Giro dell'Emilia
ALTIMETRIA E SCHEDA TECNICA
Con un attacco a un chilometro dalla conclusione Gilberto Simoni si è imposto nell88esima edizione del Giro dellEmilia. Il trentino, già vincitore nel 2000, è stato il protagonista indiscusso della corsa soprattutto nelle fasi finali durante le quattro tornate con altrettante ascese al Santuario di San Luca.
Dopo la lunga fuga iniziale dello spagnolo Iñigo Chaurreau (AG2R), rimasto al comando dal km 45 al km 123, lungo la salita di Monzuno (km 120) al comando si è formato un drappello di 16 unità: Andrea Peron, Frank Schleck, Carlos Sastre, Nicki Sorensen (Team Csc), Davide Rebellin (Gerolsteiner), Mirko Celestino (Domina Vacanze), Marco Marzano e Gorazd Stangelj (Lampre-Caffita), Juan Miguel Mercado (Quick Step-Innergetic), Pieter Weening (Rabobank), Andrea Noè e Vladimir Miholjevic (Liquigas-Bianchi), Luca Mazzanti e Sergiy Matveyev (Ceramica Panaria-Navigare), Ivan Fanelli (Team L.P.R.) e Vladimir Efimkin (Team Barloworld-Valsir). Al GPM di Monzuno transita in prima posizione Sastre e, al termine della discesa, dal drappello di testa allunga Vladimir Efimkin. In breve il portacolori della Barloworld-Valsir guadagna 30 sul resto del gruppo che nel frattempo è rinvenuto sui contrattaccanti.
Raggiunto il battistrada, proprio ai piedi della salita che portava a San Luca, il primo attacco di Gilberto Simoni al quale ha risposto prontamente lo spagnolo Carlos Sastre. Poco dopo il passaggio sotto il traguardo sui due di testa si portano Davide Rebellin (Gerolsteiner), Luca Solari e Mirko Celestino (Domina Vacanze), Damiano Cunego (Lampre-Caffita), Juan Miguel Mercado (Quick Step-Innergetic), Vladimir Miholjevic (Liquigas-Bianchi) e Luca Mazzanti (Ceramica Panaria-Navigare). Successivamente sui battistrada si riportano anche Frank Schleck (Team Csc) e Alexander Areekev (Acqua & Sapone-Adria Mobil). Nelle tornate successive è sempre stato Gilberto Simoni ad imporre il proprio forcing nei tratti più impegnativi della salita di San Luca (1,9 km di lunghezza con pendenza media del 10% e massima del 18%), fino a quando, a un chilometro dal termine, ha sferrato lazione decisiva per tagliare a braccia alzate il traguardo con 6 su Frank Schleck e 8 su Mirko Celestino.
A cura di Stefano Bertolotti