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IoTifoTour - Diario di un innamorato della Boucle

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Domenica 23 luglio - Pensieri di fine Tour
Avevo fatto giusto in tempo a dire che finalmente Landis mi piace e lui il giorno dopo già ne approfitta: l'impresa della vita e, forse, un po' di più!
Ma io avevo detto che mi piace solo perchè l'avevo visto in crisi, battuto... E sia: ormai ho detto che mi piace e me lo tengo...
Sono contento che ha vinto Landis.
Oltre il fatto puramente tecnico, è giusto che sia andata così: almeno non ho fatto brutta figura con gli amici che mi avevano chiesto un pronostico!
Perciò sono contento così!
Anche perchè Basso non c'era... e avrebbe fatto polpettine di tutti!
Mannaggia: che rabbia!
Anche perchè Cunego non aveva nessuna pretesa, avendo supplicato stampa e pubblico di non curarlo: - Fate come se non ci fossi: sono venuto solo per fare esperienza!
Frasi da studente impreparato all'esame, e poi giustamente e puntualmente bocciato!
Invece il tenace ragazzo colla faccia da bambino ha fatto benissimo.
Aveva proprio voglia di stupire ed aveva preparato la platea ad hoc (...non aspettatevi niente...).
Bravo e furbo!
Anche perchè Simoni ha subito disatteso le sue prime dichiarazioni (davvero velleitarie!) per trascorrere quattro settimane svogliate svogliate... Ma lui è così: prendere o lasciare!
E a me piace da impazzire: prendere, prendere!!!
Che tipaccio, Gibo nostro!
Anche perchè Savoldelli, Valverde e Mayo hanno deciso di continuare quella personale perversa ricerca sugli abissi della sfiga...
Poverini!
Anche perchè l'odioso texano, per fortuna, non c'era... e via lui, mi sta bene tutto: qualunque cosa succeda!
Anche perchè Bettini il bello non c'era.
Anche perchè né Virenque né Chiappucci c'erano! Che pazzi quei due: teorici e interpreti della più imprevedibile follia sportiva!
Anche perchè... il Pirata c'era: era lì, a pedalare. Ma nessuno lo ha visto perchè era troppo più in alto di tutti.

Giovedì 19 luglio - Rattazzo campione del mondo
Lo assaggi e continui a mescolare: gli manca qualcosa...
Porca miseria: al Tour gli manca qualcosa. Lo assaggi un'altra volta. Ma cosa gli manca??
Che fastidio non riuscirlo a capire!
E lo rimescoli... e sì che non servirebbe, tanto ci pensa da sé!
Gli manca forse un dittatore??
Sicuro che manca... e meno male!
Non so voi, ma io stavo perdendo il sonno per colpa di questi computer americani pedalanti un mese all'anno!
Dunque, W La Toussuire, su cui il più recente favorito è rimbalzato!
Rispedito ad una dimensione mooolto più umana: la dimensione della sconfitta!
Sarà questione di metabolismo... ma come avrei potuto digerire quest'altro!
Meglio così: masticato lui dalla montagna e non il contrario!
Ora Landis mi piace pure: completato dalla sconfitta! Come tanti fantastici non vincenti (per ora): W Alesi!
Allora al Tour gli manca il copione?!?
Ma va: ottimo così!
Forse gli interpreti??
...
Non resisto: sì!
Forza Basso!
(In uno dei prossimi pezzi vi parlerò di Patxi Vila, che ha detto cose molto interessanti sulla questione)
Alla luce delle quali, faccio lo sforzo di rivalutare tutta la Boucle: buon segno se rischiano di vincere persone che avevano mezz'ora di ritardo dopo i Pirenei!
PS: Rattazzo campione del mondo!

Mercoledì 18 luglio - Pensieri in salita
Quando arrivò lì, pensò di sentire tutta la stanchezza del mondo. Pensò che sarebbe stato meglio farsi venire un crampo e palesare la sua sconfitta senza colpe: tiepido sollievo.
Pensò a tutti quei polpi, infilati uno per uno, inspiedati, su un manico di scopa.
E come era facile infilarli!
E come cercavano di sfilarsi!
E pensò che era davvero un sogno di merda, questo dei polpi.
Poi dovette distrarsi perché continuò a pensare a quei polpi (e proprio non voleva farlo!) e cercò d'immaginare il loro dolore e lo confuse col proprio.
Proprio associare i dolori, o forse soltanto pensare al suo, gli fece realizzare che si era davvero distratto.
Però non voleva sapere quanto mancava alla fine.
La ricerca di un pensiero stabile non dava risultati.
Imprecò con tutta la bestialità che poteva e immediatamente se ne pentì. Non trovò di meglio che farne l'analisi logica: - Complemento di vocazione, deve essere...
E l'aggettivo poteva essere tutto quello che voleva essere! Non se ne prese nessuna responsabilità, insomma...
A quel punto del labirinto che la sua testa scaldata aveva partorito scelse la tattica. Gli sembrò proprio una bella tattica: furba! Stimò la fatica che mancava e la divise in pezzettini: chissà perché sembra più facile fare 5 volte 10 che non una volta 50?!?
Compiacendosi, riuscì a distrarsi...
Prima o poi doveva capitare! Vide il muro bianco, il tavolo bianco e le sedie bianche... e il vecchio che cantava con gli occhi chiusi.
Che c'era di strano in quella voce???
Boh... ma qualcosa c'è!
Lo insospettiva l'origine di quella voce, non l'origine del ricordo.
Le grida che incrociò bastarono a strapparlo da quel pensiero e quasi si fermò a ringraziarle.
- E scatta, vaffanculooo... - Si disse.
E scattò per accorciare la sua pena! E non gli importò quanto mancava alla fine: - Ora vado, poi...
Stanco più di pensare che di pedalare.

Domenica 16 luglio - Quiz
I seguenti dialoghi si sono svolti tra 3 coppie di amici:
A) Oscar P. e Floyd
B) Fabrizio e Rocco
C) Yaroslav e Oscar F.
DIALOGO 1
- Allora, facciamo così: tu mi stiri la maglietta colla faccia di Gattuso e io vado all'ipercoop. Tu, però, non metterti a cucinare perché, se no, devo lavare i piatti sempre io...
- Va bene... visto che vai all'iper, passa pure in mensa che ritiri l'altra cassa di birre. Mi sa che l'aveva prenotata Rino.
- Come? Come?? Pure le birre devo portarti?!? Allora stasera cucini e lavi tu!
DIALOGO 2
- Insomma, lo vuoi o no il numero di quella là?!?
- Sì, ma tu giura che...
- Sì! Sì! Te l'ho detto mille volte: ci sta con tutti... Perciò, intesi: tu t'attacchi al giovanotto ricciolo e non lo molli fino all'albergo. E se io provo ad andare, tu fregatene: fai finta di non accorgertene.
- E se il ricciolo dice qualcosa?
- Digli che non mi avevi visto, che eri distratto a guardare i fiorellini e le farfalle: fai un po' tu!
- Ma se insiste, che faccio?
- Chessò... mettiti l'auricolare e fingi di chiacchierare... Così quando il ricciolo ti chiede qualcosa, tu digli: "Aspetta: sono al telefono con un amico che non sento da un sacco di tempo; è una cosa importante... ne parliamo a fine telefonata!"
- Ma che figura ci faccio?!? Allora, mi devi anche presentare tua cugina!
DIALOGO 3
- Eddai!!! Prestami quella maglietta!!!
- NO! N-O! None: non te la do...
- Ma che bell'amico sei... no, no: grazie! Davvero...
- E non fare così: te l'ho detto che ci tengo proprio a questa maglia!
- Ma vedi che mica te la mangio: me la metto stasera che devo fare bella figura, poi domani, o al massimo tra 2 giorni, te la rendo! Tanto non te la allargo: tu porti la M, io la S...
- Mi raccomando, però: tu non la devi prestare a nessuno; non la stropicciare; ... e se la macchi: guai a te !
- Fidati! Mi conosci, no? Se mi fai questa cortesia, io ti offro un gelato!
- Addirittura?!? Bello spilorcio...
- E allora ti accompagno tutte le volte che me lo chiedi!
- Non basta...
- Porto il tuo cane in giro a far pipì per tutta la prossima settimana!
- Ora si ragiona...
La domanda non è se sapete collegare correttamente gli autori al proprio dialogo, ma:
- Quanto si beve in collegio???
- Quanto s'è incazzato il simpaticissimo e ricciolo Ballan???
- Ma, soprattutto: se Pereiro Sio gli restituisse la maglia il 24 di luglio, quante risate ci facciamo???

Venerdì 14 luglio - L'amico delle medie
Tanto per cominciare, vi racconto un segreto: ragazzi, qui Basso vinceva facile!
Porca miseria... vinceva così, con le braccia alzate, ma non solo a 10 metri dal traguardo: per tutta la tappa (a parte la discesa, non esageriamo: lì gli ci vogliono!)!
Lo squadrone che qui corrisponde al Brasile dell'ultimo mondiale è la T-Mobile.
Sono solo in 7, ma, praticamente, dopo la crono occupavano quasi i primi 7 posti della generale.
Ieri, il primo colpo di genio: - Ma siamo i fucsia, noi?? - ha detto uno - Allora tiriamo che stacchiamo Honchar: ho notato che già da ieri porta una maglia strana...
Oggi, l'illuminazione: - Facciamo a che si stanca per primo??
Evvai con la crono-squadrA!
Tira Mazzoleni... e via!
Tira Sinkewitz... e via!
Poi Guerini...
Poi Kessler e Rogers... e via!
Poi è il turno di Klöden, che si volta e non vede nè Ullrich '97 nè Riis '96.... smarrito, comincia a farsi qualche domanda!
Intanto, vediamo uno un po' schivo: porta il 137, mi pare...
Ehi! Ma è Iván Parra: quello che ha vinto 2 tapponi al Giro 2005!
Ma perchè rimane sempre a 10 metri da chiunque?!? Sempre! Per chilometri e chilometri!! Salita e discesa!!!
Si azzardano ipotesi sulle cause del suo personale disagio... Sudorazione eccessiva? Alimentazione sbagliata? Scarsa socievolezza? Fate voi!
A forza di pedalate io e birre loro (o il contrario... caspita quanto ho bevuto!), ne rimangono 5: Klöden, che colla tenacia dell'innamorata continua a voltarsi cercando la sagoma di Ullrich; Evans l'autarchico, abituato a non avere compagni di squadra accanto, che da tempo ha dovuto imparare a lavare, stirare e cucinare; Menchov, che sta pensando solo a questo: - Se non vinco, Boogerd mi "spiezza in due"; 2 omini grigi-grigi.
E penso: - Qui succederà qualcosa di spettacolare!!!
E i commentatori dicono: - Qui succederà qualcosa di spettacolare!!!
E i cameramen, pensando - Qui succederà qualcosa di spettacolare!!! , inquadrano tutti i 5 per non perdersi la prima (e decisiva?) mossa.
I 5 si accorgono dell'attesa generale e in coro spiegano: - Siamo qui per un altro motivo! - e si accompagnano all'arrivo.
Alla fine, Menchov vince se no Boogerd gli faceva davvero male. Evans, pensando alla lista della spesa per domani, si porta dietro Klöden che ha il viso solcato da una lacrimuccia d'amore tradito. I 2 omini grigi-grigi e ligi-ligi avanzano fieri di dar lustro a questo Tour partorito da omini grigi-grigi.
A me Landis sembra quel vecchio compagno delle medie che non ti va proprio di rivedere! E fai di tutto per tenergli nascosta la prossima festa, ma niente: non si sa come fa, lui scopre tutto!
E te lo vedi lì a invocare il gioco della bottiglia, il fastidioso!
Poi alla fine se ne va via con la ragazza più figa, con la maglia gialla.
(Ndr: Fabrizio, ma quante birre avevi bevuto? Tra i 5, con Menchov, Evans e i due omini grigi-grigi, mica c'era Klöden... c'era Sastre!)

Giovedì 13 luglio - Fatemi divertire!
Oggi non ci sono santi: la tappa si guarda come si deve! Sì-sì: a casa-in mutande-con adeguato corredo di birre! W Fantozzi. (Tanto qui non incombe nessuna corazzata Potemkin: che culo!).
Ho evaso il dovere trovando pure chi mi sostituisce nel lavoro di scrittura della tesi al computer: si chiama sig. CTRL-ALT-CANC e protegge l'omino dei conti dallo straniero invasore. Il computer l'ho bloccato io e lo sblocco solo io! (O l'amministratore... ma tanto quello lo conosco: non si azzardi!).
Purtroppo il nemico naturale dell'omino dei conti, dunque il più temuto, è un altro: la caduta di corrente...
E lì il sig. CTRL-ALT-CANC non può farci niente.
Ed è già successo... Maledetti!
Se ricapita, rigo la macchina del ... ... portinaio! Non c'entra niente, lo so, ma con qualcuno me la devo pur prendere, o no??
Eddai! Visto l'antipasto di ieri, oggi chissà che casino succede?!?
Senza regole, senza capitani, senza diesse: un circo!
Che risate, però! A parte il simpatico Iban: poverino!
Dài: mancano solo 3 fermate di metro; 7, anzi 8 rampe di scale... sullo 0 RaiTre si vede perfettamente!
Che goduria!

Martedì 11 luglio - Finalmente i Pirenei
Con eccesso di licenza dico che è finita la prima settimana di questa Boucle grigia e piccolina.
Solo volate! Un'unica fuga vincente di un francese di fiere origini italiane (ha ammesso di tifare per l'Italia: vi rendete conto?!?); un colpo da classica di Kessler e 2 crono.
Per me, l'unico assente è stato l'ex maglia gialla, conquistata solo a suon di regolarità: acuti strozzati in gola...
Io, onestamente, avevo già scritto un pezzo sulla prima vittoria di Boonen.
Chi è scaramantico, capisce che gliel'ho proprio tirata!
E mi perdoni il fenomeno belga!
Ma, a proposito di tirare, è stato fatto notare che il suo poisson-pilote non è il più sgamato del plotone... Perciò, se Boonen non è riuscito a mettere il suo naso davanti agli altri, non è solo colpa della sfortuna!
Domani, aperitivo pirenaico: forse non succederà granché, ma magari qualcosina sì!
C'è da augurarsi che si scateni il putiferio, prima o poi. Gli ingredienti non mancano: assenza d'un leader indiscusso e indiscutibile, gran ventaglio d'aspiranti, squadroni che devono dare un senso all'intera stagione!
Speriamo, ragazzi: speriamo!
Da parte mia, prometto di aumentare i "decibel" di questi racconti. Sperando che si allontanino i vapori dello stordimento di questa tesi maledetta che non finisce più, di questo mondiale cannibale, di un'incipiente cotta voluta e temuta...

Lunedì 10 luglio - Ballan nel tricolore!
Avete mai urlato così forte??
Ora posso dirvelo: che invidia quando mi raccontavano di un'estate magica di 24 anni fa... che ero tanto piccolo da non conservarne un ricordo!
Il mondiale di Pablito e nonno-Zoff è stato foderato di mito e fissato nella sua forma: epica!
Col tempo, persino estratto dal tempo, dagli anni; oltre ogni regola cronologica, come se ci fosse sempre stato, prima del pallone e dello stesso uomo: assioma e paradigma tutto italiano.
Quella gioia, chi non l'ha vissuta, l'ha solo ereditata: hai voglia di fingere, ma non è lo stessa gioia e lo sai!
Beh, ora, però...
Ora sì: vista e vissuta, urlando e perdendo la voce, sputando esalatazione e rabbia in idioti pugni al muro...
Io, addirittura, mi arrogherei anche qualche merito per le perverse perseveranze scaramantiche!
E, mammamia!, spero che Ballan domani davvero si fasci nel NOSTRO tricolore e che ci voglia raccontare come s'è sgretolata la spernacchiosa grandeur transalpina!
Ultimo pensiero (poi giuro che la smetto).
Che soddisfazione ci ha regalato questa armata Brancaleone!
Campioni in crisi di credito popolare hanno deciso (ed era proprio l'ora!) di svestire i panni di castiga-veline per ritornare ad essere prima gruppo e poi calciatori.
Così, il tifoso (ed è la sua condanna!) che può farci con quel senso critico, scarso per definizione?
Perdonatelo. Perdonatemi. Perdoniamoci!
E allora si commuova vedendo chi è abituato soltanto a cantare, ora portare pure la croce, e chi già cantava poco, ...
Che bello, ragazzi!
Che bravo quello skipper troppo affascinante, vincente, fortunato e capace per riuscire simpatico a tutti.
Capitati nell'istante e nel posto esatto, assistendo al transito della storia, è troppo forte la tentazione per non sentirsi pure attori!
E finalmente lo racconteremo ai nostri figli!
Che voglia di piangere ho...

Sabato 8 luglio - Naso triste
Con quella faccia un po' così...
Il senatore Honchar, from Ucraina, ha spiazzato telecamere e pronostici con una cavalcata potente ed essenziale.
Niente coppe di champagne sulle spalle: sarebbero saltate per aria al sussulto che accompagnava ogni colpo di pedale.
Con questo stile così poco elegante e così tremendamente redditizio, a testate e spallate, l'aquila ha spazzato la classifica mettendo minuti tra sé e il resto della carovana.
Mi piace proprio questa nuova maglia gialla con la faccia di faticatore e il naso triste, ben più di una salita.
Ho deciso: io tifo Honchar!

Giovedì 6 luglio - Facce da fuga
Con quale spirito un ciclista decide d'evadere dal gruppo e tentare una fuga in questa prima e piatta, in ogni senso!, settimana di Tour?
Con rassegnazione.
D'accordo: ci sono i punti dei traguardi intermedi per sprinteurs e grimpeurs della prima settimana (appunto), ma le speranze di vittoria, devo immaginare, sono ZERO!
Il fatto è che si contano almeno 3-4 squadre venute alla Boucle per fare, praticamente, solo volate. E, se non fosse una di queste, occorrerebbe considerare anche il team della maglia gialla.
Cacciatore di tappe, con tante squadre contro, dove trovi il coraggio e la pazzia per andare in fuga?
Se dietro si incavolano di brutto e accelerano, ti travolgono!
Seguendo le dirette sul web, scopro che il gruppone che ti insegue assomiglia davvero ad un plotone, ma d'esecuzione!
Ma non ti fanno paura?
Tutti schierati. Una muraglia di centauri: riesci a distinguere il soldato, pardon, il ciclista dalla bici??
Povero fuggitivo fuggiasco!
Non ti invidio per niente!
E quando ti raggiungono?! Mamma mia...
Scena spaventosa: loro freddi, implacabili, impersonali e tu, cotto, sfinito, arreso...
La fucilazione del 3 maggio 1808.
Fuggitivo della prima settimana, eroe romantico! Con lo spirito rivoluzionario nel cuore, la testardaggine del mulo, a sperare che questa volta, per una volta, il traguardo arrivi prima della fucilazione.

Mercoledì 5 luglio - Botte di sfortuna
Porca miseria, se c'era Petacchi!
E domani sarà ancora volata? Io dico che vince Boonen.
Complimenti agli organizzatori per la varietà del percorso... (che avrei apprezzato, invece, se lo Ale-jet non avesse avuto quella tremenda botta di sfortuna al suo potente e prezioso ginocchio!).
La novità è che questo inizio di Tour sta influendo sulla classifica generale in maniera davvero pesante!
E lasciamo stare le esclusioni che sanno di guerra preventiva.
Do uno sguardo ai ritirati e leggo il nomi dei leader Pro Tour 2005 e della classifica attuale.
Sicuramente Di Luca aveva poche ambizioni di classifica, ma non sono stato certo l'unico a pensare che l'abbruzzese avrebbe potuto fare qualcosa di simpatico, ricordando almeno un po' il super-Danilo del Giro 2005.
Valverde, invece...
L'anno scorso aveva stupito tutti tenendo testa e battendo "quello" in una tappa fantastica.
Allora, più del gesto sportivo già enorme, impressionarono i dati anagrafici del predestinato iberico, finchè, una poderosa botta di sfortuna... e il resto lo sappiamo.
Quest'anno poteva seriamente regalare imprese, colmando, anche solo in parte, il vuoto dell'assenza dei favoriti della vigilia, ma una nuova botta di sfortuna, poderosa e pure puntuale, ci si è messa di mezzo!
E meno male che la solita botta non ha preso che di striscio il redivivo Mayo!
Ci mancava solo questa!

Martedì 4 luglio - Italia-Germania 2-0
Qualcosa da dire io ce l'avevo davvero.
Dovevo dire che Ballan non solo aveva azzeccato il pronostico, ma aveva già descritto l'azione risolutiva il giorno prima: profetico!
Dovevo dire anche altre cose...
Però non avevo in testa un solo pensiero che fosse sgombro dalla febbre della partita; così, alla fine, per stanchezza, coerenza e SCARAMANZIA, ho aspettato.
E ora, vi voglio raccontare che...
"Tutti a Berlino! Andiamo tutti a Berlino!"
Esercito di mangiaspaghetti, abbiamo ben più d'un motivo per godere!
Così, senza cadere nelle provocazioni, esortiamo il simpatico e biondo (sono tutti biondi quelli là!) cugino a desistere dal proclamato boicottaggio:
"Mangia la pizza! Tedesco, mangia la pizza!"
E non venga a dirci storie, che ci sarà pure un motivo se:
"Solo Zaccardo! Ci segna solo Zaccardo!"
E pensate: non abbiamo mai caricato di significati ulteriori la partita!
Nessuna minaccia di, chessò, non mangiare più crauti: sai che sforzo!
Non temiamo le ire dei biondi teutonici, amici! Se mai si armeranno di cattive intenzioni, ho pure la mossa segreta:
"Picchiali tutti! Loris, picchiali tutti!"
(E vi dico solo che Loris è un amico mio, con la forza di cento buoi incazzati! Ma non è questo il suo miglior pregio... perché Loris vuole bene a tutti, ma li mena lo stesso!
Mi sono spiegato?)

Lunedì 3 luglio - Il teorema McEwen
Il professore di matematica lo diceva sempre: "Come Volevasi Dimostrare"!
E il teorema è questo: con quella faccia da pugile sudamericano, il canguro McEwen vince l'ennesima volata disordinata!
Mi viene in mente anche una frase dell'avvocato Agnelli: quando fanno gol e non si capisce chi ha segnato, allora è stato Paolo Rossi.
Bei tempi, quelli! Quando si vinceva e si rubava con stile: coll'orologio sul polsino!
La perdonate la malinconica digressione di uno sprovveduto juventino??
Va be': allora smetto!
Tom Boooonen (ma quante "o" ci vanno? Bulbarelli ce ne mette una decina: non gli faranno male?!?) c'è, più o meno.
E Hushovd?
Sì: ritorna giallo, ma che sfiga!
Ieri ostacolato e ferito da una mano (gigante e verde... Che paura!), oggi a pedalare per gli ultimi metri della corsa con una sola gamba, vittima di un'imprevista e comica zoppia ciclistica!
Ma lo avete visto il labiale corredato dal braccio destro proteso in avanti?
Mica imprecava! Nooo...
Né rammentava all'australiano, reo di tagliargli "un pelino" la strada, le gesta sessuali delle donne di casa McEwen! Nooo...
Secondo me, con sobrietà e senso civico tipicamente scandinavi, voleva solo agevolare il lavoro dei moviolisti del ciclismo, i fotofinishisti (l'ho sentito dire in tv, perciò si può dire!), indicando il vincitore della tappa!
Per il resto, poco da aggiungere.
Anzi, una cosa che proprio "zampilla" dal mio cuore: solidarietà e cordoglio al cronista della tv di stato, così colpito nell'onore di appassionato di ciclismo dall'insolenza degli organizzatori transalpini che mettono il GPM sul cavalcavia...
Ma come si fa?! Vergogna!
Auro, e basta! Te lo giuro: abbiamo capito tutti! Ma tutti-tutti-tutti!!!

Domenica 2 luglio - Sono disperato
Mi presento: io sono l'italiano medio.
Ovvero tifoso inguaribilmente provinciale, parziale quanto basta (e anche molto di più!). E, conseguenza di lapalissiana locigità, odio-Armstrong!
Io, alla fine, sono contento dell'epurazione di venerdì, un po' imprevista e un po' no.
Perché? Tanto per cominciare... chi vincerà?
L'esclusione dei principali favoriti allarga il ventaglio dei pretendenti.
Sarà il delfino Popovich?
O l'ex-delfino Leipheimer?
O l'ex-delfino Landis?
Certo che "quando c'era lui" ogni volta aveva uno squadrone pazzesco! Così, grazie: è troppo facile! Come per il Brasile di Kakà-Ronaldinho-Ronaldo-Adriano vincere il mond... ops!
Beh, io, alla fine, sono quasi contento... per quanto sarebbe stato uno spettacolo mica male rivedere Kaiser Jan al via con un fisico da ciclista! L'avreste detto?! Dopo tanti anni, ... e invece niente: Ullrich non c'è.
A me, alla fine, un po' dispiace per le esclusioni, perchè oggigiorno, viviamo un periodo storico tale per cui, come dire... BASSOOO! Perchè pure Basso? Ecchevvihafatto, poverino?!?
Con quella faccia pulita da fotoromanzo, bellochesei!
... sigh ...
Io, alla fine, per questa mutilazione della lista dei partenti, sono disperato.
Sono disperato ... e curioso!


Fabrizio Merola

 

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