Si rientra in Francia, e da Orchies (zona pavé!) si fa ancora rotta verso ovest, il mare, il Canale della Manica. Primi 90 km proprio piatti, poi ci sarà una fase (diciamo una settantina di chilometri) in cui qualche strappetto si inizierà a vedere, ma saranno gli ultimi 40 km prima dell'arrivo di Boulogne-sur-Mer a mostrare le cose più interessanti. In questo frangente avremo in rapida successione Côte de Mont Violette (al km 163), Côte de Herquelingue (al 181), Côte de Quéhen (al 185) e Côte du Mont Lambert al 190: questo sì un finale da classica vallonata! E se la prima delle côtes citate è la più dura (un chilometro al 9%) ma ancora lontana dal traguardo, la breve consequenzialità delle altre tre (con l'ultima che consta comunque di un rispettabile chilometro-e-300-metri all'8.4%) non potrà non lanciare un gruppetto all'attacco. Un gruppetto che poi andrà a contendersi il successo parziale, visto che sulla discesa successiva al Mont Lambert (circa 4 km tra picchiata e falsopiano, fino ai -3 km) non sarà facile recuperare, e che al traguardo ci sarà un'ulteriore strappetto-Gpm (poco più di mezzo chilometro con pendenza superiore al 7%) garanzia di volata spettacolare quanto ristretta.
Una tappa tanto incerta ha però un favorito abbastanza certo, secondo i bookmaker di Paddy Power: Peter Sagan è quotato a 2.35, molto più basso del secondo favorito, Philippe Gilbert, dato a 6. Il Valverde visto benino a Seraing merita fiducia, così come Boasson Hagen, che ha già dimostrato di saper essere protagonista in certi finali: per entrambi la quota è di 11, mentre Cancellara (che ha nella volata il tallone d'achille, come visto l'altro giorno) e Chavanel (uno che ama sempre attaccare) sono dati a 16. Interessanti le quote degli italiani, con Nibali a 28 e Scarponi a 30, ma se si volesse tentare il colpaccio dell'anno, si potrebbe provare a giocare Tony Gallopin: secondo Paddy Power il francese non ha grandi chance di successo, tanto che la quota è altissima: 150. Ma uno col suo spunto sugli strappetti, e pure abbastanza veloce, prima o poi una tappa come quella odierna, al Tour, la vincerà: chissà che quel giorno non sia proprio oggi...
Al Tour si vince sempre in 2! (Informazione pubblicitaria)
30 Giugno - 22 Luglio 2012
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Siamo in zona Parigi-Roubaix ed Orchies è conosciuta da tutti non tanto come cittadina francese (non solo, almeno) ma come un settore di pavé. Sono di solito 1700 metri cui vengono assegnati dall'organizzazione 3 stellette di difficoltà sulle 5 in programma per i settori più impegnativi. Di qui, insomma, passano e sono passate ruote ed imprese da anni ed anni. In qualità di sede di tappa del Tour, Orchies lo è stata l'ultima volta nel 1982. Era il 7 luglio, in programma la cronometro a squadre da Orchies a Fontaine-au-Pire, di 73 km. La fortuna non fu dalla parte degli organizzatori che si videro costretti ad annullare la tappa a causa di una manifestazione. La cronosquadre verrà recuperata nella Lorient-Nantes, suddivisa in due semitappe: Plumelec-Nantes, in linea (vincitore lo svizzero Stefan Mutter) e Lorient-Plumelec, cronosquadre in cui la più veloce fu la TI-Raleigh. Phil Anderson era all'ottavo dei suoi nove giorni in maglia gialla, la crono individuale di Valence-d'Agen incoronerà Bernard Hinault nuovo leader e maglia gialla sino a Parigi (sul cui traguardo il Tasso peraltro vinse).