11a tappa: Tarbes - Val d'Aran-Pla-de-Beret [Spagna]
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All'undicesima tappa entrano finalmente in gioco i big della classifica, che battagliano sul Portillon e sulla salita di Val d'Aran, e consegnano alle cronache una vittoria di tappa di Denis Menchov nel giorno in cui Floyd Landis si veste di giallo.
Come sempre c'è da subito grande movimento. Allo sprint intermedio di Arcizac-Ez-Angles (km 17) McEwen (Davitamon) precede il suo compagno Steegmans e Gilbert (Française). Al km 31 partono all'attacco De La Fuente (Saunier) e Camano (Euskaltel). Si accodano Wegmann (Gerolsteiner) e Flecha (Rabobank), e la fuga prende consistenza. Al km 59 il vantaggio massimo, calcolato in 8'13".
La lotta per la maglia a pois accende tutti i traguardi Gpm. Sul Col du Tourmalet (Hors cat., km 75) la spunta De La Fuente su Wegmann, con Camano al terzo posto. In vetta Voeckler (Bouygues) allunga con Rasmussen (Rabobank) e poi se ne va da solo in discesa, quando i battistrada hanno oltre 4'30" di vantaggio. Nelle retrovie, invece, si notano la crisi nera di Mayo (Euskaltel), che poi si ritirerà (lasciano anche Lombardi della Csc e Cretskens della Quick Step), e la defaillance di Savoldelli (Discovery), che chiuderà la giornata al 50esimo posto di tappa, a 23'04" dai primi.
Voeckler resta tra i fuggitivi e il gruppo per tutto il Col d'Aspin (1a cat., sulla cui vetta al km 105 passa per primo Wegmann su De La Fuente e Flecha), e recupera molto, tanto da portarsi, sul successivo Col de Peyresourde, ad appena 30" dai primi. Ma il suo sforzo è vano, l'alsaziano non riesce a rientrare e viene risucchiato indietro. Sullo stesso Peyresourde Camano e Flecha perdono contatto da Wegmann e De La Fuente, col primo che viene rapidamente riassorbito dal gruppo (sempre tirato dalla AG2R della maglia gialla Dessel), e Flecha che lo sarà all'inizio del Col du Portillon.
Al Gpm di Col de Peyresourde (1a cat., km 136), De La Fuente anticipa Wegmann e Flecha. Identici i passaggi allo sprint intermedio di Luchon (km 151). Sul Portillon, al km 153, De La Fuente allunga. Al km 155 va in atto il forcing della T-Mobile, portato da Sinkewitz e poi da Kessler. Il gruppo si allunga immediatamente, e sono in tanti a mollare: tra i primi a saltare, proprio Dessel, che resta attorniato dai suoi compagni di squadra.
Al km 158 viene ripreso (e subito staccato) Wegmann, al km 159 perdono contatto Cunego (Lampre) e Hincapie (Discovery). Il gruppo dei migliori resta così composto da 16 uomini: Moreau (AG2R), Azevedo (Discovery), Arroyo e Karpets (Caisse), Zubeldia (Euskaltel), Menchov, Rasmussen e Boogerd (Rabobank), Leipheimer e Totschnig (Gerolsteiner), Klöden (T-Mobile), Landis (Phonak), Simoni (Saunier), Evans (Davitamon), Sastre e Frank Schleck (Csc). Al Gpm del Col du Portillon (1a cat., km 161) De La Fuente è sempre primo, con Rasmussen e Boogerd al secondo e al terzo posto.
In discesa cade Sastre, ma riparte prontamente, e rientrano tra i migliori Parra (Cofidis), Fothen (Gerolsteiner), Rogers (T-Mobile) e Cunego. Il veronese, appena rientrato, parte in contropiede accodandosi ad un attacco di Arroyo, al km 170. Sul lungo falsopiano in salita che precede l'ultimo colle, i due approfittano di un attimo di stasi in gruppo (ne approfitta anche il nutrito drappello della maglia gialla, che recupera 1'30" e si porta a circa 1' dai migliori), e guadagnano fino a 1'10", raggiungendo anche De La Fuente al km 178. Ma poi nel terzetto non c'è accordo, e l'insistito forcing di Rasmussen riporta sotto il gruppo, finché i tre in avanscoperta si rialzano, e vengono ripresi al km 181.
Sulla salita finale, proprio Cunego è il primo a gettare la spugna, al km 186, sotto i colpi dell'indemoniato Rasmussen, che dà tutto per favorire il suo capitano Menchov. Al km 188 salta anche uno stanchissimo De La Fuente (che però è riuscito nell'intento di riappropriarsi della maglia a pois). La selezione decisiva è opera di Boogerd, al km 195: il gruppo perde i pezzi, ed esplode definitivamente al km 198, sull'attacco di Menchov. Davanti restano in cinque: con il russo ci sono Landis, Leipheimer (che prova pure un contropiede), Evans e Sastre. Klöden non regge il ritmo, per un po' sembra tenere a tiro i primi, ma poi viene preso e staccato da Boogerd.
Al km 206 è Leipheimer a piazzare un nuovo scatto, ma Menchov è il più fresco e mena le danze, dapprima facendo staccare con la sua azione Evans e Sastre, poi scollinando in testa al Gpm di Puerto de Beret (1a cat., km 204), davanti a Landis e Leipheimer, e infine vincendo la tappa davanti a Leipheimer e Landis. Quest'ultimo, per soli 8", conquista la maglia gialla, malgrado l'immane sforzo di Dessel per conservarla.
Classifica a punti (Maglia verde)
1.McEwen (Davitamon) 217
2.Boonen (Quick Step) 188
3.Freire (Rabobank) 181
4.Bennati (Lampre) 165
5.Zabel (Milram) 148
6.Hushovd (Crédit) 134
7.Eisel (Française) 127
8.Paolini (Liquigas) 126
9.Isasi (Euskaltel) 97
10.Kopp (Gerolsteiner) 94
Classifica Gpm (Maglia a pois)
1.De La Fuente (Saunier) 80
2.Dessel (AG2R) 62
3.Wegmann (Gerolsteiner) 61
4.Rasmussen (Rabobank) 49
5.Mercado (Agritubel) 45
6.Boogerd (Rabobank) 41
7.Landaluze (Euskaltel) 38
8.Flecha (Rabobank) 36
9.Landis (Phonak) 35
10.Rinero (Saunier) 35
Classifica giovani (Maglia bianca)
1.Fothen (Gerolsteiner) 49h22'24"
2.Cunego (Lampre) a 12'00"
3.Sprick (Bouygues) a 27'16"
4.Dueñas (Agritubel) a 30'41"
5.Lövkvist (Française) a 31'39"