Vincenzo Nibali mette un mattone pesantissimo nella costruzione della sua vittoria del Giro d'Italia: a 3 giorni dalla fine della corsa rosa, il siciliano ha vinto oggi la 18esima tappa, la cronoscalata Mori-Polsa, 20.6 km coperti nel tempo di 44'29", alla media di 27.7 orari. Il capitano dell'Astana ha preceduto di 58" Samuel Sánchez e di 1'20" un sorprendente Damiano Caruso. Al quarto posto Michele Scarponi a 1'21", al quinto Rafal Majka a 1'25".
Ore di fibrillazione in casa Giro, con Mauro Vegni, direttore della corsa rosa, che sta febbrilmente lavorando a un piano alternativo per la tappa di domani, la 19esima, a forte rischio maltempo: se la neve (attesa per la notte insieme a un drastico calo delle temperature) renderà, come molto probabile, impraticabile il passaggio su Gavia e Stelvio, la frazione con arrivo a Val Martello passerà per il Tonale, il Passo Castrin e il Passo delle Foreste prima dell'ascesa conclusiva.
Al termine della 17a tappa, da Caravaggio a Vicenza, il colombiano Edwin Ávila, in piena lotta per la maglia nera (fino a ieri era lui il detentore), ci svela le sue sensazioni e le sue ambizioni con molta simpatia: «Oggi ho provato a dare il tutto per tutto, visto che la salita era corta, ma non son riuscito a stare coi migliori e per questo ho perso la maglia nera. Se mi danno qualcosa per arrivare ultimo, lotterò con tutte le mie forze. Ho ben figurato in pista, questo è il primo anno che dedico totalmente alla strada e non pensavo di arrivare fino a questo punto».
Pablo Lastras, esperto membro della Movistar, dichiara al termine della 17a tappa (Caravaggio-Vicenza) vinta dal compagno di squadra Giovanni Visconti: «Quello di oggi è un poker di vittorie storico per la Movistar. La differenza tra noi e le altre squadre è che abbiamo saputo modernizzarci»
Lo scalatore di Fucecchio Francesco Manuel Bongiorno esprime le sue sensazioni all'arrivo della 17a tappa, la Caravaggio-Vicenza. Oggi ha preferito tenere le forze per i prossimi giorni.
Seconda vittoria in quattro giorni per Giovanni Visconti, mattatore del finale della 17esima tappa, da Caravaggio a Vicenza. Per tutto il giorno è stata attiva una fuga a 4 (Rubiano, Dockx, Durbridge e Belkov) che ha avuto un vantaggio massimo di 5', poi con l'avvicinarsi della salita di Crosara (a circa 20 km dalla fine) il gruppo si è avvicinato. Sulle rampe di Crosara Rubiano è rimasto da solo in testa, poi dal gruppo è scattato Danilo Di Luca che si è rapidamente portato sul colombiano.