Al secondo sabato di gara si comincia finalmente a far sul serio: non ci sono salite impossibili sulla strada che va da Villena a Xorret del Catí, ma il percorso è ugualmente sfiancante: non c'è un attimo di tregua attraverso le 8 rampe (di cui solo la metà sono considerate valide per la classifica Gpm, e parliamo di tre colli di 2a categoria e uno di 3a) che si susseguono prima della scalata al durissimo Alto de Xorret del Catí, che separerà definitivamente il grano dal loglio: neanche 4 km di scalata, ma pendenze infami: a partire dal chilometro e mezzo di salita, e fino al chilometro 3.5, 2000 metri con pendenza costantemente sopra al 13%, e non di rado ben oltre il 20. Dopo lo scollinamento, l'uomo (o il gruppetto) che si sarà avvantaggiato dovrà conservare il margine nei 3 km che separano il Gpm dal traguardo. Sarà indubbiamente una giornata che il gruppo vivrà con una certa mestizia, dopo la morte del massaggiatore Sky, Txema González. Il team inglese, scosso per la scomparsa del suo collaboratore, e in segno di lutto, non prenderà il via da Villena, abbandonando così la Vuelta prima dell'ottava tappa.
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nicholasroche: Montando un 28 dietro per l'ultima salita! A quanto pare è davvero tosta!! In bocca al lupo, Nico! :-)
CARLOSBARREDO: Chema riposa in pace! E un abbraccio a tutto il team Sky!
jacopoguarnieri: Condoglianze alla famiglia del massaggiatore che è morto oggi. Triste notizia per tutti noi e per il Team Sky
laurenstendam: Tappa difficile per me, mi sentivo come Rocky dopo 14 round. Ma per fortuna c'è sempre un 15!
ChristianVDV: L'altra notte ero davvero invidioso dell'assenza di olfatto di @ryder_hesjedal, che divide la camera con @dzabriskie
Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.