Il Portale del Ciclismo professionistico

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Un bel giro di quasi 200 km - in senso orario - per le Ardenne, questo il senso della prima tappa in linea del Tour. La tappa è facile, nulla a che vedere con la cavalcata di côtes che avrebbe potuto essere se gli organizzatori avessero avuto più coraggio; i saliscendi non mancano, 4 strappi strada facendo si fregiano dello striscione di traguardo Gpm di 4a categoria, ma ciò a cui assisteremo sarà una fuga in partenza dopo una quarantina di chilometri a tutta (la rampa di lancio degli attaccanti potrà essere la Côte de Cokaifagne, primo di quei quattro Gpm e sicuramente il più impegnativo, dall'"alto" dei suoi quasi 3 km di lunghezza), un lungo inseguimento del gruppo, e poi il ricongiungimento sul piano che precede Seraing. L'arrivo però non è scenario da volata scontata, visto che la Côte de Seraing, sede del traguardo, vale come quinto Gpm di giornata: trascurabile come gli altri, ma sicuramente indigesta per gli sprinter puri: 2.5 km, il primo chilometro e mezzo sale quasi al 6%, poi la pendenza si dimezza nell'ultimo chilometro, al termine del quale i velocisti che si saranno salvati nel tratto più duro si disputeranno la vittoria.

E se si parla di velocisti bravi in salita come si può non considerare favorito Peter Sagan? Dopo l'errore di ieri lo slovacco sarà certamente voglioso di rifarsi e l'arrivo sembra disegnato apposta per lui: PaddyPower lo quota ad un invitante 2.85 che potrebbe far felici in molti. Dietro a Sagan troviamo l'idolo di casa Philippe Gilbert ma il vallone è sembrato volersi tirare un po' fuori: il 9.50 che PaddyPower assegna a Boasson Hagen può diventare quindi un'alternativa da non scartare. Delle buone occasioni si trovano anche tra i corridore con quote molto alte ma che con un preciso scenario tattico potrebbero anche riuscire a dire la loro: Fabian Cancellara vorrà restare davanti per difendere la maglia gialla, ha una grande sparata, ha la gamba e perché non dargli fiducia? Lo svizzero paga 20 volte la posta. Il nome a sorpresa, ma non troppo, potrebbe essere quello del francese Julien Simon (con 2 euro se ne potrebbero vincere 48) mentre PaddyPower potrebbe sottovalutare un po' André Greipel che viene dato addirittura a 70.

Liège

Per molti Liegi è sinonimo di due ruote a pedali e ciò che rimanda al ciclismo di Liegi non è il Tour de France bensì la Liegi-Bastogne-Liegi. Conosciuta come la decana, o Doyenne, la più antica classica in linea nasce nel 1892 per volere del Liege Cyclist Union. È questo anche il club d'appartenenza del primo vincitore della corsa, Léon Houa. Le prime due edizioni erano riservate soltanto ai dilettanti, solo dal 1894 la corsa venne aperta ai professionisti (tuttavia le edizioni del 1908, 1909 e 1911 vennero riservate ancora agli amatori e quelle del 1912, 1913, 1925 e 1929 agli indipendenti). È una gara dura per le numerose côtes che vengono scalate in rapida successione e per l'elevato chilometraggio. Si scende a sud lungo i su e giù ardennesi fino a Bastogne per poi virare e tornare verso Liegi. La Côte de Stockeu, la Côte de La Redoute e la Côte de Saint-Nicolas, nota anche come salita degli italiani per l'intensità di immigrati dal Bel Paese, caratterizzano la Liegi. Dal 2009 la Roche aux Faucons è la penultima e decisiva asperità della corsa. Eddy Merckx è il plurivincitore con 5 successi, Danilo Di Luca l'ultimo italiano ad aggiudicarsela (nel 2007).

Seraing

Situata nella Provincia di Liegi, conta 61 mila abitanti. Basata alle origini su un'economia rurale ed industriale, Seraing fonda oggi la sua economia sul carbone, dopo le scoperte dei giacimenti verso la fine del XVIII Secolo. Non è però solo fatta di zone industriali, Seraing, ma di graziosi boschi tipici delle Ardenne ed eleganti quartieri residenziali. È dotata di stabilimenti secolari come l'Athénée Royal Lucie Dejardin, l'Athénée Royal Air Pur, le collège Saint Martin, l'IPES de Seraing. Da visitare Val Saint Lambert, dove si lavora ancora oggi il vetro. Il Castello di Cockerill , residenza estiva dei Principi-Vescovi di Liegi, divenne ospedale sotto Napoleone, quindi proprietà di Guglielmo I dei Paesi Bassi, che lo cedette alla famiglia Cockerill nel 1817. Il municipio, la cattedrale e la relativa fonte battesimale sono da non perdere. Secondo un'antica leggenda le streghe abbondano nella zona di Seraing. Esse sono perciò parte integrante del folklore della cittadina.

Francesco Sulas
Liège

Per molti Liegi è sinonimo di due ruote a pedali e ciò che rimanda al ciclismo di Liegi non è il Tour de France bensì la Liegi-Bastogne-Liegi. Conosciuta come la decana, o Doyenne, la più antica classica in linea nasce nel 1892 per volere del Liege Cyclist Union. È questo anche il club d'appartenenza del primo vincitore della corsa, Léon Houa. Le prime due edizioni erano riservate soltanto ai dilettanti, solo dal 1894 la corsa venne aperta ai professionisti (tuttavia le edizioni del 1908, 1909 e 1911 vennero riservate ancora agli amatori e quelle del 1912, 1913, 1925 e 1929 agli indipendenti). È una gara dura per le numerose côtes che vengono scalate in rapida successione e per l'elevato chilometraggio. Si scende a sud lungo i su e giù ardennesi fino a Bastogne per poi virare e tornare verso Liegi. La Côte de Stockeu, la Côte de La Redoute e la Côte de Saint-Nicolas, nota anche come salita degli italiani per l'intensità di immigrati dal Bel Paese, caratterizzano la Liegi. Dal 2009 la Roche aux Faucons è la penultima e decisiva asperità della corsa. Eddy Merckx è il plurivincitore con 5 successi, Danilo Di Luca l'ultimo italiano ad aggiudicarsela (nel 2007).

Seraing

Situata nella Provincia di Liegi, conta 61 mila abitanti. Basata alle origini su un'economia rurale ed industriale, Seraing fonda oggi la sua economia sul carbone, dopo le scoperte dei giacimenti verso la fine del XVIII Secolo. Non è però solo fatta di zone industriali, Seraing, ma di graziosi boschi tipici delle Ardenne ed eleganti quartieri residenziali. È dotata di stabilimenti secolari come l'Athénée Royal Lucie Dejardin, l'Athénée Royal Air Pur, le collège Saint Martin, l'IPES de Seraing. Da visitare Val Saint Lambert, dove si lavora ancora oggi il vetro. Il Castello di Cockerill , residenza estiva dei Principi-Vescovi di Liegi, divenne ospedale sotto Napoleone, quindi proprietà di Guglielmo I dei Paesi Bassi, che lo cedette alla famiglia Cockerill nel 1817. Il municipio, la cattedrale e la relativa fonte battesimale sono da non perdere. Secondo un'antica leggenda le streghe abbondano nella zona di Seraing. Esse sono perciò parte integrante del folklore della cittadina.

Liège

Per molti Liegi è sinonimo di due ruote a pedali e ciò che rimanda al ciclismo di Liegi non è il Tour de France bensì la Liegi-Bastogne-Liegi. Conosciuta come la decana, o Doyenne, la più antica classica in linea nasce nel 1892 per volere del Liege Cyclist Union. È questo anche il club d'appartenenza del primo vincitore della corsa, Léon Houa. Le prime due edizioni erano riservate soltanto ai dilettanti, solo dal 1894 la corsa venne aperta ai professionisti (tuttavia le edizioni del 1908, 1909 e 1911 vennero riservate ancora agli amatori e quelle del 1912, 1913, 1925 e 1929 agli indipendenti). È una gara dura per le numerose côtes che vengono scalate in rapida successione e per l'elevato chilometraggio. Si scende a sud lungo i su e giù ardennesi fino a Bastogne per poi virare e tornare verso Liegi. La Côte de Stockeu, la Côte de La Redoute e la Côte de Saint-Nicolas, nota anche come salita degli italiani per l'intensità di immigrati dal Bel Paese, caratterizzano la Liegi. Dal 2009 la Roche aux Faucons è la penultima e decisiva asperità della corsa. Eddy Merckx è il plurivincitore con 5 successi, Danilo Di Luca l'ultimo italiano ad aggiudicarsela (nel 2007).

Seraing

Situata nella Provincia di Liegi, conta 61 mila abitanti. Basata alle origini su un'economia rurale ed industriale, Seraing fonda oggi la sua economia sul carbone, dopo le scoperte dei giacimenti verso la fine del XVIII Secolo. Non è però solo fatta di zone industriali, Seraing, ma di graziosi boschi tipici delle Ardenne ed eleganti quartieri residenziali. È dotata di stabilimenti secolari come l'Athénée Royal Lucie Dejardin, l'Athénée Royal Air Pur, le collège Saint Martin, l'IPES de Seraing. Da visitare Val Saint Lambert, dove si lavora ancora oggi il vetro. Il Castello di Cockerill , residenza estiva dei Principi-Vescovi di Liegi, divenne ospedale sotto Napoleone, quindi proprietà di Guglielmo I dei Paesi Bassi, che lo cedette alla famiglia Cockerill nel 1817. Il municipio, la cattedrale e la relativa fonte battesimale sono da non perdere. Secondo un'antica leggenda le streghe abbondano nella zona di Seraing. Esse sono perciò parte integrante del folklore della cittadina.

Liège

Per molti Liegi è sinonimo di due ruote a pedali e ciò che rimanda al ciclismo di Liegi non è il Tour de France bensì la Liegi-Bastogne-Liegi. Conosciuta come la decana, o Doyenne, la più antica classica in linea nasce nel 1892 per volere del Liege Cyclist Union. È questo anche il club d'appartenenza del primo vincitore della corsa, Léon Houa. Le prime due edizioni erano riservate soltanto ai dilettanti, solo dal 1894 la corsa venne aperta ai professionisti (tuttavia le edizioni del 1908, 1909 e 1911 vennero riservate ancora agli amatori e quelle del 1912, 1913, 1925 e 1929 agli indipendenti). È una gara dura per le numerose côtes che vengono scalate in rapida successione e per l'elevato chilometraggio. Si scende a sud lungo i su e giù ardennesi fino a Bastogne per poi virare e tornare verso Liegi. La Côte de Stockeu, la Côte de La Redoute e la Côte de Saint-Nicolas, nota anche come salita degli italiani per l'intensità di immigrati dal Bel Paese, caratterizzano la Liegi. Dal 2009 la Roche aux Faucons è la penultima e decisiva asperità della corsa. Eddy Merckx è il plurivincitore con 5 successi, Danilo Di Luca l'ultimo italiano ad aggiudicarsela (nel 2007).

Seraing

Situata nella Provincia di Liegi, conta 61 mila abitanti. Basata alle origini su un'economia rurale ed industriale, Seraing fonda oggi la sua economia sul carbone, dopo le scoperte dei giacimenti verso la fine del XVIII Secolo. Non è però solo fatta di zone industriali, Seraing, ma di graziosi boschi tipici delle Ardenne ed eleganti quartieri residenziali. È dotata di stabilimenti secolari come l'Athénée Royal Lucie Dejardin, l'Athénée Royal Air Pur, le collège Saint Martin, l'IPES de Seraing. Da visitare Val Saint Lambert, dove si lavora ancora oggi il vetro. Il Castello di Cockerill , residenza estiva dei Principi-Vescovi di Liegi, divenne ospedale sotto Napoleone, quindi proprietà di Guglielmo I dei Paesi Bassi, che lo cedette alla famiglia Cockerill nel 1817. Il municipio, la cattedrale e la relativa fonte battesimale sono da non perdere. Secondo un'antica leggenda le streghe abbondano nella zona di Seraing. Esse sono perciò parte integrante del folklore della cittadina.

Liège

Per molti Liegi è sinonimo di due ruote a pedali e ciò che rimanda al ciclismo di Liegi non è il Tour de France bensì la Liegi-Bastogne-Liegi. Conosciuta come la decana, o Doyenne, la più antica classica in linea nasce nel 1892 per volere del Liege Cyclist Union. È questo anche il club d'appartenenza del primo vincitore della corsa, Léon Houa. Le prime due edizioni erano riservate soltanto ai dilettanti, solo dal 1894 la corsa venne aperta ai professionisti (tuttavia le edizioni del 1908, 1909 e 1911 vennero riservate ancora agli amatori e quelle del 1912, 1913, 1925 e 1929 agli indipendenti). È una gara dura per le numerose côtes che vengono scalate in rapida successione e per l'elevato chilometraggio. Si scende a sud lungo i su e giù ardennesi fino a Bastogne per poi virare e tornare verso Liegi. La Côte de Stockeu, la Côte de La Redoute e la Côte de Saint-Nicolas, nota anche come salita degli italiani per l'intensità di immigrati dal Bel Paese, caratterizzano la Liegi. Dal 2009 la Roche aux Faucons è la penultima e decisiva asperità della corsa. Eddy Merckx è il plurivincitore con 5 successi, Danilo Di Luca l'ultimo italiano ad aggiudicarsela (nel 2007).

Seraing

Situata nella Provincia di Liegi, conta 61 mila abitanti. Basata alle origini su un'economia rurale ed industriale, Seraing fonda oggi la sua economia sul carbone, dopo le scoperte dei giacimenti verso la fine del XVIII Secolo. Non è però solo fatta di zone industriali, Seraing, ma di graziosi boschi tipici delle Ardenne ed eleganti quartieri residenziali. È dotata di stabilimenti secolari come l'Athénée Royal Lucie Dejardin, l'Athénée Royal Air Pur, le collège Saint Martin, l'IPES de Seraing. Da visitare Val Saint Lambert, dove si lavora ancora oggi il vetro. Il Castello di Cockerill , residenza estiva dei Principi-Vescovi di Liegi, divenne ospedale sotto Napoleone, quindi proprietà di Guglielmo I dei Paesi Bassi, che lo cedette alla famiglia Cockerill nel 1817. Il municipio, la cattedrale e la relativa fonte battesimale sono da non perdere. Secondo un'antica leggenda le streghe abbondano nella zona di Seraing. Esse sono perciò parte integrante del folklore della cittadina.

Liège

Per molti Liegi è sinonimo di due ruote a pedali e ciò che rimanda al ciclismo di Liegi non è il Tour de France bensì la Liegi-Bastogne-Liegi. Conosciuta come la decana, o Doyenne, la più antica classica in linea nasce nel 1892 per volere del Liege Cyclist Union. È questo anche il club d'appartenenza del primo vincitore della corsa, Léon Houa. Le prime due edizioni erano riservate soltanto ai dilettanti, solo dal 1894 la corsa venne aperta ai professionisti (tuttavia le edizioni del 1908, 1909 e 1911 vennero riservate ancora agli amatori e quelle del 1912, 1913, 1925 e 1929 agli indipendenti). È una gara dura per le numerose côtes che vengono scalate in rapida successione e per l'elevato chilometraggio. Si scende a sud lungo i su e giù ardennesi fino a Bastogne per poi virare e tornare verso Liegi. La Côte de Stockeu, la Côte de La Redoute e la Côte de Saint-Nicolas, nota anche come salita degli italiani per l'intensità di immigrati dal Bel Paese, caratterizzano la Liegi. Dal 2009 la Roche aux Faucons è la penultima e decisiva asperità della corsa. Eddy Merckx è il plurivincitore con 5 successi, Danilo Di Luca l'ultimo italiano ad aggiudicarsela (nel 2007).

Seraing

Situata nella Provincia di Liegi, conta 61 mila abitanti. Basata alle origini su un'economia rurale ed industriale, Seraing fonda oggi la sua economia sul carbone, dopo le scoperte dei giacimenti verso la fine del XVIII Secolo. Non è però solo fatta di zone industriali, Seraing, ma di graziosi boschi tipici delle Ardenne ed eleganti quartieri residenziali. È dotata di stabilimenti secolari come l'Athénée Royal Lucie Dejardin, l'Athénée Royal Air Pur, le collège Saint Martin, l'IPES de Seraing. Da visitare Val Saint Lambert, dove si lavora ancora oggi il vetro. Il Castello di Cockerill , residenza estiva dei Principi-Vescovi di Liegi, divenne ospedale sotto Napoleone, quindi proprietà di Guglielmo I dei Paesi Bassi, che lo cedette alla famiglia Cockerill nel 1817. Il municipio, la cattedrale e la relativa fonte battesimale sono da non perdere. Secondo un'antica leggenda le streghe abbondano nella zona di Seraing. Esse sono perciò parte integrante del folklore della cittadina.

Meteo

12.05 - Liegi
15.00 - Manhay
17.20 - Seraing

Soggetti Alternativi

Anche lui fa il suo debutto in una grande corsa a tappe in questa edizione del Tour de France. Corridore abbastanza completo, in grado di tenere abbastanza bene su salite dalle pendenze non eccessive ed in possesso di un notevole spunto veloce, ha dovuto attendere un po' per conquistare il primo successo tra i pro: prima dell'acuto alla Prueba de Villafranca de Ordizia dello scorso anno infatti per lui si contava solo una miriade di piazzamenti in brevi gare a tappe sparse. Il 2012 lo sta invece indubbiamente consacrando: ben 4 vittorie da inizio anno, con due tappe alla Vuelta Catalunya, il Tour de Finistère e il GP Plumelec-Morbihan oltre alle top-20 sia alla Liegi che alla Freccia Vallone. Disputa il Tour cercando di vincere una tappa e l'insidioso finale di Seraing potrebbe fare al caso suo. Sarà giulivo questo Julien?

Vivian Ghianni

Anche lui fa il suo debutto in una grande corsa a tappe in questa edizione del Tour de France. Corridore abbastanza completo, in grado di tenere abbastanza bene su salite dalle pendenze non eccessive ed in possesso di un notevole spunto veloce, ha dovuto attendere un po' per conquistare il primo successo tra i pro: prima dell'acuto alla Prueba de Villafranca de Ordizia dello scorso anno infatti per lui si contava solo una miriade di piazzamenti in brevi gare a tappe sparse. Il 2012 lo sta invece indubbiamente consacrando: ben 4 vittorie da inizio anno, con due tappe alla Vuelta Catalunya, il Tour de Finistère e il GP Plumelec-Morbihan oltre alle top-20 sia alla Liegi che alla Freccia Vallone. Disputa il Tour cercando di vincere una tappa e l'insidioso finale di Seraing potrebbe fare al caso suo. Sarà giulivo questo Julien?

Anche lui fa il suo debutto in una grande corsa a tappe in questa edizione del Tour de France. Corridore abbastanza completo, in grado di tenere abbastanza bene su salite dalle pendenze non eccessive ed in possesso di un notevole spunto veloce, ha dovuto attendere un po' per conquistare il primo successo tra i pro: prima dell'acuto alla Prueba de Villafranca de Ordizia dello scorso anno infatti per lui si contava solo una miriade di piazzamenti in brevi gare a tappe sparse. Il 2012 lo sta invece indubbiamente consacrando: ben 4 vittorie da inizio anno, con due tappe alla Vuelta Catalunya, il Tour de Finistère e il GP Plumelec-Morbihan oltre alle top-20 sia alla Liegi che alla Freccia Vallone. Disputa il Tour cercando di vincere una tappa e l'insidioso finale di Seraing potrebbe fare al caso suo. Sarà giulivo questo Julien?

Anche lui fa il suo debutto in una grande corsa a tappe in questa edizione del Tour de France. Corridore abbastanza completo, in grado di tenere abbastanza bene su salite dalle pendenze non eccessive ed in possesso di un notevole spunto veloce, ha dovuto attendere un po' per conquistare il primo successo tra i pro: prima dell'acuto alla Prueba de Villafranca de Ordizia dello scorso anno infatti per lui si contava solo una miriade di piazzamenti in brevi gare a tappe sparse. Il 2012 lo sta invece indubbiamente consacrando: ben 4 vittorie da inizio anno, con due tappe alla Vuelta Catalunya, il Tour de Finistère e il GP Plumelec-Morbihan oltre alle top-20 sia alla Liegi che alla Freccia Vallone. Disputa il Tour cercando di vincere una tappa e l'insidioso finale di Seraing potrebbe fare al caso suo. Sarà giulivo questo Julien?

Anche lui fa il suo debutto in una grande corsa a tappe in questa edizione del Tour de France. Corridore abbastanza completo, in grado di tenere abbastanza bene su salite dalle pendenze non eccessive ed in possesso di un notevole spunto veloce, ha dovuto attendere un po' per conquistare il primo successo tra i pro: prima dell'acuto alla Prueba de Villafranca de Ordizia dello scorso anno infatti per lui si contava solo una miriade di piazzamenti in brevi gare a tappe sparse. Il 2012 lo sta invece indubbiamente consacrando: ben 4 vittorie da inizio anno, con due tappe alla Vuelta Catalunya, il Tour de Finistère e il GP Plumelec-Morbihan oltre alle top-20 sia alla Liegi che alla Freccia Vallone. Disputa il Tour cercando di vincere una tappa e l'insidioso finale di Seraing potrebbe fare al caso suo. Sarà giulivo questo Julien?

Anche lui fa il suo debutto in una grande corsa a tappe in questa edizione del Tour de France. Corridore abbastanza completo, in grado di tenere abbastanza bene su salite dalle pendenze non eccessive ed in possesso di un notevole spunto veloce, ha dovuto attendere un po' per conquistare il primo successo tra i pro: prima dell'acuto alla Prueba de Villafranca de Ordizia dello scorso anno infatti per lui si contava solo una miriade di piazzamenti in brevi gare a tappe sparse. Il 2012 lo sta invece indubbiamente consacrando: ben 4 vittorie da inizio anno, con due tappe alla Vuelta Catalunya, il Tour de Finistère e il GP Plumelec-Morbihan oltre alle top-20 sia alla Liegi che alla Freccia Vallone. Disputa il Tour cercando di vincere una tappa e l'insidioso finale di Seraing potrebbe fare al caso suo. Sarà giulivo questo Julien?

TourTweet

@richie_porte: Buona partenza del TDF, il numero del giorno va a @chrisfroome che si è dimenticato di togliere i tamponi dal naso... #chapeau

@MarkCavendish: Così @chrisfroome era così eccitato di scendere dalla rampa di partenza che ha dimenticato di togliere i tamponi di cotone dal naso oggi!

@chrisfroome: Doh, mi sono dimenticato di togliere i tamponi! Grazie a @GeraintThomas86 per averlo fatto notare #bitofextratraining

@chrisfroome: Penso di essermelo meritato... @EiselBernhard #takingthepiss‬ pic.twitter.com/4bKYwtxz

@JoanHorrach: Dividere la camera con un tre volte campione del mondo e forse 4 come Oscar Freire non ha prezzo, per tutto il resto c'è MasterCard, jajajaja!

@RobbieHunter: La sfida sudafricana è in corsa. "Apparentemente" sono sotto 1-0 con @darylimpey. Non sono sicuro di ciò, ho sentito che sotto i 10 km non vale.

@KarsterKroon: Il nostro nuovo bus è stato attaccati da ciò che sembrano feci umane volanti! Serve lavoro di squadra http://yfrog.com/oetsadcpj

La maglia gialla virtuale

Fabian Cancellara in maglia gialla nel corso della prima tappaTutto lo davano per favorito e lui ha risposto alla grande andando a prendersi una splendida vittoria sul difficile traguardo di Seraing: nella prima tappa del nostro Tour de France virtuale, simulato con lo storico gioco PcCiclismo (visita PcCiclismo.net per scoprire tutte le patch e tutti gli aggiornamenti fino al 2012), Peter Sagan ha dimostrato una volta di più tutta la sua classe.

Fin dall'avvio della tappa si sapeva che tutto si sarebbe giocato negli ultimi tre chilometri ed i favoriti per la vittoria parziale non hanno voluto lasciare il minimo spazio alla fuga. I primi a scattare in questo Tour sono stati il basco Izagirre e il veneto Marco Marcato che sono poi stati ripresi da Kashechkin, Quinziato e Paolini: il gruppo in un primo momento sembrava tenerli lì, poi concedeva qualcosa ma dopo una quindicina di chilometri in avanscoperta l'azione è sfumata. Più fortuna ha avuto il secondo gruppo di attaccati: dopo circa 30 km di gara, sulla spinta di Vasil Kiryienka, se ne sono andati Nerz, Kashechkin, Izagirre, Gutiérrez Palacios e proprio il bielorusso che però non sono mai andati oltre i 3'30" di vantaggio.

Il gruppo è riuscito a riportarsi sui battistrada già a 30 km dall'arrivo e nel finale è stata tutta una accesa battaglia per prendere le posizioni migliori prima dello strappo finale. A 2.5 km dal traguardo è stata la BMC di Gilbert a mettersi in testa a scandire un ritmo elevatissimo che ha sfiancato i velocisti puri: ad un certo punto anche Sagan è sembrato perdere qualche posizione, ma lo slovacco della Liquigas s'è destreggiato benissimo anche da solo e ai 200 metri finali ha piazzato la sua sparata inarrivabile. Alle spalle di Sagan s'è piazzato Boasson Hagen mentre Gilbert ha colto un più che discreto terzo posto.

Molto bravo anche Fabian Cancellara che voleva difendere la sua maglia ad ogni costo e per non rischiare di perdere neanche un secondo s'è buttato anche lui nella volata e s'è piazzato al quarto posto dopo un bel recupero. Tutti i favoriti e tutti i migliori del prologo di ieri sono arrivati con lo stesso tempo quindi la classifica generale è rimasta invariata con Cancellara che è titolare sia della maglia gialla che di quella verde, mentre l'americano Tejay Van Garderen indossa la maglia bianca; grazie alla fuga da lontano Vasil Kiryenka è riuscito a conquistare la prima maglia a pois di questa edizione del Tour de France virtuale.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Miguel Mínguez AyalaQuestione di centesimi. Un nulla ha separato la prima maglia nera, stasera sulle spalle dell'olandese Roy Curvers, dal suo rivale, il francese Mikaël Cherel. I due hanno stroncato la concorrrenza percorrendo i 6.4 km del prologo di Liegi in 8'19", praticamente due moto. In realtà Matthew Lloyd ha provato ad inserirsi nella lotta per la maglia più ambita. Tradendo le sue ben note doti di canguro, l'australiano non è riuscito a portare a compimento il balzo che gli avrebbe regalato la gioia più grande della carriera, restando a un solo secondo da Curvers (nomen omen: nel percorso tecnico lui si esalta). Anche il danese Lund è rimasto a 3" dal nostro eroe (o meglio, eRoy). Primo degli italiani non Nibali, anche se da lui ci si sarebbe aspettato molto, ma Davide Viganò, che resta a 4" dal vincitore. Male Fabian Cancellara, e sì che è uno specialista! Lo svizzero non s'è del tutto ripreso dopo l'infortunio al Fiandre ed oggi ha pagato ben 1'06" a Curvers. Domani si arriva a Seraing, su uno strappetto. Saprà questo nuovo olandese volante consolidare il primato?

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Fabian Cancellara in maglia gialla nel corso della prima tappaTutto lo davano per favorito e lui ha risposto alla grande andando a prendersi una splendida vittoria sul difficile traguardo di Seraing: nella prima tappa del nostro Tour de France virtuale, simulato con lo storico gioco PcCiclismo (visita PcCiclismo.net per scoprire tutte le patch e tutti gli aggiornamenti fino al 2012), Peter Sagan ha dimostrato una volta di più tutta la sua classe.

Fin dall'avvio della tappa si sapeva che tutto si sarebbe giocato negli ultimi tre chilometri ed i favoriti per la vittoria parziale non hanno voluto lasciare il minimo spazio alla fuga. I primi a scattare in questo Tour sono stati il basco Izagirre e il veneto Marco Marcato che sono poi stati ripresi da Kashechkin, Quinziato e Paolini: il gruppo in un primo momento sembrava tenerli lì, poi concedeva qualcosa ma dopo una quindicina di chilometri in avanscoperta l'azione è sfumata. Più fortuna ha avuto il secondo gruppo di attaccati: dopo circa 30 km di gara, sulla spinta di Vasil Kiryienka, se ne sono andati Nerz, Kashechkin, Izagirre, Gutiérrez Palacios e proprio il bielorusso che però non sono mai andati oltre i 3'30" di vantaggio.

Il gruppo è riuscito a riportarsi sui battistrada già a 30 km dall'arrivo e nel finale è stata tutta una accesa battaglia per prendere le posizioni migliori prima dello strappo finale. A 2.5 km dal traguardo è stata la BMC di Gilbert a mettersi in testa a scandire un ritmo elevatissimo che ha sfiancato i velocisti puri: ad un certo punto anche Sagan è sembrato perdere qualche posizione, ma lo slovacco della Liquigas s'è destreggiato benissimo anche da solo e ai 200 metri finali ha piazzato la sua sparata inarrivabile. Alle spalle di Sagan s'è piazzato Boasson Hagen mentre Gilbert ha colto un più che discreto terzo posto.

Molto bravo anche Fabian Cancellara che voleva difendere la sua maglia ad ogni costo e per non rischiare di perdere neanche un secondo s'è buttato anche lui nella volata e s'è piazzato al quarto posto dopo un bel recupero. Tutti i favoriti e tutti i migliori del prologo di ieri sono arrivati con lo stesso tempo quindi la classifica generale è rimasta invariata con Cancellara che è titolare sia della maglia gialla che di quella verde, mentre l'americano Tejay Van Garderen indossa la maglia bianca; grazie alla fuga da lontano Vasil Kiryenka è riuscito a conquistare la prima maglia a pois di questa edizione del Tour de France virtuale.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Miguel Mínguez AyalaQuestione di centesimi. Un nulla ha separato la prima maglia nera, stasera sulle spalle dell'olandese Roy Curvers, dal suo rivale, il francese Mikaël Cherel. I due hanno stroncato la concorrrenza percorrendo i 6.4 km del prologo di Liegi in 8'19", praticamente due moto. In realtà Matthew Lloyd ha provato ad inserirsi nella lotta per la maglia più ambita. Tradendo le sue ben note doti di canguro, l'australiano non è riuscito a portare a compimento il balzo che gli avrebbe regalato la gioia più grande della carriera, restando a un solo secondo da Curvers (nomen omen: nel percorso tecnico lui si esalta). Anche il danese Lund è rimasto a 3" dal nostro eroe (o meglio, eRoy). Primo degli italiani non Nibali, anche se da lui ci si sarebbe aspettato molto, ma Davide Viganò, che resta a 4" dal vincitore. Male Fabian Cancellara, e sì che è uno specialista! Lo svizzero non s'è del tutto ripreso dopo l'infortunio al Fiandre ed oggi ha pagato ben 1'06" a Curvers. Domani si arriva a Seraing, su uno strappetto. Saprà questo nuovo olandese volante consolidare il primato?

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2012 - 1a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 1a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 1a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 1a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 1a tappa

La maglia gialla virtuale

Fabian Cancellara in maglia gialla nel corso della prima tappaTutto lo davano per favorito e lui ha risposto alla grande andando a prendersi una splendida vittoria sul difficile traguardo di Seraing: nella prima tappa del nostro Tour de France virtuale, simulato con lo storico gioco PcCiclismo (visita PcCiclismo.net per scoprire tutte le patch e tutti gli aggiornamenti fino al 2012), Peter Sagan ha dimostrato una volta di più tutta la sua classe.

Fin dall'avvio della tappa si sapeva che tutto si sarebbe giocato negli ultimi tre chilometri ed i favoriti per la vittoria parziale non hanno voluto lasciare il minimo spazio alla fuga. I primi a scattare in questo Tour sono stati il basco Izagirre e il veneto Marco Marcato che sono poi stati ripresi da Kashechkin, Quinziato e Paolini: il gruppo in un primo momento sembrava tenerli lì, poi concedeva qualcosa ma dopo una quindicina di chilometri in avanscoperta l'azione è sfumata. Più fortuna ha avuto il secondo gruppo di attaccati: dopo circa 30 km di gara, sulla spinta di Vasil Kiryienka, se ne sono andati Nerz, Kashechkin, Izagirre, Gutiérrez Palacios e proprio il bielorusso che però non sono mai andati oltre i 3'30" di vantaggio.

Il gruppo è riuscito a riportarsi sui battistrada già a 30 km dall'arrivo e nel finale è stata tutta una accesa battaglia per prendere le posizioni migliori prima dello strappo finale. A 2.5 km dal traguardo è stata la BMC di Gilbert a mettersi in testa a scandire un ritmo elevatissimo che ha sfiancato i velocisti puri: ad un certo punto anche Sagan è sembrato perdere qualche posizione, ma lo slovacco della Liquigas s'è destreggiato benissimo anche da solo e ai 200 metri finali ha piazzato la sua sparata inarrivabile. Alle spalle di Sagan s'è piazzato Boasson Hagen mentre Gilbert ha colto un più che discreto terzo posto.

Molto bravo anche Fabian Cancellara che voleva difendere la sua maglia ad ogni costo e per non rischiare di perdere neanche un secondo s'è buttato anche lui nella volata e s'è piazzato al quarto posto dopo un bel recupero. Tutti i favoriti e tutti i migliori del prologo di ieri sono arrivati con lo stesso tempo quindi la classifica generale è rimasta invariata con Cancellara che è titolare sia della maglia gialla che di quella verde, mentre l'americano Tejay Van Garderen indossa la maglia bianca; grazie alla fuga da lontano Vasil Kiryenka è riuscito a conquistare la prima maglia a pois di questa edizione del Tour de France virtuale.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Miguel Mínguez AyalaQuestione di centesimi. Un nulla ha separato la prima maglia nera, stasera sulle spalle dell'olandese Roy Curvers, dal suo rivale, il francese Mikaël Cherel. I due hanno stroncato la concorrrenza percorrendo i 6.4 km del prologo di Liegi in 8'19", praticamente due moto. In realtà Matthew Lloyd ha provato ad inserirsi nella lotta per la maglia più ambita. Tradendo le sue ben note doti di canguro, l'australiano non è riuscito a portare a compimento il balzo che gli avrebbe regalato la gioia più grande della carriera, restando a un solo secondo da Curvers (nomen omen: nel percorso tecnico lui si esalta). Anche il danese Lund è rimasto a 3" dal nostro eroe (o meglio, eRoy). Primo degli italiani non Nibali, anche se da lui ci si sarebbe aspettato molto, ma Davide Viganò, che resta a 4" dal vincitore. Male Fabian Cancellara, e sì che è uno specialista! Lo svizzero non s'è del tutto ripreso dopo l'infortunio al Fiandre ed oggi ha pagato ben 1'06" a Curvers. Domani si arriva a Seraing, su uno strappetto. Saprà questo nuovo olandese volante consolidare il primato?

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Fabian Cancellara in maglia gialla nel corso della prima tappaTutto lo davano per favorito e lui ha risposto alla grande andando a prendersi una splendida vittoria sul difficile traguardo di Seraing: nella prima tappa del nostro Tour de France virtuale, simulato con lo storico gioco PcCiclismo (visita PcCiclismo.net per scoprire tutte le patch e tutti gli aggiornamenti fino al 2012), Peter Sagan ha dimostrato una volta di più tutta la sua classe.

Fin dall'avvio della tappa si sapeva che tutto si sarebbe giocato negli ultimi tre chilometri ed i favoriti per la vittoria parziale non hanno voluto lasciare il minimo spazio alla fuga. I primi a scattare in questo Tour sono stati il basco Izagirre e il veneto Marco Marcato che sono poi stati ripresi da Kashechkin, Quinziato e Paolini: il gruppo in un primo momento sembrava tenerli lì, poi concedeva qualcosa ma dopo una quindicina di chilometri in avanscoperta l'azione è sfumata. Più fortuna ha avuto il secondo gruppo di attaccati: dopo circa 30 km di gara, sulla spinta di Vasil Kiryienka, se ne sono andati Nerz, Kashechkin, Izagirre, Gutiérrez Palacios e proprio il bielorusso che però non sono mai andati oltre i 3'30" di vantaggio.

Il gruppo è riuscito a riportarsi sui battistrada già a 30 km dall'arrivo e nel finale è stata tutta una accesa battaglia per prendere le posizioni migliori prima dello strappo finale. A 2.5 km dal traguardo è stata la BMC di Gilbert a mettersi in testa a scandire un ritmo elevatissimo che ha sfiancato i velocisti puri: ad un certo punto anche Sagan è sembrato perdere qualche posizione, ma lo slovacco della Liquigas s'è destreggiato benissimo anche da solo e ai 200 metri finali ha piazzato la sua sparata inarrivabile. Alle spalle di Sagan s'è piazzato Boasson Hagen mentre Gilbert ha colto un più che discreto terzo posto.

Molto bravo anche Fabian Cancellara che voleva difendere la sua maglia ad ogni costo e per non rischiare di perdere neanche un secondo s'è buttato anche lui nella volata e s'è piazzato al quarto posto dopo un bel recupero. Tutti i favoriti e tutti i migliori del prologo di ieri sono arrivati con lo stesso tempo quindi la classifica generale è rimasta invariata con Cancellara che è titolare sia della maglia gialla che di quella verde, mentre l'americano Tejay Van Garderen indossa la maglia bianca; grazie alla fuga da lontano Vasil Kiryenka è riuscito a conquistare la prima maglia a pois di questa edizione del Tour de France virtuale.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Miguel Mínguez AyalaQuestione di centesimi. Un nulla ha separato la prima maglia nera, stasera sulle spalle dell'olandese Roy Curvers, dal suo rivale, il francese Mikaël Cherel. I due hanno stroncato la concorrrenza percorrendo i 6.4 km del prologo di Liegi in 8'19", praticamente due moto. In realtà Matthew Lloyd ha provato ad inserirsi nella lotta per la maglia più ambita. Tradendo le sue ben note doti di canguro, l'australiano non è riuscito a portare a compimento il balzo che gli avrebbe regalato la gioia più grande della carriera, restando a un solo secondo da Curvers (nomen omen: nel percorso tecnico lui si esalta). Anche il danese Lund è rimasto a 3" dal nostro eroe (o meglio, eRoy). Primo degli italiani non Nibali, anche se da lui ci si sarebbe aspettato molto, ma Davide Viganò, che resta a 4" dal vincitore. Male Fabian Cancellara, e sì che è uno specialista! Lo svizzero non s'è del tutto ripreso dopo l'infortunio al Fiandre ed oggi ha pagato ben 1'06" a Curvers. Domani si arriva a Seraing, su uno strappetto. Saprà questo nuovo olandese volante consolidare il primato?

Francesco Sulas

La classifica al contrario

Miguel Mínguez AyalaQuestione di centesimi. Un nulla ha separato la prima maglia nera, stasera sulle spalle dell'olandese Roy Curvers, dal suo rivale, il francese Mikaël Cherel. I due hanno stroncato la concorrrenza percorrendo i 6.4 km del prologo di Liegi in 8'19", praticamente due moto. In realtà Matthew Lloyd ha provato ad inserirsi nella lotta per la maglia più ambita. Tradendo le sue ben note doti di canguro, l'australiano non è riuscito a portare a compimento il balzo che gli avrebbe regalato la gioia più grande della carriera, restando a un solo secondo da Curvers (nomen omen: nel percorso tecnico lui si esalta). Anche il danese Lund è rimasto a 3" dal nostro eroe (o meglio, eRoy). Primo degli italiani non Nibali, anche se da lui ci si sarebbe aspettato molto, ma Davide Viganò, che resta a 4" dal vincitore. Male Fabian Cancellara, e sì che è uno specialista! Lo svizzero non s'è del tutto ripreso dopo l'infortunio al Fiandre ed oggi ha pagato ben 1'06" a Curvers. Domani si arriva a Seraing, su uno strappetto. Saprà questo nuovo olandese volante consolidare il primato?

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Fabian Cancellara in maglia gialla nel corso della prima tappaTutto lo davano per favorito e lui ha risposto alla grande andando a prendersi una splendida vittoria sul difficile traguardo di Seraing: nella prima tappa del nostro Tour de France virtuale, simulato con lo storico gioco PcCiclismo (visita PcCiclismo.net per scoprire tutte le patch e tutti gli aggiornamenti fino al 2012), Peter Sagan ha dimostrato una volta di più tutta la sua classe.

Fin dall'avvio della tappa si sapeva che tutto si sarebbe giocato negli ultimi tre chilometri ed i favoriti per la vittoria parziale non hanno voluto lasciare il minimo spazio alla fuga. I primi a scattare in questo Tour sono stati il basco Izagirre e il veneto Marco Marcato che sono poi stati ripresi da Kashechkin, Quinziato e Paolini: il gruppo in un primo momento sembrava tenerli lì, poi concedeva qualcosa ma dopo una quindicina di chilometri in avanscoperta l'azione è sfumata. Più fortuna ha avuto il secondo gruppo di attaccati: dopo circa 30 km di gara, sulla spinta di Vasil Kiryienka, se ne sono andati Nerz, Kashechkin, Izagirre, Gutiérrez Palacios e proprio il bielorusso che però non sono mai andati oltre i 3'30" di vantaggio.

Il gruppo è riuscito a riportarsi sui battistrada già a 30 km dall'arrivo e nel finale è stata tutta una accesa battaglia per prendere le posizioni migliori prima dello strappo finale. A 2.5 km dal traguardo è stata la BMC di Gilbert a mettersi in testa a scandire un ritmo elevatissimo che ha sfiancato i velocisti puri: ad un certo punto anche Sagan è sembrato perdere qualche posizione, ma lo slovacco della Liquigas s'è destreggiato benissimo anche da solo e ai 200 metri finali ha piazzato la sua sparata inarrivabile. Alle spalle di Sagan s'è piazzato Boasson Hagen mentre Gilbert ha colto un più che discreto terzo posto.

Molto bravo anche Fabian Cancellara che voleva difendere la sua maglia ad ogni costo e per non rischiare di perdere neanche un secondo s'è buttato anche lui nella volata e s'è piazzato al quarto posto dopo un bel recupero. Tutti i favoriti e tutti i migliori del prologo di ieri sono arrivati con lo stesso tempo quindi la classifica generale è rimasta invariata con Cancellara che è titolare sia della maglia gialla che di quella verde, mentre l'americano Tejay Van Garderen indossa la maglia bianca; grazie alla fuga da lontano Vasil Kiryenka è riuscito a conquistare la prima maglia a pois di questa edizione del Tour de France virtuale.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Miguel Mínguez AyalaQuestione di centesimi. Un nulla ha separato la prima maglia nera, stasera sulle spalle dell'olandese Roy Curvers, dal suo rivale, il francese Mikaël Cherel. I due hanno stroncato la concorrrenza percorrendo i 6.4 km del prologo di Liegi in 8'19", praticamente due moto. In realtà Matthew Lloyd ha provato ad inserirsi nella lotta per la maglia più ambita. Tradendo le sue ben note doti di canguro, l'australiano non è riuscito a portare a compimento il balzo che gli avrebbe regalato la gioia più grande della carriera, restando a un solo secondo da Curvers (nomen omen: nel percorso tecnico lui si esalta). Anche il danese Lund è rimasto a 3" dal nostro eroe (o meglio, eRoy). Primo degli italiani non Nibali, anche se da lui ci si sarebbe aspettato molto, ma Davide Viganò, che resta a 4" dal vincitore. Male Fabian Cancellara, e sì che è uno specialista! Lo svizzero non s'è del tutto ripreso dopo l'infortunio al Fiandre ed oggi ha pagato ben 1'06" a Curvers. Domani si arriva a Seraing, su uno strappetto. Saprà questo nuovo olandese volante consolidare il primato?

Francesco Sulas

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