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Paris - Nice 2013

3 chilometri scarsi di cronoprologo ultrapiatto, in uno scenario alquanto anonimo (evitato come la peste il centro città, si gravita in quartieri residenziali non particolarmente affascinanti): così inizia la Parigi-Nizza, a Houllies, centro non distante dalla capitale, che vedrà gli specialisti del cronometro impegnati in una prova da disputare tutta d'un fiato. Per spezzare il ritmo, 9 curve (6 a sinistra e 3 a destra), e su una di queste in particolare, dopo 1200 metri (svoltando da rue Péri a rue de l'Église), bisognerà fare attenzione, soprattutto in caso di pioggia, visto che la pavimentazione a blocchetti (tipo sampietrini) potrebbe risultare d'improvviso molto scivolosa. L'ultima curva è ai 750 metri, dopodiché la strada, per quanto ondulata, non presenta più difficoltà. Molto leggera anche la pendenza del ponte sulla Marna che si attraversa poco prima dell'arrivo.

Sempre in zona Parigi prende le mosse la prima tappa in linea della Course au Soleil, una frazione di quasi 200 km che non presenta veramente alcuna complicazione altimetrica, non considerando ovviamente tale lo strappetto della Côte de Buthiers, muretto lungo 500 metri che, a 75 km dall'arrivo, consentirà giusto l'assegnazione della prima maglia a pois. Si passerà una prima volta dal traguardo di Nemours al km 147, prima di un giro di 48 km in senso orario che riporterà il gruppo verso l'arrivo. Questione di velocisti, senza troppi dubbi.

Drittone di 200 km tondi in netta direzione sud, anche la seconda tappa in linea, come la precedente, si presenta abbastanza facile, talmente priva di difficoltà orografiche da non veder piazzato nemmeno un traguardo Gpm: non si trovò il classico cavalcavia (di dezaniana memoria) da adibire alla bisogna. Poco male, gli sprinter si giocheranno questo secondo traguardo consecutivo, il che non è neanche un male, visto che siamo nel periodo in cui ci si prepara alla Sanremo. Anche in questa tappa, come nella precedente, ci sarà un circuito finale (stavolta antiorario) da coprire per una tornata, con primo passaggio da Cérilly a 18 km dall'arrivo.

Terzo anello di fila nei finali di tappa alla Pa-Ni, stavolta intorno al traguardo di Brioude ci sarà quantomeno una salitella che potrà interrompere il filotto dei velocisti. Nulla da segnalare nei primi 80 km, fino al rifornimento di Billom, poi qualche strappetto inizia a proporsi sotto le ruote dei corridori: in rapida sequenza, Col de Potey e Côte de la Forêt de la Comté (salitelle non certo preoccupanti) son lì per movimentare la lotta per la maglia a pois. Ma possiamo dire che fino al primo passaggio da Brioude (a 28 km dal traguardo) tutto sarà ancora molto tranquillo. La citata salitella che sta a metà del circuito finale è la Côte de Mauvagnat, 2.7 km al 6.7% di pendenza media, che presenta nella prima metà un paio di tratti veramente tosti. E questo è anche abbastanza interessante come dato, se non fosse che dalla vetta, dopo un breve falsopiano in stile Poggio, mancheranno 15 km al traguardo, e gli ultimi 10 in particolare favoriranno molto il lavoro di chi insegue.

4a tappa: Brioude - Saint-Vallier
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Giov, 07/03/2013
199.5 km
Partenza: 
Brioude ore 10.50
Arrivo: 
Saint-Vallier ore 15.45-16.15
4a tappa: Brioude - Saint-Vallier
Sprint intermedi: 
La Chaise-Dieu km 40.5, Saint-Romain-D'Ay km 157
Gpm: 
Côte de Lachaud (860 m-2a cat.) km 11.5, Côte de Condat (1035 m-2a cat.) km 27.5, Côte de la Chomasse (690 m-3a cat.) km 87.5, Côte de Laprat (910 m-3a cat.) km 105.5, Col du Rouvey (1244 m-3a cat.) km 136, Côte de Talencieux (363 m-2a cat.) km 176.5, Côte de la Sizeranne (337 m-2a cat.) km 191

A vedere l'altimetria quasi ci si spaventa, ma la verità è che - dietro alla facciata fatta di tanti Gpm - nei primi 170 km (sui quasi 200 totali) sarà più lo spazio in cui recuperare che quello in cui andare fuori soglia. Di fatto, i 5 traguardi della montagna che si susseguiranno per tutta l'Alta Loira saranno campo di battaglia per chi cerca la maglia a pois (o comunque una bella fuga da lontano), e non chiameranno certo all'azione gli uomini di classifica (che fin qui, va detto, non avranno avuto grandi occasioni per mettersi in mostra). Una volta planati dal Col du Rouvey attraverso una lunga discesa (quasi 35 km, compreso però un bel tratto di falsopiano) verso Sarras, inizia la tappa nella tappa, quella dei 30 km conclusivi, comprendenti due strappi niente male: ai -26 si approccia la Côte de Talencieux, 3 km con pendenza media superiore all'8% e con un chilometro centrale veramente tosto. Discesa con tratti tecnici verso Andance, e quindi, dopo 10 km in piano, nuova côte: la Sizeranne. Lunga come la precedente, ma più leggera (poco più del 6.5% di pendenza media, anche se il primo chilometro è da prendere con le molle), ha di buono che scollina ad appena 8.5 km dal traguardo. I 2.5 km di discesa verso Saint-Uze non sono particolarmente infidi, dopodiché si tratterà, per chi avrà attaccato in salita, di resistere agli inseguitori negli ultimi 5 km in piano verso Saint-Vallier.

5a tappa: Châteauneuf-du-Pape - La Montagne de Lure
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Ven, 08/03/2013
176.0 km
Partenza: 
Châteauneuf-du-Pape ore 11.20
Arrivo: 
La Montagne de Lure ore 15.40-16.15
5a tappa: Châteauneuf-du-Pape - La Montagne de Lure
Sprint intermedi: 
Saint-Saturnin-Lès-Apt km 67, Forcalquier km 149
Gpm: 
Col de Mûrs (627 m-2a cat.) km 47, Côte d'Oppedette (667 m-2a cat.) km 85, Côte de Saint-Martin-les-Eaux (585 m-3a cat.) km 123, Col de la Mort d'Imbert (606 m-3a cat.) km 134.5, Côte des Mourres (692 m-3a cat.) km 152, La Montagne de Lure (Arrivo-1600 m-1a cat.) km 176

Il primo dei due arrivi in salita della Parigi-Nizza 2013 riporta il gruppo su una salita affrontata l'ultima volta nel 2009 (vinse Contador). Dopo un trasferimento non trascurabile, per una corsa di una settimana, si riparte più a sud rispetto al traguardo del giorno prima, e ci si dirige verso est. Il Col de Murs è la prima asperità di giornata (vetta al km 47 dopo 10 km di blanda scalata), quindi dopo quasi 80 km di tappa si affronta la Côte d'Oppedette (altri 7 km all'insù, ma solo al 4%), prima di 35 km senza grossi strappi. Il percorso si fa nuovamente nervoso (con tre altri Gpm di 3a categoria, quindi non particolarmente complicati) nei successivi 40 km, ma chiaramente tutto il sale della frazione sarà concentrato in quel finale sulla Montagne. La scalata inizia a Saint-Étienne-les-Orgues ed è lunga poco meno di 14 km. La pendenza media non è mozzafiato (6.6%), ma gli ultimi 4 km, costantemente sopra al 7%, daranno occasione di attaccare a chi è più in palla. Nel 2009 Contador partì a 8 dalla vetta (e vinse con quasi 1' sugli inseguitori), a conferma che, piazzata come arrivo di tappa, la Montagne de Lure è una salita su cui si può fare un po' di differenza (tantopiù in un momento della stagione in cui non tutti sono al top della condizione).

6a tappa: Manosque - Nice
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Sab, 09/03/2013
220.0 km
Partenza: 
Manosque ore 11.20
Arrivo: 
Nice ore 16.30-17
6a tappa: Manosque - Nice
Sprint intermedi: 
Flayosc km 76.5, Tourrettes-sur-Loup km 185.5
Gpm: 
Côte du Bois de Rousset (491 m-3a cat.) km 6.5, Côte de Tuillières (396 m-2a cat.) km 87.5, Côte du Mont Méaulx (275 m-3a cat.) km 103, Côte de Cabris (684 m-1a cat.) km 138.5, Col du Ferrier (1040 m-1a cat.) km 148.5

Ed ecco che si arriva a Nizza, con un giorno d'anticipo rispetto al solito, ma il finale quest'anno è particolare, come vedremo più giù. La sesta tappa è la più lunga della Course au Soleil, ha un percorso tutto sommato agevole per i primi 130 km: è vero che le rampette si susseguono una dopo l'altra, ma non ci sono vette da panico (e il Gpm della Côte des Tuilières - spesso affrontato al Tour du Haut Var - al km 87 è troppo breve e lontano dal traguardo perché la sua durezza possa influire sull'andamento della gara). A Le Tignet la musica cambia, si sale verso la Côte de Cabris, 7.6 km al 5.8% medio, ma quel che più conta è che dopo 5 km di falsopiano si riprende a salire, affrontando il Col du Ferrier, quasi quattro chilometri e mezzo che presentano pendenze interessanti (non oltre l'8%, comunque) nella parte centrale della scalata. Dal Gpm, 10 km in altopiano (siamo a mille metri di quota), quindi una ventina di picchiata in direzione del litorale. Un tratto in contropendenza fino a Tourrettes-sur-Loup (dov'è fissato uno sprint intermedio), ma poi la strada riprende facile scendendo dolcemente per 15 km (punteggiati però da diversi strappetti) e poi con maggiore decisione per altri 5, fino all'approdo al livello del mare, per coprire gli ultimi 15 km completamente in piano fino a Nizza. Una frazione tutt'altro che di montagna, insomma, nella quale bisognerà avere una buona dose di coraggio e fantasia per attaccare la classifica, se è vero che dalla cima del Ferrier al traguardo ci sono oltre 70 km.

La grande novità del tracciato di quest'anno è il finale con cronoscalata. La salita è quella superclassica del Col d'Èze, i chilometri da coprire sono poco meno di 10, e la natura di questa montagnetta nizzarda (arriva a stento a 500 metri s.l.m.), coi suoi lunghi tratti pedalabili, potrebbe permettere grandi differenze tra i big, ovviamente in favore di chi è più forte sul passo, rispetto agli scalatori. I primi 2 km sono i più duri, all'8% medio, quindi 3 km in cui la strada spiana decisamente (fino a scendere al 3% di pendenza), prima di un altro chilometro al 7%. Dopodiché la pendenza si fa più dolce (tra il 5 e il 6%) per un paio di chilometri, prima dell'ultimo chilometro e mezzo, praticamente in piano. Una cronoscalata molto impegnativa e che si profila anche abbastanza interessante da seguire; di sicuro un epilogo di Parigi-Nizza intrigante, al termine di una corsa dal tracciato forse un po' anonimo.

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