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CdM: Thijs Al è intoccabile - M.A. Fontana vince il Giro d'Italia

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Se qualcuno sotto l'albero di Natale era ansioso di trovare qualche sorpresa è stato sicuramente accontentato. Proprio quando l'epilogo di Nommay di pochi giorni prima aveva evidenziato la rinnovata sfida tra Sven Nys e Lars Boom, ecco che la settima prova di Coppa del Mondo disputata nel giorno di Santo Stefano a Heusden-Zolder ha regalato all'olandese Thijs Al quella che può essere fin qui definita la più bella giornata della carriera.
Che fosse in buon periodo di forma lo si era già capito con il successo allo Scheldecross di Anversa del 19 dicembre scorso; che più di una volta sia stato protagonista di ottime partenze non sostenute da una condotta di gara troppo costante lo si era anche appurato. Che però potesse centrare il primo successo in Coppa del Mondo in barba ad una concorrenza tanto agguerrita non era però così facile prevederlo ma alla fine la determinazione e la spregiudicatezza dell'olandese hanno avuto la meglio. È stata anche però la giornata di ciò che poteva essere e non è stato per i colori azzurri, con un Marco Aurelio Fontana in ottima forma e riuscito ad entrare nell'azione decisiva, prima che la malasorte decidesse di metterci un bieco zampino. La corsa si infiamma improvvisamente dopo tre giri che avevano visto una ventina di corridori alternarsi in testa alla gara sul veloce circuito che tra l'altro affrontava anche un tratto del celebre circuito di Formula Uno: Radomir Simunek e Simon Zahner entrano in contatto e di fatto creano il tappo sul gruppo mentre Al, Fontana ed un redivivo Sven Vanthourenhout (autore già di una buona prova in Francia) prendono il largo. Da dietro il solo Kevin Pauwels di riportarsi sui primi ed in testa si forma così un quartetto mentre in testa al gruppo è la sagoma di Boom a dominare, ma l'andatura del campione del mondo è più tesa al controllo che all'inseguimento, tanto che il vantaggio dei primi raggiunge presto i 30 secondi. Si capisce ben presto che il nome del vincitore uscirà tra uno dei quattro battistrada, ma non si fa in tempo a lodare e ad applaudire la splendida prestazione di Marco Aurelio che avviene il fattaccio: caduta, bici rotta e mesto addio ai sogni di gloria. Restano in tre dunque ed è proprio nell'ultima tornata che Al attua la mossa decisiva: attacca deciso nel tratto di discesa, Pauwels ha un'esitazione decisiva quando decide di mettere il piede a terra (come lui stesso ammetterà nel dopo gara) e così l'olandese conquista la manciata di secondi necessaria per arrivare sul traguardo a braccia alzate, lasciando il regolare Pauwels ad imprecare con se stesso ad appena 2" di distacco. Vanthourenhout completa il podio a 8" mentre dal gruppo è ancora Lars Boom il protagonista, rompendo gli indugi nell'ultima tornata. La sua mossa è lodevole ma tardiva, se è vero che gli frutta solamente il quarto posto a 22". Quinto a 24" conclude uno Zdenek Stybar che se ritrovasse una certa continuità potrebbe un altro dei papabili a rompere le uova nel paniere dei più attesi (e questa convinzione è rafforzato dal successo che poi il ceco otterrà domenica nel Superprestige).
E Nys? Il re giunge subito dopo in sesta posizione e dà l'impressione di essere infastidito dalla ritrovata verve dei rivali più giovani e prova di ciò sono anche le accuse alla troupe televisiva della tv belga, rea di averlo deconcentrato in avvio, e quelle di scarsa collaborazione nei confronti di Boom. Il margine in classifica è comunque ancora rassicurante: 475 punti contro i 393 di Pauwels, che si porta in seconda posizione con un punto di vantaggio su Wellens (7° sul traguardo), con Stybar e Al ad occupare la quarta e quinta posizione. Fontana alla fine conclude con un dignitoso 15° posto a 51", prendendosi comunque la sua dose di applausi; appena dietro di lui Marco Bianco (16° a 53") mentre Ursi è 37° a 3'29".
Da segnalare che la gara di Zolder ha visto anche il rientro alle competizioni di Niels Albert dopo l'incidente: per lui un più che positivo 11° posto a 41" in attesa di ritrovare la forma migliore.
La gara degli Élite ha completato una giornata di Coppa in cui si è segnalato anche il bel successo tra le donne della fuoriclasse Marianne Vos, che in una gara velocissima ha preceduto allo sprint la leader e campionessa del mondo Hanka Kupfernagel (che allunga così in classifica) e l'altra olandese Daphny Van Den Brandt, con la statunitense Compton subito dietro. Le azzurre Eva Lechner e Veronica Alessio hanno concluso rispettivamente in 13.ma e 26.ma posizione. Ottime notizie per gli azzurri nella gara Under 23 che ha visto un nuovo successo del tedesco Philip Walsleben: Cristian Cominelli ha mostrato infatti un sensibile crescendo della propria convinzione ed ha ceduto al rivale solamente nello sprint finale, dove a sua volta ha preceduto il francese Duval.
Meno fortuna tra gli juniores dove una caduta in avvio ha fortemente penalizzato la prestazione di Daniele Dall'Oste e Bryan Falaschi, reduci da brillanti prestazioni in Francia. Il successo è andato al belga Sean De Bie sugli olandesi Van Der Haar e il leader Eising, miglior azzurro Daniele Braidot, ottavo. Il prossimo appuntamento per la Coppa del Mondo è fissato ora per il 18 gennaio a Roubaix in Francia.

Smaltita la delusione per l'epilogo di Zolder, Marco Aurelio Fontana ha trovato pronto riscatto nella giornata di domenica 28 dicembre, quando a Roseto degli Abruzzi è giunta alla conclusione la prima edizione del Giro d'Italia di Ciclocross. Quella abruzzese era infatti la sesta ed ultima prova della kermesse, dopo le cinque precedenti disputatesi ad Asiago, Follonica, Lucca, Faè di Oderzo e Vignone.
Il campione d'Italia si è infatti imposto con autorevolezza nella gara Élite, prendendo subito la testa (mentre Marco Ponta, leader degli Under 23, è stato subito costretto al ritiro a causa di una caduta, il che ha significato per lui anche l'addio al successo finale) ed amministrando agevolmente il vantaggio sotto una pioggia battente. Quarto successo su sei prove per lui e maglia rosa che, pertanto, è rimasta saldamente sulle sue spalle. Altra piazza d'onore dopo quella in Coppa invece per Cristian Cominelli, che comunque ha mostrato nuovamente un'ottima forma ed è stato premiato anche dalla propria condotta di gara, dopo che nei primi giri era stato il duo del Corpo Forestale costituito da Alessandro Fontana e Rafael Visinelli (reduci dalla doppietta di Campese al Trofeo Triveneto) a cercare di opporsi allo strapotere di Marco Aurelio Fontana. Giro dopo giro però il campione italiano Under 23 ha recuperato sempre più posizione fino a giungere molto vicino al leader ed il secondo posto assoluto non gli ha comunque impedito di conquistare il successo finale nel Giro tra gli Under 23. Terzo gradino del podio per l'esperto Alessandro Fontana, che a dispetto della carta d'identità continua a fornire ancora prestazioni di rilievo.
A completare il tutto il successo finale di Matteo Trentin nella classifica degli Under 21.
Tempo di verdetti anche in campo femminile, col successo nell'ultima prova ancora appannaggio di Eva Lechner davanti ad un'ottima Veronica Alessio e a Francesca Cucciniello. Proprio l'atleta della Selle Italia Guerciotti con il terzo gradino del podio ha confermato la leadership portando a casa il Giro tra le Élite mentre tra le Under 23 è stata proprio Veronica Alessio a primeggiare.
Conclusione finale anche in tutte le altre categorie con questi verdetti: nella categoria Esordienti maschile vittoria di Marco Guidi che ha conquistato così anche la classifica finale mentre tra le Donne Esordienti vittoria per la figlia d'arte Arianna Fidanza e classifica finale a Sara Romanin; tra gli Allievi vittoria di Federico Zurlo che conquista anche la maglia rosa finale mentre tra le Allieve successo per Soraya Paladin, che ha confermato la maglia di leader, ancora una volta davanti alla sorella Asja; ancora un ottimo Daniele Braidot si è aggiudicato invece il successo tra gli juniores mentre la maglia rosa è rimasta sulle spalle di Bryan Falaschi, terzo sul traguardo. Infine tra le juniores donne successo per Isabella Arman e classifica finale che invece è stata appannaggio della trentina Elena Valentini.
Ora tutto pronto per l'appuntamento tricolore di Modena, nelle giornate del 10 e 11 gennaio prossimi.

Vivian Ghianni

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