AMSTEL GOLD RACE
A 18 km dal traguardo, sul Fromberg, terz'ultimo muro di giornata, Davide Rebellin decide di allungare, e gli si accoda il miglior uomo che potesse sperare di portarsi appresso in una fuga all'Amstel: Michael Boogerd. I due vanno forte e le trenate di Boogerd imprimono indubbiamente una marcia in più all'attacco, tanto è vero che i due prendono il largo, ed è inutile il tentativo di Di Luca di tornare su di loro. Lo sprint a due in cima al Cauberg vede Boogerd partire lungo, ai 300 metri. Rebellin non perde contatto e scavalca l'olandese ai 50 metri, per tornare a vincere in Coppa del Mondo dopo 7 anni.
I due fuggitivi emergono da un gruppetto di 6, isolatosi in testa sull'Eyserbosweg (a 21 km dal traguardo), quando Matthias Kessler risponde a uno scatto di Landis e resta solo davanti. Sul tedesco si porta Bettini, che tira con sé Rebellin, Boogerd, Di Luca e Van Petegem. I 6 sono tutti corridori di primo piano, l'azione è decisiva. Bettini è indiavolato, allunga ancora con Rebellin subito dopo l'Eyserbosweg, ma non appena si esaurisce la spinta di Paolino e il gruppetto torna compatto, in contropiede Rebellin piazza il suo scatto sul Fromberg.
Dietro ai primi 4 inseguitori, intanto, c'è aria di smobilitazione, a parte un tentativo di Dekker di riportarsi sul gruppetto di Bettini. Fino alle fasi decisive sopra descritte, poco di rilevante era successo: una bella fuga di Van Summeren e Kuyckx nella prima metà della corsa, qualche scatto poco efficace (Kolobnev, Horrillo, Wrolich, Moerenhout, Coenen, Caruso), un tentativo a 4 con Van Goolen, Lotz, Mazzoleni e Serguei Ivanov, un allungo di Popovych a 26 km dalla fine