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Donoratico? Matematico! - Petacchi IV: vince sempre lui!

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Se l’anno scorso la vittoria di Donoratico gli era servita per tirare su il morale dopo gli schiaffoni di Boonen in Qatar, quest’anno la stagione di Alessandro Petacchi inizia con le braccia al cielo. E’ per la quarta volta consecutiva che Ale-jet appone la sua firma sull’albo d’oro del GP Costa degli Etruschi, la corsa che da ormai tredici anni segna l’inizio della stagione agonistica italiana.
Molti tra i big hanno scelto questa data per esordire: Ballan, Cunego, Visconti, Paolini, Riccò, Bettini, applauditissimo dalla sua gente, il già citato Petacchi hanno dato lustro alla lista partenti.
L’epilogo della corsa era scontato sin dal mattino: squadre dei velocisti a controllare la gara e volata di gruppo, e così è stato. La corsa presentava quattro circuiti variamente intrecciati tra loro (sono stati toccati dalla corsa dopo la partenza di San Vincenzo, nell’ordine Donoratico, Cecina, Montescudaio, Bibbona, Bolgheri e Castagneto Carducci) e l’unico a provarci seriamente è stato il lituano Dainius Kairelis della Ceramica, andandosene dopo una trentina di km dalla partenza e accumulando un vantaggio che, in prossimità del secondo passaggio dalla cima della salita di Guardistallo, ha sfiorato i 20’. Ma mancavano oltre 120 km all’arrivo e, quando le varie Liquigas, Csf- Navigare, Lampre e Milram hanno deciso di far sul serio, il fuggitivo non ha avuto scampo. A 20 km dall’arrivo, Giairo Ermeti, LPR, campione nazionale su pista in varie specialità, è uscito dal gruppo ed ha agganciato Kairelis, ma la coppia non ha guadagnato più di 12’’. Ripresi i due, ai -8 ci ha provato Pietropolli, anche lui LPR, ma anche la sua azione ha avuto poco spazio. Un paio di trenate di Ballan fino ai -3 hanno fatto capire anche ai più coraggiosi che questa non era l’occasione giusta per colpi da finisseur e si è arrivati all’ultimo km col treno della Milram schierato con tre uomini pronti a portare il loro capitano in carrozza ai -200 metri. La volata di Alessandro è stata regale senza nessuno a metterla in discussione, con Balducci secondo a una bicicletta, Chicchi terzo ancora più lontano. Napolitano, Ferrari, Metlushenko (già vincitore di questa corsa in due occasion), Cooke, Serov, il neo-pro Riccio e Gavazzi hanno completato la top ten. “Bagnare l’esordio con la vittoria è sempre bello, perché capisci di aver lavorato bene durante l’inverno e ti dà fiducia per il proseguio della stagione. Ho fatto una bella volata, anche se ho avuto un po’ di problemi ai due chilometri dall’arrivo, dove ho avuto paura di cadere. Ma all’ultima curva ho ritrovato le ruote dei miei compagni che mi hanno lanciato benissimo e ho ottenuto una bella vittoria” ha commentato a caldo Petacchi. Anche Balducci, che ha ripetuto il piazzamento di dodici mesi fa, era soddisfatto della sua prestazione: “La squadra ha fatto un ottimo lavoro e io mi sono fatto trovare pronto, arrivando dietro solo a un fuoriclasse come Ale. Nei prossimi impegni cercherò la vittoria.”
Siamo sicuri che questo è stato solo un gustoso antipasto della stagione che verrà, i duelli, quelli veri li inizieremo a vedere tra una quarantina di giorni circa, quando, giù per i tornanti del Poggio di Sanremo, assisteremo all’ennesimo match sul filo dei secondi tra l’attaccante (o gli attaccanti) di turno e i rimasugli delle squadre dei velocisti che, provati dai 285 km percorsi, staranno raccogliendo le ultime energie per dar la possibilità ai loro capitani di giocarsi il primo prestigiosissimo traguardo primaverile. O non andrà così? Non vediamo l’ora di saperlo…

Giuseppe Cristiano



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