Alexandre Vinokourov, quasi impossibilitato a vincere la sua terza Parigi-Nizza consecutiva (è sempre a più di 5' di ritardo in classifica), vuole però lasciare qualche segno. E sulla Côte de Buisson, ai 12 km, fa un numero, se ne va da solo dal gruppetto di testa e riesce a conservare pochi secondi di vantaggio fino al traguardo (per dedicare la vittoria all'amico Kivilev, scomparso un anno fa su queste strade). Ma la frazione, oltre che dal successo di Vinokourov e da una fuga (durata dal km 10 al 190, a 25 dal traguardo) di Unai Etxebarria, Baranowski e Aitor Osa, è caratterizzata da una nuova azione del Team Csc, che ai 20 km sfrutta ancora (come nella seconda tappa) il forte vento sul tracciato per frazionare il gruppo in diversi tronconi. E davanti rimangono, con Jaksche, Bartoli, Julich, Voigt e Schleck, soltanto Rebellin, Hincapie, Cooke e lo stesso Vinokourov: l'azione del Csc riesce quindi solo in parte, visto che Rebellin, secondo in classifica, resta molto vicino a Jaksche. Da segnalare, infine, il ritiro di McEwen prima della partenza