Il Portale del Ciclismo professionistico

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Il primo vero arrivo in quota della Vuelta 2010 non resta in mente come una delle scalate più dure del circondario (siamo in zona Pirenei). I 190 km iniziali non hanno grosse peculiarità (a parte l'Alto del Refugio, un 3a categoria dopo 50 km). Dopodiché, i 17 km di ascesa da Andorra la Vella alla stazione sciistica di Vallnord hanno ampi tratti pedalabili alternati a piccoli picchi di pendenza (al decimo e al dodicesimo km due di questi "muretti"). Per fortuna gli ultimi 2 km sono particolarmente impegnativi, scenario ideale per lo scatto di qualche protagonista che avrà aspettato il finale per farsi vivo.

Vilanova i la Geltrú

Isaac Gálvez aveva 31 anni quando, nel novembre del 2006, morì durante la Sei Giorni di Gand, in Belgio, in seguito a una caduta in pista. Quel tragico evento ebbe anche un'altrettanto tragica conseguenza: Dimitri DeFauw, corridore belga con cui Gálvez si scontrò prima dell'impatto fatale con le barriere di bordopista, ritenendosi ancora responsabile della morte del collega, si è suicidato lo scorso novembre. Gálvez, che tutti i trentenni del gruppo ricordano molto bene, era uno sprinter a volte anche spericolato (Cipollini ne venne travolto a San Donà di Piave, al Giro 2003), che agli esordi in maglia Kelme, uscito lanciato dalla stagione della pista, dominava le prime corse spagnole di stagione (quelle delle Baleari). Gli ultimi anni di carriera li visse nel team di Echavarri (l'attuale Caisse d'Epargne), qualche vittoria in corse a tappe minori, ma i risultati migliori venivano sempre dalla pista: ancora nel 2006 (come nel '99) Isaac fu Campione del Mondo nel Madison insieme a Joan Llaneras. C'erano centinaia di persone commosse a salutarlo quando si tennero i funerali, nella sua città, Vilanova i la Geltrú.

Andorra

Il piccolo stato abbarbicato sui Pirenei al confine tra Francia e Spagna è uno dei ritrovi più popolari del grande ciclismo di Tour e Vuelta. Talmente trafficato da essere stato presente, con le sue varie vette (Ordino-Arcalis, La Rabassa, Vallnord e non solo), in tanti snodi di diversi recenti GT. Tutti snodi poco rilevanti, va detto. L'ultima volta che la Vuelta è approdata ad Andorra è stato nel 2008, una tappa partita Barbastro e arrivata a La Rabassa, conclusasi col successo di Alessandro Ballan, autore di una grandiosa fuga. Di lì a 20 giorni, il trevigiano si laureò Campione del Mondo (occhio quindi a chi vince oggi). L'ultima escursione di un GT in quota è però quella del Tour 2009 (ad Arcalis), e ce la ricordiamo bene, perché se da una parte fu la tappa che rivelò il talento di Brice Feillu (anche lui autore di una fuga vincente), dall'altra rimase un po' un simbolo di un ciclismo moderno e poco battagliato da parte dei big. Ecco, magari si potesse, oggi, cancellare quel ricordo, sarebbe un bel ritorno delle bici che contano sulle rampe di Andorra.

Marco Grassi
Vilanova i la Geltrú

Isaac Gálvez aveva 31 anni quando, nel novembre del 2006, morì durante la Sei Giorni di Gand, in Belgio, in seguito a una caduta in pista. Quel tragico evento ebbe anche un'altrettanto tragica conseguenza: Dimitri DeFauw, corridore belga con cui Gálvez si scontrò prima dell'impatto fatale con le barriere di bordopista, ritenendosi ancora responsabile della morte del collega, si è suicidato lo scorso novembre. Gálvez, che tutti i trentenni del gruppo ricordano molto bene, era uno sprinter a volte anche spericolato (Cipollini ne venne travolto a San Donà di Piave, al Giro 2003), che agli esordi in maglia Kelme, uscito lanciato dalla stagione della pista, dominava le prime corse spagnole di stagione (quelle delle Baleari). Gli ultimi anni di carriera li visse nel team di Echavarri (l'attuale Caisse d'Epargne), qualche vittoria in corse a tappe minori, ma i risultati migliori venivano sempre dalla pista: ancora nel 2006 (come nel '99) Isaac fu Campione del Mondo nel Madison insieme a Joan Llaneras. C'erano centinaia di persone commosse a salutarlo quando si tennero i funerali, nella sua città, Vilanova i la Geltrú.

Andorra

Il piccolo stato abbarbicato sui Pirenei al confine tra Francia e Spagna è uno dei ritrovi più popolari del grande ciclismo di Tour e Vuelta. Talmente trafficato da essere stato presente, con le sue varie vette (Ordino-Arcalis, La Rabassa, Vallnord e non solo), in tanti snodi di diversi recenti GT. Tutti snodi poco rilevanti, va detto. L'ultima volta che la Vuelta è approdata ad Andorra è stato nel 2008, una tappa partita Barbastro e arrivata a La Rabassa, conclusasi col successo di Alessandro Ballan, autore di una grandiosa fuga. Di lì a 20 giorni, il trevigiano si laureò Campione del Mondo (occhio quindi a chi vince oggi). L'ultima escursione di un GT in quota è però quella del Tour 2009 (ad Arcalis), e ce la ricordiamo bene, perché se da una parte fu la tappa che rivelò il talento di Brice Feillu (anche lui autore di una fuga vincente), dall'altra rimase un po' un simbolo di un ciclismo moderno e poco battagliato da parte dei big. Ecco, magari si potesse, oggi, cancellare quel ricordo, sarebbe un bel ritorno delle bici che contano sulle rampe di Andorra.

Vilanova i la Geltrú

Isaac Gálvez aveva 31 anni quando, nel novembre del 2006, morì durante la Sei Giorni di Gand, in Belgio, in seguito a una caduta in pista. Quel tragico evento ebbe anche un'altrettanto tragica conseguenza: Dimitri DeFauw, corridore belga con cui Gálvez si scontrò prima dell'impatto fatale con le barriere di bordopista, ritenendosi ancora responsabile della morte del collega, si è suicidato lo scorso novembre. Gálvez, che tutti i trentenni del gruppo ricordano molto bene, era uno sprinter a volte anche spericolato (Cipollini ne venne travolto a San Donà di Piave, al Giro 2003), che agli esordi in maglia Kelme, uscito lanciato dalla stagione della pista, dominava le prime corse spagnole di stagione (quelle delle Baleari). Gli ultimi anni di carriera li visse nel team di Echavarri (l'attuale Caisse d'Epargne), qualche vittoria in corse a tappe minori, ma i risultati migliori venivano sempre dalla pista: ancora nel 2006 (come nel '99) Isaac fu Campione del Mondo nel Madison insieme a Joan Llaneras. C'erano centinaia di persone commosse a salutarlo quando si tennero i funerali, nella sua città, Vilanova i la Geltrú.

Andorra

Il piccolo stato abbarbicato sui Pirenei al confine tra Francia e Spagna è uno dei ritrovi più popolari del grande ciclismo di Tour e Vuelta. Talmente trafficato da essere stato presente, con le sue varie vette (Ordino-Arcalis, La Rabassa, Vallnord e non solo), in tanti snodi di diversi recenti GT. Tutti snodi poco rilevanti, va detto. L'ultima volta che la Vuelta è approdata ad Andorra è stato nel 2008, una tappa partita Barbastro e arrivata a La Rabassa, conclusasi col successo di Alessandro Ballan, autore di una grandiosa fuga. Di lì a 20 giorni, il trevigiano si laureò Campione del Mondo (occhio quindi a chi vince oggi). L'ultima escursione di un GT in quota è però quella del Tour 2009 (ad Arcalis), e ce la ricordiamo bene, perché se da una parte fu la tappa che rivelò il talento di Brice Feillu (anche lui autore di una fuga vincente), dall'altra rimase un po' un simbolo di un ciclismo moderno e poco battagliato da parte dei big. Ecco, magari si potesse, oggi, cancellare quel ricordo, sarebbe un bel ritorno delle bici che contano sulle rampe di Andorra.

Vilanova i la Geltrú

Isaac Gálvez aveva 31 anni quando, nel novembre del 2006, morì durante la Sei Giorni di Gand, in Belgio, in seguito a una caduta in pista. Quel tragico evento ebbe anche un'altrettanto tragica conseguenza: Dimitri DeFauw, corridore belga con cui Gálvez si scontrò prima dell'impatto fatale con le barriere di bordopista, ritenendosi ancora responsabile della morte del collega, si è suicidato lo scorso novembre. Gálvez, che tutti i trentenni del gruppo ricordano molto bene, era uno sprinter a volte anche spericolato (Cipollini ne venne travolto a San Donà di Piave, al Giro 2003), che agli esordi in maglia Kelme, uscito lanciato dalla stagione della pista, dominava le prime corse spagnole di stagione (quelle delle Baleari). Gli ultimi anni di carriera li visse nel team di Echavarri (l'attuale Caisse d'Epargne), qualche vittoria in corse a tappe minori, ma i risultati migliori venivano sempre dalla pista: ancora nel 2006 (come nel '99) Isaac fu Campione del Mondo nel Madison insieme a Joan Llaneras. C'erano centinaia di persone commosse a salutarlo quando si tennero i funerali, nella sua città, Vilanova i la Geltrú.

Andorra

Il piccolo stato abbarbicato sui Pirenei al confine tra Francia e Spagna è uno dei ritrovi più popolari del grande ciclismo di Tour e Vuelta. Talmente trafficato da essere stato presente, con le sue varie vette (Ordino-Arcalis, La Rabassa, Vallnord e non solo), in tanti snodi di diversi recenti GT. Tutti snodi poco rilevanti, va detto. L'ultima volta che la Vuelta è approdata ad Andorra è stato nel 2008, una tappa partita Barbastro e arrivata a La Rabassa, conclusasi col successo di Alessandro Ballan, autore di una grandiosa fuga. Di lì a 20 giorni, il trevigiano si laureò Campione del Mondo (occhio quindi a chi vince oggi). L'ultima escursione di un GT in quota è però quella del Tour 2009 (ad Arcalis), e ce la ricordiamo bene, perché se da una parte fu la tappa che rivelò il talento di Brice Feillu (anche lui autore di una fuga vincente), dall'altra rimase un po' un simbolo di un ciclismo moderno e poco battagliato da parte dei big. Ecco, magari si potesse, oggi, cancellare quel ricordo, sarebbe un bel ritorno delle bici che contano sulle rampe di Andorra.

Vilanova i la Geltrú

Isaac Gálvez aveva 31 anni quando, nel novembre del 2006, morì durante la Sei Giorni di Gand, in Belgio, in seguito a una caduta in pista. Quel tragico evento ebbe anche un'altrettanto tragica conseguenza: Dimitri DeFauw, corridore belga con cui Gálvez si scontrò prima dell'impatto fatale con le barriere di bordopista, ritenendosi ancora responsabile della morte del collega, si è suicidato lo scorso novembre. Gálvez, che tutti i trentenni del gruppo ricordano molto bene, era uno sprinter a volte anche spericolato (Cipollini ne venne travolto a San Donà di Piave, al Giro 2003), che agli esordi in maglia Kelme, uscito lanciato dalla stagione della pista, dominava le prime corse spagnole di stagione (quelle delle Baleari). Gli ultimi anni di carriera li visse nel team di Echavarri (l'attuale Caisse d'Epargne), qualche vittoria in corse a tappe minori, ma i risultati migliori venivano sempre dalla pista: ancora nel 2006 (come nel '99) Isaac fu Campione del Mondo nel Madison insieme a Joan Llaneras. C'erano centinaia di persone commosse a salutarlo quando si tennero i funerali, nella sua città, Vilanova i la Geltrú.

Andorra

Il piccolo stato abbarbicato sui Pirenei al confine tra Francia e Spagna è uno dei ritrovi più popolari del grande ciclismo di Tour e Vuelta. Talmente trafficato da essere stato presente, con le sue varie vette (Ordino-Arcalis, La Rabassa, Vallnord e non solo), in tanti snodi di diversi recenti GT. Tutti snodi poco rilevanti, va detto. L'ultima volta che la Vuelta è approdata ad Andorra è stato nel 2008, una tappa partita Barbastro e arrivata a La Rabassa, conclusasi col successo di Alessandro Ballan, autore di una grandiosa fuga. Di lì a 20 giorni, il trevigiano si laureò Campione del Mondo (occhio quindi a chi vince oggi). L'ultima escursione di un GT in quota è però quella del Tour 2009 (ad Arcalis), e ce la ricordiamo bene, perché se da una parte fu la tappa che rivelò il talento di Brice Feillu (anche lui autore di una fuga vincente), dall'altra rimase un po' un simbolo di un ciclismo moderno e poco battagliato da parte dei big. Ecco, magari si potesse, oggi, cancellare quel ricordo, sarebbe un bel ritorno delle bici che contano sulle rampe di Andorra.

Vilanova i la Geltrú

Isaac Gálvez aveva 31 anni quando, nel novembre del 2006, morì durante la Sei Giorni di Gand, in Belgio, in seguito a una caduta in pista. Quel tragico evento ebbe anche un'altrettanto tragica conseguenza: Dimitri DeFauw, corridore belga con cui Gálvez si scontrò prima dell'impatto fatale con le barriere di bordopista, ritenendosi ancora responsabile della morte del collega, si è suicidato lo scorso novembre. Gálvez, che tutti i trentenni del gruppo ricordano molto bene, era uno sprinter a volte anche spericolato (Cipollini ne venne travolto a San Donà di Piave, al Giro 2003), che agli esordi in maglia Kelme, uscito lanciato dalla stagione della pista, dominava le prime corse spagnole di stagione (quelle delle Baleari). Gli ultimi anni di carriera li visse nel team di Echavarri (l'attuale Caisse d'Epargne), qualche vittoria in corse a tappe minori, ma i risultati migliori venivano sempre dalla pista: ancora nel 2006 (come nel '99) Isaac fu Campione del Mondo nel Madison insieme a Joan Llaneras. C'erano centinaia di persone commosse a salutarlo quando si tennero i funerali, nella sua città, Vilanova i la Geltrú.

Andorra

Il piccolo stato abbarbicato sui Pirenei al confine tra Francia e Spagna è uno dei ritrovi più popolari del grande ciclismo di Tour e Vuelta. Talmente trafficato da essere stato presente, con le sue varie vette (Ordino-Arcalis, La Rabassa, Vallnord e non solo), in tanti snodi di diversi recenti GT. Tutti snodi poco rilevanti, va detto. L'ultima volta che la Vuelta è approdata ad Andorra è stato nel 2008, una tappa partita Barbastro e arrivata a La Rabassa, conclusasi col successo di Alessandro Ballan, autore di una grandiosa fuga. Di lì a 20 giorni, il trevigiano si laureò Campione del Mondo (occhio quindi a chi vince oggi). L'ultima escursione di un GT in quota è però quella del Tour 2009 (ad Arcalis), e ce la ricordiamo bene, perché se da una parte fu la tappa che rivelò il talento di Brice Feillu (anche lui autore di una fuga vincente), dall'altra rimase un po' un simbolo di un ciclismo moderno e poco battagliato da parte dei big. Ecco, magari si potesse, oggi, cancellare quel ricordo, sarebbe un bel ritorno delle bici che contano sulle rampe di Andorra.

Meteo

Vilanova i la Geltrú ore 12
Ponts ore 15
Andorra ore 17.30

Soggetti Alternativi

La Vuelta edizione 2010 gli regala la prima opportunità della carriera per testarsi sulle tre settimane. Giunto all'HTC dopo due anni di proficua gavetta nelle file della Rabobank Continental, appare come una delle grandi speranze del ciclismo a stelle e strisce per le gare a tappe. Del resto le sue caratteristiche lo testimoniano: sa farsi valere in salita ed è competitivo anche nelle cronometro. Le credenziali delle ultime stagioni erano già abbastanza buone (2° per un'inezia all'Avenir 2009) ma in quest'annata, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata, ha già fatto la sua parte: 2° al Presidential Tour in Turchia ma soprattutto ottimo 3° al Delfinato. Sulle strade spagnole verrà quel che verrà ma se in giornata saranno altri a ballare. D'altronde con un...Tejay alla consolle!

Vivian Ghianni

La Vuelta edizione 2010 gli regala la prima opportunità della carriera per testarsi sulle tre settimane. Giunto all'HTC dopo due anni di proficua gavetta nelle file della Rabobank Continental, appare come una delle grandi speranze del ciclismo a stelle e strisce per le gare a tappe. Del resto le sue caratteristiche lo testimoniano: sa farsi valere in salita ed è competitivo anche nelle cronometro. Le credenziali delle ultime stagioni erano già abbastanza buone (2° per un'inezia all'Avenir 2009) ma in quest'annata, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata, ha già fatto la sua parte: 2° al Presidential Tour in Turchia ma soprattutto ottimo 3° al Delfinato. Sulle strade spagnole verrà quel che verrà ma se in giornata saranno altri a ballare. D'altronde con un...Tejay alla consolle!

La Vuelta edizione 2010 gli regala la prima opportunità della carriera per testarsi sulle tre settimane. Giunto all'HTC dopo due anni di proficua gavetta nelle file della Rabobank Continental, appare come una delle grandi speranze del ciclismo a stelle e strisce per le gare a tappe. Del resto le sue caratteristiche lo testimoniano: sa farsi valere in salita ed è competitivo anche nelle cronometro. Le credenziali delle ultime stagioni erano già abbastanza buone (2° per un'inezia all'Avenir 2009) ma in quest'annata, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata, ha già fatto la sua parte: 2° al Presidential Tour in Turchia ma soprattutto ottimo 3° al Delfinato. Sulle strade spagnole verrà quel che verrà ma se in giornata saranno altri a ballare. D'altronde con un...Tejay alla consolle!

La Vuelta edizione 2010 gli regala la prima opportunità della carriera per testarsi sulle tre settimane. Giunto all'HTC dopo due anni di proficua gavetta nelle file della Rabobank Continental, appare come una delle grandi speranze del ciclismo a stelle e strisce per le gare a tappe. Del resto le sue caratteristiche lo testimoniano: sa farsi valere in salita ed è competitivo anche nelle cronometro. Le credenziali delle ultime stagioni erano già abbastanza buone (2° per un'inezia all'Avenir 2009) ma in quest'annata, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata, ha già fatto la sua parte: 2° al Presidential Tour in Turchia ma soprattutto ottimo 3° al Delfinato. Sulle strade spagnole verrà quel che verrà ma se in giornata saranno altri a ballare. D'altronde con un...Tejay alla consolle!

La Vuelta edizione 2010 gli regala la prima opportunità della carriera per testarsi sulle tre settimane. Giunto all'HTC dopo due anni di proficua gavetta nelle file della Rabobank Continental, appare come una delle grandi speranze del ciclismo a stelle e strisce per le gare a tappe. Del resto le sue caratteristiche lo testimoniano: sa farsi valere in salita ed è competitivo anche nelle cronometro. Le credenziali delle ultime stagioni erano già abbastanza buone (2° per un'inezia all'Avenir 2009) ma in quest'annata, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata, ha già fatto la sua parte: 2° al Presidential Tour in Turchia ma soprattutto ottimo 3° al Delfinato. Sulle strade spagnole verrà quel che verrà ma se in giornata saranno altri a ballare. D'altronde con un...Tejay alla consolle!

La Vuelta edizione 2010 gli regala la prima opportunità della carriera per testarsi sulle tre settimane. Giunto all'HTC dopo due anni di proficua gavetta nelle file della Rabobank Continental, appare come una delle grandi speranze del ciclismo a stelle e strisce per le gare a tappe. Del resto le sue caratteristiche lo testimoniano: sa farsi valere in salita ed è competitivo anche nelle cronometro. Le credenziali delle ultime stagioni erano già abbastanza buone (2° per un'inezia all'Avenir 2009) ma in quest'annata, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata, ha già fatto la sua parte: 2° al Presidential Tour in Turchia ma soprattutto ottimo 3° al Delfinato. Sulle strade spagnole verrà quel che verrà ma se in giornata saranno altri a ballare. D'altronde con un...Tejay alla consolle!

VueltaTweet

GustavVeronica: Oggi verso Andorra! Salita lunga, non come quelle brevi fatte finora. Speriamo che Frank stia bene! /G

A_Kolobnev: Come una rockstar per ProSport http://twitpic.com/2m7unt

simongerrans: Che c'è di peggio di un volo cancellato? Due voli cancellati!  What's worse than a cancelled flight? Two cancelled flights!... e dopo 9 ore e mezzo di attesa all'aeroporto di Madrid, ci ho rinunciato e ho preso un hotel. Ci riproverò domattina.

f_cancellara: Oggi partenza davvero veloce. Sono contento della giornata, anche se ho finito nel gruppetto. Credo di aver recuperato bene nel giorno di riposo.

VueltApuesta

UN'ALTRA FUGA rovina un po' parecchie delle giocate. Ma certe volte per valutare un percorso non basta l'altimetria: bisogna conoscere le strade attraversate. Avessi saputo che gli ultimi 50 km della Tarragona - Vilanova i la Geltrú erano più tortuosi e mossi della costiera amalfitana, col cavolo che avrei giocato Bole! Ça va sans dire.Nessuna vincita, nemmeno coi testa a testa. Attualmente abbiamo solo 2 giocatori su 16 in attivo.

1) SQUALO DELLO STRETTO +73                        
2) SHORT_ARM +13
3) Nino59, Zubeldia -2
5) Monsieur40% -3
6) Admin,  Albe89 -5
8) Subsonico -6.86
9) Pepp -8
10)Elihu, Slavatore77, Toro -10
13)Pitoro -12
14)Seb -26
15) Rizz23 -30.65
16) Abajia - 125

Undicesima Tappa. Di fughe se ne son viste parecchie in questi giorni, anche troppe. Aggiungiamoci che, in questo momento, la classifica è fatta sugli abbuoni e la leadership è in mano a una squadra forte e attrezzata come la Katusha; inoltre, la tappa è facile fino alla salita di Andorra, riusciranno ad andare in fuga certamente ottimi passisti, meno probabilmente gente alla Moncutiè (12) che magari si spreme su tappe più succulente in termini di GPM, e che in seguito alle tappe precedenti si è avvicinato troppo ai big (il suo ritardo ammonta a 5'). D'altro canto, anche se preceduta da un lungo falsopiano, la salita è veramente facile e un gruppo di eventuali fuggitivi potrebbe non scoppiare. Il sottoscritto non si fida delle fughe e piazza 2,4 euro su Sastre (dato a 16), sperando di beccare finalmente la sua giornata buona. Chi vuole andare abbondante può puntare su Nibali, che è dato a 10: se i migliori dovessero sprintare lui non si starà certo con le mani in mano.

Nicola Stufano

VueltApuesta

UN'ALTRA FUGA rovina un po' parecchie delle giocate. Ma certe volte per valutare un percorso non basta l'altimetria: bisogna conoscere le strade attraversate. Avessi saputo che gli ultimi 50 km della Tarragona - Vilanova i la Geltrú erano più tortuosi e mossi della costiera amalfitana, col cavolo che avrei giocato Bole! Ça va sans dire.Nessuna vincita, nemmeno coi testa a testa. Attualmente abbiamo solo 2 giocatori su 16 in attivo.

1) SQUALO DELLO STRETTO +73                        
2) SHORT_ARM +13
3) Nino59, Zubeldia -2
5) Monsieur40% -3
6) Admin,  Albe89 -5
8) Subsonico -6.86
9) Pepp -8
10)Elihu, Slavatore77, Toro -10
13)Pitoro -12
14)Seb -26
15) Rizz23 -30.65
16) Abajia - 125

Undicesima Tappa. Di fughe se ne son viste parecchie in questi giorni, anche troppe. Aggiungiamoci che, in questo momento, la classifica è fatta sugli abbuoni e la leadership è in mano a una squadra forte e attrezzata come la Katusha; inoltre, la tappa è facile fino alla salita di Andorra, riusciranno ad andare in fuga certamente ottimi passisti, meno probabilmente gente alla Moncutiè (12) che magari si spreme su tappe più succulente in termini di GPM, e che in seguito alle tappe precedenti si è avvicinato troppo ai big (il suo ritardo ammonta a 5'). D'altro canto, anche se preceduta da un lungo falsopiano, la salita è veramente facile e un gruppo di eventuali fuggitivi potrebbe non scoppiare. Il sottoscritto non si fida delle fughe e piazza 2,4 euro su Sastre (dato a 16), sperando di beccare finalmente la sua giornata buona. Chi vuole andare abbondante può puntare su Nibali, che è dato a 10: se i migliori dovessero sprintare lui non si starà certo con le mani in mano.

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna VueltaNotes 2010 – 11a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 11a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 11a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 – 11a tappa
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UN'ALTRA FUGA rovina un po' parecchie delle giocate. Ma certe volte per valutare un percorso non basta l'altimetria: bisogna conoscere le strade attraversate. Avessi saputo che gli ultimi 50 km della Tarragona - Vilanova i la Geltrú erano più tortuosi e mossi della costiera amalfitana, col cavolo che avrei giocato Bole! Ça va sans dire.Nessuna vincita, nemmeno coi testa a testa. Attualmente abbiamo solo 2 giocatori su 16 in attivo.

1) SQUALO DELLO STRETTO +73                        
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3) Nino59, Zubeldia -2
5) Monsieur40% -3
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8) Subsonico -6.86
9) Pepp -8
10)Elihu, Slavatore77, Toro -10
13)Pitoro -12
14)Seb -26
15) Rizz23 -30.65
16) Abajia - 125

Undicesima Tappa. Di fughe se ne son viste parecchie in questi giorni, anche troppe. Aggiungiamoci che, in questo momento, la classifica è fatta sugli abbuoni e la leadership è in mano a una squadra forte e attrezzata come la Katusha; inoltre, la tappa è facile fino alla salita di Andorra, riusciranno ad andare in fuga certamente ottimi passisti, meno probabilmente gente alla Moncutiè (12) che magari si spreme su tappe più succulente in termini di GPM, e che in seguito alle tappe precedenti si è avvicinato troppo ai big (il suo ritardo ammonta a 5'). D'altro canto, anche se preceduta da un lungo falsopiano, la salita è veramente facile e un gruppo di eventuali fuggitivi potrebbe non scoppiare. Il sottoscritto non si fida delle fughe e piazza 2,4 euro su Sastre (dato a 16), sperando di beccare finalmente la sua giornata buona. Chi vuole andare abbondante può puntare su Nibali, che è dato a 10: se i migliori dovessero sprintare lui non si starà certo con le mani in mano.

Nicola Stufano

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UN'ALTRA FUGA rovina un po' parecchie delle giocate. Ma certe volte per valutare un percorso non basta l'altimetria: bisogna conoscere le strade attraversate. Avessi saputo che gli ultimi 50 km della Tarragona - Vilanova i la Geltrú erano più tortuosi e mossi della costiera amalfitana, col cavolo che avrei giocato Bole! Ça va sans dire.Nessuna vincita, nemmeno coi testa a testa. Attualmente abbiamo solo 2 giocatori su 16 in attivo.

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3) Nino59, Zubeldia -2
5) Monsieur40% -3
6) Admin,  Albe89 -5
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10)Elihu, Slavatore77, Toro -10
13)Pitoro -12
14)Seb -26
15) Rizz23 -30.65
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Undicesima Tappa. Di fughe se ne son viste parecchie in questi giorni, anche troppe. Aggiungiamoci che, in questo momento, la classifica è fatta sugli abbuoni e la leadership è in mano a una squadra forte e attrezzata come la Katusha; inoltre, la tappa è facile fino alla salita di Andorra, riusciranno ad andare in fuga certamente ottimi passisti, meno probabilmente gente alla Moncutiè (12) che magari si spreme su tappe più succulente in termini di GPM, e che in seguito alle tappe precedenti si è avvicinato troppo ai big (il suo ritardo ammonta a 5'). D'altro canto, anche se preceduta da un lungo falsopiano, la salita è veramente facile e un gruppo di eventuali fuggitivi potrebbe non scoppiare. Il sottoscritto non si fida delle fughe e piazza 2,4 euro su Sastre (dato a 16), sperando di beccare finalmente la sua giornata buona. Chi vuole andare abbondante può puntare su Nibali, che è dato a 10: se i migliori dovessero sprintare lui non si starà certo con le mani in mano.

Nicola Stufano

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UN'ALTRA FUGA rovina un po' parecchie delle giocate. Ma certe volte per valutare un percorso non basta l'altimetria: bisogna conoscere le strade attraversate. Avessi saputo che gli ultimi 50 km della Tarragona - Vilanova i la Geltrú erano più tortuosi e mossi della costiera amalfitana, col cavolo che avrei giocato Bole! Ça va sans dire.Nessuna vincita, nemmeno coi testa a testa. Attualmente abbiamo solo 2 giocatori su 16 in attivo.

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13)Pitoro -12
14)Seb -26
15) Rizz23 -30.65
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Undicesima Tappa. Di fughe se ne son viste parecchie in questi giorni, anche troppe. Aggiungiamoci che, in questo momento, la classifica è fatta sugli abbuoni e la leadership è in mano a una squadra forte e attrezzata come la Katusha; inoltre, la tappa è facile fino alla salita di Andorra, riusciranno ad andare in fuga certamente ottimi passisti, meno probabilmente gente alla Moncutiè (12) che magari si spreme su tappe più succulente in termini di GPM, e che in seguito alle tappe precedenti si è avvicinato troppo ai big (il suo ritardo ammonta a 5'). D'altro canto, anche se preceduta da un lungo falsopiano, la salita è veramente facile e un gruppo di eventuali fuggitivi potrebbe non scoppiare. Il sottoscritto non si fida delle fughe e piazza 2,4 euro su Sastre (dato a 16), sperando di beccare finalmente la sua giornata buona. Chi vuole andare abbondante può puntare su Nibali, che è dato a 10: se i migliori dovessero sprintare lui non si starà certo con le mani in mano.

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An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano