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Volta Ciclista a Catalunya 2011

La partenza della Volta a Catalunya del Centenario, gara che vivrà un'edizione nel complesso facilotta, è nel segno della tradizione: via da Lloret de Mar e frazione frizzante ma che non esclude l'arrivo di qualche velocista che possa lucrare il risultato pieno. Partenza da Lloret in direzione sud, dopo una decina di chilometri sul litorale si svolta a destra verso l'interno, e al km 40 si inizia a salire verso il Coll de Sant Hilari. È un prima categoria (11 km, pendenza media del 5% e massima del 9%), ma siamo talmente lontani dal traguardo (114 km dalla vetta a Lloret) che il colle passerà senza lasciar traccia. Una volta scollinati, i corridori torneranno verso il mare, con un passaggio da Lloret (sprint intermedio), e svolta a sinistra, verso nord, dove il gruppo sarà impegnato in un nuovo circuito, stavolta intorno all'Alt de Sant Grau. Anche questa seconda salita è segnata come prima categoria, anche se è più breve e più facile della precedente. Però il passaggio in vetta a 38 km dal traguardo potrebbe lanciare un gruppetto di attaccanti, e un dentino finale a 5 km dal traguardo pare fatto apposta per mettere le ali alle ruote di qualche finisseur particolarmente motivato.

Frazione interlocutoria, da Santa Coloma si scende verso il mare e il traguardo volante di Platja d'Aro, per poi risalire verso l'interno attraverso un paio di scalate non impossibili: il trascurabile Alt de la Ganga e l'appena più impegnativo Alt dels Àngels, 6 km al 5.5%. Dalla cima a Banyoles ci sono 40 km (15 di discesa e 25 in leggero falsopiano ascendente). Il problema è che una volta giunti a Banyoles ci sono da affrontare ancora 5 giri di un circuito di 9.4 km, per uno sviluppo di 47 km supplementari, il che derubrica chiaramente la tappa a frazione riservata ai velocisti.

3a tappa: La Vall d'En Bas - Andorra (Vallnord) [Andorra]
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Mer, 23/03/2011
183.9 km
Partenza: 
La Vall d'En Bas (Sant Esteve d'En Bas) ore 11.15
Arrivo: 
Andorra (Vallnord) ore 16.05-16.40
3a tappa: La Vall d'En Bas - Andorra (Vallnord) [Andorra]
Sprint intermedi: 
Ribes de Freser km 52.7, Camping Cerdanya km 111.5
Gpm: 
Alt de Coubet (1031 m-1a cat.) km 17.5, Collada de Toses (1800 m-1a cat.) km 78.4, Alt de la Comella (1365 m-1a cat.) km 161.8, Alt de la Massana (1260 m-2a cat.) km 171.2, Andorra (Vallnord), Cima Peris (Arrivo-2030 m-Cat. Especial) km 183.9

La tappa regina della Volta a Catalunya parte da La Vall d'En Bas, ai piedi dei Pirenei, per dirigersi subito verso nord-ovest. Tre salite di prima categoria prima dell'ascesa finale (punteggiata da un doppio Gpm), in poco meno di 190 km: il vincitore della corsa uscirà necessariamente dal lotto di quelli che avranno fatto bene in cima ad Andorra Vallnord. La prima scalata, all'Alt de Coubet (vetta al km 17.5), è anche quella con le pendenze più arcigne: si arriva fino al 12% lungo i 10 km di ascesa. Dalla vetta, 30 km di falsopiani, quindi l'abbrivio alla Collada de Toses, ben 24 km di salita, ma con pendenze moderate (quella media è inferiore al 4%). Dalla cima a La Seu d'Urgell, praticamente 60 km di discesa (tra vera picchiata e falsopiano), quindi finalmente la tappa potrà entrare nel vivo, giusto negli ultimi 30 km: scalata all'Alt de la Comella, breve e tosta (4 km con pendenze fino al 10%), ovvero il trampolino ideale per lanciarsi poi, dopo 5 km di discesa, verso Andorra. L'ultima ascesa prevede un primo tratto (l'Alt de la Massana, segnato come Gpm di seconda categoria) di 4 km, quindi un falsopiano all'insù di 3 km, infine gli 8 km della salita di Vallnord (nota anche come Cima Peris), che tira fino a oltre 2000 metri, ma senza picchi di eccessiva difficoltà. Una salita con lunghi tratti da rapporto, su cui sarà più facile vedere un ritmo costante e alto tenuto da qualche gregario di lusso (con selezione da dietro), piuttosto che una lotta di scatti e controscatti tra gli scalatori più in forma.

Quasi 200 km dai monti al mare, per una tappa praticamente di trasferimento, nel vero senso della parola. Da La Seu d'Urgell si scende verso il Mediterraneo, 100 km sono dolcemente digradanti (a parte uno strappetto dopo lo sprint intermedio di Oliana); dopo il traguardo volante di Tàrrega c'è la vera asperità di giornata, l'Alt de Passanant, niente di così impossibile (quindi in linea con le altre salite della corsa), eppure chissà, possibile scenario per un contropiede che dovesse innestarsi sul tramontare dell'immancabile fuga della prima ora. Se i contropiedisti tengono nei 65 km di ulteriore discesa fino al traguardo di El Vendrell, hanno la vittoria in tasca. Ma il terreno sarà molto favorevole a chi dovrà inseguire.

Da El Vendrell a Tarragona, 20 km di litoranea e si copre la distanza: poteva essere terreno da cronometro, ma gli organizzatori hanno rinunciato ad avere prove contro il tempo in questa edizione della Volta, per cui il gruppo, giunto a Tarragona, tirerà dritto verso ovest, e dopo circa 60 km svolterà a destra verso l'interno e le salitelle che punteggiano la quinta frazione. L'Alt de Fatxes e il Coll de Paumeres, vette a -120 e a -82 km dal traguardo, sono alte entrambe poco più di 500 metri, più lunga la prima, più aspra la seconda. Accomunate però dal destino di risultare molto probabilmente ininfluenti nella lotta per la classifica. Dalla vetta del Paumeres si torna poi indietro, verso ovest, e a fine discesa mancheranno ancora 65 chilometri per il traguardo della tappa più lunga della settimana (205 km). Una terza scalata, a Falset, è facilissima, a parte gli ultimi 3 km, appena più impegnativi: ma dalla cima (nemmeno segnata da un traguardo Gpm) al traguardo 30 km di discesa e 4 di pianura faciliteranno ancora una volta il compito di chi corre in difesa. Non escludibile il successo di un velocista.

Tappa dallo sviluppo molto simile alla precedente, anche se si svolgerà tutta nell'interno e non sulla costa. Da Tarragona si torna verso est (e quindi Barcellona), e l'altimetria ricalca più o meno quella della quinta tappa, solo che le tre salite di giornata sono nel complesso forse meno difficili di quelle del giorno prima. L'Alt de Querol (terza categoria, vetta dopo 55 km) sarà superato di slancio. Più problematico sarà affrontare l'Alt de Can Massana, 7 km di lunghezza, pendenza con punte al 9%. Ma il punto dolente è sempre quello della distanza dal traguardo: in questo caso, ben 80 km. 80 km nei quali si affronterà un altro colle di terza categoria (l'Alt d'Ullastrell a 37 km dalla conclusione) su cui non ci saranno rivolgimenti di sorta. Gli ultimi 8-10 chilometri prima del traguardo di Mollet del Vallès, con strada tendente a tirare leggermente all'insù, potrebbero comunque sparigliare i piani di qualche squadra.

Anche la Volta a Catalunya ha la sua passerella prestigiosa, posta a conclusione dei 7 giorni di gara. I 125 km tra Parets del Vallès e l'arrivo di Pla de Palau a Barcellona, malgrado una strada abbastanza accidentata nella prima metà della frazione, premieranno alla fine un altro sprinter: gli ultimi 60 km della tappa scorreranno velocissimi, e solo il breve Alt de Montjuïc, nella città catalana, spezzerà il profilo altimetrico simile a un tavolo da biliardo. Superato il "monte olimpico" di Barcellona, 4 giri di un velocissimo circuito di 5.1 km daranno modo alle squadre dei velocisti di organizzarsi al meglio prima dell'ultima battaglia allo sprint, e delle premiazioni che concluderanno la Volta a Catalunya del Centenario.

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