Brindisi a chi ci vuole male! - Vittoria di Di Luca alla Lombarda
Non dovevamo certo aspettare questa vittoria nella Settimana Lombarda (con tanto di insegne del primato) per capire che la condizione di Danilo Di Luca sta crescendo mentre si avvicinano le "sue" classiche del Nord e il "suo" Giro d'Italia.
Oggi tutta la Lpr ha fatto quadrato intorno al suo capitano, permettendogli prima di selezionare un gruppetto lungo la tripla scalata della Forcella, poi lanciando in discesa Savoldelli e, ripreso quest'ultimo, un ottimo Pietropolli ha guidato Di Luca per la volata vincente sul traguardo di Vertova, su un gruppetto ridotto ad una cinquantina di unità. Ma, mentre l'atleta abruzzese primeggia in terra bergamasca, nessuno sa se Danilo potrà spillare sulla schiena il suo numero 1 alla partenza da Palermo tra poco più di un mese: assurdo!
Zomegnan poche ore prima della partenza della Tirreno-Adriatico, gli aveva comunicato il nullaosta, invocando per lui la presunzione di innocenza, ma, allo stesso tempo, facendo capire che, se l'inchiesta fosse andata avanti in una certa direzione, non avrebbe potuto fare miracoli in ottica Giro.
In questi giorni è stato un continuo rincorrersi di rinvii, perizie, controperizie, accuse che accusano, difese che difendono e intanto il Killer risponde come gli riesce meglio, in bici, vincendo quello che gli lasciano correre. Lui l'ha detto in più di un'occasione: «Più me ne fanno, più rivincite mi prenderò».
Intanto – mancava la loro ciliegina – quelli dell'Aso, società organizzatrice del Tour, vecchie conoscenze di Danilo ai tempi della Saeco, qualche giorno fa hanno ufficializzato il non-invito alla sua squadra, la Lpr, per le classiche che lui ha già vinto, la Freccia Vallone (nel 2005) e la Liegi-Bastogne-Liegi (l'anno scorso). Hanno scelto, in tal modo, di privarsi, in nome di non si sa bene quale legge morale, di uno degli atleti più forti al mondo per quelle gare. Il buon Danilo va a far compagnia così a quel poveraccio di Frank Vandenbroucke e dei corridori dell'Astana nella lista degli “appestati” del ciclismo mondiale. Bene, avanti il prossimo!
L'ultima speranza sarebbe un ripescaggio dell'ultim'ora, ma (glielo facciamo dire a Danilo): «Solo pensare al ripescaggio mi sembra assurdo per uno che ha vinto l'Amstel, la Freccia e la Liegi».
C'è tanto di surreale in questa vicenda che sta andando avanti ormai da un anno, dopo gli ormai celeberrimi controlli dopo-Zoncolan, ma non facciamo fatica a immaginare che tutto ciò si risolverà alla vigilia del Giro d'Italia. Quale vetrina migliore per questa gente per urlare ai quattro venti la loro ipocrisia?