L'impresa della settimana la compie Felix Cardenas, che parte, dietro a Zaballa e insieme a Lopez de Munain, Valjavec, Gustov e Arrieta, al km 3 e resta, unico e solo, in fuga fino al traguardo, che taglia a braccia alzate: dei 9'33" di vantaggio massimo, toccati al km 30, gli restano appena 29" su Perez Fernandez, ma tanto basta per regalargli il successo di tappa (e la maglia di leader della classifica degli scalatori), mentre i suoi compagni di fuga vengono inghiottiti dal gruppo a più riprese: Zaballa sul Puerto de Honduras (vetta al km 100), Gustov sull'Alto de El Cerro (km 131), Lopez de Munain prima e poi anche Valjavec e Arrieta sull'ultima salita, quella che porta al traguardo della stazione sciistica di La Covatilla.

Su questo colle si consumano anche i giochi di classifica: solito ritmo forsennato della Liberty Seguros, ma stavolta ne fa le spese anche Nozal (mentre Cunego si è già staccato sulla salita di El Cerro e arriverà 55esimo a 19'26". Garzelli sarà invece 23esimo a 4'26" dal vincitore). E' una corsa a eliminazione: restano davanti in una decina, tutti i migliori (a parte Landis e Beltran), quando Heras attacca a 7 km dalla vetta. Valverde va in crisi, Mancebo in qualche modo si difende, il sorprendente Santiago Perez tiene le ruote della maglia oro, e addirittura la stacca a 2 km dal traguardo.

Tanti ritiri: Ongarato, Boven, Martinez Trinidad, Burgos, Jufre, Vandborg, Pütsep, Zabriskie, Arreitunandia