Il Portale del Ciclismo professionistico

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Al secondo sabato di gara si comincia finalmente a far sul serio: non ci sono salite impossibili sulla strada che va da Villena a Xorret del Catí, ma il percorso è ugualmente sfiancante: non c'è un attimo di tregua attraverso le 8 rampe (di cui solo la metà sono considerate valide per la classifica Gpm, e parliamo di tre colli di 2a categoria e uno di 3a) che si susseguono prima della scalata al durissimo Alto de Xorret del Catí, che separerà definitivamente il grano dal loglio: neanche 4 km di scalata, ma pendenze infami: a partire dal chilometro e mezzo di salita, e fino al chilometro 3.5, 2000 metri con pendenza costantemente sopra al 13%, e non di rado ben oltre il 20. Dopo lo scollinamento, l'uomo (o il gruppetto) che si sarà avvantaggiato dovrà conservare il margine nei 3 km che separano il Gpm dal traguardo. Sarà indubbiamente una giornata che il gruppo vivrà con una certa mestizia, dopo la morte del massaggiatore Sky, Txema González. Il team inglese, scosso per la scomparsa del suo collaboratore, e in segno di lutto, non prenderà il via da Villena, abbandonando così la Vuelta prima dell'ottava tappa.

Villena

Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.

Xorret del Catí

Fu José Maria Jiménez, el Chava, ad aprire la storia d'amore tra la Vuelta e l'arrivo di Xorret del Catí: un arrivo tosto (specie se posto in cima alla salita), ma non ancora di alta montagna. Un perfetto antipasto, insomma. Quel giorno del 1998 (era un 10 settembre) il forte scalatore della Banesto mise in fila tutti, arrivando da solo davanti a Heras, Jalabert, Armstrong (che rientrava in un GT dopo il tumore), Camenzind e Olano, che poi andò a vincere quella Vuelta, malgrado el Chava avesse messo a segno, dopo quella di Xorret, altre tre vittorie in salita. In seguito un altro Jiménez (Eladio) vinse due volte nel centro alicantino (2000 e 2004), mentre l'anno scorso arrivò in porto la fuga solitaria di Gustavo César Veloso.

Marco Grassi
Villena

Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.

Xorret del Catí

Fu José Maria Jiménez, el Chava, ad aprire la storia d'amore tra la Vuelta e l'arrivo di Xorret del Catí: un arrivo tosto (specie se posto in cima alla salita), ma non ancora di alta montagna. Un perfetto antipasto, insomma. Quel giorno del 1998 (era un 10 settembre) il forte scalatore della Banesto mise in fila tutti, arrivando da solo davanti a Heras, Jalabert, Armstrong (che rientrava in un GT dopo il tumore), Camenzind e Olano, che poi andò a vincere quella Vuelta, malgrado el Chava avesse messo a segno, dopo quella di Xorret, altre tre vittorie in salita. In seguito un altro Jiménez (Eladio) vinse due volte nel centro alicantino (2000 e 2004), mentre l'anno scorso arrivò in porto la fuga solitaria di Gustavo César Veloso.

Villena

Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.

Xorret del Catí

Fu José Maria Jiménez, el Chava, ad aprire la storia d'amore tra la Vuelta e l'arrivo di Xorret del Catí: un arrivo tosto (specie se posto in cima alla salita), ma non ancora di alta montagna. Un perfetto antipasto, insomma. Quel giorno del 1998 (era un 10 settembre) il forte scalatore della Banesto mise in fila tutti, arrivando da solo davanti a Heras, Jalabert, Armstrong (che rientrava in un GT dopo il tumore), Camenzind e Olano, che poi andò a vincere quella Vuelta, malgrado el Chava avesse messo a segno, dopo quella di Xorret, altre tre vittorie in salita. In seguito un altro Jiménez (Eladio) vinse due volte nel centro alicantino (2000 e 2004), mentre l'anno scorso arrivò in porto la fuga solitaria di Gustavo César Veloso.

Villena

Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.

Xorret del Catí

Fu José Maria Jiménez, el Chava, ad aprire la storia d'amore tra la Vuelta e l'arrivo di Xorret del Catí: un arrivo tosto (specie se posto in cima alla salita), ma non ancora di alta montagna. Un perfetto antipasto, insomma. Quel giorno del 1998 (era un 10 settembre) il forte scalatore della Banesto mise in fila tutti, arrivando da solo davanti a Heras, Jalabert, Armstrong (che rientrava in un GT dopo il tumore), Camenzind e Olano, che poi andò a vincere quella Vuelta, malgrado el Chava avesse messo a segno, dopo quella di Xorret, altre tre vittorie in salita. In seguito un altro Jiménez (Eladio) vinse due volte nel centro alicantino (2000 e 2004), mentre l'anno scorso arrivò in porto la fuga solitaria di Gustavo César Veloso.

Villena

Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.

Xorret del Catí

Fu José Maria Jiménez, el Chava, ad aprire la storia d'amore tra la Vuelta e l'arrivo di Xorret del Catí: un arrivo tosto (specie se posto in cima alla salita), ma non ancora di alta montagna. Un perfetto antipasto, insomma. Quel giorno del 1998 (era un 10 settembre) il forte scalatore della Banesto mise in fila tutti, arrivando da solo davanti a Heras, Jalabert, Armstrong (che rientrava in un GT dopo il tumore), Camenzind e Olano, che poi andò a vincere quella Vuelta, malgrado el Chava avesse messo a segno, dopo quella di Xorret, altre tre vittorie in salita. In seguito un altro Jiménez (Eladio) vinse due volte nel centro alicantino (2000 e 2004), mentre l'anno scorso arrivò in porto la fuga solitaria di Gustavo César Veloso.

Villena

Centro della Comunidad Valenciana, oltre 30mila abitanti e un territorio ricco di testimonianze storiche che vanno dal paleolitico all'età del bronzo, dal Medio Evo al periodo d'oro della monarchia spagnola. Senza ovviamente saltare la fase araba: il Castillo de la Atalaya, che domina la città, fu costruito proprio dagli arabi e tuttora è il monumento più importante di Villena. La quale, in anni recenti, ha brillato per indole ospitale: nel momento in cui l'immigrazione si è fatta più numerosa (soprattutto dal Sudamerica), l'amministrazione locale ha varato un "Piano di integrazione dell'immigrazione a Villena": era il 2004, e i villenenses erano già nel futuro.

Xorret del Catí

Fu José Maria Jiménez, el Chava, ad aprire la storia d'amore tra la Vuelta e l'arrivo di Xorret del Catí: un arrivo tosto (specie se posto in cima alla salita), ma non ancora di alta montagna. Un perfetto antipasto, insomma. Quel giorno del 1998 (era un 10 settembre) il forte scalatore della Banesto mise in fila tutti, arrivando da solo davanti a Heras, Jalabert, Armstrong (che rientrava in un GT dopo il tumore), Camenzind e Olano, che poi andò a vincere quella Vuelta, malgrado el Chava avesse messo a segno, dopo quella di Xorret, altre tre vittorie in salita. In seguito un altro Jiménez (Eladio) vinse due volte nel centro alicantino (2000 e 2004), mentre l'anno scorso arrivò in porto la fuga solitaria di Gustavo César Veloso.

Meteo

Villena ore 13
Benifallím ore 14.45
Xorret del Catí ore 17.45

Soggetti Alternativi

Seconda partecipazione alla Vuelta per lui (nel 2008 finì con un discreto 21esimo posto). Atleta messosi in mostra già nelle categorie giovanili (nel 2005 fu campione nazionale spagnolo tra gli Under 23), finora ha raccolto un solo successo nella massima categoria, una tappa alla Vuelta Comunidad de Madrid 2007. Non sono mancate però alcune buone prestazioni sia in gare in linea dal percorso selettivo sia in brevi corse a tappe (spicca il 3° posto alla Vuelta Asturias 2009). E'assai adatto ai percorsi misti visto che si difende molto bene in salita ed ha anche buon spunto veloce, anche se finora ha corso quasi sempre in patria. Affronta questa Vuelta in appoggio al leader Gomez Marchante ma potrebbe giocarsi le sue chanche. E allora...baila Moreno!

Vivian Ghianni

Seconda partecipazione alla Vuelta per lui (nel 2008 finì con un discreto 21esimo posto). Atleta messosi in mostra già nelle categorie giovanili (nel 2005 fu campione nazionale spagnolo tra gli Under 23), finora ha raccolto un solo successo nella massima categoria, una tappa alla Vuelta Comunidad de Madrid 2007. Non sono mancate però alcune buone prestazioni sia in gare in linea dal percorso selettivo sia in brevi corse a tappe (spicca il 3° posto alla Vuelta Asturias 2009). E'assai adatto ai percorsi misti visto che si difende molto bene in salita ed ha anche buon spunto veloce, anche se finora ha corso quasi sempre in patria. Affronta questa Vuelta in appoggio al leader Gomez Marchante ma potrebbe giocarsi le sue chanche. E allora...baila Moreno!

Seconda partecipazione alla Vuelta per lui (nel 2008 finì con un discreto 21esimo posto). Atleta messosi in mostra già nelle categorie giovanili (nel 2005 fu campione nazionale spagnolo tra gli Under 23), finora ha raccolto un solo successo nella massima categoria, una tappa alla Vuelta Comunidad de Madrid 2007. Non sono mancate però alcune buone prestazioni sia in gare in linea dal percorso selettivo sia in brevi corse a tappe (spicca il 3° posto alla Vuelta Asturias 2009). E'assai adatto ai percorsi misti visto che si difende molto bene in salita ed ha anche buon spunto veloce, anche se finora ha corso quasi sempre in patria. Affronta questa Vuelta in appoggio al leader Gomez Marchante ma potrebbe giocarsi le sue chanche. E allora...baila Moreno!

Seconda partecipazione alla Vuelta per lui (nel 2008 finì con un discreto 21esimo posto). Atleta messosi in mostra già nelle categorie giovanili (nel 2005 fu campione nazionale spagnolo tra gli Under 23), finora ha raccolto un solo successo nella massima categoria, una tappa alla Vuelta Comunidad de Madrid 2007. Non sono mancate però alcune buone prestazioni sia in gare in linea dal percorso selettivo sia in brevi corse a tappe (spicca il 3° posto alla Vuelta Asturias 2009). E'assai adatto ai percorsi misti visto che si difende molto bene in salita ed ha anche buon spunto veloce, anche se finora ha corso quasi sempre in patria. Affronta questa Vuelta in appoggio al leader Gomez Marchante ma potrebbe giocarsi le sue chanche. E allora...baila Moreno!

Seconda partecipazione alla Vuelta per lui (nel 2008 finì con un discreto 21esimo posto). Atleta messosi in mostra già nelle categorie giovanili (nel 2005 fu campione nazionale spagnolo tra gli Under 23), finora ha raccolto un solo successo nella massima categoria, una tappa alla Vuelta Comunidad de Madrid 2007. Non sono mancate però alcune buone prestazioni sia in gare in linea dal percorso selettivo sia in brevi corse a tappe (spicca il 3° posto alla Vuelta Asturias 2009). E'assai adatto ai percorsi misti visto che si difende molto bene in salita ed ha anche buon spunto veloce, anche se finora ha corso quasi sempre in patria. Affronta questa Vuelta in appoggio al leader Gomez Marchante ma potrebbe giocarsi le sue chanche. E allora...baila Moreno!

Seconda partecipazione alla Vuelta per lui (nel 2008 finì con un discreto 21esimo posto). Atleta messosi in mostra già nelle categorie giovanili (nel 2005 fu campione nazionale spagnolo tra gli Under 23), finora ha raccolto un solo successo nella massima categoria, una tappa alla Vuelta Comunidad de Madrid 2007. Non sono mancate però alcune buone prestazioni sia in gare in linea dal percorso selettivo sia in brevi corse a tappe (spicca il 3° posto alla Vuelta Asturias 2009). E'assai adatto ai percorsi misti visto che si difende molto bene in salita ed ha anche buon spunto veloce, anche se finora ha corso quasi sempre in patria. Affronta questa Vuelta in appoggio al leader Gomez Marchante ma potrebbe giocarsi le sue chanche. E allora...baila Moreno!

VueltaTweet

nicholasroche: Montando un 28 dietro per l'ultima salita! A quanto pare è davvero tosta!! In bocca al lupo, Nico! :-)

CARLOSBARREDO: Chema riposa in pace! E un abbraccio a tutto il team Sky!

jacopoguarnieri: Condoglianze alla famiglia del massaggiatore che è morto oggi. Triste notizia per tutti noi e per il Team Sky

laurenstendam: Tappa difficile per me, mi sentivo come Rocky dopo 14 round. Ma per fortuna c'è sempre un 15!

ChristianVDV: L'altra notte ero davvero invidioso dell'assenza di olfatto di @ryder_hesjedal, che divide la camera con @dzabriskie

VueltApuesta

BASTA volate, non se ne può più. Esce fuori una volata di quelle veloci e Petacchi che fa? chiude Cavendish e va a vincere. Cioè, non è che non sono contento, d'altronde se ricordate ho Petacchi per la classifica a punti, ma insomma..l'imprevedibilità ha dominato (e mi ha ciulato un po' di soldi, tra l'altro). Cosa ho capito? Che è stato un errore puntare su Cavendish senza treno, se il britannico dell'isola di Man non è al 100% senza che qualcuno gli tiri la volata non vince.
Magra consolazione, ieri ci abbiamo rimesso tutti indistintamente (credo sia la prima volta in questa Vuelta), di conseguenza la classifica è la seguente:

1) SQUALO DELLO STRETTO +83                          
2) SHORT_ARM +16
3) Salvatore77 + 4
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Subsonico -2.56
7) Monsieur40% -3
8) Admin, Toro, Elihu, Albe89 -5
12) Pitoro -6
12) Pepp -8
13)Rizz23 -20.65
14) Seb  -26
15) Abajia - 153

Ottava tappa. Cambiamo scenario, dunque. Come possiamo definirla? Una tappa di media montagna, tutto sommato. Non ci sono quelle salite che creano gruppetti da velocisti con mezz'ora di ritardo. Però Xorret del Catí è una di quelle salite tipo Mende, che fanno distacchi leggeri ma sicuri.

L'interrogativo più grande, dal punto di vista delle quote, è: vale la pena giocare i big per la tappa o c'è il rischio che arrivi la fuga? Essendo mancate appunto, fino ad ora, le tappe che allungano la classifica, può darsi che i big tengano corsa cucita anche oggi per non portare su qualche elemento scomodo. In questo caso, l'8° tappa potrebbe essere un discorso tra Joaquin Rodriguez (3.25) e Anton (7), mentre è irrealistica la quota affidata a Nibali (4.75) che dovrebbe pregare che nessuno se ne vada in salita per vincere la tappa (o allungare in discesa). In attesa dell'ispirazione, il sottoscritto fa giocate leggere puntando sui giovani columbia nei testa a testa. 1,3 € a testa per Velits (2.10) e Van Garderen (2,75), rispettivamente contro Roche e Mosquera.

Nicola Stufano

VueltApuesta

BASTA volate, non se ne può più. Esce fuori una volata di quelle veloci e Petacchi che fa? chiude Cavendish e va a vincere. Cioè, non è che non sono contento, d'altronde se ricordate ho Petacchi per la classifica a punti, ma insomma..l'imprevedibilità ha dominato (e mi ha ciulato un po' di soldi, tra l'altro). Cosa ho capito? Che è stato un errore puntare su Cavendish senza treno, se il britannico dell'isola di Man non è al 100% senza che qualcuno gli tiri la volata non vince.
Magra consolazione, ieri ci abbiamo rimesso tutti indistintamente (credo sia la prima volta in questa Vuelta), di conseguenza la classifica è la seguente:

1) SQUALO DELLO STRETTO +83                          
2) SHORT_ARM +16
3) Salvatore77 + 4
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Subsonico -2.56
7) Monsieur40% -3
8) Admin, Toro, Elihu, Albe89 -5
12) Pitoro -6
12) Pepp -8
13)Rizz23 -20.65
14) Seb  -26
15) Abajia - 153

Ottava tappa. Cambiamo scenario, dunque. Come possiamo definirla? Una tappa di media montagna, tutto sommato. Non ci sono quelle salite che creano gruppetti da velocisti con mezz'ora di ritardo. Però Xorret del Catí è una di quelle salite tipo Mende, che fanno distacchi leggeri ma sicuri.

L'interrogativo più grande, dal punto di vista delle quote, è: vale la pena giocare i big per la tappa o c'è il rischio che arrivi la fuga? Essendo mancate appunto, fino ad ora, le tappe che allungano la classifica, può darsi che i big tengano corsa cucita anche oggi per non portare su qualche elemento scomodo. In questo caso, l'8° tappa potrebbe essere un discorso tra Joaquin Rodriguez (3.25) e Anton (7), mentre è irrealistica la quota affidata a Nibali (4.75) che dovrebbe pregare che nessuno se ne vada in salita per vincere la tappa (o allungare in discesa). In attesa dell'ispirazione, il sottoscritto fa giocate leggere puntando sui giovani columbia nei testa a testa. 1,3 € a testa per Velits (2.10) e Van Garderen (2,75), rispettivamente contro Roche e Mosquera.

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna VueltaNotes 2010 – 8a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 8a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 8a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 8a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 8a tappa

VueltApuesta

BASTA volate, non se ne può più. Esce fuori una volata di quelle veloci e Petacchi che fa? chiude Cavendish e va a vincere. Cioè, non è che non sono contento, d'altronde se ricordate ho Petacchi per la classifica a punti, ma insomma..l'imprevedibilità ha dominato (e mi ha ciulato un po' di soldi, tra l'altro). Cosa ho capito? Che è stato un errore puntare su Cavendish senza treno, se il britannico dell'isola di Man non è al 100% senza che qualcuno gli tiri la volata non vince.
Magra consolazione, ieri ci abbiamo rimesso tutti indistintamente (credo sia la prima volta in questa Vuelta), di conseguenza la classifica è la seguente:

1) SQUALO DELLO STRETTO +83                          
2) SHORT_ARM +16
3) Salvatore77 + 4
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Subsonico -2.56
7) Monsieur40% -3
8) Admin, Toro, Elihu, Albe89 -5
12) Pitoro -6
12) Pepp -8
13)Rizz23 -20.65
14) Seb  -26
15) Abajia - 153

Ottava tappa. Cambiamo scenario, dunque. Come possiamo definirla? Una tappa di media montagna, tutto sommato. Non ci sono quelle salite che creano gruppetti da velocisti con mezz'ora di ritardo. Però Xorret del Catí è una di quelle salite tipo Mende, che fanno distacchi leggeri ma sicuri.

L'interrogativo più grande, dal punto di vista delle quote, è: vale la pena giocare i big per la tappa o c'è il rischio che arrivi la fuga? Essendo mancate appunto, fino ad ora, le tappe che allungano la classifica, può darsi che i big tengano corsa cucita anche oggi per non portare su qualche elemento scomodo. In questo caso, l'8° tappa potrebbe essere un discorso tra Joaquin Rodriguez (3.25) e Anton (7), mentre è irrealistica la quota affidata a Nibali (4.75) che dovrebbe pregare che nessuno se ne vada in salita per vincere la tappa (o allungare in discesa). In attesa dell'ispirazione, il sottoscritto fa giocate leggere puntando sui giovani columbia nei testa a testa. 1,3 € a testa per Velits (2.10) e Van Garderen (2,75), rispettivamente contro Roche e Mosquera.

Nicola Stufano

VueltApuesta

BASTA volate, non se ne può più. Esce fuori una volata di quelle veloci e Petacchi che fa? chiude Cavendish e va a vincere. Cioè, non è che non sono contento, d'altronde se ricordate ho Petacchi per la classifica a punti, ma insomma..l'imprevedibilità ha dominato (e mi ha ciulato un po' di soldi, tra l'altro). Cosa ho capito? Che è stato un errore puntare su Cavendish senza treno, se il britannico dell'isola di Man non è al 100% senza che qualcuno gli tiri la volata non vince.
Magra consolazione, ieri ci abbiamo rimesso tutti indistintamente (credo sia la prima volta in questa Vuelta), di conseguenza la classifica è la seguente:

1) SQUALO DELLO STRETTO +83                          
2) SHORT_ARM +16
3) Salvatore77 + 4
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Subsonico -2.56
7) Monsieur40% -3
8) Admin, Toro, Elihu, Albe89 -5
12) Pitoro -6
12) Pepp -8
13)Rizz23 -20.65
14) Seb  -26
15) Abajia - 153

Ottava tappa. Cambiamo scenario, dunque. Come possiamo definirla? Una tappa di media montagna, tutto sommato. Non ci sono quelle salite che creano gruppetti da velocisti con mezz'ora di ritardo. Però Xorret del Catí è una di quelle salite tipo Mende, che fanno distacchi leggeri ma sicuri.

L'interrogativo più grande, dal punto di vista delle quote, è: vale la pena giocare i big per la tappa o c'è il rischio che arrivi la fuga? Essendo mancate appunto, fino ad ora, le tappe che allungano la classifica, può darsi che i big tengano corsa cucita anche oggi per non portare su qualche elemento scomodo. In questo caso, l'8° tappa potrebbe essere un discorso tra Joaquin Rodriguez (3.25) e Anton (7), mentre è irrealistica la quota affidata a Nibali (4.75) che dovrebbe pregare che nessuno se ne vada in salita per vincere la tappa (o allungare in discesa). In attesa dell'ispirazione, il sottoscritto fa giocate leggere puntando sui giovani columbia nei testa a testa. 1,3 € a testa per Velits (2.10) e Van Garderen (2,75), rispettivamente contro Roche e Mosquera.

Nicola Stufano

VueltApuesta

BASTA volate, non se ne può più. Esce fuori una volata di quelle veloci e Petacchi che fa? chiude Cavendish e va a vincere. Cioè, non è che non sono contento, d'altronde se ricordate ho Petacchi per la classifica a punti, ma insomma..l'imprevedibilità ha dominato (e mi ha ciulato un po' di soldi, tra l'altro). Cosa ho capito? Che è stato un errore puntare su Cavendish senza treno, se il britannico dell'isola di Man non è al 100% senza che qualcuno gli tiri la volata non vince.
Magra consolazione, ieri ci abbiamo rimesso tutti indistintamente (credo sia la prima volta in questa Vuelta), di conseguenza la classifica è la seguente:

1) SQUALO DELLO STRETTO +83                          
2) SHORT_ARM +16
3) Salvatore77 + 4
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Subsonico -2.56
7) Monsieur40% -3
8) Admin, Toro, Elihu, Albe89 -5
12) Pitoro -6
12) Pepp -8
13)Rizz23 -20.65
14) Seb  -26
15) Abajia - 153

Ottava tappa. Cambiamo scenario, dunque. Come possiamo definirla? Una tappa di media montagna, tutto sommato. Non ci sono quelle salite che creano gruppetti da velocisti con mezz'ora di ritardo. Però Xorret del Catí è una di quelle salite tipo Mende, che fanno distacchi leggeri ma sicuri.

L'interrogativo più grande, dal punto di vista delle quote, è: vale la pena giocare i big per la tappa o c'è il rischio che arrivi la fuga? Essendo mancate appunto, fino ad ora, le tappe che allungano la classifica, può darsi che i big tengano corsa cucita anche oggi per non portare su qualche elemento scomodo. In questo caso, l'8° tappa potrebbe essere un discorso tra Joaquin Rodriguez (3.25) e Anton (7), mentre è irrealistica la quota affidata a Nibali (4.75) che dovrebbe pregare che nessuno se ne vada in salita per vincere la tappa (o allungare in discesa). In attesa dell'ispirazione, il sottoscritto fa giocate leggere puntando sui giovani columbia nei testa a testa. 1,3 € a testa per Velits (2.10) e Van Garderen (2,75), rispettivamente contro Roche e Mosquera.

Nicola Stufano

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