Il Portale del Ciclismo professionistico

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Si lasciano le Alpi come peggio non si potrebbe, per una tappa che ci lascerà l'amaro in bocca: molto lunga, dopo due giorni con chilometraggi a scartamento ridotto, ma le salite significative (Grand Cucheron e soprattutto il durissimo Granier) vengono esaurite nei primi 80 km, e da lì in avanti tutto si banalizza con un percorso in cui praticamente si scende per 120 km (all'inizio la picchiata è vera, poi si riduce a un veloce falsopiano all'ingiù interrotto qua e là da qualche dentello senza importanza). La Côte d'Ardoix, Gpm a meno di 20 dal traguardo (ma in cima a una salita di 6 km molto dolce), permetterà di recuperare sulla fuga di giornata (che potrà comunque essere annullata anche nei 15 km successivi, in piano). Sicché, col gruppo se non compatto, molto nutrito, una rampa di 2 km (che si esaurisce ai -1.5) permetterà a qualche finisseur di tentare il colpo gobbo, a patto di resistere negli ultimi 1500 metri.

Chiusa la prima fase delle montagne, una frazione interlocutoria offre lo spunto a Paddy Power per "ritirare fuori" i protagonisti delle fughe: Chavanel dato a 13, LL Sánchez a 14, Valverde, Gilbert, Albasini, Voeckler a 18, Casar, Fédrigo, Vinokourov a 24, Hoogerland, Vichot, Roy a 28; non sarà comunque facile indovinare sull'attaccante a lunga gittata più in forma, dopo 12 tappe corse alla morte. In ogni caso, non l'abbiamo ancora scritto, ma l'esito più verosimile, secondo Paddy Power, è quello che vedrebbe vincere - magari in una volata ristretta sullo strappo che porta all'arrivo di Annonay - un corridore che ha già conquistato un ricco bottino in questo Tour: con la quota di 4.30 il favorito di giornata è insomma ancora una volta lui: Peter Sagan.

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30 Giugno - 22 Luglio 2012
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Saint-Jean-de-Maurienne

Saint-Jean-de-Maurienne ospita da pochi anni il Tour de France, dal quale è stata scoperta soltanto nel 2006. In quell'edizione partì da qui il tappone che si concluse a Morzine con la cavalcata solitaria di Floyd Landis. Lo statunitense attaccò da solo dopo appena 60 chilometri sul Col de Saisies e, dopo aver recuperato terreno ad un manipolo di fuggitivi partiti nei primissimi chilometri, andò a vincere, rosicchiando ben 7'38" all'allora maglia gialla Óscar Pereiro, che mantenne il primato per soli 30". Landis vincerà sul campo quel Tour ma sarà Óscar Pereiro a vestire la maglia gialla. Nel 2010 invece Saint-Jean-de-Maurienne è sede d'arrivo della 9a tappa (curiosamente anche allora si partì da Morzine). Vittoria di Sandy Casar su Luis Léon Sanchez e Damiano Cunego. In giallo troviamo Andy Schleck, con Contador a 41" e Samuel Sánchez a 2'45". Sarà il campione di Pinto ad avere la meglio sul lussemburghese che però è stato recentemente premiato con quella maglia gialla a séguito della squalifica di Contador.

Annonay Davézieux

Annonay Davézieux è al primo incontro con il Tour. Questa cittadina di 17 mila abitanti è situata nel verde dipartimento dell'Ardèche, regione del Rodano-Alpi. È celebre per aver dato i natali il 14 dicembre 1782 a Joseph ed Etienne Mongolfier, inventori del primo pallone aerostatico. Non basta: il nipote dei Mongolfier, Marc Seguin, talentuoso ingegnere, progettò ponti all'avanguardia e sviluppò treni. La città è molto carina ed in essa si trovano vicoli i cui muri sono intrisi di arte e storia. Capitale economica dell'Ardèche, Annonay Davézieux vede particolarmente sviluppate le industrie della meccanica, della medicina ed il ramo alimentare nonché, ovviamente, il turismo, fonte inesauribile di ricchezza. La città ospita infine diversi festival tra cui la Fete des Gourmandises d'Ardèche in novembre, il Montgolfier and air show ed il Primo festival cinematografico.

Francesco Sulas
Saint-Jean-de-Maurienne

Saint-Jean-de-Maurienne ospita da pochi anni il Tour de France, dal quale è stata scoperta soltanto nel 2006. In quell'edizione partì da qui il tappone che si concluse a Morzine con la cavalcata solitaria di Floyd Landis. Lo statunitense attaccò da solo dopo appena 60 chilometri sul Col de Saisies e, dopo aver recuperato terreno ad un manipolo di fuggitivi partiti nei primissimi chilometri, andò a vincere, rosicchiando ben 7'38" all'allora maglia gialla Óscar Pereiro, che mantenne il primato per soli 30". Landis vincerà sul campo quel Tour ma sarà Óscar Pereiro a vestire la maglia gialla. Nel 2010 invece Saint-Jean-de-Maurienne è sede d'arrivo della 9a tappa (curiosamente anche allora si partì da Morzine). Vittoria di Sandy Casar su Luis Léon Sanchez e Damiano Cunego. In giallo troviamo Andy Schleck, con Contador a 41" e Samuel Sánchez a 2'45". Sarà il campione di Pinto ad avere la meglio sul lussemburghese che però è stato recentemente premiato con quella maglia gialla a séguito della squalifica di Contador.

Annonay Davézieux

Annonay Davézieux è al primo incontro con il Tour. Questa cittadina di 17 mila abitanti è situata nel verde dipartimento dell'Ardèche, regione del Rodano-Alpi. È celebre per aver dato i natali il 14 dicembre 1782 a Joseph ed Etienne Mongolfier, inventori del primo pallone aerostatico. Non basta: il nipote dei Mongolfier, Marc Seguin, talentuoso ingegnere, progettò ponti all'avanguardia e sviluppò treni. La città è molto carina ed in essa si trovano vicoli i cui muri sono intrisi di arte e storia. Capitale economica dell'Ardèche, Annonay Davézieux vede particolarmente sviluppate le industrie della meccanica, della medicina ed il ramo alimentare nonché, ovviamente, il turismo, fonte inesauribile di ricchezza. La città ospita infine diversi festival tra cui la Fete des Gourmandises d'Ardèche in novembre, il Montgolfier and air show ed il Primo festival cinematografico.

Saint-Jean-de-Maurienne

Saint-Jean-de-Maurienne ospita da pochi anni il Tour de France, dal quale è stata scoperta soltanto nel 2006. In quell'edizione partì da qui il tappone che si concluse a Morzine con la cavalcata solitaria di Floyd Landis. Lo statunitense attaccò da solo dopo appena 60 chilometri sul Col de Saisies e, dopo aver recuperato terreno ad un manipolo di fuggitivi partiti nei primissimi chilometri, andò a vincere, rosicchiando ben 7'38" all'allora maglia gialla Óscar Pereiro, che mantenne il primato per soli 30". Landis vincerà sul campo quel Tour ma sarà Óscar Pereiro a vestire la maglia gialla. Nel 2010 invece Saint-Jean-de-Maurienne è sede d'arrivo della 9a tappa (curiosamente anche allora si partì da Morzine). Vittoria di Sandy Casar su Luis Léon Sanchez e Damiano Cunego. In giallo troviamo Andy Schleck, con Contador a 41" e Samuel Sánchez a 2'45". Sarà il campione di Pinto ad avere la meglio sul lussemburghese che però è stato recentemente premiato con quella maglia gialla a séguito della squalifica di Contador.

Annonay Davézieux

Annonay Davézieux è al primo incontro con il Tour. Questa cittadina di 17 mila abitanti è situata nel verde dipartimento dell'Ardèche, regione del Rodano-Alpi. È celebre per aver dato i natali il 14 dicembre 1782 a Joseph ed Etienne Mongolfier, inventori del primo pallone aerostatico. Non basta: il nipote dei Mongolfier, Marc Seguin, talentuoso ingegnere, progettò ponti all'avanguardia e sviluppò treni. La città è molto carina ed in essa si trovano vicoli i cui muri sono intrisi di arte e storia. Capitale economica dell'Ardèche, Annonay Davézieux vede particolarmente sviluppate le industrie della meccanica, della medicina ed il ramo alimentare nonché, ovviamente, il turismo, fonte inesauribile di ricchezza. La città ospita infine diversi festival tra cui la Fete des Gourmandises d'Ardèche in novembre, il Montgolfier and air show ed il Primo festival cinematografico.

Saint-Jean-de-Maurienne

Saint-Jean-de-Maurienne ospita da pochi anni il Tour de France, dal quale è stata scoperta soltanto nel 2006. In quell'edizione partì da qui il tappone che si concluse a Morzine con la cavalcata solitaria di Floyd Landis. Lo statunitense attaccò da solo dopo appena 60 chilometri sul Col de Saisies e, dopo aver recuperato terreno ad un manipolo di fuggitivi partiti nei primissimi chilometri, andò a vincere, rosicchiando ben 7'38" all'allora maglia gialla Óscar Pereiro, che mantenne il primato per soli 30". Landis vincerà sul campo quel Tour ma sarà Óscar Pereiro a vestire la maglia gialla. Nel 2010 invece Saint-Jean-de-Maurienne è sede d'arrivo della 9a tappa (curiosamente anche allora si partì da Morzine). Vittoria di Sandy Casar su Luis Léon Sanchez e Damiano Cunego. In giallo troviamo Andy Schleck, con Contador a 41" e Samuel Sánchez a 2'45". Sarà il campione di Pinto ad avere la meglio sul lussemburghese che però è stato recentemente premiato con quella maglia gialla a séguito della squalifica di Contador.

Annonay Davézieux

Annonay Davézieux è al primo incontro con il Tour. Questa cittadina di 17 mila abitanti è situata nel verde dipartimento dell'Ardèche, regione del Rodano-Alpi. È celebre per aver dato i natali il 14 dicembre 1782 a Joseph ed Etienne Mongolfier, inventori del primo pallone aerostatico. Non basta: il nipote dei Mongolfier, Marc Seguin, talentuoso ingegnere, progettò ponti all'avanguardia e sviluppò treni. La città è molto carina ed in essa si trovano vicoli i cui muri sono intrisi di arte e storia. Capitale economica dell'Ardèche, Annonay Davézieux vede particolarmente sviluppate le industrie della meccanica, della medicina ed il ramo alimentare nonché, ovviamente, il turismo, fonte inesauribile di ricchezza. La città ospita infine diversi festival tra cui la Fete des Gourmandises d'Ardèche in novembre, il Montgolfier and air show ed il Primo festival cinematografico.

Saint-Jean-de-Maurienne

Saint-Jean-de-Maurienne ospita da pochi anni il Tour de France, dal quale è stata scoperta soltanto nel 2006. In quell'edizione partì da qui il tappone che si concluse a Morzine con la cavalcata solitaria di Floyd Landis. Lo statunitense attaccò da solo dopo appena 60 chilometri sul Col de Saisies e, dopo aver recuperato terreno ad un manipolo di fuggitivi partiti nei primissimi chilometri, andò a vincere, rosicchiando ben 7'38" all'allora maglia gialla Óscar Pereiro, che mantenne il primato per soli 30". Landis vincerà sul campo quel Tour ma sarà Óscar Pereiro a vestire la maglia gialla. Nel 2010 invece Saint-Jean-de-Maurienne è sede d'arrivo della 9a tappa (curiosamente anche allora si partì da Morzine). Vittoria di Sandy Casar su Luis Léon Sanchez e Damiano Cunego. In giallo troviamo Andy Schleck, con Contador a 41" e Samuel Sánchez a 2'45". Sarà il campione di Pinto ad avere la meglio sul lussemburghese che però è stato recentemente premiato con quella maglia gialla a séguito della squalifica di Contador.

Annonay Davézieux

Annonay Davézieux è al primo incontro con il Tour. Questa cittadina di 17 mila abitanti è situata nel verde dipartimento dell'Ardèche, regione del Rodano-Alpi. È celebre per aver dato i natali il 14 dicembre 1782 a Joseph ed Etienne Mongolfier, inventori del primo pallone aerostatico. Non basta: il nipote dei Mongolfier, Marc Seguin, talentuoso ingegnere, progettò ponti all'avanguardia e sviluppò treni. La città è molto carina ed in essa si trovano vicoli i cui muri sono intrisi di arte e storia. Capitale economica dell'Ardèche, Annonay Davézieux vede particolarmente sviluppate le industrie della meccanica, della medicina ed il ramo alimentare nonché, ovviamente, il turismo, fonte inesauribile di ricchezza. La città ospita infine diversi festival tra cui la Fete des Gourmandises d'Ardèche in novembre, il Montgolfier and air show ed il Primo festival cinematografico.

Saint-Jean-de-Maurienne

Saint-Jean-de-Maurienne ospita da pochi anni il Tour de France, dal quale è stata scoperta soltanto nel 2006. In quell'edizione partì da qui il tappone che si concluse a Morzine con la cavalcata solitaria di Floyd Landis. Lo statunitense attaccò da solo dopo appena 60 chilometri sul Col de Saisies e, dopo aver recuperato terreno ad un manipolo di fuggitivi partiti nei primissimi chilometri, andò a vincere, rosicchiando ben 7'38" all'allora maglia gialla Óscar Pereiro, che mantenne il primato per soli 30". Landis vincerà sul campo quel Tour ma sarà Óscar Pereiro a vestire la maglia gialla. Nel 2010 invece Saint-Jean-de-Maurienne è sede d'arrivo della 9a tappa (curiosamente anche allora si partì da Morzine). Vittoria di Sandy Casar su Luis Léon Sanchez e Damiano Cunego. In giallo troviamo Andy Schleck, con Contador a 41" e Samuel Sánchez a 2'45". Sarà il campione di Pinto ad avere la meglio sul lussemburghese che però è stato recentemente premiato con quella maglia gialla a séguito della squalifica di Contador.

Annonay Davézieux

Annonay Davézieux è al primo incontro con il Tour. Questa cittadina di 17 mila abitanti è situata nel verde dipartimento dell'Ardèche, regione del Rodano-Alpi. È celebre per aver dato i natali il 14 dicembre 1782 a Joseph ed Etienne Mongolfier, inventori del primo pallone aerostatico. Non basta: il nipote dei Mongolfier, Marc Seguin, talentuoso ingegnere, progettò ponti all'avanguardia e sviluppò treni. La città è molto carina ed in essa si trovano vicoli i cui muri sono intrisi di arte e storia. Capitale economica dell'Ardèche, Annonay Davézieux vede particolarmente sviluppate le industrie della meccanica, della medicina ed il ramo alimentare nonché, ovviamente, il turismo, fonte inesauribile di ricchezza. La città ospita infine diversi festival tra cui la Fete des Gourmandises d'Ardèche in novembre, il Montgolfier and air show ed il Primo festival cinematografico.

Meteo

11.00 - Saint-Jean-de-Maurienne
14.00 - Saint-Étienne-de-Crossey
16.55 - Annonay Davézieux

Soggetti Alternativi

Per la prima volta in carriera partecipa al Tour de France, dopo aver disputato per quattro volte la Vuelta di Spagna e dopo aver debuttato in questa stagione anche al Giro d'Italia (non concludendolo però). Fratello gemello del più talentuoso Peter, è un passista che finora si è dedicato soprattutto al ruolo di gregario nei team in cui ha militato, cogliendo solamente due vittorie da professionista: una tappa al Giro del Capo nel 2005 e il titolo slovacco a cronometro nel 2010. Per lui anche due piazzamenti nei primi 10 in tappe alla Vuelta. In questo Tour il suo compito principale è quello di aiutare il fratello Peter e Leipheimer ma ora che entrambi sono fuori classifica potrebbe esserci spazio per lui per tentare nuovamente di andare in fuga, viaggiando così a...Velits spiegate!

Vivian Ghianni

Per la prima volta in carriera partecipa al Tour de France, dopo aver disputato per quattro volte la Vuelta di Spagna e dopo aver debuttato in questa stagione anche al Giro d'Italia (non concludendolo però). Fratello gemello del più talentuoso Peter, è un passista che finora si è dedicato soprattutto al ruolo di gregario nei team in cui ha militato, cogliendo solamente due vittorie da professionista: una tappa al Giro del Capo nel 2005 e il titolo slovacco a cronometro nel 2010. Per lui anche due piazzamenti nei primi 10 in tappe alla Vuelta. In questo Tour il suo compito principale è quello di aiutare il fratello Peter e Leipheimer ma ora che entrambi sono fuori classifica potrebbe esserci spazio per lui per tentare nuovamente di andare in fuga, viaggiando così a...Velits spiegate!

Per la prima volta in carriera partecipa al Tour de France, dopo aver disputato per quattro volte la Vuelta di Spagna e dopo aver debuttato in questa stagione anche al Giro d'Italia (non concludendolo però). Fratello gemello del più talentuoso Peter, è un passista che finora si è dedicato soprattutto al ruolo di gregario nei team in cui ha militato, cogliendo solamente due vittorie da professionista: una tappa al Giro del Capo nel 2005 e il titolo slovacco a cronometro nel 2010. Per lui anche due piazzamenti nei primi 10 in tappe alla Vuelta. In questo Tour il suo compito principale è quello di aiutare il fratello Peter e Leipheimer ma ora che entrambi sono fuori classifica potrebbe esserci spazio per lui per tentare nuovamente di andare in fuga, viaggiando così a...Velits spiegate!

Per la prima volta in carriera partecipa al Tour de France, dopo aver disputato per quattro volte la Vuelta di Spagna e dopo aver debuttato in questa stagione anche al Giro d'Italia (non concludendolo però). Fratello gemello del più talentuoso Peter, è un passista che finora si è dedicato soprattutto al ruolo di gregario nei team in cui ha militato, cogliendo solamente due vittorie da professionista: una tappa al Giro del Capo nel 2005 e il titolo slovacco a cronometro nel 2010. Per lui anche due piazzamenti nei primi 10 in tappe alla Vuelta. In questo Tour il suo compito principale è quello di aiutare il fratello Peter e Leipheimer ma ora che entrambi sono fuori classifica potrebbe esserci spazio per lui per tentare nuovamente di andare in fuga, viaggiando così a...Velits spiegate!

Per la prima volta in carriera partecipa al Tour de France, dopo aver disputato per quattro volte la Vuelta di Spagna e dopo aver debuttato in questa stagione anche al Giro d'Italia (non concludendolo però). Fratello gemello del più talentuoso Peter, è un passista che finora si è dedicato soprattutto al ruolo di gregario nei team in cui ha militato, cogliendo solamente due vittorie da professionista: una tappa al Giro del Capo nel 2005 e il titolo slovacco a cronometro nel 2010. Per lui anche due piazzamenti nei primi 10 in tappe alla Vuelta. In questo Tour il suo compito principale è quello di aiutare il fratello Peter e Leipheimer ma ora che entrambi sono fuori classifica potrebbe esserci spazio per lui per tentare nuovamente di andare in fuga, viaggiando così a...Velits spiegate!

Per la prima volta in carriera partecipa al Tour de France, dopo aver disputato per quattro volte la Vuelta di Spagna e dopo aver debuttato in questa stagione anche al Giro d'Italia (non concludendolo però). Fratello gemello del più talentuoso Peter, è un passista che finora si è dedicato soprattutto al ruolo di gregario nei team in cui ha militato, cogliendo solamente due vittorie da professionista: una tappa al Giro del Capo nel 2005 e il titolo slovacco a cronometro nel 2010. Per lui anche due piazzamenti nei primi 10 in tappe alla Vuelta. In questo Tour il suo compito principale è quello di aiutare il fratello Peter e Leipheimer ma ora che entrambi sono fuori classifica potrebbe esserci spazio per lui per tentare nuovamente di andare in fuga, viaggiando così a...Velits spiegate!

TourTweet

@chrisfroome: Grazie per tutti i messaggi di supporto. È stata la prima volta che ho visto il mio nome dipinto sulla strada, anche se ho letto "GO FROOMEDOG"

@RuiCostaCyclist: Con tanti messaggi di incoraggiamento che mi avete lasciato è impossibile perdersi d'animo. MOLTE GRAZIE! Andiamo a lottare! Un abbraccio e un BUONGIORNO a tutti :)

@Phil_Gilbert1: Partenza veloce o partenza super veloce oggi?

@EiselBernhard: Venerdì 13! Test antidoping alle 7! Pioggia leggera! Due salite di 1a categoria nei primi 80 km! Spero che voi ragazzi abbiate avuto un inizio di giornata migliore!

@ilmala1 (Davide Malacarne): che tappa che soddisfazione che fatica e che onore ad avere un corridore cosi in squadra!!! bravi cmq tutti i corridori in corsa oggi...

@maxmonfort: Alcuni commentatori tv durante le dirette dovrebbero ricordare che loro sono stati corridori o dovrebbero mettere il sedere su una sella, almeno una volta - E non lo dico per la mia brutta prestazione di oggi ma solo per come trattano i corridori in generale #pathetic

La maglia gialla virtuale

Il gruppo prepara la volata in prossimità dell'ultimo chilometroCon i suoi 226 km la 12a tappa del Tour de France, la Saint-Jean-de-Maurienne - Annonay Davézieux, è la più lunga di questa edizione ma anche quella con il percorso più discutibile: due salite dure di prima categoria nei primi 80 chilometri e poi tanta tanta pianura e un breve strappettino per andare all'arrivo. Sembrava una giornata perfetta per una fuga da lontano, ma oggi il gruppo è stato costretto ad un lavoro extra per andare a chiudere sui fuggitivi perché anche nella nostra simulaione con PcCiclismo.net c'è qualche corridore che non si vuole accontentare del piazzamento.

Sul Col du Grand Cucheron, la prima salita, è partita subito una bella fuga con Azanza, De Greef, Horrach, Voigt, Mate, Moncoutie, Malacarne e Izagirre ma le squadre che sono rimaste escluse hanno tirato molto per rientrare ed allora, dopo numerosi attacchi, sul Col du Granier se ne sono andati in sette: si trattava di Lloyd (Lampre), Chavanel (Omega), Roy e Pinot (FDJ), Di Gregorio e Moncoutie (Cofidis) e Daniel Martin (Garmin). Pinot e Moncoutie non erano lontanissimi in classifica ma comunque non destavano preoccupazioni, a far paura invece era l'irlandese della Garmin che in classifica era 15° a soli 3'01" da Froome.

Il gruppo quindi ha deciso di lasciare andare questa fuga ma di tenere sotto controllo il distacco che, infatti, non è mai salito oltre i 4'35". Con la Sky si sono alternate in testa agli inseguitori anche molte altre formazioni degli uomini di classifica e ne sono intervenuti ancora di più negli ultimi chilometri quando in molti vedevano possibile anche la vittoria di tappa. Praticamente in cima alla Côte d'Ardoix, a 20 km dall'arrivo, i fuggitivi sono stati ripresi e questo ha permesso a Martin di non finire staccato e di salvare la sua posizione nonostante la lunga azione: dietro, infatti, c'è stata un po' di selezione e davanti sono rimasti una novantina di corridori.

Considerato il fatto che molti velocisti puri, come anche Cavendish, si sono ritirati ieri verso La Toussuire l'affare per la vittoria s'era ridotto a ben pochi corridori ma su un traguardo del genere, anche con tutta la concorrenza reale o virtuale del mondo, sarebbe andata comunque a finire allo stesso modo, con la vittoria di Peter Sagan. Lo slovacco della Liquigas ha conquistato così la sua seconda vittoria di tappa (sarebbero 5 con le tre reali) e l'ha fatto davanti al connazionale Peter Velits e allo spagnolo Rojas; un po' deludente il quinto posto di Edvald Boasson Hagen che aveva una grossa occasione. La classifica è rimasta invariata con Christopher Froome in maglia gialla, mentre David Moncoutie ha pareggiato Cadel Evans in testa alla classifica degli scalatori.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Kenny Robert Van HummelE venne il giorno della Vacansoleil. Il primo tappone alpino prende la via dell'Olanda grazie a Kenny Robert Van Hummel, che il cronista crede chiamarsi così perché il padre era appassionato di motociclismo mentre nella realtà (ed all'anagrafe) tra il motorizzato Kenny Roberts ed il nostro Kenny Robert su velocipede c'è una "s" di troppo (e non parliamo di una chicane). Battuto Aleksandr Kuschynski, staccato di quasi 2', mentre sul terzo gradino del podio va Juan José Haedo. L'argentino precede Tyler Farrar che diventa il nuovo leader della nostra classifica. L'americano, provocato da un gruppo di camperisti tifosi di Cavendish e notevolmente ubriachi, smonta di bici all'ultimo chilometro e fa per avviarsi verso il mezzo. «Tyler, easy!», pronuncia un tal basettone nella radiolina del buon Farrar, che rimonta in sella e taglia il traguardo appena in tempo per ottenere il primato. Si issa in testa precedendo Engoulvent di 5" a causa di quest'inconveniente, ma la maglia è sua. Vansummeren, terzo nella generale, ha ben 8'05" dallo statunitense compagno di squadra. Non ipoteca un bel nulla, Tyler, ma un giorno di gloria non si leva a nessuno.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Il gruppo prepara la volata in prossimità dell'ultimo chilometroCon i suoi 226 km la 12a tappa del Tour de France, la Saint-Jean-de-Maurienne - Annonay Davézieux, è la più lunga di questa edizione ma anche quella con il percorso più discutibile: due salite dure di prima categoria nei primi 80 chilometri e poi tanta tanta pianura e un breve strappettino per andare all'arrivo. Sembrava una giornata perfetta per una fuga da lontano, ma oggi il gruppo è stato costretto ad un lavoro extra per andare a chiudere sui fuggitivi perché anche nella nostra simulaione con PcCiclismo.net c'è qualche corridore che non si vuole accontentare del piazzamento.

Sul Col du Grand Cucheron, la prima salita, è partita subito una bella fuga con Azanza, De Greef, Horrach, Voigt, Mate, Moncoutie, Malacarne e Izagirre ma le squadre che sono rimaste escluse hanno tirato molto per rientrare ed allora, dopo numerosi attacchi, sul Col du Granier se ne sono andati in sette: si trattava di Lloyd (Lampre), Chavanel (Omega), Roy e Pinot (FDJ), Di Gregorio e Moncoutie (Cofidis) e Daniel Martin (Garmin). Pinot e Moncoutie non erano lontanissimi in classifica ma comunque non destavano preoccupazioni, a far paura invece era l'irlandese della Garmin che in classifica era 15° a soli 3'01" da Froome.

Il gruppo quindi ha deciso di lasciare andare questa fuga ma di tenere sotto controllo il distacco che, infatti, non è mai salito oltre i 4'35". Con la Sky si sono alternate in testa agli inseguitori anche molte altre formazioni degli uomini di classifica e ne sono intervenuti ancora di più negli ultimi chilometri quando in molti vedevano possibile anche la vittoria di tappa. Praticamente in cima alla Côte d'Ardoix, a 20 km dall'arrivo, i fuggitivi sono stati ripresi e questo ha permesso a Martin di non finire staccato e di salvare la sua posizione nonostante la lunga azione: dietro, infatti, c'è stata un po' di selezione e davanti sono rimasti una novantina di corridori.

Considerato il fatto che molti velocisti puri, come anche Cavendish, si sono ritirati ieri verso La Toussuire l'affare per la vittoria s'era ridotto a ben pochi corridori ma su un traguardo del genere, anche con tutta la concorrenza reale o virtuale del mondo, sarebbe andata comunque a finire allo stesso modo, con la vittoria di Peter Sagan. Lo slovacco della Liquigas ha conquistato così la sua seconda vittoria di tappa (sarebbero 5 con le tre reali) e l'ha fatto davanti al connazionale Peter Velits e allo spagnolo Rojas; un po' deludente il quinto posto di Edvald Boasson Hagen che aveva una grossa occasione. La classifica è rimasta invariata con Christopher Froome in maglia gialla, mentre David Moncoutie ha pareggiato Cadel Evans in testa alla classifica degli scalatori.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Kenny Robert Van HummelE venne il giorno della Vacansoleil. Il primo tappone alpino prende la via dell'Olanda grazie a Kenny Robert Van Hummel, che il cronista crede chiamarsi così perché il padre era appassionato di motociclismo mentre nella realtà (ed all'anagrafe) tra il motorizzato Kenny Roberts ed il nostro Kenny Robert su velocipede c'è una "s" di troppo (e non parliamo di una chicane). Battuto Aleksandr Kuschynski, staccato di quasi 2', mentre sul terzo gradino del podio va Juan José Haedo. L'argentino precede Tyler Farrar che diventa il nuovo leader della nostra classifica. L'americano, provocato da un gruppo di camperisti tifosi di Cavendish e notevolmente ubriachi, smonta di bici all'ultimo chilometro e fa per avviarsi verso il mezzo. «Tyler, easy!», pronuncia un tal basettone nella radiolina del buon Farrar, che rimonta in sella e taglia il traguardo appena in tempo per ottenere il primato. Si issa in testa precedendo Engoulvent di 5" a causa di quest'inconveniente, ma la maglia è sua. Vansummeren, terzo nella generale, ha ben 8'05" dallo statunitense compagno di squadra. Non ipoteca un bel nulla, Tyler, ma un giorno di gloria non si leva a nessuno.

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2012 - 12a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 12a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 12a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 12a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 12a tappa

La maglia gialla virtuale

Il gruppo prepara la volata in prossimità dell'ultimo chilometroCon i suoi 226 km la 12a tappa del Tour de France, la Saint-Jean-de-Maurienne - Annonay Davézieux, è la più lunga di questa edizione ma anche quella con il percorso più discutibile: due salite dure di prima categoria nei primi 80 chilometri e poi tanta tanta pianura e un breve strappettino per andare all'arrivo. Sembrava una giornata perfetta per una fuga da lontano, ma oggi il gruppo è stato costretto ad un lavoro extra per andare a chiudere sui fuggitivi perché anche nella nostra simulaione con PcCiclismo.net c'è qualche corridore che non si vuole accontentare del piazzamento.

Sul Col du Grand Cucheron, la prima salita, è partita subito una bella fuga con Azanza, De Greef, Horrach, Voigt, Mate, Moncoutie, Malacarne e Izagirre ma le squadre che sono rimaste escluse hanno tirato molto per rientrare ed allora, dopo numerosi attacchi, sul Col du Granier se ne sono andati in sette: si trattava di Lloyd (Lampre), Chavanel (Omega), Roy e Pinot (FDJ), Di Gregorio e Moncoutie (Cofidis) e Daniel Martin (Garmin). Pinot e Moncoutie non erano lontanissimi in classifica ma comunque non destavano preoccupazioni, a far paura invece era l'irlandese della Garmin che in classifica era 15° a soli 3'01" da Froome.

Il gruppo quindi ha deciso di lasciare andare questa fuga ma di tenere sotto controllo il distacco che, infatti, non è mai salito oltre i 4'35". Con la Sky si sono alternate in testa agli inseguitori anche molte altre formazioni degli uomini di classifica e ne sono intervenuti ancora di più negli ultimi chilometri quando in molti vedevano possibile anche la vittoria di tappa. Praticamente in cima alla Côte d'Ardoix, a 20 km dall'arrivo, i fuggitivi sono stati ripresi e questo ha permesso a Martin di non finire staccato e di salvare la sua posizione nonostante la lunga azione: dietro, infatti, c'è stata un po' di selezione e davanti sono rimasti una novantina di corridori.

Considerato il fatto che molti velocisti puri, come anche Cavendish, si sono ritirati ieri verso La Toussuire l'affare per la vittoria s'era ridotto a ben pochi corridori ma su un traguardo del genere, anche con tutta la concorrenza reale o virtuale del mondo, sarebbe andata comunque a finire allo stesso modo, con la vittoria di Peter Sagan. Lo slovacco della Liquigas ha conquistato così la sua seconda vittoria di tappa (sarebbero 5 con le tre reali) e l'ha fatto davanti al connazionale Peter Velits e allo spagnolo Rojas; un po' deludente il quinto posto di Edvald Boasson Hagen che aveva una grossa occasione. La classifica è rimasta invariata con Christopher Froome in maglia gialla, mentre David Moncoutie ha pareggiato Cadel Evans in testa alla classifica degli scalatori.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Kenny Robert Van HummelE venne il giorno della Vacansoleil. Il primo tappone alpino prende la via dell'Olanda grazie a Kenny Robert Van Hummel, che il cronista crede chiamarsi così perché il padre era appassionato di motociclismo mentre nella realtà (ed all'anagrafe) tra il motorizzato Kenny Roberts ed il nostro Kenny Robert su velocipede c'è una "s" di troppo (e non parliamo di una chicane). Battuto Aleksandr Kuschynski, staccato di quasi 2', mentre sul terzo gradino del podio va Juan José Haedo. L'argentino precede Tyler Farrar che diventa il nuovo leader della nostra classifica. L'americano, provocato da un gruppo di camperisti tifosi di Cavendish e notevolmente ubriachi, smonta di bici all'ultimo chilometro e fa per avviarsi verso il mezzo. «Tyler, easy!», pronuncia un tal basettone nella radiolina del buon Farrar, che rimonta in sella e taglia il traguardo appena in tempo per ottenere il primato. Si issa in testa precedendo Engoulvent di 5" a causa di quest'inconveniente, ma la maglia è sua. Vansummeren, terzo nella generale, ha ben 8'05" dallo statunitense compagno di squadra. Non ipoteca un bel nulla, Tyler, ma un giorno di gloria non si leva a nessuno.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Il gruppo prepara la volata in prossimità dell'ultimo chilometroCon i suoi 226 km la 12a tappa del Tour de France, la Saint-Jean-de-Maurienne - Annonay Davézieux, è la più lunga di questa edizione ma anche quella con il percorso più discutibile: due salite dure di prima categoria nei primi 80 chilometri e poi tanta tanta pianura e un breve strappettino per andare all'arrivo. Sembrava una giornata perfetta per una fuga da lontano, ma oggi il gruppo è stato costretto ad un lavoro extra per andare a chiudere sui fuggitivi perché anche nella nostra simulaione con PcCiclismo.net c'è qualche corridore che non si vuole accontentare del piazzamento.

Sul Col du Grand Cucheron, la prima salita, è partita subito una bella fuga con Azanza, De Greef, Horrach, Voigt, Mate, Moncoutie, Malacarne e Izagirre ma le squadre che sono rimaste escluse hanno tirato molto per rientrare ed allora, dopo numerosi attacchi, sul Col du Granier se ne sono andati in sette: si trattava di Lloyd (Lampre), Chavanel (Omega), Roy e Pinot (FDJ), Di Gregorio e Moncoutie (Cofidis) e Daniel Martin (Garmin). Pinot e Moncoutie non erano lontanissimi in classifica ma comunque non destavano preoccupazioni, a far paura invece era l'irlandese della Garmin che in classifica era 15° a soli 3'01" da Froome.

Il gruppo quindi ha deciso di lasciare andare questa fuga ma di tenere sotto controllo il distacco che, infatti, non è mai salito oltre i 4'35". Con la Sky si sono alternate in testa agli inseguitori anche molte altre formazioni degli uomini di classifica e ne sono intervenuti ancora di più negli ultimi chilometri quando in molti vedevano possibile anche la vittoria di tappa. Praticamente in cima alla Côte d'Ardoix, a 20 km dall'arrivo, i fuggitivi sono stati ripresi e questo ha permesso a Martin di non finire staccato e di salvare la sua posizione nonostante la lunga azione: dietro, infatti, c'è stata un po' di selezione e davanti sono rimasti una novantina di corridori.

Considerato il fatto che molti velocisti puri, come anche Cavendish, si sono ritirati ieri verso La Toussuire l'affare per la vittoria s'era ridotto a ben pochi corridori ma su un traguardo del genere, anche con tutta la concorrenza reale o virtuale del mondo, sarebbe andata comunque a finire allo stesso modo, con la vittoria di Peter Sagan. Lo slovacco della Liquigas ha conquistato così la sua seconda vittoria di tappa (sarebbero 5 con le tre reali) e l'ha fatto davanti al connazionale Peter Velits e allo spagnolo Rojas; un po' deludente il quinto posto di Edvald Boasson Hagen che aveva una grossa occasione. La classifica è rimasta invariata con Christopher Froome in maglia gialla, mentre David Moncoutie ha pareggiato Cadel Evans in testa alla classifica degli scalatori.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Kenny Robert Van HummelE venne il giorno della Vacansoleil. Il primo tappone alpino prende la via dell'Olanda grazie a Kenny Robert Van Hummel, che il cronista crede chiamarsi così perché il padre era appassionato di motociclismo mentre nella realtà (ed all'anagrafe) tra il motorizzato Kenny Roberts ed il nostro Kenny Robert su velocipede c'è una "s" di troppo (e non parliamo di una chicane). Battuto Aleksandr Kuschynski, staccato di quasi 2', mentre sul terzo gradino del podio va Juan José Haedo. L'argentino precede Tyler Farrar che diventa il nuovo leader della nostra classifica. L'americano, provocato da un gruppo di camperisti tifosi di Cavendish e notevolmente ubriachi, smonta di bici all'ultimo chilometro e fa per avviarsi verso il mezzo. «Tyler, easy!», pronuncia un tal basettone nella radiolina del buon Farrar, che rimonta in sella e taglia il traguardo appena in tempo per ottenere il primato. Si issa in testa precedendo Engoulvent di 5" a causa di quest'inconveniente, ma la maglia è sua. Vansummeren, terzo nella generale, ha ben 8'05" dallo statunitense compagno di squadra. Non ipoteca un bel nulla, Tyler, ma un giorno di gloria non si leva a nessuno.

Francesco Sulas

La classifica al contrario

Kenny Robert Van HummelE venne il giorno della Vacansoleil. Il primo tappone alpino prende la via dell'Olanda grazie a Kenny Robert Van Hummel, che il cronista crede chiamarsi così perché il padre era appassionato di motociclismo mentre nella realtà (ed all'anagrafe) tra il motorizzato Kenny Roberts ed il nostro Kenny Robert su velocipede c'è una "s" di troppo (e non parliamo di una chicane). Battuto Aleksandr Kuschynski, staccato di quasi 2', mentre sul terzo gradino del podio va Juan José Haedo. L'argentino precede Tyler Farrar che diventa il nuovo leader della nostra classifica. L'americano, provocato da un gruppo di camperisti tifosi di Cavendish e notevolmente ubriachi, smonta di bici all'ultimo chilometro e fa per avviarsi verso il mezzo. «Tyler, easy!», pronuncia un tal basettone nella radiolina del buon Farrar, che rimonta in sella e taglia il traguardo appena in tempo per ottenere il primato. Si issa in testa precedendo Engoulvent di 5" a causa di quest'inconveniente, ma la maglia è sua. Vansummeren, terzo nella generale, ha ben 8'05" dallo statunitense compagno di squadra. Non ipoteca un bel nulla, Tyler, ma un giorno di gloria non si leva a nessuno.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Il gruppo prepara la volata in prossimità dell'ultimo chilometroCon i suoi 226 km la 12a tappa del Tour de France, la Saint-Jean-de-Maurienne - Annonay Davézieux, è la più lunga di questa edizione ma anche quella con il percorso più discutibile: due salite dure di prima categoria nei primi 80 chilometri e poi tanta tanta pianura e un breve strappettino per andare all'arrivo. Sembrava una giornata perfetta per una fuga da lontano, ma oggi il gruppo è stato costretto ad un lavoro extra per andare a chiudere sui fuggitivi perché anche nella nostra simulaione con PcCiclismo.net c'è qualche corridore che non si vuole accontentare del piazzamento.

Sul Col du Grand Cucheron, la prima salita, è partita subito una bella fuga con Azanza, De Greef, Horrach, Voigt, Mate, Moncoutie, Malacarne e Izagirre ma le squadre che sono rimaste escluse hanno tirato molto per rientrare ed allora, dopo numerosi attacchi, sul Col du Granier se ne sono andati in sette: si trattava di Lloyd (Lampre), Chavanel (Omega), Roy e Pinot (FDJ), Di Gregorio e Moncoutie (Cofidis) e Daniel Martin (Garmin). Pinot e Moncoutie non erano lontanissimi in classifica ma comunque non destavano preoccupazioni, a far paura invece era l'irlandese della Garmin che in classifica era 15° a soli 3'01" da Froome.

Il gruppo quindi ha deciso di lasciare andare questa fuga ma di tenere sotto controllo il distacco che, infatti, non è mai salito oltre i 4'35". Con la Sky si sono alternate in testa agli inseguitori anche molte altre formazioni degli uomini di classifica e ne sono intervenuti ancora di più negli ultimi chilometri quando in molti vedevano possibile anche la vittoria di tappa. Praticamente in cima alla Côte d'Ardoix, a 20 km dall'arrivo, i fuggitivi sono stati ripresi e questo ha permesso a Martin di non finire staccato e di salvare la sua posizione nonostante la lunga azione: dietro, infatti, c'è stata un po' di selezione e davanti sono rimasti una novantina di corridori.

Considerato il fatto che molti velocisti puri, come anche Cavendish, si sono ritirati ieri verso La Toussuire l'affare per la vittoria s'era ridotto a ben pochi corridori ma su un traguardo del genere, anche con tutta la concorrenza reale o virtuale del mondo, sarebbe andata comunque a finire allo stesso modo, con la vittoria di Peter Sagan. Lo slovacco della Liquigas ha conquistato così la sua seconda vittoria di tappa (sarebbero 5 con le tre reali) e l'ha fatto davanti al connazionale Peter Velits e allo spagnolo Rojas; un po' deludente il quinto posto di Edvald Boasson Hagen che aveva una grossa occasione. La classifica è rimasta invariata con Christopher Froome in maglia gialla, mentre David Moncoutie ha pareggiato Cadel Evans in testa alla classifica degli scalatori.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Kenny Robert Van HummelE venne il giorno della Vacansoleil. Il primo tappone alpino prende la via dell'Olanda grazie a Kenny Robert Van Hummel, che il cronista crede chiamarsi così perché il padre era appassionato di motociclismo mentre nella realtà (ed all'anagrafe) tra il motorizzato Kenny Roberts ed il nostro Kenny Robert su velocipede c'è una "s" di troppo (e non parliamo di una chicane). Battuto Aleksandr Kuschynski, staccato di quasi 2', mentre sul terzo gradino del podio va Juan José Haedo. L'argentino precede Tyler Farrar che diventa il nuovo leader della nostra classifica. L'americano, provocato da un gruppo di camperisti tifosi di Cavendish e notevolmente ubriachi, smonta di bici all'ultimo chilometro e fa per avviarsi verso il mezzo. «Tyler, easy!», pronuncia un tal basettone nella radiolina del buon Farrar, che rimonta in sella e taglia il traguardo appena in tempo per ottenere il primato. Si issa in testa precedendo Engoulvent di 5" a causa di quest'inconveniente, ma la maglia è sua. Vansummeren, terzo nella generale, ha ben 8'05" dallo statunitense compagno di squadra. Non ipoteca un bel nulla, Tyler, ma un giorno di gloria non si leva a nessuno.

Francesco Sulas

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