Il secondo sabato di Tour è quello delle prime salite, per una frazione decisamente interessante che offrirà il suo meglio nella seconda metà dei quasi 200 km totali (tutti verso sud), dopo che la prima parte di tappa non offrirà niente di particolare, a parte un leggero falsopiano di 30 km fino allo sprint intermedio di Gérardmer (km 103). Dalla località che fu sede di tappa qualche anno fa si sale al Col de la Grosse Pierre, poco più di 3 km di ascesa al 6.4% medio. Al km 150 un'altra salita, praticamente identica alla precedente, il Col du Mont de Fourche, mentre quello di Écromagny al km 168 è niente più che uno strappetto. Negli ultimi 25 km si potrà fare già più sul serio: prevedibile un ritmo crescente nella strada, in falsopiano (ma con tratti più accentuati), che da Mélisey porterà a Plancher-les-Mines, ai piedi della salita finale. Su questa ascesa, che va a La Planche des Belles Filles (all'esordio nella Grande Boucle), sarà possibile vedere finalmente un testa a testa tra i big, visto che i 6 km di scalata, costantemente sopra l'8% di pendenza, non mancano di tratti ben oltre il 10%. Molto duri gli ultimi 300 metri, che si inerpicano dopo una brevissima contropendenza (l'unica dell'intera scalata).
Come sempre accade quando si analizza la prima tappa di montagna di un grande giro c'è grande incertezza sui nomi dei favoriti, a maggior ragione dopo tutte le cadute di ieri, e questo si riflette ovviamente anche sulle quote offerte agli scommettitori: per Paddy Power i favoriti sono gli spagnoli Alejandro Valverde e Samuel Sánchez che sono dati a 7, ma tra il 9.50 ed il 10 ci sono pure Evans, Van den Broeck, Schleck e Nibali; non è facile, però, avere certezze su chi potrà realmente vincere oggi perché spesso le prime montagne si prestano anche a giochi tattici che potrebbero favorire le seconde linee. Su Paddy Power, inoltre, si trovano quote decisamente gustose soprattutto nelle "retrovie", a partire dal 28 del giovane francese Thibaut Pinot che correrà sulle strade di casa, o il 55 di Bradley Wiggins che nelle corse di quest'anno è sembrato inattaccabile anche in salita oppure addirittura il 150 di Levi Leipheimer, andato male a cronometro ma bene in salita al Giro di Svizzera.
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30 Giugno - 22 Luglio 2012
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Collocato nel dipartimento Meurthe-et-Moselle, Tomblaine è un piccolo comune di 8000 abitanti separato dalla più famosa Nancy dal fiume Meurthe. Da queste parti bazzica una vecchia conoscenza del ciclismo francese, la cui figlia vive in città: si tratta di Gilbert Bauvin, corridore degli anni '50 dalla taglia minuta ma molto tenace. Nato crossista, specialità nella quale fu vice-campione del mondo nel 1953 dietro Rondeaux, ha dato il meglio nella sua carriera al Tour de France. Ha indossato 2 volte la maglia gialla nel 1954 e nel 1956 è secondo nel famoso Tour di Walkowiak, deciso dalla fuga bidone di Angers. Bauvin era superiore al rivale, ma pagò i 12' di distacco(eh sì, altri tempi) che portava sulle spalle a seguito della tappa precedente, La St.Malo - Lorient, i quali alla fine si ridussero solo a 1'25".