Con la Jianshanpi-Wutai di 146 km si è conclusa l'edizione 2016 del Tour de Taiwan: l'arrivo in quota agli 816 metri slm ha rivoluzionato la classifica, facendo felice Robbie Hucker. L'australiano dell'Avanti IsoWhey Sport ha staccato tutti i rivali e si è imposto con 14" di margine sullo spagnolo Francisco Mancebo (SkyDive Dubai) e 1'05" sull'iraniano Amir Kolahdozhagah (Pishgaman Giant Team).
Si è disputata in Giappone, ad Oshima, anche l'ultima prova dei campionati asiatici di ciclismo su strada. Nella gara in linea maschile corsa sulla distanza di 150 km il successo è andato a King Lok Cheung: l'atleta di Hong Kong ha staccato nelle fasi finali della corsa il beniamino di casa Yukiya Arashiro, giunto a 7". Con l'atleta della Lampre-Merida sale sul podio un altro nipponico, ossia l'esperto Fumiyuki Beppu (Trek-Segafredo) che ha chiuso 4'38" dopo il vincitore.
Seconda vittoria stagionale per Niccolò Bonifazio che ha conquistato l'ultima tappa del Tour of Japan. Il facile circuito di Tokyo ha premiato le ruote veloci ed il giovane ligure della Lampre-Merida ha preceduto l'australiano Brenton Jones e Nicolas Marini; per la formazione italiana sono arrivati successi anche nelle classifiche speciali con Valerio Conti primo della classifica a punti e Ilya Koshevoy che è stato il miglior giovane della corsa.
Secondo successo italiano in questa edizione del Giro del Giappone: la quinta tappa, un impegnativo circuito nella località di Izu, è stata vinta dal 22enne Valerio Conti, portacolori della Lampre-Merida che si era già messo in luce con il 4° posto nella frazione di Minami-Shinshu. Conti è riuscito ad arrivare al traguardo con 5" di vantaggio sul compagno di squadra Luka Pibernik con il francese Thomas Lebas che ha chiuso al terzo posto.
La quinta tappa del Tour of Japan, la tradizionale scalata in linea del Monte Fuji, è stata dominata alla grande dai corridori iraniani che si sono piazzati in cinque nelle prime cinque posizioni. A fare la voce grossa è stato soprattutto il Pishgaman Giant Team con Rahim Emami davanti a tutti e poi Askari, Mehrabani e Zargari dal terzo al quinto posto.
Dopo il prologo di domenica a Sakai che ha visto prevalere l'australiano Brenton Jones, il Tour of Japan è ripartito martedì con la prima tappa in linea, partita e conclusa a Inabe dopo 130.7 km. A vincere è stato Rafâa Chtioui; il tunisino della SkyDive Dubai ha sorpreso il resto del plotone, tagliando il traguardo con 15" sul primo gruppetto inseguitore. A regolarlo un altro membro della formazione emiratina, vale a dire l'esperto Francisco Mancebo.
Il tedesco Tino Thömel (RTS Santic) ha vinto in volata la quinta ed ultima tappa del Tour de Taiwain lasciandosi alle spalle Wouter Wipper, già vincitore di due frazioni, ed il greco Ioannis Tamouridis; decimo posto per l'italiano Marco Zanotti che con questo piazzamento ha concluso al quarto posto nella classifica a punti.
Tappa regina del Tour de Taiwan con arrivo in salita ai 2571 metri di Tataka e prevedibile dominio dei corridori iraniani che si sono piazzati in quattro ai primi quattro posti dell'ordine d'arrivo. La vittoria è andata al 29enne Mirsamad Pourseyedigolakhour, al secondo successo stagionale e già protagonista in questo Tour de Taiwan con due terzi posti: il portacolori della della Tabriz Petrochemical ha avuto la meglio sul rivale Rahim Emami della Pishgaman, staccato di soli 2" sul traguardo.
Dopo la vittoria nella prima tappa a Taipei l'olandese Wouter Wippert conquista anche la terza frazione del Tour de Taiwan, con partenza ed arrivo a Changhua County di 131.8 km. Il velocista della Drapac, al terzo successo in stagione, ha la meglio sul greco Ioannis Tamouridis (Synergy Baku Cycling Project), sull'iraniano Mirsamad Pourseyedigolakhour (Tabriz Petrochemical Team) e sul neozelandese Patrick Bevin (Avanti Racing Team).
Tappa altimetricamente abbastanza mossa e con finale in salita, la seconda di questo Tour de Taiwan, e puntualmente i corridori iraniani sono diventati grandi protagonisti: questa volta però ad esultare è stato il neozelandese Patrick Bevin che è riuscito a mettersi alle spalle Hossein Askari, Mirsamad Pourseyedigolakhour e Rahim Emami.