13a tappa: Mezzocorona - Ortisei-St.Ulrich
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Successo sudamericano nel tappone dolomitico, con Parra che batte tutti dopo una giornata in fuga. Basso, in difficoltà sulla salita finale, deve cedere la maglia rosa a Savoldelli.
Bagarre sin dall'inizio, con tentativi di allungo (Schmitz è il primo a movimentare la corsa). Sulla salita di Monte San Pietro, e precisamente tra il km 27 e il km 32, tra uno scatto e l'altro si compone in testa un gruppo di 21 fuggitivi: Tiralongo, Parra, Rujano, Bellotti, Caucchioli, Belli, González Jiménez, Krauss, Horrach, Caruso, Noè, Valjavec, Bettini, Garrido, Rasmussen, Garate, Lobato, Joaquín Rodríguez, Blaudzun, Kessler e Schaffrath. Tra gli altri, si notano uomini più o meno di classifica, come Caucchioli, Garate, Valjavec, Belli, e le tre maglie delle classifiche speciali: Rujano in verde, Bettini in ciclamino, Krauss in azzurro.
Sul Costalunga Blaudzun si ferma e aspetta il gruppo col suo capitano Basso, Krauss va in difficoltà e si stacca, mentre in cima, al km 71, i fuggitivi toccano un vantaggio di 5'48" sul gruppo. I passaggi al Gpm (di seconda categoria): Rujano sprinta su Parra e Bellotti. Sulle prime salite di giornata, intanto, si ritirano Bertagnolli, De Jongh, Hesjedal, Veneberg, Fertonani. Al mattino non hanno preso il via Garzelli (a cui è stato diagnosticato un versamento di sangue nella regione lombare), McEwen, OGrady, Kirsipuu, Cooke, Vierhouten.
A Canazei il gruppo tirato dalla Csc riprende Krauss, e proprio nella località ai piedi del Passo Sella, al km 95, si tocca il vantaggio massimo da parte degli attaccanti: 8'10".
Sul Sella (km 106), prima categoria, Rujano precede Bellotti e Parra. Sul Gardena (km 117), seconda categoria, sempre Rujano scollina per primo, davanti a Parra e Noè.
Si giunge sul Passo delle Erbe, e al km 148 la Lampre lancia i suoi capitani: Cunego scatta e si mette al servizio di Simoni, che gli va appresso. Basso sembra accusare il colpo, si lascia sfilare nelle retrovie del gruppo, poi però torna in fretta davanti al gruppo, coi due compagni Zabriskie e Schleck, e si limita a controllare che il vantaggio di Cunego e Simoni non cresca oltre il mezzo minuto.
Tra i battistrada, in molti si staccano sul Passo delle Erbe: in cima tra i fuggitivi della prima ora restano Lobato (che ha tirato a lungo sulla salita), Garate, Valjavec, Noè, Tiralongo, Rujano, Parra, Caucchioli, Belli, Caruso e Kessler. Al Gpm (prima categoria, vetta al km 161) Garate anticipa Rujano e Parra, e il gruppo della maglia rosa, che al km 159 ha ripreso Cunego e Simoni, ha un ritardo di 5'45".
Ma gli inseguitori (tirati da Zabriskie e Schleck, compagni di Basso) guadagnano tra la discesa e il piano che precede la salita finale, e si portano a 3' netti al km 203. Non appena la strada torna ad impennarsi, perde contatto dai primi Lobato. Provano a scattare prima Caucchioli, poi Rujano, ma è Parra a dare una rasoiata efficace e ad andarsene, al km 207. Al suo inseguimento restano solo Garate, Caucchioli, Valjavec e Rujano, poi anche Valjavec molla.
Nel gruppo la Lampre impone un buon ritmo, con Vila. Basso perde sulla salita di Pontives i due compagni, e subisce l'attacco dei rivali: al km 212 scatta Cunego, ma è Simoni a piazzare l'allungo giusto. Savoldelli riesce a portarsi sul trentino, e addirittura lo stacca, involandosi verso la maglia rosa.
Nel frattempo Parra va a vincere la tappa, ma dietro Basso viene staccato praticamente da tutti i concorrenti per la classifica. Il sorprendente Di Luca riprende poi Simoni e riavvicina, con Gilberto, Savoldelli