Il Portale del Ciclismo professionistico

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L'ultimo giorno di agosto vede, come ieri, un'altra tappa di media montagna: la prima salita del tracciato, l'Alto de Zafarraya, al km 45, ci spinge nell'altopiano di Granada, dove ci saranno anche il rifornimento e la seconda salita, la più facile di giornata ma pur sempre intorno ai 1000 metri di altitudine; si continua senza un metro di pianura sempre in quota, fino a giungere alle porte dello splendido comune andaluso che ospita l'arrivo: la salita che ne porta il nome è di 9 km al 5%, ma lo striscione del Gpm è ad appena 7 km da un traguardo altamente spettacolare, perché finita poi la breve discesa si arriverà al triangolo rosso dell'ultimo km con un muro impressionante da affrontare: pendenze che arriveranno al 26%, ed il rettilineo finale di 150 metri al 10%! Come dire: non vincerà uno qualunque.

Málaga

L'ultima volta che una tappa partì da Málaga non si trattava di una tappa qualunque, ma della prima: la Vuelta prese il via dal centro andaluso nel 2006, con una cronosquadre tra le vie della bella città mediterranea (che conserva vestigia romane e arabe), terminata col successo del Team CSC che lanciò Carlos Sastre in maglia oro (che l'esperto madrileno perse subito il giorno dopo). Da Málaga ovviamente partì la seconda tappa, destinazione Córdoba: e quella frazione la vinse un Paolo Bettini che si lanciava verso il suo primo successo mondiale, di lì a poche settimane. Da allora, quattro anni fa, la Vuelta non faceva tappa nel centro andaluso.

Valdepeñas de Jaén

L'incantevole Valdepeñas de Jaén è un piccolissimo (e poco densamente popolato) centro dell'Andalusia sudoccidentale. A un'ottantina di km da Granada, sorge praticamente all'ombra della Sierra de la Pandera (più volte sede d'arrivo alla Vuelta), ed è circondato da foreste e spettacolari scenari naturali: su tutti, i tanti ruscelli e le tante cascatelle che imperlano un territorio insolitamente rigoglioso per una zona celebre più che altro per essere semidesertica. Importante e rinomata la sua tradizione nella produzione olearia, fiore all'occhiello di un'economia basata fondamentalmente sull'agricoltura.

Málaga

L'ultima volta che una tappa partì da Málaga non si trattava di una tappa qualunque, ma della prima: la Vuelta prese il via dal centro andaluso nel 2006, con una cronosquadre tra le vie della bella città mediterranea (che conserva vestigia romane e arabe), terminata col successo del Team CSC che lanciò Carlos Sastre in maglia oro (che l'esperto madrileno perse subito il giorno dopo). Da Málaga ovviamente partì la seconda tappa, destinazione Córdoba: e quella frazione la vinse un Paolo Bettini che si lanciava verso il suo primo successo mondiale, di lì a poche settimane. Da allora, quattro anni fa, la Vuelta non faceva tappa nel centro andaluso.

Valdepeñas de Jaén

L'incantevole Valdepeñas de Jaén è un piccolissimo (e poco densamente popolato) centro dell'Andalusia sudoccidentale. A un'ottantina di km da Granada, sorge praticamente all'ombra della Sierra de la Pandera (più volte sede d'arrivo alla Vuelta), ed è circondato da foreste e spettacolari scenari naturali: su tutti, i tanti ruscelli e le tante cascatelle che imperlano un territorio insolitamente rigoglioso per una zona celebre più che altro per essere semidesertica. Importante e rinomata la sua tradizione nella produzione olearia, fiore all'occhiello di un'economia basata fondamentalmente sull'agricoltura.

Málaga

L'ultima volta che una tappa partì da Málaga non si trattava di una tappa qualunque, ma della prima: la Vuelta prese il via dal centro andaluso nel 2006, con una cronosquadre tra le vie della bella città mediterranea (che conserva vestigia romane e arabe), terminata col successo del Team CSC che lanciò Carlos Sastre in maglia oro (che l'esperto madrileno perse subito il giorno dopo). Da Málaga ovviamente partì la seconda tappa, destinazione Córdoba: e quella frazione la vinse un Paolo Bettini che si lanciava verso il suo primo successo mondiale, di lì a poche settimane. Da allora, quattro anni fa, la Vuelta non faceva tappa nel centro andaluso.

Valdepeñas de Jaén

L'incantevole Valdepeñas de Jaén è un piccolissimo (e poco densamente popolato) centro dell'Andalusia sudoccidentale. A un'ottantina di km da Granada, sorge praticamente all'ombra della Sierra de la Pandera (più volte sede d'arrivo alla Vuelta), ed è circondato da foreste e spettacolari scenari naturali: su tutti, i tanti ruscelli e le tante cascatelle che imperlano un territorio insolitamente rigoglioso per una zona celebre più che altro per essere semidesertica. Importante e rinomata la sua tradizione nella produzione olearia, fiore all'occhiello di un'economia basata fondamentalmente sull'agricoltura.

Málaga

L'ultima volta che una tappa partì da Málaga non si trattava di una tappa qualunque, ma della prima: la Vuelta prese il via dal centro andaluso nel 2006, con una cronosquadre tra le vie della bella città mediterranea (che conserva vestigia romane e arabe), terminata col successo del Team CSC che lanciò Carlos Sastre in maglia oro (che l'esperto madrileno perse subito il giorno dopo). Da Málaga ovviamente partì la seconda tappa, destinazione Córdoba: e quella frazione la vinse un Paolo Bettini che si lanciava verso il suo primo successo mondiale, di lì a poche settimane. Da allora, quattro anni fa, la Vuelta non faceva tappa nel centro andaluso.

Valdepeñas de Jaén

L'incantevole Valdepeñas de Jaén è un piccolissimo (e poco densamente popolato) centro dell'Andalusia sudoccidentale. A un'ottantina di km da Granada, sorge praticamente all'ombra della Sierra de la Pandera (più volte sede d'arrivo alla Vuelta), ed è circondato da foreste e spettacolari scenari naturali: su tutti, i tanti ruscelli e le tante cascatelle che imperlano un territorio insolitamente rigoglioso per una zona celebre più che altro per essere semidesertica. Importante e rinomata la sua tradizione nella produzione olearia, fiore all'occhiello di un'economia basata fondamentalmente sull'agricoltura.

Málaga

L'ultima volta che una tappa partì da Málaga non si trattava di una tappa qualunque, ma della prima: la Vuelta prese il via dal centro andaluso nel 2006, con una cronosquadre tra le vie della bella città mediterranea (che conserva vestigia romane e arabe), terminata col successo del Team CSC che lanciò Carlos Sastre in maglia oro (che l'esperto madrileno perse subito il giorno dopo). Da Málaga ovviamente partì la seconda tappa, destinazione Córdoba: e quella frazione la vinse un Paolo Bettini che si lanciava verso il suo primo successo mondiale, di lì a poche settimane. Da allora, quattro anni fa, la Vuelta non faceva tappa nel centro andaluso.

Valdepeñas de Jaén

L'incantevole Valdepeñas de Jaén è un piccolissimo (e poco densamente popolato) centro dell'Andalusia sudoccidentale. A un'ottantina di km da Granada, sorge praticamente all'ombra della Sierra de la Pandera (più volte sede d'arrivo alla Vuelta), ed è circondato da foreste e spettacolari scenari naturali: su tutti, i tanti ruscelli e le tante cascatelle che imperlano un territorio insolitamente rigoglioso per una zona celebre più che altro per essere semidesertica. Importante e rinomata la sua tradizione nella produzione olearia, fiore all'occhiello di un'economia basata fondamentalmente sull'agricoltura.

Málaga

L'ultima volta che una tappa partì da Málaga non si trattava di una tappa qualunque, ma della prima: la Vuelta prese il via dal centro andaluso nel 2006, con una cronosquadre tra le vie della bella città mediterranea (che conserva vestigia romane e arabe), terminata col successo del Team CSC che lanciò Carlos Sastre in maglia oro (che l'esperto madrileno perse subito il giorno dopo). Da Málaga ovviamente partì la seconda tappa, destinazione Córdoba: e quella frazione la vinse un Paolo Bettini che si lanciava verso il suo primo successo mondiale, di lì a poche settimane. Da allora, quattro anni fa, la Vuelta non faceva tappa nel centro andaluso.

Valdepeñas de Jaén

L'incantevole Valdepeñas de Jaén è un piccolissimo (e poco densamente popolato) centro dell'Andalusia sudoccidentale. A un'ottantina di km da Granada, sorge praticamente all'ombra della Sierra de la Pandera (più volte sede d'arrivo alla Vuelta), ed è circondato da foreste e spettacolari scenari naturali: su tutti, i tanti ruscelli e le tante cascatelle che imperlano un territorio insolitamente rigoglioso per una zona celebre più che altro per essere semidesertica. Importante e rinomata la sua tradizione nella produzione olearia, fiore all'occhiello di un'economia basata fondamentalmente sull'agricoltura.

Meteo

12.30 - Málaga
15 - Alhama de Granada
17.40 - Valdepeñas de Jaén

Soggetti Alternativi

Dopo essere riuscito a portare a termine il Giro d'Italia, disputa con la Vuelta il secondo grande giro stagionale (nonchè della carriera). Senza dubbio uno dei talenti emergenti del Belgio per quel che concerne le classiche più impegnative e le gare a tappe, giunto al professionismo con credenziali come i successi ottenuti (entrambi nel 2008) nella Liegi Espoirs e nel Tour de l'Avenir. Non è ancora riuscito a rompere il ghiaccio nella massima categoria ma ha comunque già fornito buone prestazioni, che per il futuro non possono che far ben sperare. Proverà a farsi vedere in tappe di una certa difficoltà, magari sfruttando un'azione da lontano. Sarebbe un buon modo per rientrare nel...Lotto dei favoriti!

Vivian Ghianni

Dopo essere riuscito a portare a termine il Giro d'Italia, disputa con la Vuelta il secondo grande giro stagionale (nonchè della carriera). Senza dubbio uno dei talenti emergenti del Belgio per quel che concerne le classiche più impegnative e le gare a tappe, giunto al professionismo con credenziali come i successi ottenuti (entrambi nel 2008) nella Liegi Espoirs e nel Tour de l'Avenir. Non è ancora riuscito a rompere il ghiaccio nella massima categoria ma ha comunque già fornito buone prestazioni, che per il futuro non possono che far ben sperare. Proverà a farsi vedere in tappe di una certa difficoltà, magari sfruttando un'azione da lontano. Sarebbe un buon modo per rientrare nel...Lotto dei favoriti!

Dopo essere riuscito a portare a termine il Giro d'Italia, disputa con la Vuelta il secondo grande giro stagionale (nonchè della carriera). Senza dubbio uno dei talenti emergenti del Belgio per quel che concerne le classiche più impegnative e le gare a tappe, giunto al professionismo con credenziali come i successi ottenuti (entrambi nel 2008) nella Liegi Espoirs e nel Tour de l'Avenir. Non è ancora riuscito a rompere il ghiaccio nella massima categoria ma ha comunque già fornito buone prestazioni, che per il futuro non possono che far ben sperare. Proverà a farsi vedere in tappe di una certa difficoltà, magari sfruttando un'azione da lontano. Sarebbe un buon modo per rientrare nel...Lotto dei favoriti!

Dopo essere riuscito a portare a termine il Giro d'Italia, disputa con la Vuelta il secondo grande giro stagionale (nonchè della carriera). Senza dubbio uno dei talenti emergenti del Belgio per quel che concerne le classiche più impegnative e le gare a tappe, giunto al professionismo con credenziali come i successi ottenuti (entrambi nel 2008) nella Liegi Espoirs e nel Tour de l'Avenir. Non è ancora riuscito a rompere il ghiaccio nella massima categoria ma ha comunque già fornito buone prestazioni, che per il futuro non possono che far ben sperare. Proverà a farsi vedere in tappe di una certa difficoltà, magari sfruttando un'azione da lontano. Sarebbe un buon modo per rientrare nel...Lotto dei favoriti!

Dopo essere riuscito a portare a termine il Giro d'Italia, disputa con la Vuelta il secondo grande giro stagionale (nonchè della carriera). Senza dubbio uno dei talenti emergenti del Belgio per quel che concerne le classiche più impegnative e le gare a tappe, giunto al professionismo con credenziali come i successi ottenuti (entrambi nel 2008) nella Liegi Espoirs e nel Tour de l'Avenir. Non è ancora riuscito a rompere il ghiaccio nella massima categoria ma ha comunque già fornito buone prestazioni, che per il futuro non possono che far ben sperare. Proverà a farsi vedere in tappe di una certa difficoltà, magari sfruttando un'azione da lontano. Sarebbe un buon modo per rientrare nel...Lotto dei favoriti!

Dopo essere riuscito a portare a termine il Giro d'Italia, disputa con la Vuelta il secondo grande giro stagionale (nonchè della carriera). Senza dubbio uno dei talenti emergenti del Belgio per quel che concerne le classiche più impegnative e le gare a tappe, giunto al professionismo con credenziali come i successi ottenuti (entrambi nel 2008) nella Liegi Espoirs e nel Tour de l'Avenir. Non è ancora riuscito a rompere il ghiaccio nella massima categoria ma ha comunque già fornito buone prestazioni, che per il futuro non possono che far ben sperare. Proverà a farsi vedere in tappe di una certa difficoltà, magari sfruttando un'azione da lontano. Sarebbe un buon modo per rientrare nel...Lotto dei favoriti!

VueltaTweet

simongerrans: Rieccomi, un paio di chili meno di quello che ero, ma più o meno tutto intero. Mi aspetto un'altra giornata difficile oggi.

A_Kolobnev: Grande lavoro di squadra dall'inizio alla fine, sono felice. Domani aiuteremo Joaquim a vestirsi di rosso!

Vaughters: Thor è passato prò con noi alla Credite Agricole nel 2000. Abbiamo vinto una cronosquadre al Tour insieme; è una persona intelligente, buona e generosa. Sono davvero felice!

schleckfrank: Oggi partenza torrida e difficile, ho iniziato l'ultima salita molto indietro, ma sono risalito fino al 13esimo posto. Sono soddisfatto, le gambe stanno arrivando e migliorano giorno dopo giorno

VueltApuesta

DO IT AGAIN. Embè, stavolta era facile. Ma più che una scomessa con cognizione di causa, Gilbert era una speranza, che ha superato ogni più rosea aspettativa. Non c'erano grossi riscontri, se non qualche scatto ad Amburgo. Complimenti a Salvatore77 che col suo fanta-cinquantone si gode la testa della nostra classifica.

1)Salvatore77 + 22
1) Subsonico +10,8
2) Nino58, SHORT_ARM Zubeldia -2
3) Monsieur -3
5)  Admin, Pepp, Toro -5
6) Rizz23 -7.85
8) Seb -10
10) Abajia  -100

A beccare Gilbert siamo in 4: Il buon Salvatore, che aveva gagliardamente puntato 10 euro, il sottoscritto, Abajia che ha un bel po' da recuperare e SHORT_ARM che invece ha poco da esultare perchè oggi Andy Schleck ha deciso di staccare la spina. A conti fatti, giocare un testa a testa contro Andy a inizio Vuelta sarebbe stata cosa furba, peccato che l'ora sia ormai tarda per questo genere di cose.

Quarta tappa. L'arrivo è fatto praticamente su misura per Joaquin Rodriguez (2,75), con quelle punte lì del 15%. Ma prima c'è un'altra salita, seppur irregolare, e può darsi che la corsa si scomponga, che qualche elemento secondario se ne vada al traguardo. Insomma, un'altra tappa di difficile interpretazione. Gilbert(5) spiana le pendenze normali, ma questa è roba da muro di Huy. Chissà che Frank Schleck (19) non voglia già piazzare un colpetto. Il sottoscritto punta 3 euro sulla scelta sicura Joaquin e 1.06 su Tondo (dato a 51) che vi consigliavo alla partenza. Speriem!

Nicola Stufano

VueltApuesta

DO IT AGAIN. Embè, stavolta era facile. Ma più che una scomessa con cognizione di causa, Gilbert era una speranza, che ha superato ogni più rosea aspettativa. Non c'erano grossi riscontri, se non qualche scatto ad Amburgo. Complimenti a Salvatore77 che col suo fanta-cinquantone si gode la testa della nostra classifica.

1)Salvatore77 + 22
1) Subsonico +10,8
2) Nino58, SHORT_ARM Zubeldia -2
3) Monsieur -3
5)  Admin, Pepp, Toro -5
6) Rizz23 -7.85
8) Seb -10
10) Abajia  -100

A beccare Gilbert siamo in 4: Il buon Salvatore, che aveva gagliardamente puntato 10 euro, il sottoscritto, Abajia che ha un bel po' da recuperare e SHORT_ARM che invece ha poco da esultare perchè oggi Andy Schleck ha deciso di staccare la spina. A conti fatti, giocare un testa a testa contro Andy a inizio Vuelta sarebbe stata cosa furba, peccato che l'ora sia ormai tarda per questo genere di cose.

Quarta tappa. L'arrivo è fatto praticamente su misura per Joaquin Rodriguez (2,75), con quelle punte lì del 15%. Ma prima c'è un'altra salita, seppur irregolare, e può darsi che la corsa si scomponga, che qualche elemento secondario se ne vada al traguardo. Insomma, un'altra tappa di difficile interpretazione. Gilbert(5) spiana le pendenze normali, ma questa è roba da muro di Huy. Chissà che Frank Schleck (19) non voglia già piazzare un colpetto. Il sottoscritto punta 3 euro sulla scelta sicura Joaquin e 1.06 su Tondo (dato a 51) che vi consigliavo alla partenza. Speriem!

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna VueltaNotes 2010 – 4a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 4a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 4a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 4a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 4a tappa

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1)Salvatore77 + 22
1) Subsonico +10,8
2) Nino58, SHORT_ARM Zubeldia -2
3) Monsieur -3
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6) Rizz23 -7.85
8) Seb -10
10) Abajia  -100

A beccare Gilbert siamo in 4: Il buon Salvatore, che aveva gagliardamente puntato 10 euro, il sottoscritto, Abajia che ha un bel po' da recuperare e SHORT_ARM che invece ha poco da esultare perchè oggi Andy Schleck ha deciso di staccare la spina. A conti fatti, giocare un testa a testa contro Andy a inizio Vuelta sarebbe stata cosa furba, peccato che l'ora sia ormai tarda per questo genere di cose.

Quarta tappa. L'arrivo è fatto praticamente su misura per Joaquin Rodriguez (2,75), con quelle punte lì del 15%. Ma prima c'è un'altra salita, seppur irregolare, e può darsi che la corsa si scomponga, che qualche elemento secondario se ne vada al traguardo. Insomma, un'altra tappa di difficile interpretazione. Gilbert(5) spiana le pendenze normali, ma questa è roba da muro di Huy. Chissà che Frank Schleck (19) non voglia già piazzare un colpetto. Il sottoscritto punta 3 euro sulla scelta sicura Joaquin e 1.06 su Tondo (dato a 51) che vi consigliavo alla partenza. Speriem!

Nicola Stufano

VueltApuesta

DO IT AGAIN. Embè, stavolta era facile. Ma più che una scomessa con cognizione di causa, Gilbert era una speranza, che ha superato ogni più rosea aspettativa. Non c'erano grossi riscontri, se non qualche scatto ad Amburgo. Complimenti a Salvatore77 che col suo fanta-cinquantone si gode la testa della nostra classifica.

1)Salvatore77 + 22
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2) Nino58, SHORT_ARM Zubeldia -2
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6) Rizz23 -7.85
8) Seb -10
10) Abajia  -100

A beccare Gilbert siamo in 4: Il buon Salvatore, che aveva gagliardamente puntato 10 euro, il sottoscritto, Abajia che ha un bel po' da recuperare e SHORT_ARM che invece ha poco da esultare perchè oggi Andy Schleck ha deciso di staccare la spina. A conti fatti, giocare un testa a testa contro Andy a inizio Vuelta sarebbe stata cosa furba, peccato che l'ora sia ormai tarda per questo genere di cose.

Quarta tappa. L'arrivo è fatto praticamente su misura per Joaquin Rodriguez (2,75), con quelle punte lì del 15%. Ma prima c'è un'altra salita, seppur irregolare, e può darsi che la corsa si scomponga, che qualche elemento secondario se ne vada al traguardo. Insomma, un'altra tappa di difficile interpretazione. Gilbert(5) spiana le pendenze normali, ma questa è roba da muro di Huy. Chissà che Frank Schleck (19) non voglia già piazzare un colpetto. Il sottoscritto punta 3 euro sulla scelta sicura Joaquin e 1.06 su Tondo (dato a 51) che vi consigliavo alla partenza. Speriem!

Nicola Stufano

VueltApuesta

DO IT AGAIN. Embè, stavolta era facile. Ma più che una scomessa con cognizione di causa, Gilbert era una speranza, che ha superato ogni più rosea aspettativa. Non c'erano grossi riscontri, se non qualche scatto ad Amburgo. Complimenti a Salvatore77 che col suo fanta-cinquantone si gode la testa della nostra classifica.

1)Salvatore77 + 22
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2) Nino58, SHORT_ARM Zubeldia -2
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5)  Admin, Pepp, Toro -5
6) Rizz23 -7.85
8) Seb -10
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A beccare Gilbert siamo in 4: Il buon Salvatore, che aveva gagliardamente puntato 10 euro, il sottoscritto, Abajia che ha un bel po' da recuperare e SHORT_ARM che invece ha poco da esultare perchè oggi Andy Schleck ha deciso di staccare la spina. A conti fatti, giocare un testa a testa contro Andy a inizio Vuelta sarebbe stata cosa furba, peccato che l'ora sia ormai tarda per questo genere di cose.

Quarta tappa. L'arrivo è fatto praticamente su misura per Joaquin Rodriguez (2,75), con quelle punte lì del 15%. Ma prima c'è un'altra salita, seppur irregolare, e può darsi che la corsa si scomponga, che qualche elemento secondario se ne vada al traguardo. Insomma, un'altra tappa di difficile interpretazione. Gilbert(5) spiana le pendenze normali, ma questa è roba da muro di Huy. Chissà che Frank Schleck (19) non voglia già piazzare un colpetto. Il sottoscritto punta 3 euro sulla scelta sicura Joaquin e 1.06 su Tondo (dato a 51) che vi consigliavo alla partenza. Speriem!

Nicola Stufano

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