Attacchi e contrattacchi, ritmo altissimo e gruppo compatto: questo l'avvio della tappa, con Martín Perdiguero che riesce a rafforzare la sua leadership grazie ad un abbuono di 3" conquistato ad uno sprint intermedio. Tra i più attivi in questa fase, Sylvain Chavanel e Beat Zberg. Ma la fuga buona parte al km 65 con Sprick e Isasi. I due ottengono un paio di minuti di vantaggio, poi dal gruppo si muovono in contropiede Hunter, Flecha, Arrieta e Fuentes, e si riportano sui battistrada al km 104.

Il sestetto è ben assortito, ma il vento contrario ne frena gli intenti, e il destino è segnato: al km 150 vengono ripresi Fuentes, Hunter, Isasi e Sprick, e restano in testa da soli Arrieta e Flecha. Ma i due superstiti vengono ripresi anche loro, al km 155, e allora allo sprint (anticipando tutti) Horrillo vince nettamente davanti a Hushovd e Corioni, sicuramente più specialisti di lui in volata