CAMPIONATO DEL MONDO SU STRADA
(Gara disputata a Verona)
Terzo titolo mondiale per Oscar Freire, che piega in volata un gruppetto di pochi uomini rimasti in testa alla corsa dopo i 18 giri (14,75 km ciascuno) del circuito veronese, caratterizzato dalla salita delle Torricelle.
Al primo giro va in fuga Le Mevel, raggiunto al quarto da Efimkin, mentre Pagliarini fallisce il tentativo di aggancio al fuggitivo. Vantaggio massimo di circa 7', il gruppo lascia fare, l'Italia non alza il ritmo, i velocisti ringraziano. Al decimo giro (km 135 circa) attacca Jimenez Sanchez, e in contropiede va Nardello, che forza e prova a portare in fuga un gruppetto. Continui capovolgimenti di fronte provocano una sorta di frazionamento del gruppo, e davanti, a inseguire Le Mevel ed Efimkin, restano in 30: Duma, Baldwin, Moerenhout, Duque, Pellizotti, Zaballa, Pugaci, Popovych, McCartney, Sabido, Van Goolen, Van Summeren, Perez Rodriguez, Vainsteins, Trenti, Fofonov, Horrillo, Scott Davis, Tschopp, Frigo, Kessler, Ardila, Jimenez Sanchez, Petito, Calzati, Nozal, Schumacher, Mazzanti, Klyuev, Fothen e Victorino Nelson. 4 italiani nel gruppo attaccante non bastano a far sì che la stessa Italia insegua i fuggitivi, annullando il tentativo sulla salita delle Torricelle al dodicesimo giro (gli attaccanti hanno già preso Le Mevel ed Efimkin).
In contropiede partono Calzati, Zampieri, Moerenhout, Hoj e Huzarski, ma in quello stesso giro (km 170 circa) Bettini incappa in una foratura. Cambia la ruota due volte, e alla seconda sbatte il ginocchio contro lo sportello dell'ammiraglia di Ballerini, provocandosi una contusione al nervo che lo mette fuori causa: si ritirerà (insieme a Petito) all'inizio del sedicesimo giro, dopo aver invano provato a restare in gara. Intanto gli altri italiani inseguono, insieme agli australiani, i 5 fuggitivi (e Kostyuk, che nel frattempo si è frapposto tra attaccanti e gruppo).
Annullato l'attacco a 5 al km 225 circa, negli ultimi due giri e mezzo restano davanti un'ottantina di uomini, tutti i più forti. Tirano ancora gli italiani, con Frigo. Garzelli si ritira in avvio di 17esimo giro, e passano in testa gli spagnoli, fin lì molto coperti. Breve evasione di Calcagni, poi in cima alla penultima ascesa alle Torricelle (tirata a tutta da Perez Rodriguez e poi dagli italiani) Basso prova l'allungo, attirando su sé Boogerd. Ma in discesa rientrano anche gli altri, sono circa 30, tra loro si deciderà il mondiale.
All'ultimo giro, ancora sulle Torricelle, sono ancora gli spagnoli (Mancebo e Perez Rodriguez) a fare l'andatura. A metà scalata scatta Rasmussen, su di lui si porta Boogerd, poi arriva Basso, e quindi c'è lo scatto di Freire. In cima sono in 6: Freire, Basso, Cunego, Boogerd, Valverde e infine O'Grady. In discesa rientrano in una dozzina, all'ultimo chilometro Vinokourov prova ad anticipare lo sprint ma lo riprendono. Valverde tira la volata a Freire, che si impone su Zabel, secondo per l'ennesima volta, e su Paolini, che con il bronzo onora l'impegno dell'Italia