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De Bonis, che numero! - Bene Klöden. A Larciano Ratti. | Cicloweb

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De Bonis, che numero! - Bene Klöden. A Larciano Ratti.

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Partire in fuga dopo pochi chilometri in compagnia di altri undici corridori, staccarli tutti uno dopo l'altro lungo le tante salite del percorso, essere ripreso a poche centinaia di metri dal traguardo e trovare ancora la forza per contrattaccare e vincere la tappa: un sogno? No, per Francesco De Bonis questa è realtà. Per il ventiseienne neoprofessionista della Gerolsteiner la giornata di oggi si può assolutamente direi memorabile con la prima vittoria in carriera giunta grazie ad un vero e proprio numero di gran classe.
La quarta tappa del Tour de Romandie 2008 era certamente la più attesa visto le tante salite che ne caratterizzavano il percorso e nonostante un accorciamento da 127 a 112 km è stata altamente spettacolare e piena di colpi di scena. Dopo una decina di km scappano dal gruppo in undici: De Bonis, López Garcia, Gustov, Albasini, Clement, Halgand, Fofonov, Zampieri, Schwab, Zubeldia e John Gadret, quest'ultimo sicuramente l'uomo più pericoloso in ottica classifica generale.
Per questo motivo l'Astana cerca di tenere il margine sotto controllo e gli uomini al comando (a cui si è aggiunto anche Di Gregorio) non vanno oltre i 2'20" di vantaggio circa a metà percorso. De Bonis raccoglie parecchi punti gpm e grazie ai punti già guadagnati nella fuga della seconda tappa e al ritiro di Patxi Vila diventa leader virtuale della speciale classifica gpm. A causa di una frana non si affronta la salita di Saint-Luc ma il primo tratto di salita che conduce verso Grimentz regala già il primo colpo di scena: mentre tra i fuggitivi De Bonis e Halgand provano i primi scatti nel gruppo principale, staccato di poco meno di due minuti, si stacca Thomas Dekker, grande favorito della vigilia e secondo nella generale ad appena 5" da Klöden. Il forcing dell'Astana ha quindi dato i suoi frutti e il tedesco può stare tranquillo anche quando rimane senza compagni di squadra: a questo punto il rivale diretto diventa Kreuziger, staccato di 35", così la Liquigas prova a muovere Beltran col doppio scopo di puntare alla tappa e favorire un possibile attacco del ceco.
Nell'ultimo tratto di salita verso Grimentz (vetta posta a 9 km dal traguardo) De Bonis rimane solo in testa con appena una trentina di secondi sul gruppo condotto magistralmente da Klöden mentre all'inseguimento si forma un trio con Beltran, Garate e Gadret. Sul gpm il margine del ciociaro di Isola Liri De Bonis è di appena 15" sul trio e di 25" sul gruppo. Nella breve discesa Beltran attacca mentre il gruppo dei big si riporta su Gadret e Garate. Lo spagnolo della Liquigas corona il suo inseguimento a 2,5 km dal traguardo quando il ritardo del gruppo è sempre di una quindicina di secondi, margine che sta assolutamente bene a Klöden che infatti tiene un ritmo costante e ma non eccessivamente elevato.
La stanchezza per i tanti km in fuga e per i tanti attacchi si fa sentire e all'ultimo km la coppia al comando ha solo più una manciata di secondi di vantaggio. Ai 400 metri finali, col gruppo ad una ventina di metri il colpo di scena finale: Gadret (ancora lui) attacca e lancia la volata lunga De Bonis è bravo a tirare fuori le energie residue, ad incollarsi alla ruota del francese e a saltarlo con una bellissima volata con Beltran ormai troppo stanco per reagire.
Klöden si limita ancora a controllare ma può festeggiare per aver conservato la maglia di leader e per aver impotecato la classifica finale: per l'Astana quindi un'altra prova di grande forza e compattezza nelle brevi corse a tappe (dopo quella di Contador ai Paesi Baschi) proprio nel giorno in cui voci insistenti parlano di un ripensamento di RCS e di un possibile invito al Giro. (Sebastiano Cipriani)


Nel frattempo si corre anche altrove. In Toscana, a Larciano c'è il GP Industria e Artigianato. La spunta Eddy Ratti dopo una corsa che ha visto ben presto i grandi nomi (pochi, a dire il vero) lasciare campo alle seconde linee. Già sul primo passaggio dall'unica asperità di giornata, il San Baronto, si avvantaggiano una quarantina di atleti, mentre il grosso del plotone sfrutterà come allenamento i restanti chilometri di gara. I battistrada sono selezionati dai successivi passaggi sulla salita pistoiese e in vista degli ultimi chilometri davanti rimangono in tre: Ratti, Ermeti e Ginanni, successivamente raggiunti da Laverde, autore di una grande rimonta lungo l'ultima discesa del San Baronto. Dopo un primo tentativo rintuzzato da Ginanni, ai 2 km dall'arrivo il corridore della Nippo-Endeka riesce a fare il vuoto ed a tagliare il traguardo a braccia alzate. Secondo l'ottimo neo-pro della Diquigiovanni-Androni, che correva sulle strade di casa, terzo Laverde, quarto Ermeti.
In Spagna, nella prima tappa del Giro delle Asturie, Garzelli continua la sua infinita collezione stagionale di secondi posti (l'ultimo proprio un paio di giorni fa nella Subida al Naranco), nel giorno del festival della squadra portoghese LA Aluminios che promuoverà l'azione decisiva sull'ultima salita di giornata con ben quattro uomini, piazzandoli nei primi cinque (unico a resistere alla furie azzurre proprio il varesino) con Vicioso e Zaballa ad occupare la prima e la terza posizione sul podio.


Giuseppe Cristiano

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