La 5a tappa del Critérium del Delfinato, 139 km con partenza da Grésy-sur-Aix ed arrivo in salita a Valmorel vede subito lo scontro frontale tra Contador e Froome, con il primo che attacca ed il britannico che risponde al campione di Pinto, andando a vincere con una superiorità imbarazzante.
La settima tappa della Vuelta a España, 164 km da Huesca ad Alcañiz, con conclusione nell'autodromo "Motorland Aragón", va ancora a John Degenkolb, con Elia Viviani ad un soffio dalla vittoria. Dopo due chilometri vanno in fuga Javier Aramendia, Pablo Lechuga, Frantisek Rabon e Bertjan Lindeman. I quattro raggiungono un vantaggio massimo di 5' ma il gruppo si rifà sotto e tiene la situazione sotto controllo. A 55 dall'arrivo cadono Maskaant e T. Martin mentre a 14 km dall'arrivo un'altra caduta coinvolge Rigoberto Urán (all'arrivo pagherà 1'12").
Al Giro d'Austria era la giornata della cronometro di Podersdorf e ancora una volta c'è un corridore italiano davanti a tutti visto che Marco Pinotti ha dominato la prova portando i successi dei nostri corridori a sei in sette tappe. Marco Pinotti (BMC) ha coperto i 24.1 chilometri del percorso, tutti in pianura, a più di 52.1 km/h di media ed ha inflitto distacchi molto pesanti a tutti i rivali: il belga Kristoff Vandewalle ha fatto secondo a 32" mentre il ceco Frantisek Rabon (della Omega Pharma come Vandewalle) è arrivato terzo a 53".
Probabilmente non era nemmeno quotato dai bookmakers, fatto sta che Peter Sagan ha ottenuto a Puchov la 13esima vittoria stagionale, quella che gli vale la conferma come Campione Nazionale di Slovacchia (vestirà la maglia per il secondo anno consecutivo). Il corridore della Liquigas si è imposto in volata su Peter Velits e Patrik Tybor. Contestualmente a ciò, si è svolto anche il Campionato Nazionale ceco, conclusosi col successo (nella stessa volata di Sagan) di Milan Kadlec su Frantisek Rabon (inizialmente dato come vincitore dal fotofinish) e Jiri Polnicky.
Giornata di Campionati Nazionali a cronometro in tutt'Europa. La Danimarca vede il successo di Jakob Fuglsang condito dalle parole polemiche del RadioShack rivolte verso Bruyneel dopo la non convocazione per il Tour de France («Con questa siamo a 5 vittorie di squadra ed il Tour si adatta a me alla perfezione!»). In Norvegia la sorpresa è il 32enne Reidar Borgersen che si prende il lusso di rifilare 11" a Edvald Boasson Hagen e 42" a Lars Petter Nordhaug.