Quest'oggi José Rujano ha scritto un'altra pagina di storia del ciclismo venezuelano: lo scalatore della Gobernación de Mérida s'è aggiudicato per la quarta volta in carriera la classifica finale della Vuelta al Táchira, un record assoluto per la corsa che ha compiuto 50 anni in questo 2015.
Doppietta dei fratelli Camargo nel tappone della Vuelta al Táchira con arrivo in quota ai più di 2000 metri di Casa del Padre: la vittoria è andata a Nelson Camargo che ha preceduto Jonathan di 32". Terzo posto per José Rujano staccato di 48", ma più importante è il divario che "El Condor" è riuscito a scavare nei confronti del leader della generale Juan Murillo: l'ex maglia gialla ha perso circa 40" nel confronto diretto ed in classifica si trova dietro a Rujano per 31" quanto ormai manca solo l'insidioso circuito di San Cristóbal per la conclusione della 50esima Vuelta al Táchira.
Il leader Juan Murillo ha vinto l'8a tappa della Vuelta al Táchira, una frazione di montagna con arrivo in salita al Monumento Cristo Rey. La corsa è stata molto animata con Rujano, Murillo e Galviz che hanno attaccato sulla salita più impegnativa ma si sono lasciati poi riprendere dal plotone: il russo Kirill Sveshnikov ha provato a sorprendere i big in contropiede ma sulle ultime rampe sono usciti nuovamente i più forti e Murillo s'è imposto con 3" su Rujano e 5" su Galviz. Nella generale Murillo adesso ha 13" di vantaggio su Rujano e 57" su Galviz.
Sette tappe e cinque leader diversi in questa fin qui incertissima Vuelta al Táchira: il venezuelano Juan Murillo è riuscito a sorpassare il connazionale José Rujano grazie ai 6" di abbuono conquistati oggi sul traguardo di Bramón. La settima tappa prevedeva infatti un finale in salita e ad imporsi è stato il 36enne John Navas che torna ad imporsi in una frazione della Vuelta al Táchira a distanza di quattro anni: alle spalle di Navas si sono piazzati nell'ordine Juan Murillo, Carlos Galviz e José Rujano, ossia i primi tre della generale.
Ieri aveva fatto le prove generale e oggi non ha fallito: José Rujano è tornato ad essere il grande scalatore che abbiamo conosciuto anche in Italia e oggi ha vinto la sesta tappa della Vuelta al Táchira con un finale molto impegnativo verso La Grita. "El Condor" ha fatto selezione in salita con i suoi attacchi e l'unico capace di tenergli la ruota è stato Juan Murillo: nelle ultime centinaia di metri anche Murillo ha dovuto alzare bandiera bianca e alla fine Rujano ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 3".
Dopo due successi consecutivi della Southeast di Angelo Citracca, oggi alla Vuelta al Táchira è arrivato il primo successo stagionale dell'Androni Giocattoli-Venezuela: la formazione diretta da Gianni Savio s'è imposta sul traguardo di Colón con il venezuelano Carlos Galviz, campione uscente della corsa a tappe sudamericana. Ma la festa dell'Androni non si limita al 25enne Galviz perché al secondo posto di giornata troviamo Jackson Rodríguez e ancora al sesto c'è Yonder Godoy.
Jakub Mareczko ci ha preso gusto e, dopo la prima vittoria da professionista ottenuta ieri, oggi è andato a prendersi la seconda: il 20enne velocista della Southeast s'è imposto allo sprint nella quarta della Vuelta al Táchira, 109.4 chilometri tra Guanare e Barinas. Il talento bresciano di origine polacca oggi non ha lasciato scampo al leader della corsa, il venezuelano Enrique Luis Diaz, che comunque ha rafforzato il suo primato grazie all'abbuono per il 2° posto. Ancora Venezuela per il terzo gradino del podio con Xavier Quevedo mentre Elia Favilli ha chiuso in ottava posizione.
Arriva dal Venezuela la prima vittoria italiana della stagione 2015: la terza tappa della Vuelta al Táchira è stata infatti vinta da Jakub Mareczko, al primo centro da professionista. Il 20enne velocista della Southeast è stato il più veloce sul traguardo di Guanare al termine di una frazione quasi interamente pianeggiante: al secondo posto s'è piazzato un altro italiano, Marco Benfatto dell'Androni. Il leader della generale Enrique Luis Diaz ha guadagnato ancora qualche secondo grazie all'abbuono per il terzo posto.
Inizia male la stagione di Mirko Tedeschi: il corridore della Southeast che pochi giorni fa ha compiuto 26 anni è caduto pochi chilometri dopo il via della Vuelta al Táchira ed ha riportato la frattura della clavicola destra. «Non ho fatto in tempo ad accorgermi del buco sulla strada. Andavo veloce, sono volato via, non mi sono reso conto di nulla. Poi però ho subito capito che la clavicola era rotta...» ha dichiarato Tedeschi in attesa di essere operato al Centro Clinico San Cristobal.
La seconda tappa della Vuelta al Táchira è stata caratterizzata da una lunga fuga di Joan Paez che, pur toccando un vantaggio massimo superiore ai sei minuti, non ha comunque impedito al gruppo di giocarsi il successo in volata: sul traguardo di Santa Barbara de Barinas il più rapido è stato il venezuelano Enrique Luis Diaz davanti a Xavier Quevedo e Miguel Ubeto; restano giù dal podio per un soffio gli italiani Elia Favilli (Southeast) e Marco Benfatto (Androni) che hanno chiuso rispettivamente al quarto e quinto posto di giornata.