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Boombastic, he's fantastic - Cdm: Lars Boom profeta in patria

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Se anche in Italia il freddo inizia ormai a farsi sentire, nel Centro Europa si raggiunge un tempo ideale per il ciclocross. E se i corridori non fanno i salti di gioia – non tutti almeno – all'idea di gareggiare in mezzo al fango e alle pozzanghere, gli spettatori e gli appassionati hanno la possibilità di gustarsi uno spettacolo di livello quasi ad ogni competizione. E non si è sottratta a questo andare la prova di Coppa del Mondo di Pijnacker, che ad un cielo discretamente terso ha contrapposto un terreno pesante e pieno di insidie, segnato dalle numerose piogge della settimana.
L'arrivo della Coppa in terra olandese portava con sé soprattutto una questione: sarebbe riuscito il campione del mondo Lars Boom a cogliere il primo successo stagionale, approfittando dello stimolo di correre sul suolo patrio? Il giovane fenomeno infatti, dopo un'annata su strada discretamente intensa e dispendiosa, costellata da ripetuti successi, era parso infatti stentare nelle prime prove autunnali, salvo cogliere due bei secondi posti lo scorso weekend, fra GvA e Superprestige. E a Pijnacker Boom ha mantenuto fede alle promesse di una condizione in crescendo, riuscendo a staccare nel finale Niels Albert, con cui aveva fatto corsa quasi parallela. Il terzo e quarto posto di – rispettivamente – Nys e Wellens segna quasi un ideale passaggio di consegne fra le due generazioni.
La gara è accesa in avvio dall'allungo di Stybar. Ma per il ceco vicecampione mondiale si tratta di un fuoco di paglia: verrà presto riassorbito e chiuderà in tredicesima posizione, lontano dai migliori e da una forma ottimale. Il podio di due settimane fa a Tabor è stato evidentemente più frutto di una giornata di grazia e dell'aria di casa che non di una condizione costante. A riportarsi su di lui è Nys, presto seguito da Boom. Alle loro spalle inseguono Albert e Vantornout, ma il belga della Sunweb abbandonerà presto le primissime piazze. Wellens, attardato in partenza, viaggia intorno alla ventesima posizione. Per l'ex campione del mondo, mai ancora ad altissimi livelli in questa stagione, inizia però un'appassionante rimonta che lo porterà fino ai piedi del podio.
Verso metà corsa Nys prova a forzare il ritmo ma – forse affaticato per aver corso (unico dei big) e vinto sabato a Eernegem – viene raggiunto e leggermente staccato da Boom e Albert. Alle loro spalle Sven Vanthourenhout, Mourey, Wellens e Vantornout inseguono senza troppe speranze. La seconda metà della gara è caratterizzata dalla fuga a due di Boom e Albert, maglia iridata l'uno, maglia bianca di leader di Coppa l'altro, entrambe abbondantemente coperte di fango. Nys cerca di rientrare ma viene tenuto sempre a distanza, e anzi deve guardarsi dal ritorno di Wellens per la terza piazza. All'ultimo giro i due leader della nouvelle vague del cross sono sempre insieme, quando Boom affronta le ultime curve con maggiore destrezza e coraggio, riuscendo a staccare di una decina di metri Albert, quel tanto che basta per tagliare il traguardo a braccia alzate e fare contenti i tanti olandesi presenti sul circuito. Nys precede allo sprint per l'ultimo gradino del podio un finalmente ammirevole Wellens, mentre Vanthourenhout è quinto, davanti al "vecchio" Groenendaal, evidentemente rinfrancato dall'aria di casa. Enrico Franzoi è il primo degli italiani con un dignitoso decimo posto, che più che altro si spera possa essere un buon viatico per il prosieguo della stagione.
In classifica generale di Coppa Albert consolida la sua leadership guadagnando una manciata di punti su Nys. Più staccati gli altri, con Boom che risale al terzo posto e Wellens al quinto, e in mezzo a loro il regolarissimo Pauwels.
Fra gli under 23 si conferma intanto la stella di Philipp Walsleben, che precede il belga Van Compernolle. In una stagione che – al contrario delle precedenti – si preannunciava priva del fenomeno assoluto, il giovane tedesco la sta facendo da padrone, essendosi imposto in tutte le più importanti gare internazionali di categoria finora disputate. Nella prova femminile successo della Kupfernagel, che prende così saldamente in mano la classifica generale, grazie al deludente quinto posto della beniamina di casa Daphny Van Den Brand.
Ora la Coppa del Mondo fa una piccola sosta di due settimane, per tornare a fine mese nuovamente in Belgio, a Koksijde.

Gianluca Colloca

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