La 14a tappa del Tour de France, 1191 km da Saint-Pourçain-sur-Sioule a Lione, vede finalmente andare via la fuga e la vittoria è del nostro Matteo Trentin. Sono 18 gli uomini in avanscoperta: Bak (Lotto Belisol), Burghardt e Van Garderen (Bmc), Bakelants e Voigt (Radioshack), Gautier (Europcar), Vichot (FDJ.fr), Kadri (Ag2r), Brutt (Katusha), Erviti e Rojas (Movistar), Garcia (Cofidis), Trentin (Omega Pharma-Quick Step), Millar e Talansky (Garmin-Sharp), Albasini (Orica-GreenEDGE), Geschke (Argos-Shimano) e Simon (Sojasun).
Una Cannondale che ha lavorato per 115 km tirando il collo al gruppo, facendo staccare i velocisti più forti (Cavendish, Greipel, Kittel) sulla Croix de Mounis (a 110 dal traguardo) e resistendo al loro ritorno, preparando così il terreno per il primo successo di tappa di Peter Sagan al Tour de France 2013. Lo slovacco ad Albi (al termine della settima frazione) ha battuto Degenkolb, Bennati, Kwiatkowski, Boasson Hagen, Gavazzi, Gallopin, Vichot, Mori e Chavanel. Notevole la presenza di 3 italiani nei primi 10. In classifica Daryl Impey conserva la maglia gialla con 3" su Boasson Hagen.
La terza tappa del Bayern-Rundfahrt, 196.8 km da Viechtach a Kelheim, vede la vittoria del tedesco in forza alla MTN Qhubeka Gerald Ciolek. Dopo quindici chilometri vanno in fuga Blel Kadri Rubén Pérez e Jérôme Cousin. Raggiunto un vantaggio massimo che ha superato i 6', l'ultimo a cedere è stato Kadri. Il vincitore della Roma Maxima è stato ripreso dal gruppo ai -20 km. Nella volata finale Ciolek ha battuto il francese della FDJ Arnaud Démare ed il portacolori della IAM Cycling Heirich Haussler. Ai piedi del podio Ben Swift mentre al 5° posto troviamo Davide Cimolai.
Una grande impresa, quella messa a segno da Blel Kadri. Il 26enne francese della AG2R, partito in fuga al km 50, ha staccato i compagni d'azione a Rocca di Papa (a 40 km dal traguardo) e ha poi resistito, tutto solo, al ritorno di un gruppetto di contrattaccanti (con Nibali, Santambrogio, Reda e Rubiano) e del grosso del plotone, andando a vincere ai Fori Imperiali con pochi secondi di vantaggio.
Mancano ormai 10 km alla fine della Roma Maxima, e la situazione non è mutata di molto rispetto alla salita di Rocca di Papa. Sullo strappo dei Cappuccini (a 28 dalla fine) non è successo niente di particolare: Blel Kadri è rimasto in testa con un minutino di vantaggio su un gruppetto di contrattaccanti comprendente Nibali, Santambrogio, Reda e Rubiano. I 4 hanno staccato Timmer (fuggitivo del mattino che avevano raggiunto strada facendo) e hanno inglobato Andre Cardoso, altro attaccante della prima ora che aveva perso terreno da Kadri.
Sulla salita di Rocca di Papa, a 40 km dalla fine della Roma Maxima, Blel Kadri ha staccato i suoi compagni di fuga ed è rimasto da solo in testa (prima di avere un problema alla catena sulla successiva discesa). Ma le notizie importanti vengono dal gruppo: dopo un allungo d'assaggio del compagno dell'Astana Vanotti, Vincenzo Nibali è partito in progressione ai 39 km. Reda è stato il primo a rispondere al siciliano, e successivamente si sono accodati anche Rubiano e Santambrogio.