1a tappa: Sedan - Charleville-Mézières
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L'esperto tulipano Erik Dekker si impone nella prima frazione del Critérium International, una corsa combattuta, selettiva e molto emozionante.
Scatti e controscatti si susseguono sin dai primi km. Il primo tentativo di una certa rilevanza ha inizio sulla sommità della Côte de Stonne (km 37), quando si portano al comando Zaballa (Caisse), Voigt (Csc), Le Mevel (Crédit) e Calzati (AG2R), inseguiti da Vladimir Efimkin (Caisse), Kirchen (T-Mobile), Antonio Olmo (Valenciana) e López García (Euskaltel). È al km 47 che i due drappelli si fondono.
Voigt si aggiudica il traguardo volante di La Chesne (km 57, i fuggitivi hanno 1'10" sul plotone) e tenta di proseguire solo nell'azione, ma non ci riesce. Viene quindi superato da tre contrattaccanti: Efimkin, Le Mevel e López García. Al km 100 questi tre atleti fanno registrare un margine di 2'45" sul plotone. La Csc allora decide di entrare in azione, coadiuvata dalla Rabobank, neutralizzando la fuga già al km 119.
Il forcing attuato da questi due team provoca nel plotone una forte selezione, che lo riduce a una trentina di unità, fra cui i favoriti. Ma 2 km dopo, in seguito a una caduta di Landis, la Phonak aumenta l'andatura e porta altri atleti al ricongiungimento con il gruppo dei migliori.
Ai -25 km il drappello di testa si disgrega e al comando rimangono in 8: Scholz (Gerolsteiner), Weening, Erik Dekker (Rabobank), McGee (Française), Astarloa (Barloworld), Grivko (Milram), Zaballa e Gutiérrez Palacios (Caisse). Basso (Csc) resta indietro, e allora da solo esce dal gruppo e di forza si riporta sui fuggitivi.
La scrematura però non è ancora terminata: Dekker allunga, lo seguono Basso, Grivko e Astarloa. Il quartetto ai -3 km ha una quindicina di secondi sugli immediati inseguitori. A 500 metri dall'arrivo l'ex campione del mondo spagnolo (favorito nello sprint ristretto) incappa in una caduta, sfiorando con la sua ruota anteriore quella posteriore di Grivko. Dekker per un soffio evita la caduta. Grivko ne approfitta per provare ad andarsene in solitaria, ma sul traguardo di Mézières Dekker e Basso ritornano su di lui e l'olandese vince e conquista la maglia di leader. Astarloa chiude a 18", ma gli viene conteggiato il ritardo di 10", in quanto caduto nell'ultimo chilometro.
E.B.