L'edizione numero 99 della Liegi-Bastogne-Liegi è scattata questa mattina con 199 corridori al via e già dopo circa cinque chilometri è nata una fuga di sei corridori: Sander Armee (Topsport), Bart De Clercq (Lotto), Frederik Veuchelen (Vacansoleil), Vincent Jérôme (Europcar) e gli svizzeri Pirmin Lang e Jonathan Fumeaux (entrambi della IAM Cycling) sono riusciti in poco tempo a guadagnare un margine di vantaggio molto considerevole sul plotone.
Saranno 11 le côtes e 261.5 i km della 99a edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, la classica più antica, la Doyenne, che chiude la prima parte di stagione. Joaquim Rodríguez, Valverde, Gilbert, Froome, Nibali, Henao, Cunego, Contador e Betancur i principali favoriti della corsa che prenderà il via domani alle 10.15 da Liegi per concludersi nel sobborgo di Ans attorno alle 17, dove scopriremo chi sarà il successore di Maxim Iglinskiy. Saranno 25 gli italiani in gara, con il Team Lampre-Merida che sarà composto per intero da atleti dello Stivale.
Denis Menchov non prenderà il via domani alla Liegi-Bastogne-Liegi. Il russo, impegnato in uno stage a Sierra Nevada, ha visto riacutizzarsi un dolore al ginocchio destro che già nel 2012 lo costrinse al ritiro dal Giro di Romandia. E proprio il Romandia verrà saltato da Menchov, che voleva prendere parte alla breve corsa a tappe elvetica in vista del più importante appuntamento del Giro d'Italia, al via il 5 maggio da Napoli. La partecipazione al Giro di Menchov, dove il russo, dopo il forfait di Joaquim Rodríguez, sarebbe stato unica punta della Katusha, è perciò in forte dubbio.
Dopo gli ultimi allenamenti in cui ha constatato di aver smaltito la fatica accumulata in precedenza, Alberto Contador ha deciso di viaggiare in Belgio per disputare mercoledì la Freccia Vallone e domenica la Liegi-Bastogne-Liegi. «La Saxo-Tinkoff mi voleva fortemente in queste gare - ha dichiarato Contador - e anche se a volte è meglio scartarle per preparare il Tour, si tratta solo di allungare il calendario di una settimana.
Oltre a Nibali, Basso, Wiggins, Samuel Sánchez e Scarponi il Giro d'Italia 2013 si arricchisce di un altro grande protagonista: Cadel Evans ha annunciato sulle pagine odierne della Gazzetta dello Sport che sarà ai nastri di partenza dell'edizione 2013. «Non vengo certo per allenarmi, ma per tornare al mio massimo livello»: queste le bellicose dichiarazioni di Evans, che ha precisato che correrà Giro e Tour e prima della corsa rosa metterà sulle gambe Giro del Trentino e Liegi-Bastogne Liegi.
La Liegi-Bastogne Liegi dovrà fare a meno della Roche aux Faucons. Il manto stradale della côte, inserita nel 2009 quando lancio Andy Schleck verso il successo, è in via di rifacimento e non verrà completato entro il 21 aprile, quando si correrà la Doyenne. Al posto dell'impegnativa Roche aux Faucons l'organizzazione ha inserito la Côte de Colonster.
Arrivano sei inviti anche per la Liegi-Bastogne-Liegi. Escluse Sojasun e Colombia, le wild card vanno alle francesi Europcar e Cofidis, le belghe Accent Jobs-Wanty, Topsport Vlaanderen-Baloise e Crelan-Euphony con ancora la svizzera IAM Cycling che ottiene il diritto di prendere parte alla Decana.
Domenico Pozzovivo, scalatore lucano appena approdato all'AG2R La Mondiale dopo 8 anni alla corte di Bruno e Roberto Reverberi, è intervenuto ieri nella trasmissione radiofonica "Ultimo Chilometro" di Radio Manà Manà Sport e ha dichiarato che nel 2013 correrà il Giro d'Italia e la Vuelta a España per puntare alla convocazione in maglia azzurra ai Campionati del Mondo di Firenze: «Con la squadra abbiamo fatto la scelta di prediligere Giro e Vuelta.
Dall'Argentina, dove si sta allenando in vista dell'esordio che avverrà lunedì 21 gennaio al Tour de San Luis, Alberto Contador ha tenuto una conferenza stampa per i media locali, che gli hanno chiesto - tra le altre cose - se ha già deciso il programma di corse di quest'anno. Il capitano del Team Saxo-Tinkoff ha spiazzato un po' tutti quando ha rivelato che «dopo il Giro dei Paesi Baschi analizzeremo con la squadra la possibilità di correre alcune classiche oppure il Giro d'Italia».