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VueltaNotes 2010 - 15a tappa: Solares - Lagos de Covadonga | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Domenica ti porterò sui Lagos... Un arrivo che proprio ci voleva, nel percorso al ribasso della corsa nazionale spagnola di quest'anno. A Covadonga la Vuelta è di casa, e la frazione che porta alla complessa ascesa dei Lagos sarà una lunga processione di 175 facilissimi km (con due o tre peones in fuga) prima dell'approccio al mostro finale. Una scalata che procede a strappi, una serie di oltre 12 km di ripetute, tratto al 7, tratto all'11, tratto al 7, tratto all'11... Nel finale spiana un po' e presenta anche due o tre contropendenze, ma a quel punto i giochi per la tappa - si spera - saranno già abbastanza fatti. La nebbia prevista in vetta, dopo la pioviggine (se non proprio pioggia) che accompagnerà tutta la tappa, sarà un ulteriore elemento di disturbo per i corridori.

Solares

Che cosa ci si può inventare in un luogo in cui non c'è alcunché di rilevante, per dargli un senso e un futuro? Semplice: "turismo sostenibile". Una formula ormai ben nota, la quale, se la dobbiamo intendere come alternativa a "turismo di massa", è la benvenuta. E non c'è ragione di ritenere che non voglia essere un'alternativa, una vacanza nella municipalità di Medio Cudeyo (a due passi da Santander), municipalità che assomma 7mila e rotti abitanti, e di cui Solares è il centro maggiore. Ci sono delle terme, c'è aria buona, c'è acqua fresca, c'è vita tranquilla, c'è sole e relax e prodotti genuini (non c'è nient'altro, però). Ora lo sappiamo, grazie alla Vuelta: che non si dica che una corsa ciclistica non serve almeno a qualcosa.

Lagos de Covadonga

Se 17 vi paion poche... Tante saranno, con oggi, le volte in cui, dal non lontanissimo 1983, la Vuelta ha scelto come sede d'arrivo di tappa gli ormai celebri Lagos. Celebri o famigerati, perché su quelle rampe assassine che portano all'incantevole scenario che si ammira in vetta, si spende tanto e si recupera poco. Eppure, al contrario di quel che si penserebbe, su questa salita che dà l'idea di essere abbastanza decisiva per le sorti di una Vuelta, soltanto in due occasioni (su 16) il vincitore ha poi concluso la Vuelta al primo posto. E per entrambi i casi, bisogna risalire agli anni '80 (nell'85 Perico Delgado, nell'87 Lucho Herrera. Invece l'ultima volta, nel 2007, fu Vladi Efimkin a imporsi). Questo dato significa forse che Covadonga è un arrivo che ha dato il meglio di sé in passato, ma su cui ormai non si riescono a scrivere pagine spettacolari di ciclismo? Al pomeriggio di oggi un pezzetto di quest'ardua sentenza.

Marco Grassi
Solares

Che cosa ci si può inventare in un luogo in cui non c'è alcunché di rilevante, per dargli un senso e un futuro? Semplice: "turismo sostenibile". Una formula ormai ben nota, la quale, se la dobbiamo intendere come alternativa a "turismo di massa", è la benvenuta. E non c'è ragione di ritenere che non voglia essere un'alternativa, una vacanza nella municipalità di Medio Cudeyo (a due passi da Santander), municipalità che assomma 7mila e rotti abitanti, e di cui Solares è il centro maggiore. Ci sono delle terme, c'è aria buona, c'è acqua fresca, c'è vita tranquilla, c'è sole e relax e prodotti genuini (non c'è nient'altro, però). Ora lo sappiamo, grazie alla Vuelta: che non si dica che una corsa ciclistica non serve almeno a qualcosa.

Lagos de Covadonga

Se 17 vi paion poche... Tante saranno, con oggi, le volte in cui, dal non lontanissimo 1983, la Vuelta ha scelto come sede d'arrivo di tappa gli ormai celebri Lagos. Celebri o famigerati, perché su quelle rampe assassine che portano all'incantevole scenario che si ammira in vetta, si spende tanto e si recupera poco. Eppure, al contrario di quel che si penserebbe, su questa salita che dà l'idea di essere abbastanza decisiva per le sorti di una Vuelta, soltanto in due occasioni (su 16) il vincitore ha poi concluso la Vuelta al primo posto. E per entrambi i casi, bisogna risalire agli anni '80 (nell'85 Perico Delgado, nell'87 Lucho Herrera. Invece l'ultima volta, nel 2007, fu Vladi Efimkin a imporsi). Questo dato significa forse che Covadonga è un arrivo che ha dato il meglio di sé in passato, ma su cui ormai non si riescono a scrivere pagine spettacolari di ciclismo? Al pomeriggio di oggi un pezzetto di quest'ardua sentenza.

Solares

Che cosa ci si può inventare in un luogo in cui non c'è alcunché di rilevante, per dargli un senso e un futuro? Semplice: "turismo sostenibile". Una formula ormai ben nota, la quale, se la dobbiamo intendere come alternativa a "turismo di massa", è la benvenuta. E non c'è ragione di ritenere che non voglia essere un'alternativa, una vacanza nella municipalità di Medio Cudeyo (a due passi da Santander), municipalità che assomma 7mila e rotti abitanti, e di cui Solares è il centro maggiore. Ci sono delle terme, c'è aria buona, c'è acqua fresca, c'è vita tranquilla, c'è sole e relax e prodotti genuini (non c'è nient'altro, però). Ora lo sappiamo, grazie alla Vuelta: che non si dica che una corsa ciclistica non serve almeno a qualcosa.

Lagos de Covadonga

Se 17 vi paion poche... Tante saranno, con oggi, le volte in cui, dal non lontanissimo 1983, la Vuelta ha scelto come sede d'arrivo di tappa gli ormai celebri Lagos. Celebri o famigerati, perché su quelle rampe assassine che portano all'incantevole scenario che si ammira in vetta, si spende tanto e si recupera poco. Eppure, al contrario di quel che si penserebbe, su questa salita che dà l'idea di essere abbastanza decisiva per le sorti di una Vuelta, soltanto in due occasioni (su 16) il vincitore ha poi concluso la Vuelta al primo posto. E per entrambi i casi, bisogna risalire agli anni '80 (nell'85 Perico Delgado, nell'87 Lucho Herrera. Invece l'ultima volta, nel 2007, fu Vladi Efimkin a imporsi). Questo dato significa forse che Covadonga è un arrivo che ha dato il meglio di sé in passato, ma su cui ormai non si riescono a scrivere pagine spettacolari di ciclismo? Al pomeriggio di oggi un pezzetto di quest'ardua sentenza.

Solares

Che cosa ci si può inventare in un luogo in cui non c'è alcunché di rilevante, per dargli un senso e un futuro? Semplice: "turismo sostenibile". Una formula ormai ben nota, la quale, se la dobbiamo intendere come alternativa a "turismo di massa", è la benvenuta. E non c'è ragione di ritenere che non voglia essere un'alternativa, una vacanza nella municipalità di Medio Cudeyo (a due passi da Santander), municipalità che assomma 7mila e rotti abitanti, e di cui Solares è il centro maggiore. Ci sono delle terme, c'è aria buona, c'è acqua fresca, c'è vita tranquilla, c'è sole e relax e prodotti genuini (non c'è nient'altro, però). Ora lo sappiamo, grazie alla Vuelta: che non si dica che una corsa ciclistica non serve almeno a qualcosa.

Lagos de Covadonga

Se 17 vi paion poche... Tante saranno, con oggi, le volte in cui, dal non lontanissimo 1983, la Vuelta ha scelto come sede d'arrivo di tappa gli ormai celebri Lagos. Celebri o famigerati, perché su quelle rampe assassine che portano all'incantevole scenario che si ammira in vetta, si spende tanto e si recupera poco. Eppure, al contrario di quel che si penserebbe, su questa salita che dà l'idea di essere abbastanza decisiva per le sorti di una Vuelta, soltanto in due occasioni (su 16) il vincitore ha poi concluso la Vuelta al primo posto. E per entrambi i casi, bisogna risalire agli anni '80 (nell'85 Perico Delgado, nell'87 Lucho Herrera. Invece l'ultima volta, nel 2007, fu Vladi Efimkin a imporsi). Questo dato significa forse che Covadonga è un arrivo che ha dato il meglio di sé in passato, ma su cui ormai non si riescono a scrivere pagine spettacolari di ciclismo? Al pomeriggio di oggi un pezzetto di quest'ardua sentenza.

Solares

Che cosa ci si può inventare in un luogo in cui non c'è alcunché di rilevante, per dargli un senso e un futuro? Semplice: "turismo sostenibile". Una formula ormai ben nota, la quale, se la dobbiamo intendere come alternativa a "turismo di massa", è la benvenuta. E non c'è ragione di ritenere che non voglia essere un'alternativa, una vacanza nella municipalità di Medio Cudeyo (a due passi da Santander), municipalità che assomma 7mila e rotti abitanti, e di cui Solares è il centro maggiore. Ci sono delle terme, c'è aria buona, c'è acqua fresca, c'è vita tranquilla, c'è sole e relax e prodotti genuini (non c'è nient'altro, però). Ora lo sappiamo, grazie alla Vuelta: che non si dica che una corsa ciclistica non serve almeno a qualcosa.

Lagos de Covadonga

Se 17 vi paion poche... Tante saranno, con oggi, le volte in cui, dal non lontanissimo 1983, la Vuelta ha scelto come sede d'arrivo di tappa gli ormai celebri Lagos. Celebri o famigerati, perché su quelle rampe assassine che portano all'incantevole scenario che si ammira in vetta, si spende tanto e si recupera poco. Eppure, al contrario di quel che si penserebbe, su questa salita che dà l'idea di essere abbastanza decisiva per le sorti di una Vuelta, soltanto in due occasioni (su 16) il vincitore ha poi concluso la Vuelta al primo posto. E per entrambi i casi, bisogna risalire agli anni '80 (nell'85 Perico Delgado, nell'87 Lucho Herrera. Invece l'ultima volta, nel 2007, fu Vladi Efimkin a imporsi). Questo dato significa forse che Covadonga è un arrivo che ha dato il meglio di sé in passato, ma su cui ormai non si riescono a scrivere pagine spettacolari di ciclismo? Al pomeriggio di oggi un pezzetto di quest'ardua sentenza.

Solares

Che cosa ci si può inventare in un luogo in cui non c'è alcunché di rilevante, per dargli un senso e un futuro? Semplice: "turismo sostenibile". Una formula ormai ben nota, la quale, se la dobbiamo intendere come alternativa a "turismo di massa", è la benvenuta. E non c'è ragione di ritenere che non voglia essere un'alternativa, una vacanza nella municipalità di Medio Cudeyo (a due passi da Santander), municipalità che assomma 7mila e rotti abitanti, e di cui Solares è il centro maggiore. Ci sono delle terme, c'è aria buona, c'è acqua fresca, c'è vita tranquilla, c'è sole e relax e prodotti genuini (non c'è nient'altro, però). Ora lo sappiamo, grazie alla Vuelta: che non si dica che una corsa ciclistica non serve almeno a qualcosa.

Lagos de Covadonga

Se 17 vi paion poche... Tante saranno, con oggi, le volte in cui, dal non lontanissimo 1983, la Vuelta ha scelto come sede d'arrivo di tappa gli ormai celebri Lagos. Celebri o famigerati, perché su quelle rampe assassine che portano all'incantevole scenario che si ammira in vetta, si spende tanto e si recupera poco. Eppure, al contrario di quel che si penserebbe, su questa salita che dà l'idea di essere abbastanza decisiva per le sorti di una Vuelta, soltanto in due occasioni (su 16) il vincitore ha poi concluso la Vuelta al primo posto. E per entrambi i casi, bisogna risalire agli anni '80 (nell'85 Perico Delgado, nell'87 Lucho Herrera. Invece l'ultima volta, nel 2007, fu Vladi Efimkin a imporsi). Questo dato significa forse che Covadonga è un arrivo che ha dato il meglio di sé in passato, ma su cui ormai non si riescono a scrivere pagine spettacolari di ciclismo? Al pomeriggio di oggi un pezzetto di quest'ardua sentenza.

Meteo

12.30 - Solares
15 - Colombres
17.40 - Lagos de Covadonga

Soggetti Alternativi

Dopo sei Tour de France ed un Giro d'Italia cerca di portare a termine per la terza volta in carriera la Vuelta di Spagna. Vera e propria bandiera dell'AG2R, nelle cui file milita ormai da undici stagioni consecutive, è il tipo di corridore che si direbbe capace di difendersi bene un pò su tutti i terreni senza eccellere in qualcuno in particolare. Sa infatti tenere discretamente in salita ed anche in volata non è fermissimo. Non sono tanti i suoi successi ma qualcuno è comunque buono (una tappa al Delfinato 2006, una alla Route du Sud 2003, una al Circuit de la Sarthe 2004 al GP Ville de Rennes 2005 ad esempio). Della sua esperienza possono senza dubbio giovarsi gli atleti più giovani e se ne ha può tentare anche una fuga. Anche perchè non è poi così turpe trovarci un...Turpin!

Vivian Ghianni

Dopo sei Tour de France ed un Giro d'Italia cerca di portare a termine per la terza volta in carriera la Vuelta di Spagna. Vera e propria bandiera dell'AG2R, nelle cui file milita ormai da undici stagioni consecutive, è il tipo di corridore che si direbbe capace di difendersi bene un pò su tutti i terreni senza eccellere in qualcuno in particolare. Sa infatti tenere discretamente in salita ed anche in volata non è fermissimo. Non sono tanti i suoi successi ma qualcuno è comunque buono (una tappa al Delfinato 2006, una alla Route du Sud 2003, una al Circuit de la Sarthe 2004 al GP Ville de Rennes 2005 ad esempio). Della sua esperienza possono senza dubbio giovarsi gli atleti più giovani e se ne ha può tentare anche una fuga. Anche perchè non è poi così turpe trovarci un...Turpin!

Dopo sei Tour de France ed un Giro d'Italia cerca di portare a termine per la terza volta in carriera la Vuelta di Spagna. Vera e propria bandiera dell'AG2R, nelle cui file milita ormai da undici stagioni consecutive, è il tipo di corridore che si direbbe capace di difendersi bene un pò su tutti i terreni senza eccellere in qualcuno in particolare. Sa infatti tenere discretamente in salita ed anche in volata non è fermissimo. Non sono tanti i suoi successi ma qualcuno è comunque buono (una tappa al Delfinato 2006, una alla Route du Sud 2003, una al Circuit de la Sarthe 2004 al GP Ville de Rennes 2005 ad esempio). Della sua esperienza possono senza dubbio giovarsi gli atleti più giovani e se ne ha può tentare anche una fuga. Anche perchè non è poi così turpe trovarci un...Turpin!

Dopo sei Tour de France ed un Giro d'Italia cerca di portare a termine per la terza volta in carriera la Vuelta di Spagna. Vera e propria bandiera dell'AG2R, nelle cui file milita ormai da undici stagioni consecutive, è il tipo di corridore che si direbbe capace di difendersi bene un pò su tutti i terreni senza eccellere in qualcuno in particolare. Sa infatti tenere discretamente in salita ed anche in volata non è fermissimo. Non sono tanti i suoi successi ma qualcuno è comunque buono (una tappa al Delfinato 2006, una alla Route du Sud 2003, una al Circuit de la Sarthe 2004 al GP Ville de Rennes 2005 ad esempio). Della sua esperienza possono senza dubbio giovarsi gli atleti più giovani e se ne ha può tentare anche una fuga. Anche perchè non è poi così turpe trovarci un...Turpin!

Dopo sei Tour de France ed un Giro d'Italia cerca di portare a termine per la terza volta in carriera la Vuelta di Spagna. Vera e propria bandiera dell'AG2R, nelle cui file milita ormai da undici stagioni consecutive, è il tipo di corridore che si direbbe capace di difendersi bene un pò su tutti i terreni senza eccellere in qualcuno in particolare. Sa infatti tenere discretamente in salita ed anche in volata non è fermissimo. Non sono tanti i suoi successi ma qualcuno è comunque buono (una tappa al Delfinato 2006, una alla Route du Sud 2003, una al Circuit de la Sarthe 2004 al GP Ville de Rennes 2005 ad esempio). Della sua esperienza possono senza dubbio giovarsi gli atleti più giovani e se ne ha può tentare anche una fuga. Anche perchè non è poi così turpe trovarci un...Turpin!

Dopo sei Tour de France ed un Giro d'Italia cerca di portare a termine per la terza volta in carriera la Vuelta di Spagna. Vera e propria bandiera dell'AG2R, nelle cui file milita ormai da undici stagioni consecutive, è il tipo di corridore che si direbbe capace di difendersi bene un pò su tutti i terreni senza eccellere in qualcuno in particolare. Sa infatti tenere discretamente in salita ed anche in volata non è fermissimo. Non sono tanti i suoi successi ma qualcuno è comunque buono (una tappa al Delfinato 2006, una alla Route du Sud 2003, una al Circuit de la Sarthe 2004 al GP Ville de Rennes 2005 ad esempio). Della sua esperienza possono senza dubbio giovarsi gli atleti più giovani e se ne ha può tentare anche una fuga. Anche perchè non è poi così turpe trovarci un...Turpin!

VueltaTweet

Roman86_K: Si va alla partenza! Nibali è in maglia rossa, e il tempo è brutto, nuvoloso e piovoso. Dura la salita nel finale di oggi!

tomdanielson: Grazie al team per tutto l'aiuto di oggi. E va detto che l'attacco del "Dave al quadrato" è stato leggendario.

f_cancellara: La Vuelta ha sempre più tifosi che vengono a seguire le tappe. Anni fa non c'era veramente nessuno sulle strade. Grazie al pubblico per il supporto.

Carlos_Sastre: Sono davvero spiacente per la caduta di Antón e vorrei congratularmi col suo team che ha fatto un gran lavoro

CARLOSBARREDO: Questo sport a volte è ingiusto... Tutto il gruppo c'è rimasto male per quanto capitato a Igor Antón, animo!!! Domani arrivo a casa, vediamo cosa si può fare!!

VueltApuesta

IL GIORNO DI DOLORE che uno ha, nella fattispecie Igor Antón, avrebbe potuto terremotare la nostra classifica, visto che in generale il basco era uno dei più gettonati nella tappa di ieri. Fortunatamente gli assennati utenti di Cicloweb si sono guardati bene dal puntare sulla maglia rossa, preferendo invece outsider come Schleck e Tondo (il capoclassifica SQUALO DELLO STRETTO), o addirittura Fofonov (rizz23). Molto meglio va a toro, che per il terzo giorno consecutivo va a segno, stavolta con JRO, su cui ha messo 4 begli euri che diventano 22 (quota a 5.50), a cui sottrarre l'euro giocato su Uran. Con questa vincita il buon toro torna in attivo, al contrario della gran parte degli scommettitori del Forum...

1) SQUALO DELLO STRETTO +58                        
2) SHORT_ARM +13
3) Toro +9.70
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Monsieur40% -3
7) Albe89 -5
8) Elihu -10
9) Admin -11
10) Subsonico -11.96
11) Pitoro -12
12) Salvatore77 -13
13) Pepp -18
14) Rizz23 -32.65
15) Seb -39.16
16) Lions2009 -100
17) Abajia -125

Quindicesima tappa
. Uscito Antón dalla Vuelta e da tutti i giochi, i Lagos de Covadonga aspettano comunque un camoscio. Il più accreditato dai bookmaker è Ezequiel Mosquera, che avrà qualche chilometro in più rispetto a ieri per far valere le sue doti di scalatore: 4.50 per il capitano della Xacobeo, abbastanza convincente a Peña Cabarga, ma non quanto Joaquím Rodríguez, che ieri ha vinto, ma che oggi non gode dei massimi favori del pronostico proprio a causa della lunghezza della salita. 5.50 per Purito, tutto sommato una quota che non giustifica grossi investimenti. Meglio puntare su Nibali, dato a 9, nonostante sia maglia rossa, e nonostante abbia dimostrato di poter valere i rivali in salita: chi dice che il siciliano non debba lasciare un segno in una tappa di montagna, e chi dice che questa tappa non possa essere proprio quella dei Lagos? 2 euro per me, quindi, su Vincenzino. Ma siccome a Covadonga sono spesso arrivate anche delle fughe, sarà il caso di giocare anche un paio di outsider: 1 euro su Van Garderen a 151 è un'idea quasi balzana; ne metto anche 1 su David López (a 51), il cui bis (dopo Alcoy) mi convince più che un'eventuale exploit di un Le Mével (a 41).

Marco Grassi

VueltApuesta

IL GIORNO DI DOLORE che uno ha, nella fattispecie Igor Antón, avrebbe potuto terremotare la nostra classifica, visto che in generale il basco era uno dei più gettonati nella tappa di ieri. Fortunatamente gli assennati utenti di Cicloweb si sono guardati bene dal puntare sulla maglia rossa, preferendo invece outsider come Schleck e Tondo (il capoclassifica SQUALO DELLO STRETTO), o addirittura Fofonov (rizz23). Molto meglio va a toro, che per il terzo giorno consecutivo va a segno, stavolta con JRO, su cui ha messo 4 begli euri che diventano 22 (quota a 5.50), a cui sottrarre l'euro giocato su Uran. Con questa vincita il buon toro torna in attivo, al contrario della gran parte degli scommettitori del Forum...

1) SQUALO DELLO STRETTO +58                        
2) SHORT_ARM +13
3) Toro +9.70
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Monsieur40% -3
7) Albe89 -5
8) Elihu -10
9) Admin -11
10) Subsonico -11.96
11) Pitoro -12
12) Salvatore77 -13
13) Pepp -18
14) Rizz23 -32.65
15) Seb -39.16
16) Lions2009 -100
17) Abajia -125

Quindicesima tappa
. Uscito Antón dalla Vuelta e da tutti i giochi, i Lagos de Covadonga aspettano comunque un camoscio. Il più accreditato dai bookmaker è Ezequiel Mosquera, che avrà qualche chilometro in più rispetto a ieri per far valere le sue doti di scalatore: 4.50 per il capitano della Xacobeo, abbastanza convincente a Peña Cabarga, ma non quanto Joaquím Rodríguez, che ieri ha vinto, ma che oggi non gode dei massimi favori del pronostico proprio a causa della lunghezza della salita. 5.50 per Purito, tutto sommato una quota che non giustifica grossi investimenti. Meglio puntare su Nibali, dato a 9, nonostante sia maglia rossa, e nonostante abbia dimostrato di poter valere i rivali in salita: chi dice che il siciliano non debba lasciare un segno in una tappa di montagna, e chi dice che questa tappa non possa essere proprio quella dei Lagos? 2 euro per me, quindi, su Vincenzino. Ma siccome a Covadonga sono spesso arrivate anche delle fughe, sarà il caso di giocare anche un paio di outsider: 1 euro su Van Garderen a 151 è un'idea quasi balzana; ne metto anche 1 su David López (a 51), il cui bis (dopo Alcoy) mi convince più che un'eventuale exploit di un Le Mével (a 41).

Marco Grassi

Rassegna stampa

Rassegna VueltaNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 15a tappa
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IL GIORNO DI DOLORE che uno ha, nella fattispecie Igor Antón, avrebbe potuto terremotare la nostra classifica, visto che in generale il basco era uno dei più gettonati nella tappa di ieri. Fortunatamente gli assennati utenti di Cicloweb si sono guardati bene dal puntare sulla maglia rossa, preferendo invece outsider come Schleck e Tondo (il capoclassifica SQUALO DELLO STRETTO), o addirittura Fofonov (rizz23). Molto meglio va a toro, che per il terzo giorno consecutivo va a segno, stavolta con JRO, su cui ha messo 4 begli euri che diventano 22 (quota a 5.50), a cui sottrarre l'euro giocato su Uran. Con questa vincita il buon toro torna in attivo, al contrario della gran parte degli scommettitori del Forum...

1) SQUALO DELLO STRETTO +58                        
2) SHORT_ARM +13
3) Toro +9.70
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Monsieur40% -3
7) Albe89 -5
8) Elihu -10
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12) Salvatore77 -13
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16) Lions2009 -100
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Quindicesima tappa
. Uscito Antón dalla Vuelta e da tutti i giochi, i Lagos de Covadonga aspettano comunque un camoscio. Il più accreditato dai bookmaker è Ezequiel Mosquera, che avrà qualche chilometro in più rispetto a ieri per far valere le sue doti di scalatore: 4.50 per il capitano della Xacobeo, abbastanza convincente a Peña Cabarga, ma non quanto Joaquím Rodríguez, che ieri ha vinto, ma che oggi non gode dei massimi favori del pronostico proprio a causa della lunghezza della salita. 5.50 per Purito, tutto sommato una quota che non giustifica grossi investimenti. Meglio puntare su Nibali, dato a 9, nonostante sia maglia rossa, e nonostante abbia dimostrato di poter valere i rivali in salita: chi dice che il siciliano non debba lasciare un segno in una tappa di montagna, e chi dice che questa tappa non possa essere proprio quella dei Lagos? 2 euro per me, quindi, su Vincenzino. Ma siccome a Covadonga sono spesso arrivate anche delle fughe, sarà il caso di giocare anche un paio di outsider: 1 euro su Van Garderen a 151 è un'idea quasi balzana; ne metto anche 1 su David López (a 51), il cui bis (dopo Alcoy) mi convince più che un'eventuale exploit di un Le Mével (a 41).

Marco Grassi

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IL GIORNO DI DOLORE che uno ha, nella fattispecie Igor Antón, avrebbe potuto terremotare la nostra classifica, visto che in generale il basco era uno dei più gettonati nella tappa di ieri. Fortunatamente gli assennati utenti di Cicloweb si sono guardati bene dal puntare sulla maglia rossa, preferendo invece outsider come Schleck e Tondo (il capoclassifica SQUALO DELLO STRETTO), o addirittura Fofonov (rizz23). Molto meglio va a toro, che per il terzo giorno consecutivo va a segno, stavolta con JRO, su cui ha messo 4 begli euri che diventano 22 (quota a 5.50), a cui sottrarre l'euro giocato su Uran. Con questa vincita il buon toro torna in attivo, al contrario della gran parte degli scommettitori del Forum...

1) SQUALO DELLO STRETTO +58                        
2) SHORT_ARM +13
3) Toro +9.70
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. Uscito Antón dalla Vuelta e da tutti i giochi, i Lagos de Covadonga aspettano comunque un camoscio. Il più accreditato dai bookmaker è Ezequiel Mosquera, che avrà qualche chilometro in più rispetto a ieri per far valere le sue doti di scalatore: 4.50 per il capitano della Xacobeo, abbastanza convincente a Peña Cabarga, ma non quanto Joaquím Rodríguez, che ieri ha vinto, ma che oggi non gode dei massimi favori del pronostico proprio a causa della lunghezza della salita. 5.50 per Purito, tutto sommato una quota che non giustifica grossi investimenti. Meglio puntare su Nibali, dato a 9, nonostante sia maglia rossa, e nonostante abbia dimostrato di poter valere i rivali in salita: chi dice che il siciliano non debba lasciare un segno in una tappa di montagna, e chi dice che questa tappa non possa essere proprio quella dei Lagos? 2 euro per me, quindi, su Vincenzino. Ma siccome a Covadonga sono spesso arrivate anche delle fughe, sarà il caso di giocare anche un paio di outsider: 1 euro su Van Garderen a 151 è un'idea quasi balzana; ne metto anche 1 su David López (a 51), il cui bis (dopo Alcoy) mi convince più che un'eventuale exploit di un Le Mével (a 41).

Marco Grassi

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IL GIORNO DI DOLORE che uno ha, nella fattispecie Igor Antón, avrebbe potuto terremotare la nostra classifica, visto che in generale il basco era uno dei più gettonati nella tappa di ieri. Fortunatamente gli assennati utenti di Cicloweb si sono guardati bene dal puntare sulla maglia rossa, preferendo invece outsider come Schleck e Tondo (il capoclassifica SQUALO DELLO STRETTO), o addirittura Fofonov (rizz23). Molto meglio va a toro, che per il terzo giorno consecutivo va a segno, stavolta con JRO, su cui ha messo 4 begli euri che diventano 22 (quota a 5.50), a cui sottrarre l'euro giocato su Uran. Con questa vincita il buon toro torna in attivo, al contrario della gran parte degli scommettitori del Forum...

1) SQUALO DELLO STRETTO +58                        
2) SHORT_ARM +13
3) Toro +9.70
4) Nino59, Zubeldia -2
6) Monsieur40% -3
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17) Abajia -125

Quindicesima tappa
. Uscito Antón dalla Vuelta e da tutti i giochi, i Lagos de Covadonga aspettano comunque un camoscio. Il più accreditato dai bookmaker è Ezequiel Mosquera, che avrà qualche chilometro in più rispetto a ieri per far valere le sue doti di scalatore: 4.50 per il capitano della Xacobeo, abbastanza convincente a Peña Cabarga, ma non quanto Joaquím Rodríguez, che ieri ha vinto, ma che oggi non gode dei massimi favori del pronostico proprio a causa della lunghezza della salita. 5.50 per Purito, tutto sommato una quota che non giustifica grossi investimenti. Meglio puntare su Nibali, dato a 9, nonostante sia maglia rossa, e nonostante abbia dimostrato di poter valere i rivali in salita: chi dice che il siciliano non debba lasciare un segno in una tappa di montagna, e chi dice che questa tappa non possa essere proprio quella dei Lagos? 2 euro per me, quindi, su Vincenzino. Ma siccome a Covadonga sono spesso arrivate anche delle fughe, sarà il caso di giocare anche un paio di outsider: 1 euro su Van Garderen a 151 è un'idea quasi balzana; ne metto anche 1 su David López (a 51), il cui bis (dopo Alcoy) mi convince più che un'eventuale exploit di un Le Mével (a 41).

Marco Grassi

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