100% Grandi Squadre (Telekom)
Quando alla fine del 1988 l'ex Campione del Mondo Hennie Kuiper crea una squadra sponsorizzata dalla città di Stoccarda e che utilizza bici Merckx (nel 1989 diverrà infatti Stuttgart-Merckx-Gonsor) con ogni probabilità non ha idea del colosso che sta creando. Non ci sono grandi campioni tedeschi in giro ma ne stanno arrivando... Nel 1989 il team ha solo nove corridori, tra cui Udo Bölts. Lui e Dariusc Kajzer portano i primi successi di questa squadra, ma la svolta giunge nel 1991, con il team che assume il nome di Telekom-Mercedes-Merckx-Puma. Dopo il 17° posto nella Vuelta di quell'anno con Bölts, il 1992 vedrà Hennie Kuiper lasciare la squadra per la Motorola mentre in arrivo c'è il belga Walter Godefroot. In entrata i tedeschi Jens Heppner e Christian Henn, il velocista belga Etienne De Wilde e l'uomo da classiche, il francese Marc Madiot, ma le fortune della Telekom devono ancora iniziare. Nel 1993 viene ingaggiato Erik Zabel (oltre agli altri talenti tedeschi Rolf Aldag e Steffen Wesemann), nel 1995 arriva l'iridato di Oslo '93 tra i dilettanti, Jan Ullrich. L'anno seguente Bjarne Riis, che al Tour era reduce da una terza piazza con la Gewiss-Ballan, viene messo sotto contratto da Godefroot. È chiaramente una squadra da Grande Boucle, anche se sono già arrivati i primi successi di Zabel in Coppa del Mondo, alla Parigi-Tours '94. Decisivo il Tour 1996, con Riis a spodestare dal trono quinquennale Miguel Indurain ed Ullrich (2° nella generale) che vince la maglia bianca e la crono finale (in quest'ultima i ds devono frenarlo, per evitare che strappi la maglia gialla al capitano). Nel '97 la leadership al Tour la decide la strada: chi tra il campione uscente Riis ed il giovane rampante Ullrich? Il secondo, che già ad Andorra stacca tutti e si veste di giallo, nella crono di Saint Etienne chiude i conti. A Parigi distacchi impietosi, con Richard Virenque a 9'09" e Marco Pantani a 14'03". Nel '98 Ullrich dimostra che non sarà il nuovo Indurain: festeggia troppo durante l'inverno e si ritrova con molti chili di troppo. Sarà una costante di questo talento, uno dei più grandi della storia del ciclismo che siano mai nati (e sprecati). Pantani gli strappa la maglia gialla ed il tedesco chiude 2° quel Tour. Nel '99 si apre l'era Armstrong ed Ullrich non insidierà mai veramente il texano: per lui altri tre secondi posti al Tour (2000, 2001 e 2003, ma con la Bianchi). La Telekom, ingaggia nel frattempo Alexandre Vinokourov, Daniele Nardello, Andreas Klöden, Jörg Jaksche, Matthias Kessler, Stefan Schumacher, Georg Totschnig, Cadel Evans, Santiago Botero e Paolo Savoldelli, solo per citarne alcuni. Nel 2003 Ullrich lascia la squadra per correre nella Bianchi ma un anno dopo, nel 2004, tornerà alla T-Mobile, evoluzione della Deutsche Telekom. In quell'anno arriva un Fiandre con Steffan Wesemann ma il tridente per il Tour, Ullrich-Klöden-Vinokourov, perde per strada il kazako. Klöden sarà 2°, Ullrich 4°. Nel 2005 Vinokourov vince la sua prima Liegi, dopo una fuga clamorosa con Jens Voigt, e dopo la Grande Boucle annuncia che nel 2006 correrà con la Liberty Seguros per giocarsi fino in fondo le sue possibilità di vittoria (anche Erik Zabel, quell'anno non convocato per il Tour, nel 2006 correrà con la Milram). Il kazako quel Tour lo chiuderà 5° (Ullrich ancora a podio, 3°, poi squalificato), mentre nel 2006 l'Operación Puerto spazza via Walter Godefroot, sostituito da Rudy Pevenage. Una serie di casi di doping porta Deutsche Telekom ad annunciare l'uscita dal ciclismo nel novembre 2007. La squadra continuerà ad esistere con il nome di Team High Road, poi di Columbia-High Road, quindi di HTC-Highroad. A fine 2011 anche questa squadra, diretta da Bob Stapleton, radicata negli Stati Uniti e che nulla ha in comune con la Telekom, chiuderà i battenti. La Telekom (poi T-Mobile) ha ottenuto, solo al Tour, due vittorie (Riis 1996 e Ullrich 1997), sei maglie verdi consecutive (Zabel dal 1996 al 2001), tre maglie bianche (Ullrich dal 1996 al 1998), 33 vittorie di tappa. Formazione per ogni stagione, per tutti i terreni, che ha cresciuto i talenti tedeschi e successivamente fatto grandi colpi di mercato. Una squadra magari non originale ma che ha segnato un'epoca, ammazzando sul serio la concorrenza: in una parola, la Telekom.
Capoluogo de L'Indre et Loire, ed appunto bagnata dalla Loira, Tours è una delle città più ricche di storia della Francia intera, specialmente legata all'alto Medioevo ed al periodo rinascimentale. Tours fu uno dei primi centri cristiani della Francia, col suo vescovato fondato da San Gaziano, al quale è dedicata la monumentale "Gatienne", la cattedrale gotica costruita nel XIII secolo. Il terzo vescovo fu il popolare San Martino, soldato romano di origine ungherese reso famoso dalla leggenda della cappa da lui divisa a metà e donata a un povero. Da baluardo della cristianità (qui vicino fu combattuta la famosa battaglia di Poitiers) a corte del re di Francia: nel 1461 re Luigi XI la trasformò nella sua residenza, stabilendosi nel castello del Plessis, e così fu fino al regno di Francesco I. Tours ha dato i natali anche ad Honoré de Balzac, uno dei più importanti scrittori del realismo nel XIX secolo.