ora appuntamento il 5 luglio a Mantova per la partenza del Giro Donne, anche se poche ore prima l'iridata Marta Bastianelli potrebbe migliorare il 2° posto ottenuto a Sofia un anno fa nei Campionati Europei Under 23 che si disputano in Italia, ad Arona, e che potrebbero registrare la mancata partecipazione dell'olandesina Marianne Vos, che salterà anche la corsa rosa per concentrarsi sulle prove olimpiche (correrà la cronometro e la corsa in linea su strada e la corsa a punti su pista). Per la campionessa del mondo di Lariano la possibilità, dunque, di incrementare il suo palmarès con una seconda corsa di valore internazionale, anche se lituane ed olandesi, le più accreditate tra le altre contendenti, potrebbero non essere d'accordo.

Mario Casaldi

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