9a tappa: Menara Kuala Lumpur - Putrajaya
← Tappa precedenteTappa successiva →I saliscendi della prima parte del percorso invitano all'attacco, ed in effetti sono in tanti a muoversi, a più riprese, nei primi 20 km: Koji Fukushima, Van Dijck, Chmielewski, Poitschke, Borghi, Le Mevel, poi Scarselli e Nuno Ribeiro. Questi ultimi due vengono poi ripresi da un gruppetto avvantaggiatosi sulla salitella di Tekali, gruppetto che vede la presenza di Cox e Rujano, primi due in classifica, e di Kannemeyer, Pérez Arango, Illiano, Danielson, Ghisalberti, Palumbo, Pérez Cuapio, Van de Walle, Grajales, O'Neill, Susanto, House, Winn, Raisin.
Sulla salita, prima della vetta, attacca Rujano, che però viene contenuto dai Barloworld. Sulla successiva salita di Bukit Hulu Beranang scappa Leblacher, mentre il gruppo rinviene sugli altri fuggitivi. Emerge anche Pérez Arango, che supera il francese e scollina per primo sulla vetta di prima categoria. Alle sue spalle Leblacher, poi Maxim Iglinskiy, quindi Allegrini e Verheyen a oltre un minuto, col gruppo a un paio di minuti.
In discesa Iglinskiy rinviene su Leblacher, mentre dal gruppo emerge Creed e raggiunge Verheyen, che ha nel frattempo staccato Allegrini. Quindi anche Baranowski si porta su questi ultimi, ma i distacchi non sono enormi: al km 46 Pérez Arango ha 48" sui primi due inseguitori e 1'40" sul terzetto, col gruppo a 2'17". Al km 55 i due gruppi inseguitori si fondono, e dal plotone emerge Fukushima (ancora lui), che nel giro di 5 km si porta sui 5, anche se ormai il gruppo è vicino.
Fukushima prova ad avanzare, con lui Baranowski e Kopp (giunto da dietro). I 3 si portano sul battistrada, e il vantaggio torna ad aumentare (arriva a 1'20"). Sull'ultima salita, un'altra seconda categoria (Jeram Toi), Rujano prova l'estremo attacco a Cox: rintuzzato un'altra volta. Al km 111 il vantaggio massimo dei fuggitivi: 2'05". A quel punto la Panaria inizia a organizzarsi per annullare il tentativo.
A 25 km dalla fine Koji Fukushima prova l'ennesima evasione solitaria: ottiene un vantaggio di 42" sui tre ex compagni di fuga, ma già al km 150 il gruppo è a soli 22" da lui. Ripreso il giapponese al km 154, ci si accinge all'ennesimo sprint. Vince, per la quarta volta nel Langkawi 2005, Graeme Brown, davanti a un Salomone in crescita e a un Lancaster che come al solito non si è risparmiato per tirare la volata al suo capitano in Panaria, essendo ugualmente riuscito a centrare un altro podio