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Welcome Back Ivan - Giro del Trentino, il diario di Degasperi | Cicloweb

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Welcome Back Ivan - Giro del Trentino, il diario di Degasperi

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Venerdì 21 aprile - La quarta tappa
Ore 20: e così è finito questo Giro del Trentino. Oggi è stata davvero dura e ho fatto tanta fatica: siamo partiti a tutta, con molta tensione fin da subito a causa degli scatti di chi cercava di andare in fuga, dato che era l'ultimo giorno. Dopo una quarantina di km relativamente tranquilli è iniziata la bagarre, e abbiamo faticato tutti, soprattutto sugli strappi. Poi è riuscita ad andare via una fuga a quattro con in mezzo Boggia, e così noi ci siamo salvati, lasciando gli altri a tirare. Davanti infatti la Panaria si è messa a tirare alla morte per Richeze, e la Lampre ha sfruttato il lavoro degli uomini di Reverberi, così ad Arco si è arrivati in gruppo e Bennati ha potuto dimostrare che era il velocista più forte in questo Trentino.
Io ero davvero stanco, anche perché era da tantissimo tempo che non facevo una corsa di quattro giorni, che sono stati anche molto intensi. Sul Roncone mi sono staccato, e ho seriamente temuto di non riuscire a finire la tappa, o di arrivare troppo staccato, perchè ho un po' pagato la fatica di ieri e tutta la corsa in generale. Le gambe non c'erano più, ma per fortuna sono riuscito ad andare avanti con la grinta e a non mollare. Alla fine sono arrivato un po' staccato, perché dopo aver aiutato Kuschinsky a restare con i primi, a due km dall'arrivo mi sono giustamente tirato fuori dal casino della volata visto che a me non interessava restare là.
Le impressioni che porto a casa da questo Giro del Trentino sono molto positive: in particolare ho capito che anche se ero senza squadra mi sono allenato molto bene, e ho dimostrato a tutti che mi sono molto impegnato e mi son fatto trovare preparato al rientro alle corse. Era questa la cosa più importante, anche perché correndo in casa sarebbe stato brutto ritirarmi alla prima tappa... anzi, mi sono accorto di andare anche meglio di molti che hanno più ritmo e più condizione di me. Sento che se adesso corro un po', potrò fare davvero qualcosa di buono.
Domenica sarò al Giro dell'Appennino, e anche lì vorrei provare a fare qualcosa: di certo se mi muoverò sarà prima della Bocchetta perché quella è ancora troppo dura per la mia condizione attuale!
Intanto ho legato molto con i nuovi compagni: siamo un bel gruppo, e questa gara ci ha unito ancora di più. E abbiamo fatto bene, eravamo sempre in fuga. Ora l'importante è andare forte e ottenere qualche bel risultato.
Così il Trentino è finito e io sono tornato alle corse: spero che da qui in avanti potrò raccogliere i frutti del mio impegno!
Ciao a tutti!

Giovedì 20 aprile - La terza tappa
Ore 19.00: ho mantenuto la promessa, avete visto? Stamattina sono partito, stavo bene, non avevo nessun problema, come mal di gambe o cose così, e mi son detto "va' che ci provo", visto che l'inizio lo conoscevo, erano tutte salitelle non molto lunghe ma molto impegnative. Dopo 10 km erano già andati via tre-quattro corridori, io mi sono attaccato ad Axelsson e siamo rientrati su di loro. Abbiamo fatto forte la discesa e siamo subito riusciti a guadagnare quei 40-50 secondi, visto anche che il gruppo ci ha lasciato fare.
Dietro non è più scattato nessuno e siamo andati via regolari, raggiungendo i 2'40" di vantaggio, ma il problema è che erano rimaste fuori dalla fuga squadre importanti come la Liquigas che ci tenevano magari a vincere la tappa e si son messe a tirare. Abbiamo preso la salita del Carlo Magno con un minuto, e là ho provato la gamba, stavo abbastanza bene. Sono rimasto da solo per un tratto e poi sono rientrati Rujano e Wegelius. Però loro erano più freschi e in salita vanno "un po'" più di me, quindi mi hanno staccato! E così mi ha ripreso il gruppo dietro.
Però va bene così, ci tenevo in modo particolare ad arrivare almeno fino in cima al Carlo Magno, perché arrivare all'arrivo era praticamente impossibile, dato che il vantaggio non è mai andato oltre i due minuti e mezzo. Quando ho visto che si è messa a tirare la Liquigas ho perso ogni speranza. Ma l'importante è stato far vedere che ci sono e che son tornato, visto che magari alcuni non lo sapevano ancora! E poi mi son fatto un po' vedere in casa, cosa a cui tenevo tantissimo.
La squadra è contenta perché sa che sono le prime corse e non possono aspettarsi più di tanto. E poi in salita non sono saltato, e vuol dire che mi sono preparato bene anche se ero senza squadra fino a quindici giorni fa.
Poi abbiamo fatto molto bene come squadra nel complesso: nella fuga eravamo in due, è stato buono per far vedere le nostre maglie, e poi Kuschynski nel finale ha attaccato anche perché è venuta giù un po' d'acqua e dove io soffrivo di più ha accelerato ed è andato via! Peccato che abbia perso perché è già due-tre mesi che va forte e una vittoria la merita... e vabè, con un ottimo podio al Trentino penso che la squadra possa esser contenta! Anche Boggia oggi era in fuga con me ma poi ha dovuto mollare perché è molto stanco, però è stato bravo a darci una mano per provare ad arrivare. Oggi siamo stati protagonisti, avevamo detto che dovevamo attaccare e andare in fuga, e io in particolare ci tenevo a uscir fuori prima che finisse questo Trentino e ce l'ho fatta.
Chi ho visto veramente bene poi è Rujano, che è rientrato su di noi in fuga... sta davvero crescendo di condizione, e poi anche per lui queste sono le prime corse, e l'ultima settimana del Giro secondo me si vedranno delle belle cose da lui, farà ancora bene dopo quello che ha dimostrato l'anno scorso.
Beh, magari ci riprovo domani, se la gamba sta ancora bene! Anche se domani sarà davvero impossibile perché ci sarà tanto interesse ad arrivare in volata perché si è sempre arrivati in volata ad Arco. Però l'anno scorso sono riuscito ad andare via un po', magari quest'anno... anche perchè a me non piace stare in mezzo al gruppo, voglio essere protagonista, ci provo sempre, a volte va bene e a volte... cioè, va bene solo in parte perché non è mai arrivato più di tanto, ma arriverà prima o poi!
Domani ultima tappa, speriamo di chiudere in bellezza! A domani!

Mercoledì 19 aprile - La seconda tappa
Ore 20.30: oggi è andata bene, ci siamo salvati! Intanto a differenza di ieri c'era il sole, e quindi le cose andavano meglio già solo per quello. La corsa in compenso è stata molto dura, ma abbiamo sbagliato noi corridori a renderla tale: la partenza infatti è stata data in un tratto in discesa, e secondo me non è stata una grande idea visto che è stato rischioso, e ad esempio Pozzovivo è caduto e si è rotto... poi in fondo alla discesa abbiamo iniziato a menare a manetta, e infatti mi pare che a Cles siamo arrivati con mezz'ora di anticipo sulla tabella di marcia, con gente che si staccava sin dalle prime salitelle!
La Panaria si è messa subito davanti a tirare, e non lasciava andare via nessuno, finché non ci è riuscito Bertolini, che è trentino come me, insieme a Carta. Poi sono stato sempre in gruppo fino alla Forcella di Brez, che era la salita più dura, e da là ho concluso in un gruppettino.
Oggi stavo bene, l'importante è che abbia recuperato; manca il ritmo alla gamba, faccio fatica in salita ma sento che piano piano miglioro... non sono proprio un cadavere come pensavo! E poi domani... beh, domani provo ad attaccare. Oggi ci ho provato un casino all'inizio, ma non lasciavano andare via nessuno: ci tenevo perché si passava proprio per il mio paese... Domani ci riprovo, prima del Carlo Magno perché magari domani mi lasciano andare... ma forse non è detto... vabè, vedremo! A me basta farmi sentire, dato che arrivare al traguardo sarà dura, visto che c'è di mezzo il Carlo Magno che son pur sempre 15 km di salita, e non molla mai; lì bisogna arrivare almeno con diversi minuti perché ora come ora i migliori hanno un passo decisamente superiore al mio, e se iniziassi la salita con solo un minuto di vantaggio non arriverei di certo in cima. Diciamo che se lasciassero andare via una decina di corridori sarebbe bello essere tra quelli...
Oggi poi per fortuna ho visto bene Gilberto, che ha ritrovato una buona gamba. Ha fatto un buon secondo, e sinceramente non pensavo che avrebbe fatto così bene in un arrivo con una volata di dodici corridori. È stato bravo, sono contento che anche lui stia crescendo di condizione. È stato importante vedere che c'è anche lui, soprattutto in una tappa che, come dicevo ieri, non era proprio adatta a lui perché non era abbastanza dura.
Invece noi come squadra siamo soddisfatti: c'è stato Varini che è andato abbastanza bene, e ha chiuso nei trenta. Il nostro compito era quello di attaccare fin dall'inizio, per farci vedere il più possibile, ma con il fatto che oggi non lasciavano andar via non ce l'abbiamo fatta purtroppo, anche se abbiamo tentato il tutto per tutto. Non si può dire che dobbiamo accontentarci... però è andata così!
Intanto mi sto piano piano conoscendo con i compagni nuovi, siamo un bel gruppo, e spero davvero che raccoglieremo qualche bel risultato con la forza dell'unione. C'è Stefano Boggia, che conoscevo già, ma in generale mi trovo bene con tutti, visto che sono uno che non si fa problemi a parlare! È bello che si scherza tutti insieme, ci si prende in giro, insomma, ci si diverte. Poi ci sono anche tre stranieri, ad esempio fino a ieri ero in camera con il polacco Krys, che essendo in Italia da quattro anni parla benissimo italiano, mentre oggi è toccato a Boggia. Ci fanno cambiare compagni di stanza per conoscerci meglio, ed è molto positivo.
E così domani proveremo... speriamo che la gamba tenga visto che siamo già al terzo giorno! Mi raccomando, voi fate il tifo per me. A domani!

Martedì 18 aprile - La prima tappa
Ore 19: eccoci qua alla fine di questa prima giornata di corsa in Trentino... è stata davvero dura per me, siamo partiti subito forte, e fin dall'inizio ci sono stati molti scatti. La Lampre si è messa davanti a tirare per tenere cucita la corsa e ha imposto un ritmo davvero fortissimo. Io ho tenuto duro fino ai piedi della salita finale, ma lì è venuta giù un'acqua, e c'era un freddo tale che ero tutto ghiacciato e non riuscivo più nemmeno a pedalare... penso che questo tempo abbia fatto la differenza su certi corridori che erano davanti.
Per fortuna non c'era la neve: no, quella la portate soltanto voi di Cicloweb quando venite a fare le ricognizioni!
Alla fine non so esattamente come sono arrivato, ma ho preso circa tre minuti. Le sensazioni sono buone, perché ho dovuto mollare solo sulla salita: lì mi è mancato il ritmo in confronto agli altri, ma è normale, dato che loro hanno già 10-20 corse nelle gambe. Ecco, io ho pagato quello, negli ultimi 4 km non riuscivo proprio ad andare.
Per quanto riguarda gli altri, beh, devo dire che se Cunego si è preso la responsabilità di mettere la squadra davanti a tirare fin dall'inizio deve stare davvero bene... era davvero impossibile anche solo pensare di scattare, perché la corsa era gestita solo da loro. Invece uno di cui posso parlare con certezza visto che lo conosco, è Gibo: oggi non era il suo arrivo perché la salita non era abbastanza dura, e nessuna delle salite di questo Giro del Trentino è adatta a lui.
Sapete, lui ha deciso di puntare tutto sul Giro, e a quell'appuntamento arriverà in perfetta forma. Sta crescendo in vista di quello, non abbiate dubbi.
Oggi sono contento anche perché ho rivisto sia i miei ex-compagni che altri corridori che conosco, ed erano tutti felici per il mio rientro... insomma, un ritorno davvero bello. E poi oggi c'era tantissima gente sulle mie strade... tra questi una quindicina di miei amici capitanati da quel pazzo di mio fratello, che sono miei tifosi e tifosi anche di Gilberto. E poi ovviamente c'erano i miei genitori, e tanti amici che mi conoscono fin da quando era piccolo. È così: per me correre in Trentino è una responsabilità, perché devo ben figurare sulle strade di casa, ma è una responsabilità bellissima, perché gareggiare qui mi dà sempre delle grandi emozioni.
Domani altra giornata dura, vedremo come andrà... a domani!

Lunedì 17 aprile - La vigilia
Ore 22: è appena finita la riunione con la squadra, domani si comincia il Giro del Trentino, e sono proprio curioso di vedere cosa combinerò dopo il mio rientro alle corse. Il Giro d'Oro sono riuscito a finirlo, ora vediamo come andrà la corsa sulle strade di casa, che ovviamente è molto più sentita di una gara qualsiasi, quindi l'impegno dovrà essere ancora maggiore.
Sono rientrato alle corse, e questo è superpositivo: dopo sei mesi di ricerche ho concluso un accordo con la Ceramica Flaminia, e sono davvero felice, anche se il rientro sarà duro, visto che non so ancora come sarà la mia condizione dopo la lunga pausa.
Con la nuova squadra procede tutto per il meglio, con i compagni mi trovo bene, anche se non conoscevo quasi nessuno di loro, quindi vi farò sapere più avanti qualche dettaglio in più.
Per quanto riguarda la corsa, vi dico che secondo me sarà molto decisiva la seconda tappa: il primo arrivo in salita potrà delineare la classifica, ma non sarà così impegnativo da chiudere i giochi.
Il mio obbiettivo principale sarà di finire la corsa! Inoltre voglio cercare di recuperare bene la forma nel corso delle tappe. Poi, se ci sarà la possibilità di fare una buona fuga, di farmi vedere, ancora meglio... perchè molti sanno che son tornato in gruppo, ma tanti ancora no, e voglio far loro notare che ci sono ancora!
Domani vi farò sapere com'è andata la prima tappa... buonanotte!


Ivan Degasperi (Professionista della Ceramica Flaminia)
a cura di Elisa Marchesan

 

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