Finale al cardiopalma per l'USA Pro Challenge: nella crono di Denver, Vande Velde, Van Garderen e Leipheimer si giocano il successo finale. Alla fine è il capitano della Garmin a prevalere, piazzandosi 2° alle spalle di Phinney con 10" di ritardo. Van Garderen, 3° a 19", si prende il secondo gradino del podio a 21" superando di 3 secondi l'ex-leader Levi Leipheimer solo 9° di tappa a 43". Chiude con un'altra buona prestazione Vincenzo Nibali, settimo nella prova a cronometro con un ritardo di 37" da Phinney.
Cambio al vertice dell'USA Pro Cycling Challenge, nel giorno in cui arriva in porto una fuga da lontano e in cui il capoclassifica viene scalzato dal trono. La vittoria è andata a Rory Sutherland, emerso (in contropiede su Voigt sulla salita conclusiva) da una nutrita fuga che aveva preso le mosse in avvio di frazione e che comprendeva tra gli altri Paolo Longo Borghini e il giovane Fabio Aru.
La quinta tappa della Usa Pro Cycling Challenge viene vinta, come la frazione inaugurale, da Tyler Farrar. Nei 189 km da Breckenridge a Colorado Springs parte come al solito una fuga corposa. All'interno Francisco Colorado, Vincenzo Nibali, Carter Jones, Oliver Zaugg, Julian Kyer, Ivan Santaromita, Yevgeni Nepomnyachsniy, Biao Liu e Sergey Firsanov. Proprio Firsanov insieme a Nibali e Zaugg restano in testa sino agli ultimi chilometri ma i tre battistrada vengono ripresi dal gruppo. La volata finale vede Farrar prevalere su Phinney e Bazzana.
Si è mosso sulla prima salita di giornata, l'Independence Pass, emergendo da una nutrita fuga che si era avvantaggiata sul gruppo; l'hanno rivisto dopo l'arrivo. Di chi si parla? Di Jens Voigt, tornato al successo dopo oltre due anni (l'ultima affermazione risaliva a una tappa della Volta a Catalunya 2010). Il tedesco, a quasi 41 anni, nel frattempo è diventato una sorta di leggenda alla Chuck Norris, per i social network che inneggiano alle fantasiose imprese di "The Jensie".
Bel numero di Tom Danielson nella tappa regina del Usa Pro Cycling Challenge, da Gunnison ad Aspin: il corridore di casa (vive nella non lontana Boulder) si è riportato sulla fuga in corsa nella prima salita di prima categoria, il Cottonwood Pass, nella quale erano impegnati 18 uomini tra cui Agnoli e Fabio Aru. Danielson ha scollinato il passo con altri 5 atleti, tra cui Aru, e grazie all'aiuto di Zabriskie, ha mantenuto 2' di vantaggio sul gruppo di Van Garderen fino alla seconda salita lunga, l'Indipendence Pass, dove ha scollinato da solo.
È Tejay Van Garderen il vincitore della seconda tappa dello USA Pro Cycling Challenge. Lo statunitense della BMC ha preceduto sul traguardo in salita di Mt. Crested Butte il connazionale Christian Vande Velde ed il russo Ivan Rovny. Oggi come ieri, Vincenzo Nibali ha attaccato nelle prime fasi di corsa, subito dopo aver lasciato la sede di partenza, Montrose. Lungo i 159.6 km della tappa ha trovato l'aiuto di undici atleti: Jorge Castiblanco, Alex Howes, David Zabriskie, Rafael Infantino, Valerio Agnoli, Mathias Frank, Jens Voigt, Chris Baldwin, Craig Lewis, Matt Cooke e Julien El Fares.
Ritorno al successo per Tyler Farrar nella prima tappa dell'USA Pro Challenge: il velocista americano trova la vittoria a Telluride su un gruppo di una quarantina di unità, successo che mancava da più di un anno, dalla tappa di Redon del Tour de France l'anno scorso. Farrar si è messo dietro Bazzana (Tean Type 1) e Damiano Caruso (Liquigas).
Sarà Durango, una città dal nome molto western, ad accogliere il via dell'USA Pro Cycling Challenge, in Colorado; e a questa sfida all'Ok Corral accorreranno in 124, suddivisi in 16 squadre. 6 formazioni World Tour, tra cui la Liquigas che schiera una formazione quotatissima (con Nibali, Basso, Moser, Caruso e Agnoli tra gli altri). 5 saranno le Professional e 5 le Continental, a completare il quadro. Il dorsale numero 1 spetta al vincitore della corsa nel 2011, Levi Leipheimer. Qui la startlist completa.
La stagione di Andy Schleck è davvero travagliata e sempre più ricca di sorprese. Fratturatosi una vertebra al Criterium del Delfinato e costretto a saltare il Tour de France, Andy avrebbe dovuto correre la Vuelta a España.
Andy Schleck non disputerà la Vuelta a España, come inizialmente previsto. Lo fa sapere direttamente dalle pagine del suo blog Johan Bruyneel. Il minore dei fratelli lussemburghesi disputerà USA Pro Cycling Challenge (dal 20 al 26 agosto), il GP de Québec (7 settembre), il GP de Montréal (9 settembre), quindi i Mondiali nel Limburgo (23 settembre) per chiudere la stagione con le corse cinesi, il Tour of Beijing (dal 9 al 13 ottobre) ed il nuovissimo Tour of Hangzhou (dal 17 al 21 ottobre). «Sono felice di poter dire che Andy Schleck è pronto a tornare alle competizioni quanto prima.