GP de Villers Cotterêts
Una splendida giornata estiva apre le danze del GP de Villers-Cotterêts, che si snoda lungo 13,8 km da percorrere 14 volte e che comprendono una lieve ascesa, la Côte d'Haramont, di 2,5 km.
La salita è terreno ideale per tentare una fuga, infatti proprio qui, nelle prime fasi di corsa prende il largo un sestetto formato da Tombak (Kalev), Claude (Bouygues), DaCruz (Française), Agnolutto (Agritubel), Van Mechelen (Chocolade Jacques) e Pütsep (AG2R). I fuggitivi non guadagnano più di 1'30" sul plotone, che li riassorbe al km 143.
Il gruppo non resta compatto a lungo: Geslin (Bouygues) e Ladagnous (Française) scattano e restano al comando per poco più di una tornata, per poi essere imitati da Leblacher (Française) e Médérel (Auber), a loro volta raggiunti da Vorganov (Omnibike), Van Heule (Chocolade Jacques), Muravyev (Jartazi) e Lelarge (Bretagne). Il gruppo si porta presto su di loro, quindi Muravyev decide di proseguire in solitaria rilanciando l'andatura.
Nel corso dell'ultima salita alla Côte d'Haramont, Emilien-Benoît Bergès (Auber) evade dal plotone e si porta sul battistrada. I due hanno il gruppo alle spalle ma riescono a mantenere un margine minimo, di pochi secondi, che consente loro di giocarsi la volata da soli. La spunta il francese, ottenendo a 23 anni la prima vittoria in carriera, precedendo appunto il kazako e lo svedese Ljungblad. Grazie all'ennesimo piazzamento (sesto), Lilian Jégou (Française) resta saldamente al comando della Coupe de France.
E.B.