La Flèche Wallonne
ALTIMETRIA, SCHEDA TECNICA E STARTING LIST
Quando meno te l'aspetti, Valverde torna allo scoperto: costantemente presente nelle posizioni di testa, emerge nei metri finali del Muro di Huy aggiudicandosi una corsa in cui a darsi battaglia sono stati quasi tutti gli atleti più forti del momento.
Il sole non c'è quest'oggi in Vallonia, però la temperatura è primaverile: il tempo non sarà d'impaccio ai corridori. Al km 25 una coppia evade dal plotone. Si tratta di Finot (Française) e di Arrieta (AG2R), che restano in avanscoperta per diversi km. Al secondo passaggio sul Muro di Huy (km 95) fanno registrare il loro vantaggio massimo sul gruppo, 7'35". Da qui in avanti, il vantaggio cala inesorabilmente fino ad annullarsi al km 122.
Intorno al km 140, Freire (Rabobank) allunga e Moos (Phonak) lo segue. La coppia resta al comando fino al km 178 (l'ultimo a desistere è lo spagnolo), senza mai acquisire un vantaggio superiore al minuto e trenta.
Alle loro spalle, il gruppo è costituito dapprima da una sessantina di corridori, ma con il passare dei km la selezione aumenta e c'è una notevole scrematura. In ogni in caso, tutti i migliori sono presenti.
Sulla Côte de Bohissau (km 173), la Csc con Lüttenberger e Voigt è autrice di un forcing notevole: la selezione non manca. In testa, insieme agli uomini di Riis ci sono le divise verdi della Liquigas, attivissime sin dall'inizio. Sulla salita si segnalano gli attacchi di Koldo Gil (Saunier) e di Bettini (Quick Step), tentativi che contribuiscono alla scrematura del plotone.
La salita termina e al comando (dietro a Freire e Moos) ci sono uomini come Di Luca (Liquigas), Marzoli (Lampre), Valverde (Caisse), Astarloa (Barloworld), Wesemann, Mazzoleni, Sinkewitz (T-Mobile), Van Summeren (Davitamon), Basso, Kroon, Schleck (Csc). La pianura aiuta i ritardatari, così il drappello si infoltisce con gli arrivi di altri atleti, fra cui Garate e Baguet (Quick Step) che tirano per il proprio capitano Bettini.
Lungo la Côte de Ahin (km 191), penultima asperità in programma, Freire viene raggiunto (Moos ha ceduto poco prima della salita) e Koldo Gil, scalatore spagnolo, attacca nuovamente ma viene presto rintuzzato. Kessler (T-Mobile), Astarloa, Bettini, e Valverde guadagnano alcuni metri finché in pianura vengono riacciuffati da un drappello tirato da Basso. È Schleck a provare la sortita in questo tratto, ma il tentativo non va in porto, e si mescola con la grande bagarre di questi km pianeggianti.
Sánchez González (Euskaltel), Schleck, Bettini, Di Luca, Valverde, Sinkewitz ed Etxebarria Alkorta (Liberty), quando mancano 7 km al traguardo, compongono il gruppo di testa. Ma prima dell'erta finale c'è una discesa che aiuta il ricongiungimento di diversi ritardatari, fra cui Marzoli.
Il Muro di Huy è ormai alle porte. Ai meno 2,7 km scatta Leukemans (Davitamon), poi sul Muro, ai 900 metri, prova Koldo Gil con una buona sparata, ma si pianta presto. Ai 700 metri è la volta di Sánchez González, rilevato ai 600 metri da Astarloa. L'ex iridato spagnolo viene raggiunto ai 400 metri, quando Etxebarria Alkorta si avvantaggia di qualche bicicletta, prima di essere raggiunto da Valverde, Di Luca, Kroon, Schleck, Sánchez González e Sinkewitz. Tra tutti il più forte si dimostra Valverde, che nella volata acquisisce i metri necessari per vincere la corsa, non lasciando scampo a Sánchez González, che si classifica secondo. Terzo è l'olandese Kroon, sesto il nostro Di Luca.
E.B.