Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Petacchi: «E se vincessi?» - Il nome alternativo per Sanremo

Versione stampabile


Lo scorso anno andò in crisi nera proprio il giorno della Classicissima di primavera, e il rimpianto è ancora forte. Ma non c'è che un modo per non pensare alle sconfitte del passato: cancellarle con le vittorie. Il corridore della Fassa Bortolo, che pare ormai giunto nel pieno della sua maturità sportiva, non può negare che il pallino della Milano-Sanremo ce l'ha sempre, anche se per conquistare la prima prova di Coppa del Mondo dovrà vedersela con due iridati: Cipollini, campione a Zolder, e Bettini, vincitore della Coppa del Mondo 2002.
A parte i due numeri uno, un po' tutti vogliono vincerla, questa benedetta corsa. Ma cos'ha di così speciale?
«Per quanto mi riguarda, mi piace perché mi si addice, sembra fatta per le mie caratteristiche. E' normale pensare alle corse più adatte a sé: io non ambisco, per esempio, al Lombardia, o alla Roubaix, o alla Liegi. Non so cosa rappresenti per gli altri: forse la sognano perché è la prima sfida importante della stagione, o la prima prova di Coppa del Mondo, o perché è così lunga. Certo, se la analizzi per bene, ti rendi conto che è una corsa più stupida rispetto a un Fiandre, a una Liegi, a un Lombardia. Così facile, eppure così amata».
La Parigi-Nizza per lei è un appuntamento irrinunciabile per preparare la Sanremo?
«Sì, la preferisco alla Tirreno-Adriatico perché finisce la domenica, e mi lascia cinque giorni per allenarmi in maniera seria prima della Sanremo; la Tirreno invece finisce il mercoledì, e in due giorni non ho la possibilità di allenarmi per bene: e se non mi alleno poi non vado».
Ma si sente meglio o peggio rispetto a dodici mesi fa?
«Vengo da una Valenciana che è stata più dura rispetto al 2002, e ci ho messo tre giorni per recuperare; prima di partire per Nizza ho effettuato una seduta di 7 ore, per provare la Sanremo; e quando tornerò proverò ad affinare la gamba».
Ha guardato il Festival per entrare in clima Sanremo?
«No, non mi piace la televisione! Preferisco i dvd, ho visto da poco "Il patto dei lupi" e "The Bourne Identity"».
Quando si parla di Sanremo, non si può non pensare a Cipollini. Com'è essere velocisti nell'era di SuperMario?
«Vorrei sfatare la credenza che io sia un velocista. In realtà sono veloce, ma non uno sprinter al livello di Quaranta o McEwen; vado meglio in salita, quindi al massimo potrei essere accostato a Zabel, o anche all'ultimo Cipollini, a cui assomiglio anche perché parto in progressione come lui. Mi è capitato di battere tutti i corridori che ho citato, ma è un errore pensare che io possa vincere regolarmente in volata».
Ha paura di incappare nuovamente in una giornata nera come lo scorso anno?
«Nel 2002 mi accorsi da subito che non ero in giornata. Sul Bric Berton ero in difficoltà, e anche dopo le sensazioni non migliorarono. Venivo da una Parigi-Nizza piuttosto dura (e corsa a tutta), e in più sostenni prima della Sanremo un allenamento molto pesante che non mi serviva».
Malgrado quella brutta giornata il 2002 è stato un anno ricco di soddisfazioni. A cosa fu dovuto il salto di qualità?
«Veramente anche nel 2000 avevo vinto nove corse, ma poi sono stato rallentato da diversi guai fisici (tra cui una frattura alla clavicola). Diciamo che la Fassa Bortolo è una grande squadra, e quando i compagni decidono di aiutarmi è più facile ottenere certi risultati. Sento grande fiducia intorno a me; anche in Spagna, di recente, la squadra è stata determinante per vincere la tappa finale alla Valenciana».
E' vero quello che tutti dicono di Ferretti, che è un sergente di ferro?
«E' una persona che dà grossi stimoli, io sono con lui dal 2000 e mi trovo benissimo. All'inizio, lo ammetto, la sua fama mi faceva un po' paura, avevo timore di contraddirlo. Ma ora lo conosco bene, ci sentiamo sempre almeno un paio di volte a settimana. Ha i suoi difetti, a volte dice o pensa delle cose non corrette, ma se non sono d'accordo su qualcosa ne discutiamo; insomma, con Ferretti si può parlare».
Qual è il compagno con cui va più d'accordo?
«Senza dubbio Bartoli, indipendentemente dal fatto che siamo compagni di squadra. Tra noi c'è un'amicizia che va al di là dei rapporti di squadra: siamo stati in vacanza alle Maldive insieme, e ci frequentavamo anche quando lui era alla Mapei. Da quando è venuto alla Fassa, poi, siamo diventati compagni di stanza. Ma qui in squadra vado molto d'accordo anche con altri ragazzi: Tosatto, Frigo, e poi ultimamente, alla Valenciana, ho conosciuto Trenti e ci sono stato benissimo: è una persona davvero divertente e piacevole».
E, a parte Bartoli, un corridore che ammira?
«Ce ne sono tanti. Museeuw, Armstrong...».
Cipollini? E' più stimato o più odiato in gruppo?
«Mario non è simpatico a tutti, si sa. Come campione non posso che ammirarlo, è l'unico ad aver vinto a 35 anni la Milano-Sanremo e il Mondiale, significa che ha grandi qualità».
E con Ballerini che rapporto ha?
«Buono, eravamo amici da prima che diventasse ct, ricordo delle belle cene con lui».
C'è un corridore con cui non vorrebbe mai trovarsi in fuga?
«No, non direi. Semmai preferirei sempre stare all'attacco con quelli forti, così se li batto la soddisfazione è doppia».
Qual è stato il giorno più brutto della sua carriera, e quale il più bello?
«Il più brutto, fisicamente parlando, è quello dell'Alpe d'Huez nel Tour de France del 2001: stavo malissimo, non credo di essere mai stato peggio. Il più bello è stato quando ho vinto a Marina di Massa nel Giro della Provincia di Lucca. In carriera ho conquistato successi più importanti, ma quel giorno vinsi a dieci chilometri da casa mia, con tutti gli amici e i parenti che assistevano e facevano il tifo per me».
C'è solo il ciclismo nella sua vita?
«No, amo pescare, anche da solo, e poi stare con gli amici: siccome spesso sono via per lavoro, quando torno a casa organizzo sempre cene con loro, e cerco in tutti i modi di divertirmi».
Quando va in vacanza stacca la spina o pensa alla bici?
«Stacco del tutto: nel mese di novembre la bicicletta nemmeno la guardo. Cerco di godermi le vacanze, faccio quello che più mi piace».
C'è qualcosa che non manca mai nella sua valigia?
«Fare i bagagli per me è sempre un problema: porto tantissima roba, e ho costantemente la paura di aver dimenticato qualcosa. Ma qualcosa che non manca mai c'è: è la Nutella!».
Ma la Nutella non si accorda troppo con la dieta dell'atleta!
«Due cucchiaini prima di dormire me li devo sempre gustare. Diciamo che equivalgono, caloricamente, a un cioccolatino: me li posso permettere».
Ma Ferretti lo sa?
«No!».
Speriamo che non navighi troppo su internet, allora.

Marco Grassi    



(Immagini tratte dal sito ufficiale del Team Fassa Bortolo)

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano