Il corridore della Movistar Beñat Intxausti intervistato prima della partenza della 7a tappa, la San Salvo-Pescara. Intxausti spera di far bene personalmente, sogna la maglia rosa, anche se ci sono in squadra tanti altri corridori in grado di disputare una buona tappa. Tra costoro c'è Giovanni Visconti, che ha preso una botta ieri a Margherita di Savoia ma ha voglia di vincere una tappa.
La Sky ProCycling capitanata da Bradley Wiggins ha vinto oggi la cronosquadre valevole come seconda tappa del Giro d'Italia, da Ischia a Forio. I nerazzurri hanno coperto i 17.4 km della prova col tempo di 22'05" (alla media di 47.275 km/h), facendo 9" meglio della Movistar seconda (e gli spagnoli all'intertempo erano avanti di 2"). Al terzo posto l'Astana di Vincenzo Nibali, a 14" dalla Sky, quindi quarta la Katusha a 19", davanti a Fantini e Lampre (che pagano 22"), con la Garmin solo settima a 25".
S'è corsa oggi in Spagna la Vuelta a la Comunidad de Madrid che quest'anno non era più una corsa a tappe ma solo una prova in linea di un giorno. La gara s'è disputata su un percorso di montagna con ben sette gran premi della montagna, compreso l'arrivo in salita sul Puerto de Morcuera: scalatori alla ribalta quindi e vittoria che è andata al 28enne Javier Moreno al primo successo stagionale dopo il secondo posto al Tour Down Under.
La cronometro conclusiva del Giro di Romandia, disputatasi a Ginevra interamente sulle rive del Lago Lemano per un totale di 18.7 km, vede la vittoria di Tony Martin. Il tedesco dell'Omega Pharma Quick Step ha preceduto di soli 16" un ottimo Adriano Malori. Il parmense sfiora così nuovamente il successo, dopo averlo accarezzato fino ai 400 metri finali nella tappa di due giorni fa, a Payerne. Terzo Chris Froome, piazzatosi a 34" davanti a Lieuwe Westra (a 36"), Simon Spilak (a 41"), Stef Clement (a 50") e Richie Porte (a 52").
La quarta frazione del Giro di Romandia, da Marly a Les Diablerets, doveva essere il tappone della corsa a tappe elvetica ed invece il maltempo ha costretto gli organizzatori a rinunciare ad una delle due scalate al Col de la Croix, riducendo la corsa a 184.8 km. Vince sul traguardo di Les Diablerets Simon Spilak, all'attacco con la maglia gialla Chris Froome.