Dopo il giorno di riposo ed il trasferimento dal Trentino a Cracovia, riparte il Tour de Pologne con la 3a tappa, la più lunga della corsa, 226 km da Cracovia a Rzeszów. L'esito è deciso dalla volata compatta in cui emerge Thor Hushovd, come da pronostico. Frazione caratterizzata da una fuga a quattro, con Dyachenko, Matysiak, Mestre e Selvaggi al vento dopo 10 km. Vantaggio massimo di oltre 10' per loro dopo 80 km, poi BMC, Sky e Cannondale tirano, riducendo il gap.
Dopo la vittoria all'Alpe d'Huez all'ultimo Tour de France Christophe Riblon si aggiudica il traguardo del Passo Pordoi, epilogo della seconda tappa del Giro di Polonia. In fuga subito un gruppo numeroso, con Nibali, Pauwels, Pires, Paterski, Preidler, Lindeman, Le Bon, Benedetti, Huzarski, Stybar, Pate, Rohregger, Madrazo, Marczyński, Riblon e Casar. Diego Ulissi, vincitore ieri a Madonna di Campiglio, cade e perde molto terreno dai primi. A Canazei, dove inizia il Passo Pordoi, si presentano sei battistrada: Stybar, Paterski, Rohregger, Marczynski, Preidler e Rohregger.
La prima tappa del Tour de Pologne, 184.5 km da Rovereto a Madonna di Campiglio, vede la vittoria del Lampre-Merida Diego Ulissi. Subito una fuga con Matysiak, Pauwels, Van der Sande, Rowe, Agnoli, Huzarski e Duque. Prima della salita finale restano in avanti Huzarski e Pauwels, con il gruppo tirato dai Cannondale a 2'10". Superato il paese di Pinzolo inizia la salita verso Madonna di Campiglio e Pauwels stacca Huzarski, mentre il gruppo si fa sotto. Ai -12 km scatta Sarmiento e riprende Pauwels. Si portano allora in testa Marczynski, Valls e Howes.
Anche se scatterà da Rovereto si chiamerà Tour de Pologne, giunto alla sua settantesima edizione. Subito interessantissime le prime due frazioni, con arrivi in salita a Madonna di Campiglio ed al Passo Pordoi, quindi, dopo una giornata di riposo per consentire il trasferimento in Polonia, ripresa nella giornata di martedì 30. Prevista anche una conclusione a cronometro per quest'annata, con 37 chilometri contro il tempo da Wielicka a Cracovia. Presenti alcuni nomi molto interessanti, a partire da Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins, entrambi al rientro in gara dopo il Giro d'Italia.
Nonostante la partenza dall'Italia, nessuna formazione Professional del nostro paese è riuscita a conquistare una Wild Card per il Tour de Pologne: il direttore d'organizzazione Czeslaw Lang ha scelto la Nazionale di Polonia, la CCC Polsat Polkowice, la Colombia e la NetApp-Endura. Saranno quindi 23 le squadre in gara e ricordiamo che il Giro di Polonia sarà la prima corsa del World Tour a testare il progetto dell'UCI di squadre composte da 6 corridori anziché da 8.
Bradley Wiggins potrebbe non correre mai più un Tour de France. Lo ammette lo stesso corridore in un'intervista a The Guardian: «Ad essere onesti, non penso di essere pronto per fare quei sacrifici che ho fatto lo scorso anno, con la famiglia e via dicendo. Ho ottenuto ciò che volevo, che per me era il Tour de France. Se farò qualcos'altro dopo questo sarà qualcosa che voglio davvero fare, qualcosa per cui vorrò allenarmi duramente e fare veri sacrifici. Vincere il Tour è stata una gran cosa per me, un lungo viaggio durato quattro anni. Non so se lo rifarei.
Terminato trionfalmente il Giro d'Italia, Vincenzo Nibali adesso si prenderà un breve periodo di riposo e poi inizierà a preparare la seconda parte di stagione con il Tour de Pologne (27 luglio-3 agosto), corsa che quest'anno per la sua 70a edizione prenderà il via dal Trentino con due tappe molto spettacolari.