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Ottimo Cunego, pessimo Valverde - Le nostre pagelle della Freccia Vallone

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Kirchen - 9

A differenza di domenica scorsa, quando aveva sprecato energie preziose con un tentativo piuttosto distante dal traguardo, oggi rimane tranquillo fino all'inizio del Muro di Huy: molto bravo a farsi trovare nelle primissime posizioni già all'imbocco della salita e a resistere alla progressione di Evans. Nel finale mette una marcia in più e ha il tempo per voltarsi e vedere dove sono gli altri. Grande vittoria! 


Evans - 8,5

Di Evans spesso si è detto che soffrisse un pò troppo le pendenze molto accentuate, oggi, però, sul Muro di Huy ha dato una grande dimostrazione di forza con una lunga progressione che ha letteralmente mandato in frantumi il gruppo. Negli ultimi metri si è dovuto arrendere al cambio di passo irresistibile di Kirchen ma si pone come uno dei maggiori favoriti per la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica prossima.


Gesink - 7,5

All'Amstel si è sacrificato per le tattiche di squadra ma oggi il giovane scalatore olandese ha dato una bella dimostrazione del suo talento chiudendo subito a ridosso del podio. Dopo le belle prova in California e alla Paris-Nice, quindi, un altro ottimo risultato per un ragazzo che, ricordiamolo, non ha ancora compiuto 22 anni.


Cunego - 7

Secondo podio in quattro giorno per un ritrovato Damiano Cunego. Quando nel finale si sono visti i suoi compagni in testa al gruppo (su tutti un monumentale Paolo Tiralongo, 8) ha fatto capire di non volersi risparmiare e di puntare nuovamente al successo. Un breve attimo di appannamento a 300 metri dal traguardo probabilmente gli ha precluso la possibilità di lottare per il successo ma ha effettuato una bella rimonta negli ultimi 100 metri. Ora lo aspettiamo a Liegi.


Pfannberger - 7

Se in Olanda era stata la sorpresa del giorno qui si è avuta una bella conferma delle sue doti: entrare nei primi 10 sia all'Amstel che alla Freccia alla prima esperienza sulle strade del Nord è un grande per il campione nazionale austriaco e per la Barloworld che ha si è vista subito ripagata la fiducia.


Dekker - 7

Probabilmente negli ultimi metri era quello con più birra in corpo vista la bella rimonta che lo ha portato fino al quinto posto, forse attaccando il Muro nelle prime posizioni avrebbe potuto ottenere anche qualcosa in più. Sicuramente, però, gli manca ancora un cambio di ritmo per essere più incisivo in questo tipo di traguardi.


CSC - 7

Bjarne Rijs corferma le sue grandi doti nella lettura dele corse e piazza tre uomini (Andy Schleck, Nicki Sörensen e Kolobnev) nella fuga di 19 uomini che ha caratterizzato le fasi centrali della corsa. In questo modo ha potuto tenere coperto in gruppo Frank Schleck costringendo le altre ad inseguire ma una caduta lo toglie dai giochi. La mossa di Larsson è molto intelligente, ma un'altra caduta ferma pure lo svedese, in un tentativo che avrebbe potuto avere sorte decisamente migliore. Meritavano di più.


Rebellin - 6,5

Esattamente come all'Amstel gli è mancato il finale. Molto bravo a stare coperto in gruppo ed a evitare cadute e frazionamenti fino al Muro di Huy, quando si fa trovare nelle prime posizione già dai primi metri di salita. Riesce a tenere testa a Cadel Evans ma nel finale paga lo sforzo e si pianta un pò chiudendo "solo" sesto. Ad ogni modo Davide si conferma uno dei corridori più regolari in circolazione visto che dalla fine di febbraio lo si trova sempre nelle prime posizioni degli ordini d'arrivo.


Albasini - 6,5

Con la cessione di Di Luca e il duo Pellizotti-Nibali impegnato a preparare il Giro d'Italia sulle strade del Trentino non c'erano grandi ambizioni in casa Liquigas. La squadra di Amadio si è però trovata in casa un buon corridore come lo svizzero che appena ha avuto giornate libere ha colto ottimi piazzamenti e il settimo posto di oggi lo dimostra (così come anche il 2° dietro Wegmann al GP Indurain).


Gadret - 6,5

Dopo il 7° posto di 12 mesi fa il 29enne scalatore-ciclocrossita francese, messosi in luce per la prima volta al Giro d'Italia del 2006, riesce a dottenere un altro buono risultato in cima al Muro di Huy. Dopo la bella stagione passata pare si stia dedicando con maggiore attenzione alla strada, sarebbe bello rivederlo al Giro a testarsi sulle tre settimane, stavolta però senza problemi fisici a condizionarlo.


Wegmann e A.Efimkin - 6,5

Se non ci fosse stata la caduta di Larsson il loro tentativo nei chilometri finale avrebbe potuto avere una sorte ben diversa visto che sarebbero potuti arrivare con un margine interessanti (e anche un pò più freschi) ai piedi del muro finale. I due vengono ripresi a circa 500 metri dalla fine e, mentre Wegmann si pianta, il russo riesce a non mollare e a chiudere 16° a 26" dal vincitore.


Joaquím Rodríguez Oliver - 6

I bookmakers lo davano come grande favorito visto le ottime prestazioni che lo spagnolo aveva offerto a Montelupone e sull'Alto de Aia, salite con pendenze anche maggiori del Muro di Huy. La squadra ha svolto un gran lavoro per cercare di tenere il gruppo cucito fino alla fine ma, dopo aver avuto il "via libera" da Valverde (cui va un bel 5, dato che non si è mai visto nonostante i proclami alla vigilia delle classiche), il campione nazionale spagnolo non va oltre l'ottavo posto. Ci si aspettava di più.


Trofimov - 6

Questo giovane russo, classe '84, merita una menzione sia per il risultato, 14° posto alla prima esperienza, sia per la bella stagione che sta conducendo in cui spesso lo si è visto tra i primi in tracciati impegnativi. Un 6 anche per Pineau che dopo il 10° posto all'Amstel sfiora la top-10 ma offre ugualmente una bella visibilità alla Bouygues Telecom.


F.Schleck - 4,5

Una caduta negli ultimi 40 km lo mette praticamente fuori gioco. Forse, dopo, non ha voluto prendersi ulteriori rischi per non rischiare di compromettere la Liegi di domenica in cui sicuramente sarà tra i protagonisti. Il risultato finale, 78° a 5'13", conferma la giornata storta del lussemburghese.


Nocentini - 4,5

Anche il toscano incappa in una giornata storta, rimane coinvolto nei frazionamenti gli ultimi 30 km e non riesce più a rientrare sul gruppo principale. Chiude a poco più di tre minuti da Kirchen, troppo per lui che lo scorso anno chiuse al 5° posto. L'unica nota stonata della Ag2r-La Mondiale in una giornata che vede la buona prestazione di Gadret e la lunga fuga di Vladimir Efimkin.


Freire - 4

Quando sta bene può dire la sua anche su un traguardo come quello di Huy. Già all'Amstel, però, era apparso poco brillante e oggi ha confermato questa sensazione non facendosi mai notare e perdendo quasi un minuto da Kirchen sul muro d'arrivo. Probabilmente ha festeggiato un pò troppo dopo la vittoria nella Gand-Wevelgem.


Kroon - 4

Pioggia, vento e freddo non sono le condizioni che più ama ma non è mai entrato nel vivo della corsa nonostante fosse salito sul podio qui nel 2006 e nonostante la buona prestazione all'Amstel Gold Race di domenica scorsa. Lo rivedremo domenica alla Liegi, probabilmente al servizio del suo capitano Frank Schleck o come seconda punta pronto ad inserirsi in tentativi negli ultimi 30 km.


Sebastiano Cipriani

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