Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Il premio di Pereiro - Battuto Mazzoleni, risale Evans

Versione stampabile

Ciao Pirenei, ci si vede nel 2006. Per salutare le montagne al confine con la Spagna, Leblanc ha scelto una tappa simile all'ultimo giorno di vacanza, giusto per aumentare la malinconia.
Con quei passi storici posti a metà frazione, e subito lasciati alle spalle, come fossero amici che abbandonano la villeggiatura un giorno prima e ci lasciano coi nostri ricordi (e con 60 chilometri di pianura da affrontare fino al traguardo). Insomma, si torna alla routine quotidiana del Tour, il meglio è già alle spalle, e il tremendo traguardo di Pau (va bene che è tradizionale, ma a memoria ce lo ricordiamo sempre lontanissimo dalle salite vere, insomma, una vera maledizione) ha respinto gli ardimenti dei big per premiare invece alcuni ottimi uomini di seconda fascia.
Cadel Evans è quello che ci ha creduto più di tutti, è partito al mattino con altri 10 (Gilbert, Turpin, Vasseur, Ludewig, Geslin, Pineau, Zandio, Horner, Flecha, e il compagno Fred Rodriguez) e con un programma ben chiaro stampato nella mente: guadagnare posizioni in classifica, lui che era 11esimo a 12'57" da Armstrong. Affrontato con tranquillità il Col de Marie-Blanque (vetta a 110 dal traguardo), è stato sul successivo Aubisque (vetta a meno 72) che Evans ha inscenato il suo assolo, andandosene a sette chilometri dalla vetta.
Nel frattempo, nel gruppo era successo di tutto e di più. Ormai è probabile che i bookmaker di tutto il mondo non quotino più il protagonista del primo attacco vero, perché si tratta sempre dello stesso personaggio: Alexandre Vinokourov, che anche sul Marie-Blanque ha dato il via alla serie di scatti che hanno acceso la competizione. Al kazako hanno risposto gli italiani: Eddy Mazzoleni, in cerca di una fuga buona, e nientemeno che Ivan Basso, lestissimo ad accodarsi all'uomo Lampre e a rilanciare.
Un Basso fantastico, che ha provato ogni volta che ha potuto, e se non ha la rasoiata secca di un Pantani pazienza, quel che conta è la volontà di dare tutto, di alzare la posta; e tra l'altro, se i suoi attacchi non sono serviti per smontare Armstrong, hanno comunque fatto male, nei giorni passati, a tutti gli altri rivali di classifica. Tanto è vero che Ivan è secondo, proprio dietro al texano.
Comunque oggi non era cosa, troppa la strada davanti, e Lance che non ha voluto concedere al varesino neanche un metro. Basso è stato ripreso, Mazzoleni invece se n'è andato un'altra volta, stavolta con Pereiro. E quelli di classifica hanno lasciato fare. Kashechkin s'è preso una tranvata sul naso da uno spettatore esagitato quanto distratto (roteava dei cilindri di plastica proprio mentre passavano i corridori), e ha dovuto interrompere il suo, di attacco, ma Mazzoleni e Pereiro hanno avuto buon gioco per guadagnare sul gruppo (o meglio, sui 12 che rimanevano a comporlo in cima al Marie-Blanque) e per avvicinare i fuggitivi della prima ora.
In discesa, rientri e rientri sul drappello di Armstrong e Basso; sulle rampe dell'Aubisque, Mazzoleni e Pereiro si portavano sui resti del primo gruppo, frantumato dall'attacco di Evans, che scollinava con quasi un minuto sulla coppia e su Zandio, unico a resistere benino tra i fuggitivi del mattino.
Il plotone era stato invece percorso da un fremito, ovvero dal possibile attacco in grande stile dei T-Mobile. Gli uomini in bianco-fucsia si sono mossi a ondate. Prima (indovinate?) Vinokourov, che ha guadagnato quasi un minuto; poi Steinhauser, poi anche Klöden, con Sastre. Armstrong, sempre a guardare, in attesa dello scatto di Ullrich, che puntuale è avvenuto a una decina di chilometri dalla cima.
Ma il tedesco di Rostock non ha la fucilata nelle gambe, e se pure la sua azione ha scremato il gruppo, non ha fatto troppo male ai rivali più vicini: dei primi della classifica, solo Moreau si è decisamente staccato, tutti gli altri, chi bene (Armstrong, Basso, Rasmussen), chi tra un affanno e l'altro (Leipheimer, Landis, soprattutto Mancebo e Klöden), hanno retto.
Anzi, Basso non si è limitato a reggere, ma due altre punturine ce le ha messe pure lui. Bravo, bravissimo, indomito, ma purtroppo la strada non era dalla sua, neanche nella prospettiva di scavicchiare un altro po' di spazio tra sé e chi lo segue, se proprio si voglia considerare Armstrong inscalfibile.
Comunque la figura di Ivan esce notevolmente ingigantita dai Pirenei. L'unico a stare sempre con la maglia gialla, ma non in una posizione subordinata come l'anno scorso, no: attaccando non appena ne intravedeva la possibilità, senza timori reverenziali, e con una visione della corsa che lo ha anche messo al riparo da errori di valutazione. Un corridore maturo, pronto al grande salto, capace di guadagnare terreno su tutti i rivali - anche pericolosi - con cui si doveva giocare il secondo posto in classifica.
Resta da dire del finale di tappa. Assodato che il gruppetto della maglia gialla era destinato a rinfoltirsi tra discesa e lunghissima pianura, e anche a recuperare su chi stava davanti, avevamo lasciato Evans in vantaggio su tutti. In discesa, Pereiro, Mazzoleni e Zandio sono riusciti a tornare sull'australiano. Tutti gli altri fuggitivi (a parte Rodriguez, da tempo ripreso dal gruppo) sono rimasti a metà strada, tra un quartetto che teneva bene e un plotone che si faceva via via più veloce man mano che si susseguivano i rientri da dietro.
Per tirare, Zandio non è che abbia tirato granché; il lavoro se lo sono accollato gli altri tre, generosissimi. Evans, per risalire in classifica (lo butti via un posto nei dieci al Tour?), Mazzoleni e Pereiro, pur piazzati non malaccio in graduatoria, per un successo di giornata che avrebbe dato lustro alle rispettive carriere. L'italiano partiva da una velocità in volata che lo poneva come favorito. Ma i valori non potevano non essere influenzati dalle grandi fatiche affrontate, sia oggi che nei giorni precedenti.
E così lo sprint ha visto Pereiro partire in testa e restarci fino all'urlo esaltato della vittoria, mentre Mazzoleni si attardava alla ruota di un Evans che invece la volata non la disputava neanche, e non riusciva praticamente a dispiegare la sua falcata.
Per Pereiro, diverse volte all'attacco (in particolare domenica, beffato da Hincapie a Saint-Lary-Soulan) e in crescita visibile, un premio giusto e meritato, ad un corridore esempio di serietà e costanza; ma ugualmente meritato sarebbe stato il premio per Eddy, che non si tira mai indietro quando si tratta di aiutare i suoi capitani. Pazienza, Mazzoleni si consolerà con il raggiungimento del dodicesimo posto in classifica, che non sarà un podio, ma un certo prestigio ce l'ha pur sempre.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano