Prima delle (sole) due tappe pirenaiche, e finalmente possiamo dire che si sale con decisione: una frazione tra le più determinanti, con un'intrigante successione di due scalate importanti nel finale. I primi 120 km servono solo a raggiungere, da Castres, i Pirenei, e non presentano quindi alcun motivo tecnico d'interesse (a parte una collinetta - la Côte de Saint-Ferréol - valida come Gpm di 4a categoria dopo 25 km). Dopo lo sprint intermedio di Quillan, 30 km di falsopiano conducono ai piedi del Col de Pailhères, che verrà affrontato dal versante giusto, quello più duro di Usson-les-Bains: 15 km all'8% medio, con leggera spianata di un paio di chilometri (al 6.5%) in cima, dopo il tratto più duro (altri 2 km tra il 10 e il 12%, con una splendida serie di tornanti). Per i canoni del Tour, salita-monstre. La lunga discesa successiva (20 km), non tecnicissima e con ampi tratti pedalabili (specie nella seconda metà) porta ad Ax-les-Thermes, da cui si risale verso l'arrivo in quota - il primo della Grande Boucle 2013 - ad Ax 3 Domaines: sono altri 8 km di ascesa, non lunga come il Pailhères, ma dalle pendenze in fondo simili: 8% medio, la parte impegnativa è limitata ai primi 6 km (tra il 7 e l'11%), poi un chilometro al 5% precede un'ultima rampetta all'8 e la spianata finale con pianura dal triangolo rosso (dove è posto il traguardo Gpm) allo striscione d'arrivo.
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@laurenstendam: Momento del giorno? Siamo passati da un paese chiamato Laurens. Meno figo il tatuaggio di 3 denti di un 53 sullo stinco
@HansenAdam: Se avevo 12 anni di meno e non correvo il Tour, quel rave party techno qui dietro sarebbe stato uno spasso
@Greghenderson1: @HansenAdam è fantastico. Vieni giù. Ci sono dappertutto francese che fumano e che flirtano con qualsiasi cosa abbia un battito
@PuritoRodriguez: Dico io, il limite di peso per la bici deve essere lo stesso sia per me (58.5 kg) che per @GSmukulis che pesa più di 80 kg? #Luperini
@thejensie: Oggi una partenza diversa al Tour. Mi aspetto una battaglia spettacolare per la tappa di oggi. Il vincitore può prendere la tappa e la maglia
Se Amsterdam è la Venezia del Nord, Castres può essere considerata la piccola Venezia del Sud, per via delle case colorate affacciate sulle rive del fiume Agoût. Il cuore di Castres è il suo fiume, ma la parte più bella sono probabilmente i giardini dell'Èvêché, creati dal Andrè Le Nôtre, il giardiniere di Luigi XIV che fu fautore anche dei famosi ed estesi giardini di Versailles. Castres non è lontana dalla spagna e l'influenza iberica si sente nel Goya Museum, il più importante museo di arte spagnola che esista in Francia se si esclude il Louvre. Il personaggio storico più importante di Castres è stato probabilmente Jean Jeaurès, politico repubblicano di inizio novecento che difese spesso le lotte degli operai, difese anche Dreyfus e lottò per evitare il conflitto della prima guerra mondiale, ma fu ucciso dal nazionalista francese Raoul Villain nel 1914.