Nulla cambia in classifica, molto invece nella carriera di Robert Hunter, che da velocista vince su un arrivo in salita, e fatica a crederci lui per primo. Il sudafricano fa parte di una fuga a 9 partita al km 47: insieme a lui ci sono Ongarato, Van Goolen, Rast, Wuyts, Stevens, Zanotti, Zintchenko e Cortinovis. Ma questi ultimi due sono troppo vicini in classifica, e il gruppo non concede spazio, così dopo 10 km di fuga si rialzano e si fanno riassorbire dagli inseguitori, esattamente come anche Zanotti e Stevens.

Gli altri 5 invece vanno, in perfetto accordo, e guadagnano fino a 10' netti (al km 146). Al sicuro da un possibile rientro del plotone, i fuggitivi si giocano il successo di giornata sulla salita finale. Allungano, ai 3 km, Hunter e Rast, mentre Ongarato e Wuyts gettano la spugna. Van Goolen resta a galleggiare a metà strada, e gli manca la forza di riprendere i due attaccanti, che così arrivano a disputare lo sprint a due: e Hunter, implacabile, domina il collega e vince a braccia alzate, mentre il gruppo, in recupero, non vede azioni significative: buon per Ullrich e per il suo mantenimento della maglia gialla